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VII Commissione - Verbale

Seduta del 10-01-2006 ore 12:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Alessio Vianello, Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Carlo Pagan, Alessandro Maggioni, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Giovanni Salviato, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Franco Conte, Giacomo Guzzo, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Roberto Turetta, Bruno Filippini, Fabio Toffanin, Giacomo Guzzo, Ezio Oliboni, Saverio Centenaro, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Altri presenti: Assessore Mara Rumiz, Dirigente Alessandra Vettori

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione:”Alienazione di magazzino sito in Venezia Cannaregio 756, identificato al NCEU sez. Ve, fg 12, allegato 7, sub. 5 alla ditta Zennaro Pino”. PD n.3886/05
  2. Trattazione dell'interrogazione nr. d'ordine 206 (nr. prot. 167) con oggetto "Proprietà dei Forti e costi delle attività in essi programmate.", inviata da Alberto Mazzonetto

Verbale

Alle ore 12.20, il presidente Oliboni constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la riunione e dà la parola all’assessora Rumiz per l’illustrazione della proposta di deliberazione. Esprime nel contempo delle perplessità sulla completezza degli allegati che non sembrano sufficientemente rappresentativi della consistenza e valore dell’immobile.

RUMIZ premette che la richiesta di acquisto è stata fatta molto tempo fa. Il magazzino è parte di un immobile di proprietà privata. La municipalità è stata investita del problema e non ritiene il locale idoneo allo svolgimento delle sue attività anche per il degrado in cui si trova. Per la situazione particolare la destinazione sembra essere esclusivamente ad uso magazzino e quindi il valore attribuito appare congruo all’Amministrazione.

OLIBONI riprende l’argomento della valorizzazione per ribadire che non si evince dalla documentazione il reale stato del magazzino che si trova in una zona con destinazione d’uso ad attività terziarie. Non appare una descrizione completa che dovrebbe accompagnare la stima effettuata.

MAZZONETTO ribadisce il concetto della mancanza di trasparenza sul metodo di stima, afferma che secondo un’agenzia immobiliare interpellata quel magazzino potrebbe avere un valore di circa 50.000 euro contro i 19.000 proposti dagli uffici.

GUZZO ritiene che vendere piccole porzioni del patrimonio per fare cassa può essere opportuno ma chiede quale procedimento di vendita si possa mettere in atto per valorizzare al massimo i beni alienabili.

RUMIZ prende atto delle richieste dei commissari e risponde che il magazzino non serve al Comune, che è doveroso valorizzare anche queste piccole parti di demanio comunale e che la proposta è stata formulata poichè gli uffici avevano dato assicurazione della destinazione d’uso vincolata a magazzino; a questo punto annuncia che verrà chiesto al direttore la sottoscrizione di una completa relazione sullo stato del bene.
Alle ore

OLIBONI preso atto della decisione dell’assessora chiede se oltre alla municipalità sono state investite anche le associazioni che operano nella zona per verificarne la possibile assegnazione.

RUMIZ ribadisce che la municipalità non ha espresso alcuna necessità di utilizzo. Cita lo stato di degrado che comporta pure per la proprietà soprastante dei danni provocati dall’umidità di risalita e che potrebbero essere chiesto il risarcimento del danno provocato.

BONZIO esprime l’opinione che se la destinazione d’uso fosse vincolata a magazzino, il valore proposto sarebbe congruo ma poiché l’uso può essere diverso e l’immobile insiste in zona universitaria, si può favorire oltremodo una speculazione.

CHINELLATO considera la politica di vendita esclusivamente per fare cassa, sbagliata; pensa che anche se la municipalità avesse chiesto l’assegnazione del magazzino, non sarebbe giusto mantenere la proprietà dato l’ingente costo di restauro che appare necessario dalla vista delle foto allegate alla proposta di deliberazione. Chiede che venga fatta una ricognizione dei beni che si trovano in queste condizioni per predisporre un piano di vendita che abbia criteri chiari e valorizzi al massimo il patrimonio.
Alle ore 12.35 entra la consigliera Miatello ed esce il consigliere D’Anna.

