Seduta del 10-01-2006 ore 15:00
Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Valerio Lastrucci, Tobia Bressanello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Fabio Muscardin, Michele Mognato, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Franco Conte, Giacomo Guzzo, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Valerio Lastrucci, Tobia Bressanello, Giovanni Salviato, Roberto Turetta, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio
Altri presenti: Assessore Gianfranco Vecchiato, Assessore Laura Fincato, Dirigente Turiddo Pugliese, Funzionari Urbanistica: Giorgio Pilla, Monica Caiselli, Francesco Vianello, Ambiente: Marco Favaro
Ordine del giorno della seduta
Verbale
Alle ore 15.15 il Presidente CENTENARO, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
CENTENARO: punti 1) e 2): come concordato nella riunione precedente ricorda che il termine per l’eventuale presentazione di proposte di emendamento scadeva oggi (vedi specifica nota al Presidente del Consiglio Comunale) Fa presente che alla Segreteria risulta non sia pervenuto alcunché. Propone pertanto di licenziare entrambe le proposte di deliberazione con discussione, facendo presente che per quella di cui al punto 1) l’Assessore presenterà alcune proprie proposte di emendamento che ora illustrerà brevemente, il cui testo verrà quanto prima consegnato ai Gruppi consiliari.
FINCATO: illustra le tre proposte di emendamento, generate dalle richieste dei consiglieri effettuate nella precedente riunione di Commissione consiliare.
MAZZONETTO: propone alcune modifiche da attuare con emendamento: stralciare dalle pagg. 46, 47 e 48 del documento All. 3, i riferimenti alla Città Metropolitana, nonché il punto 1.1 di pag. 84 che fa riferimento alle politiche di questa Amministrazione sulla chimica di Porto Marghera, che contrastano con quelle del proprio gruppo consiliare e sono inoltre in contraddizione con quanto si afferma a pag. 34 riguardo alla tutela della salute dei cittadini. Afferma che il piano risulta datato e porta chiaramente il nome dell’ex Sindaco Costa. Sostiene che l’attuale Amministrazione si adagia sulle scelte fatte da altri e si appiattisce su alcuni aspetti, es. PATREVE, che ormai nessuno vuole più.
CENTENARO: ritiene che queste osservazioni vadano valutate dall’Assessore e propone l’invio in Consiglio Comunale con discussione per le delibere di cui ai punti 1) e 2). La Commissione concorda.
Ore 15.25
Punto 3): premette che quella di oggi sarà una prima illustrazione del piano, in attesa che pervenga il parere della Municipalità, dopo il quale la Commissione si riunirà nuovamente. Chiede alcuni chiarimenti riguardo alla procedura di questa variante, che ricorda di avere già visto in adozione da parte della Giunta.
PILLA: effettivamente nel 2004 la Giunta aveva adottato un Piano Particolareggiato, strumento quindi che attua e non modifica il PRG, ma successivamente la Legge regionale ha ritenuto che i piani degli arenili dovessero andare in Variante al PRG. I Comuni interessati si sono comportati in diversi modi, il Comune di Venezia, per non incorrere in possibili contenziosi con la Regione, ha scelto di predisporre l’attuale Variante e contestualmente revocare il precedente P.P..
Fa sapere che applicando il regolamento regionale in materia, tutte le attrezzature del Lido dovrebbero venire revisionate, ma ci sono possibilità di deroga su questo e su altri aspetti, che la Regione può rilasciare nel momento dell’approvazione.
Procede, con l’ausilio di slides, all’illustrazione del piano.
Fa sapere che il Piano Ambientale sarà pronto per giugno 2006.
Propone di predisporre un CD.Rom del piano da consegnare ai gruppi consiliari.
Precisa che 4 stabilimenti di proprietà delle Forze Armate sono stati comunque disciplinati, anche se non c’è l’obbligo di conformarsi al piano, e che verrà in ogni caso cercato un accordo.
MAZZONETTO: rileva l’impossibilità di prevedere in alcune zone le piste ciclabili integrate. Chiede perché i parcheggi previsti riguardano solo i cicli e non le auto, cosa che risulterebbe utile in adiacenza agli stabilimenti balneari. Chiede se sia stata fatta una riflessione con le strutture tecniche del Turismo e propone una Commissione congiunta con la Commissione Turismo.
TOSO: fa presente che molte osservazioni proposte da lui sono state accolte, ma non quella relativa ai parcheggi con posti auto riservati per disabili, in adeguamento alla normativa. Rileva che gli accessi all’arenile, che dovrebbero essere garantiti ogni 200 metri, sono in realtà molto variabili e alcuni concessionari preferiscono tenerne aperti sono uno tra i tanti che avrebbero disponibili. Fa notare che le capanne del Lido servono un numero di persone superiore rispetto a quello previsto per legge e quindi il numero dei servizi igienici va aumentato di conseguenza. Ritiene utile mantenere strutture del tipo del S. Camillo. Fa presente poi che su 7300 metri lineari di stabilimenti fronte mare dovrebbe essere garantito il 20% di aree libere ma, escludendo le aree SIC, le vere aree libere attrezzate si riducono al 5% circa, penalizzando così l’utenza che ha minori possibilità economiche. Chiede quale sia la destinazione dell’area fronte Ospedale al Mare, se vi siano vincoli. Chiede chi provvederà a far rispettare il regolamento dai concessionari e in quali termini verranno effettuati i controlli. Pur essendo in presenza di una normativa chiara sull’accessibilità (L. 104/92), rileva che anche quest’anno si apriranno le spiagge senza che venga rispettata la legge.
