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VII Commissione - Verbale

Seduta del 06-12-2005 ore 12:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Alessio Vianello, Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Carlo Pagan, Alessandro Maggioni, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Giovanni Salviato, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Franco Conte, Giacomo Guzzo, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Roberto Turetta, Fabio Toffanin, Giacomo Guzzo, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Altri presenti: Assessore Mara Rumiz; Direttore Luigi Bassetto; Direttore Salvatore Vento; Funzionario Roberto Benvenuti; Vice Ditettore Giovanni Toniato; Funzionario Giorgio Pilla; Presidente Municipalità Lido Giovanni Gusso

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione dell'assessora Mara Rumiz sulla situazione So.Co.Ve. di Pellestrina

Verbale

Il Presidente OLIBONI alle ore 12.33, in presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Introduce l’audizione parlando del problematico ristagno d’acqua presente nella carizzada dell’area So.Co.Ve. Da la parola ai tecnici per l’illustrazione.

BENVENUTI illustra una relazione sulla situazione So.Co.Ve. Fa la cronistoria dell’intervento edilizio eseguito a Pellestrina (Venezia), con riferimenti per quanto compete il Settore LL.PP. del Comune di Venezia. Parla del ristagno delle acque meteoriche presenti nella carizzada e del posizionamento delle bocche di lupo collocate per riversare le acque meteoriche nella condotta fognaria principale presente nella carizzada stessa. Spiega che ci sono state delle occlusioni alle bocche di lupo che hanno peggiorato i disagi dei residenti (privati). Illustra le possibili soluzioni per risolvere il problema (fioriere, elementi d’arredo, rialzamento di parte delle quote della carizzada). Benvenuti accenna che nell’area in oggetto ci sono altre problematiche, legate a dei contenzioni che i privati hanno con soggetti diversi dal Comune di Venezia. Per quanto riguarda l’atto di collaudo dice che non è stato approvato dall’Amministrazione Comunale.

OLIBONI chiede dove vanno a finire le bocche di lupo, perché alcuni proprietari dicono che l’acqua va a finire nei loro giardini. Chiede ragguagli sulle possibili soluzioni al problema.

BENVENUTI risponde ad Oliboni che le bocche di lupo sono collegate alla condotta fognaria principale.

VENTO dice che quello della situazione presente nell’area So.Co.Ve. è un problema di natura tecnico-funzionale e come tale va trattato. Bisogna intervenire in tutta l’area della carizzada per appianare le criticità. O si demolisce tutto o si recuperano adeguatamente i dislivelli e si riprende/completa l’intervento con elementi d’arredo urbano, come aveva anticipato Benvenuti. Va fa fatto uno studio per attivare le soluzioni congiuntamente ai privati. Vento non nasconde il fatto che in quell’area andava fatto un intervento corretto, integrato alla specificità dell’insediamento residenziale. Bisogna contattare i vari soggetti in causa, stabilendo i tempi necessari per chiudere ragionevolmente la cosa.

OLIBONI dice che ci sono dei vizi formali nella realizzazione delle opere; forse bisognava acquisire (esproprio) il metro e mezzo adiacente all’area. Occorre sanare la situazione So.Co.Ve., mettere una pezza, agendo nella legalità. Chiede lumi sui tempi necessari per risolvere questa situazione che i residenti vivono in malomodo.

VENTO concorda che bisogna mettersi in moto, capendo e definendo a che livello si vuole risolvere la situazione.

RUMIZ parla di un intervento nato e proceduto male, con delle noncuranze. C’è stata una sottovalutazione dell’intervento. Bisogna intervenire per rimuovere la maggior parte dei disagi. Rumiz non pensa che il Comune di Venezia possa intervenire nel contenzioso tra i privati e la ditta che operato in loco. Si può: 1) fare una proposta ai privati che preveda l’esproprio del metro e mezzo sulla stradina per consentire di realizzare una soluzione più decente alla via; 2) si da la possibilità ai proprietari di ampliare la proprietà sino alla via pubblica; 3) va risolto definitivamente il problema dello scolo delle acque; 4) va verificata la disponibilità dei proprietari delle abitazioni So.Co.Ve. per giungere ad una soluzione.