OLIBONI considerato che l’assessora Rumiz ha dichiarato che presenterà alla commissione una più dettagliata descrizione dello stato del magazzino con le valutazioni del direttore dichiara chiusa la discussione sul primo punto all’ordine del giorno e rinvia la discussione ad altra seduta della commissione. Sul secondo punto dà la parola al consigliere Bonzio.

BONZIO ritiene che gli strumenti dell’interrogazione e dell’interpellanza non sono sufficienti ai consiglieri per svolgere appieno la loro funzione di controllo. Ritiene opportuno riscrivere gli articoli dello statuto per dare più forza all’operato dei consiglieri comunali nei confronti della giunta.
Alle ore 12.45 rientra il consigliere D’Anna.

MAZZONETTO prende la parola ricordando che l’assessora Rumiz in una precedente riunione ha illustrato la situazione patrimoniale dei forti. Questo motivo ha spinto a presentare l’interpellanza, per dar modo ai consiglieri di venire a conoscenza dello stato di funzionalità di queste strutture. Allo stato dei fatti chiede se non sia opportuno revocare l’erogazione dei contributi fino alla piena agibilità delle strutture.

RUMIZ inizia l’illustrazione anticipando la notizia di aver preparato una risposta scritta ed uno
schema riepilogativo dello stato di fatto che verrà consegnato ai consiglieri. Un dato importante è che il Comune non ha la proprietà degli immobili; stante la situazione però sono già state predisposte le deliberazioni di giunta per procedere all’acquisto; esiste l’atto di consegna provvisoria ed il perfezionamento non avviene per la difficoltà dei rapporti col Ministero della Difesa. In alcuni forti proseguono le attività in altri è stato inibito l’accesso per svolgere i lavori di bonifica. Per tutti c’è un disciplinare sulla gestione con la Marco Polo System g.e.i.e nonché l’affidamento a varie associazioni che curano le iniziative.
Alle ore 12.50 esce il consigliere Toffanin.
RUMIZ continua l’esposizione esprimendo l’esigenza del Comune di chiudere la trattativa sui tutti i forti per coordinare le attività su quello che è definito il “campo trincerato di Mestre”. Unico escluso da questa operazione è Forte Marghera che per la peculiarità sarà trattato a parte cercando di investire i privati per la sua valorizzazione.

CENTENARO afferma che quando una società ha un patrimonio netto negativo c’è l’obbligo di ricostituirlo oppure fallisce. A detta del Direttore Generale nel capitale di questa società dovrebbe entrare la Provincia di Venezia e risolvere la situazione. Invita il consigliere Mazzonetto a riproporre l’interpellanza per la parte gestionale in modo da rendere edotti i consiglieri sul programma di giunta su questo tema.

BORGHELLO ritiene l’argomento trattato interessante ma pretestuoso sulle richieste; infatti la cifra stanziata è riferita solo alle attività che si svolgono nei forti. Attività che vengono svolte da associazioni che si trovano ora, nell’impossibilità di programmare nulla per i lavori di bonifica che si stanno effettuando, difficoltà che si possono superare solo forzando la trattativa col Ministero della Difesa. Sembra comunque che questi lavori abbiano stravolto lo stato degli interni degli stabilimenti mettendo preoccupazione alle associazioni che dovranno riprendere la loro attività una volta ultimati i lavori. La cosa può generare un aumento delle spese di gestione e quindi il tutto sarà opportuno rivedere quando sarà fatta la ricognizione sui forti e diventato proprietario il Comune.

MIATELLO esprime soddisfazione per l’argomento che si sta trattando. Crede che manchi un progetto complessivo sulla futura gestione di questo patrimonio. Sembra una situazione lasciata allo sbando dove tanti hanno acquisito dei diritti che potrebbero non essere più riconosciuti da un programma o progetto definito.Utile sarà iniziare un dibattito per delineare le prospettive dell’uso che si vuol fare; chiede come mai la gestione è stata affidata ad una società e non ad una cooperativa di volontariato.
Alle ore 13.10 escono i consiglieri Turetta, D’Anna e Chinellato.

