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V Commissione - Verbale

Seduta del 12-12-2005 ore 15:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Valerio Lastrucci, Tobia Bressanello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Fabio Muscardin, Michele Mognato, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Franco Conte, Giacomo Guzzo, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin

 

Consiglieri presenti: Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Valerio Lastrucci, Tobia Bressanello, Patrizio Berengo, Roberto Turetta, Fabio Toffanin, Franco Conte, Giacomo Guzzo, Diego Turchetto, Saverio Centenaro, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Altri presenti: Assessore Laura Fincato, Dirigente Turiddo Pugliese

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione P.D. 2695 del 14.7.05 – Piano Strategico di Venezia – Indirizzi e contenuti delle condizioni strutturali, linee strategiche, strategie e politiche proposte
  2. Esame della proposta di deliberazione P.D. 2694 del 14.7.05 – Partecipazione del Comune di Venezia all’Associazione per il Piano Strategico di Venezia. Approvazione del relativo Statuto e provvedimenti conseguenti

Verbale

Alle ore 15.25 il Presidente CENTENARO, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.

CENTENARO: i punti 1) e 2) sono già stati illustrati in precedenza, la Commissione aveva deciso di prendere del tempo per riflettere sull’argomento, con l’impegno di licenziare i provvedimenti prima della pausa natalizia.

CAPOGROSSO: alcune precisazioni: rimane nell’allegato 3 il riferimento alla “presa d’atto”, che invece è stato tolto dal titolo della deliberazione; chiede di valutare si sia opportuno che per ogni futura deliberazione che riguarda il programma del Piano Strategico, venga precisato dove si colloca nell’ambito del Piano stesso; fa notare alcune ripetizioni di frasi nel testo deliberativo; all. 3 punto 1: invita a “dosare” meglio il testo; chiede infine se l’aver tolto alla deliberazione la connotazione di “presa d’atto” sia da configurarsi come una scelta politica.

FINCATO: fa notare che ormai siamo in piena realizzazione del PS e sarebbe di certo opportuno mettere riferimenti puntuali al Piano sui prossimi provvedimenti che l’Amministrazione produrrà, per meglio comprendere il progredire della strategia.

PUGLIESE: fa presente che la modifica da “presa d’atto” ad “Approvazione” è stata voluta dal Segretario Generale per una questione formale, poichè il Consiglio Comunale approva e non prende atto.

CAPOGROSSO: osserva che deliberare la deliberazione di cui al punto 1) sottende che vada deliberata poi anche quella del punto 2).

Alle ore 15.35 entrano i conss. Lastrucci e Conte

MAZZONETTO: ritiene che dalle premesse dell’all. 3 non appaia chiaro quale sia l’impegno che scaturisce dall’approvazione del piano. Non è chiaro infatti se il PS che viene approvato è quello della deliberazione o è quello dell’allegato 1, con tutti gli assunti in esso contenuti, che a volte si contraddicono (es. Patto della Chimica e Diritto alla salute). Chiede se sia consentito emendare le proposte di deliberazione e quali sono i tempi previsti per la loro approvazione. Rileva una grande confusione di associazioni, assemblate in un progetto ancora vago e indefinito, che pare essere la continuazione di quello della vecchia Giunta e che porta ancora la firma dell’Ass. D’Agostino. Si dichiara quindi non favorevole a questo progetto di Piano Strategico, a meno che non venga aggiornato ed aggiustato.

CENTENARO: ritiene che questo va letto chiaramente come un documento politico, che però contiene alcuni riferimenti che sono in contrasto con il programma dell’attuale maggioranza (Sublagunare, bollino rosso, Abitare Venezia, sviluppo area portuale, ecc.). è importante pertanto capire se approvando questo documento andiamo anche a sancire questi impegni.

LASTRUCCI: chiede se sia prevista la riapprovazione periodica del Piano per i successivi dieci anni.

FINCATO: sostiene che sia senz’altro facoltà del Consiglio Comunale emendare i provvedimenti che approva. Chiarisce però che per Piano Strategico si intende una cornice, un metodo e forti indicazioni di contenuto, con un proprio ordine di priorità e tempistica. Fa un esempio: se dovesse venire riproposta dal Ministero dell’Interno la Città Metropolitana, il Piano Strategico già la prevederebbe. I soggetti che interloquiscono sono tutti quelli che aderiranno al progetto, con i quali saranno definiti poi i contenuti del piano.. Ricorda ancora che la Giunta attuale ha provveduto alla rilettura del vecchio piano, riadattandolo al programma dell’attuale maggioranza. Sono sicuramente previsti dei momenti di riaggiustamento periodico per fare il punto della situazione, anche alla luce dei nuovi elementi che nel tempo perverranno.