GUSSO: la Municipalità sta lavorando sul piano, dal quale ci si aspettava una ricaduta di ricchezza, mentre invece sono emerse numerose criticità, quali ad esempio la definizione dei confini delle aree SIC, che non ha tenuto conto di attività esistenti da decine di anni. Il problema è quindi coniugare l’esigenza della ricostruzione ambientale in zone antropizzate con una realtà come quella lidense che è molto particolare, per la quale sarà molto difficile applicare la normativa regionale. Sono necessarie pertanto specifiche deroghe nelle aree SIC, per consentire la sopravvivenza delle attività ritenute necessarie.
CENTENARO: chiede se le l’iter del provvedimento debba essere chiuso entro il 30 giugno.
PILLA: risponde: probabilmente, trattandosi di un adeguamento alla legge regionale, il piano potrebbe essere al di fuori del vincolo collegato alla vecchia legge urbanistica n. 61/85. La questione verrà comunque chiarita al più presto con la Regione.
BONZIO: ritiene che la valutazione di questo piano implichi la conoscenza di aspetti di carattere ambientale che ora appaiono di difficile comprensione, e sarebbe quindi utile approfondire la materia con l’ausilio di strutture ed esperti di queste materie specifiche. In base al Piano provinciale delle Emergenze, chiede se sul litorale vi siano zone a particolare rischio idrografico per possibili mareggiate.
PILLA: rileva la difficoltà ad operare su aspetti come parcheggi e piste ciclabili che sono esclusi dall’ambito di questo piano, il quale norma in modo esclusivo la spiaggia. I parcheggi per cicli saranno comunque obbligatoriamente organizzati, diversamente da quelli per auto, per i quali, data la tipologia di frequentazione dell’isola, è stato scelto di non incentivare l’uso dell’automobile.
Fa presente che la normativa intendeva offrire a tutte le spiagge del Veneto una dotazione minima di servizi, cosa che però è risultata di difficile applicazione per il Lido.
L’accessibilità all’arenile per i diversamente abili è una questione che va senz’altro affrontata, accessibilità che va garantita anche in inverno, per questione di sicurezza.
TOSO: per garantire il rispetto del piano invita ad evitare il meccanismo delle autocertificazioni dei concessionari e propende invece per una verifica preliminare della situazione, per rilevare in partenza eventuali abusi.
PILLA: i servizi igienici non possono essere proporzionati al numero di persone per ombrellone (2), visto che al Lido ci sono “capanne”, per cui su questo aspetto si è dovuto inventare una formula. C’è ad ogni modo la disponibilità a recepire indirizzi dell’Amministrazione per aumentare le dotazioni, tenendo conto però che dai gestori pervengono richieste opposte. Sul fronte Ospedale al Mare sono previsti habitat di interesse comunitario. Il problema è la difficile compatibilità tra l’uso antropico e la tutela degli habitat. Fa presente infine che il piano è stato costruito insieme all’Assessorato all’Ambiente.
FAVARO: questo piano rappresenta una sfida nel contemperare la conservazione dell’ambiente e l’uso del territorio. Modificare i perimetri delle aree SIC implica tempi lunghi, conviene interpretarli, anche in vista della funzione turistica, che il piano tenta di rendere compatibile.
GUSSO: chiede se sia possibile chiedere deroga alla normativa SIC.
FAVARO: la direttiva è molto aperta, fissa degli obiettivi e lascia poi alle situazioni specifiche l’applicazione.
PILLA: fa presente che sulle zone degli stabilimenti balneari è possibile intervenire con deroghe.
CAPOGROSSO: visto che il concedente delle aree non è obbligato a concedere, il 20% di aree che devono rimanere libere va letto come “almeno il 20%”, è l’Amministrazione comunale infatti che ha questa facoltà e quindi valuterà se e quanto concedere.
MAZZONETTO: chiede copia di eventuali relazioni disponibili. È impressionato in senso negativo rispetto alla idolatrazione delle aree SIC che ritiene non debbano essere intoccabili, deve essere possibile in una zona di questa rilevanza garantire le attività antropiche compatibili.
CENTENARO: garantisce che la Commissione effettuerà tutte le riunioni che saranno ritenute necessarie.
VECCHIATO: confessa che il Piano degli Arenili ha incontrato delle oggettive difficoltà. Nelle aree contermini alle aree SIC sono avvenute effettivamente delle modifiche. Le contestazioni però riguardano per lo più le aree esterne al piano. Al Lido si sta incentivando un certo tipo di turismo, che non prevede l’uso dell’auto. Il Biciplan non prevede un piano delle piste ciclabili per il Lido, ma l’Assessorato alla Mobilità si sta ora occupando anche di questo. Si troverà una soluzione anche per il S. Camillo, studiando bene la problematica. Per approfondire meglio le tematiche ambientali suggerisce di prevedere una riunione congiunta con la Commissione Ambiente.
Alle ore 17.45 la riunione ha termine.
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