MAZZONETTO riafferma che l’interpellanza è scaturita dall’intervento della dirigente Alessandra Vettori in una precedente riunione, ripete che non c’è pretestuosità ma volontà di conoscere la situazione e fa proprio il suggerimento del consigliere Centenaro sulla riproposizione di un’interpellanza sulla gestione di tutta la partita dei forti poiché non conosce, come il consigliere Borghello, la situazione. Ritiene che ci sarà un incontro anche con la seconda Commissione per sentire i rappresentanti della società Marco Polo. Riprende un intervento del Sindaco che ha affermato che sulla questione dei forti ci sono delle idee e quindi è necessario che i consiglieri conoscano le attività della società Marco Polo.

RUMIZ precisa che ha dato le risposte all’interpellanza solo per le sue competenze, precisa che il sindaco ha mantenuto la competenza sulle società e sui rapporti societari; ribatte alla consigliera Miatello esplicitando la correttezza dei rapporti instaurati con le associazioni che svolgono le loro attività nei forti e che le risorse destinate sono riferite esclusivamente per permettere a queste ultime l’agibilità degli spazi ed in stretto collegamento con le Municipalità. L’esperienza che si svolge a Forte Gazzera è eclatante di come potrebbe svilupparsi l’utilizzo del campo trincerato. Per Forte Marghera il Comune deve costruire un progetto d’uso che coinvolga i privati.

OLIBONI concorda con l’intervento della consigliera Miatello perché il patrimonio dei forti divenga patrimonio fruibile da tutti e nella massima trasparenza.

RUMIZ ripete che è intenzione dell’Amministrazione predisporre un progetto per l’uso di Forte Marghera, tanto più vista la vicinanza al parco di S. Giuliano

BERTO prende atto che la problematica dei forti e del loro utilizzo è da anni all’attenzione del Comune. E’ un tema problematico poiché ogni forte insiste su realtà territoriali diverse. Oggi tutti i forti contengono attività diverse tra loro e quindi è necessario fare una valutazione per ogni singola realtà. Concorda con l’invito a stabilire un calendario dei lavori su questo argomento.

OLIBONI esplicita la richiesta del consigliere Berto ed invita tutti i consiglieri a valuta l’opportunità, dopo l’approvazione del bilancio di previsione, di stabilire un programma di attività della Commissione.

CHINELLATO, rappresentante della Municipalità di Chirignago, rappresenta il disagio delle associazioni che operano a Forte Gazzera che si trovano con lo stabilimento impraticabile a causa dei lavori di bonifica e la convenzione col Comune scaduta. Chiede che l’Amministrazione dia un segnale a queste associazioni tale da rassicurare sul futuro della gestione del Forte Gazzera.

RUMIZ risponde che rimane sempre obbiettivo dell’Amministrazione valorizzare il patrimonio dei forti; le convenzioni saranno stipulate dal Comune in stretto raccordo con le Municipalità. A fronte di quanto avvenuto invita la dirigente Alessandra Vettori a relazionare la commissione sui sopralluoghi effettuati.

VETTORI illustra brevemente quanto appurato dal giro ricognitorio: a forte Tron proseguono i lavori di sminamento con gravi danni a causa delle esplosioni che avvengono all’interno ma c’è l’impegno di ripristinare l’ambiente. Si attende dal comando del V Reparto artificieri di conoscere i tempi di ultimazione delle bonifiche per programmare gli accessi ai forti. Si sono notati dei danni al ponte di accesso al forte e c’è un’indagine per accertare chi lo ha provocato. I forti Mezzacapo e Gazzera sono attualmente dei cantieri e sono stati stoccati molti materiali di cui bisogna provvedere per lo smaltimento. Non ci sono problemi per la presenza di amianto.

Alle ore 13.45 il presidente Oliboni dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 10-02-2006 ore 00:00
Ultima modifica 10-02-2006 ore 00:00
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