PUGLIESE: fa sapere che è previsto un monitoraggio continuo del piano attraverso piani poliennali. Precisa che approvando il piano non si approvano automaticamente anche le azioni contenute nell”elenco indicativo”, ma solo la cornice che li può eventualmente contenere.

CAPOGROSSO: è chiaro che questo è un orientamento proposto al Consiglio Comunale, che approva solo il metodo, mentre le singole scelte saranno in ogni caso sottoposte al voto del C.C..

MAZZONETTO: sostiene che l’approvazione del piano abbia comunque una valenza sia politica che programmatica e che il documento all. 1 viene indicato come parte del PS. Rimane quindi l’imprinting politico della vecchia Giunta. Ha la sensazione che i componenti dell’attuale Giunta non sappiano esattamente quali siano i contenuti di questo PS. Chiede un approfondimento ulteriore in Commissione per consentire che venga fatto uno sforzo per l’aggiustamento del piano da parte del Consiglio Comunale.

FINCATO: ribadisce che non viene riproposto pedissequamente quanto era stato predisposto dalla precedente Giunta. Si è certamente partiti dalla vecchia stesura, ma poi è stato fatto un lavoro di aggiornamento sul metodo e sui contenuti, per portarlo alla connotazione di Piano Strategico della Giunta Cacciari (vedi ad es, l’argomento Porto Marghera).

Alle ore 16.10 esce il cons. Conte

TURETTA R.: trova assurdo fare un dibattito ideologico sul PS di Costa e quello di Cacciari. Non tutto quello che è successo in passato è da buttare, il lavoro svolto è una base su cui lavorare. Fa notare piuttosto il ritardo del nostro Comune rispetto agli altri. Invita a decidere subito se andare in approvazione nel prossimo C.C. o individuare una data precisa, entro la quale ad esempio presentare gli emendamenti, con una eventuale loro controdeduzione in Commissione, per poi approdare in Consiglio Comunale.

CENTENARO: ritiene illogico emendare un documento politico organizzativo, che si configura come un atto di indirizzo della maggioranza. Rileva che, a suo parere, nulla è cambiato rispetto al documento della Giunta precedente.

MAZZONETTO: precisa che il suo è un giudizio politico. Chiede copia dell’atto di indirizzo della Giunta n. 84/04 citato in deliberazione. Chiede che venga effettuato un confronto con le categorie. Non si sente di avvallare un documento che proviene e appartiene politicamente a scelte passate.

CAPOGROSSO: concorda con la eventualità di prevedere incontri per la valutazione degli emendamenti che verranno proposti. Riguardo agli incontri con le categorie fa notare che le stesse hanno già sottoscritto il piano e ne condividono quindi i contenuti.

FINCATO: sostiene che qualunque momento utile per migliorare il piano è ben accetto, purchè ci sia una calendarizzazione precisa, in quanto siamo in forte ritardo e di fatto si sta già attuando un piano non ancora approvato.

CENTENARO: stante la volontà della Commissione, si impegna scrivere una lettera alla Presidenza del Consiglio per stabilire che il 10.01.06 venga considerata la data entro la quale presentare gli eventuali emendamenti al PS.

CAPOGROSSO: sul punto 2): non conoscendo da ora il contributo che verseranno le associazioni, chiede che venga aggiunta la seguente frase nel capoverso che tratta del versamento delle quote associative: “che potranno essere diversificate per i vari soggetti”; ciò a favore della associazioni senza reddito. Chiede inoltre l’aggiunta della seguente frase: “che non vengano aggiunti costi oltre a quelli relativi alla quota associativa”. All’art. 5 c’è un riferimento al 4° comma che non ha senso. All’art. 7 propone di tagliare le parole “medio termine”. Al punto 3 ritiene che sia opportuno togliere la frase “non vincolanti”.

PUGLIESE: precisa che la quota associativa sarà una cifra indicative e simbolica per dare solo un senso di appartenenza e partecipazione. Ha recepito le modifiche proposte.

TURETTA R.: ritiene che la cifra della quota associativa non sia tale da compromettere l’economia di una Associazione.

CENTENARO: i punti 1) e 2) vengono pertanto rinviati ad altra riunione.

Alle ore 16.10 la riunione ha termine.


 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 14-12-2005 ore 00:00
Ultima modifica 14-12-2005 ore 00:00
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