GUZZO vuol capire la regolarità dell’intervento, i certificati. Vuol capire se le uscite di scolo dell’acqua siano tali e non siano invece entrate. Chiede se è percorribile l’idea di alzare ed inclinare la pavimentazione della carizzada.

VENTO risponde che c’è una pendenza che dovrebbe permettere di far defluire le acque meteoriche. Il problema si manifesta sulla carizzada in caso di copiose precipitazioni; le acque meteoriche vanno opportunamente convogliate verso un collettore.

OLIBONI fa notare che sono presenti altri tecnici del Comune di Venezia che possono dare indicazioni.

GUSSO (Municipalità Lido) pensa che vada cercato il bandolo della matassa. C’è una sorta di peccato originale a monte dell’intervento; probabilmente da li sono partite alcune penalizzazioni che stanno innervosendo i residenti. In Commissione Consiliare si possono dare gli imput necessari per risolvere i problemi. Predisporre soluzioni tecniche che prevedano arredo urbano per riqualificare l’area è una strada da percorrere; le possibili soluzioni vanno presentate ai soggetti interessati. Ci sono due modi per venire fuori dal problema: o c’è l’accettazione bonaria degli interventi o il Comune di Venezia deve attivare le procedure necessarie, anche coercitive, per risolvere la questione. Gusso pensa che la Municipalità potrebbe fare da ammortizzatore nelle fasi di confronto tra i soggetti pubblici e privati.

CHINELLATO ringrazia l’Ing. Vento per le precedenti spiegazioni e la trasparenza dimostrata sul tema all’ordine del giorno, cosa quest’ultima non frequente.

Alle ore 13.07 entra il Consigliere Capogrosso.

MAZZONETTO dice che nella situazione So.Co.Ve. ci sono svariati contenziosi e cause legali. Pensa che sia difficile arrivare ad un accordo. Propone di rimuovere lo zoccolo (alto) della carizzada che crea dislivello. La soluzione che va studiata dal Comune deve prevedere l’esproprio del metro e mezzo.

Alle ore 13.10 esce Toffanin. Alle ore 13.11 esce Turchetto.

BONZIO dice che non ha partecipato in Consiglio Comunale alla votazione della deliberazione So.Co.Ve. perché la storia è poco chiara; ha ritenuto che la deliberazione non avesse tutti i crismi necessari. Ricorda che Oliboni si era riproposto, in Consiglio Comunale, di fare una Commissione VII^ che valutasse a fondo la questione So.Co.Ve. Oggi si è qui per mettere una toppa ad una situazione che ha varie problematiche in atto, facendo un intervento anche d’arredo urbano. Bonzio invita ad indagare a fondo per capire le responsabilità sugli interventi, trovando le possibili soluzioni, non escludendo che si possa ridiscutere l’intervento stesso. I cittadini lamentano una serie d’incongriutà, non riescono al vedere direttamente più il sole oscurato dalle nuove costruzioni; le case sono posizionate a meno di 10 metri una dall’altra. Chiede di fare chiarezza.

OLIBONI dice che si è qui oggi per dare seguito all’impegno assunto in Consiglio Comunale. Nessuno ha deciso ancora niente; sono stai fatti dei sopralluoghi, cui sono succeduti dei suggerimenti sulle possibili soluzioni. Sarà poi l’Amministrazione Comunale a decidere sul da farsi. Lo scopo è di cercare gli elementi conoscitivi per arrivare alla soluzione dei problemi.

BONZIO dice che va capito in che momento si è inceppato l’intervento So.Co.Ve.

PILLA (Urbanistica) dice che Pellestrina parte da una situazione di pianificazione urbanistica che nel passato è stata spesso disattesa. Illustra le varie fasi (cronologicamente) del Piano Regolatore dell’isola e poi parla di cosa il PRG prevedeva e prevede per So.Co.Ve. Parla della norma che prevedeva le costruzioni ad una quota di 1,30 metri sul livello del medio mare. Attualmente si è in una fase transitoria perché è in fase d’approvazione il nuovo PRG per Pellestrina; nell’area SO.Co.Ve. è stato riconosciuto il degrado edilizio/urbanistico; c’è degrado edilizio perché ci sono stati dei cedimenti. Si prevede di consentire la ristrutturazione degli edifici e anche un aumento delle volumetrie. Secondo Pilla, per effetto delle nuove opere di salvaguardia presenti a Pellestrina, non è più necessario arrivare (tecnicamente) arrivare ad una quota di 1,3 metri slmm. Nella zona è previsto un parcheggio pubblico.

Alle ore 13.20 entra Mazzonetto.

OLIBONI chiede di avere il ricorso che ha chiesto ad Avvocatura Civica.

MAZZONETTO e OLIBONI hanno un confronto verbale con punte di criticità. A Mazzonetto non va di essere interrotto quando chiede di intervenire. Ad Oliboni non sembra di aver interrotto Mazzonetto quando ha chiesto di intervenire.

Alle ore 13.30 esce Mazzonetto.

CAPOGROSSO parla del verbale di collaudo di So.Co.Ve. che non era pervenuto ai Lavori Pubblici ma al Patrimonio (del Comune di Venezia). Vuole capire chi ha dato l’abitabilità, se c’è e se risulta a chi sia stata trasmessa. Chiede dove e chi da i soldi necessari per rimediare ai problemi segnalati nell’area So.Co.Ve. Conclude convenendo che l’iter dell’intervento a Pellestrina è stato alquanto travagliato.

BENVENUTI informa che a conclusione delle opere che risolvono la problematica situazione So.Co.Ve., la Direzione Centrale Progettazione ed Esecuzione Lavori provvederà ad approvare il certificato di collaudo.

PILLA da alcune spiegazioni tecniche per cui il nuovo PRG di Pellestrina, nello specifico per l’area So.Co.Ve., dovrebbe permettere di abbassare le quote di 1,30 m. slmm.

BONZIO chiede se è possibile avere una relazione dell’intervento.

OLIBONI informa Bonzio che la relazione è contenuta nel fascicoletto che è stato distribuito all’inizio dell’odierna Commissione Consiliare.

CAPOGROSSO dice che l’abilità deve esserci perché l’intervento So.Co.Ve. è stato approvato in Consiglio Comunale.

TONIATO (Edilizia Privata) spiega che burocraticamente non ci sono problemi relativi all’intervento nell’area So.Co.Ve. C’è la copia dell’abilità e le distanze tra gli edifici sono a posto.

Il Presidente OLIBONI dice si può concludere bene la Commissione, perché sono emersi sia elementi chiarificatori richiesti dai Consiglieri sia indicazioni sulle possibili soluzioni al problema all’ordine del giorno. Il prossimo passaggio sarà fatto dagli uffici compenti che concretizzeranno le soluzioni.

RUMIZ ricorda che l’intervento So.Co.Ve era conforme al piano approvato dall’Amministrazione Comunale. Ora bisogna intervenire con dei correttivi per risolvere i problemi segnalati, questo nonostante la piena legittimità dell’intervento. Invita i Lavori Pubblici comunali a verificare come intervenire sullo scolo delle acque meteoriche. Sul dislivello della rete di raccolta delle acque tra la strada pubblica e quella privata dice che va rimodulata la soletta; si può giocare sulle inclinazioni. Per quanto riguarda i contenziosi sull’intervento correttivo da predisporre, o c’è la disponibilità dei privati o si interviene con forme coattive. E’ comunque opportuno prestare attenzione nel rapporto con i privati: dopo le verifiche è da perseguire la strada di una corretta condivisione delle scelte. Rumiz accetterebbe la proposta di Gusso (Municipalità del Lido) per cercare una concertazione con i proprietari.

Il Presidente OLIBONI, in assenza d’altri interventi, dichiara conclusa alle ore 13.52 la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 23-01-2006 ore 00:00
Ultima modifica 23-01-2006 ore 00:00
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