Seduta del 01-12-2005 ore 10:30
Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Ivano Berto, Carlo Pagan, Piero Rosa Salva, Alessandro Maggioni, Giorgio Chinellato, Fabiano Turetta, Patrizio Berengo, Silvia Spignesi, Daniele Comerci, Michele Mognato, Roberto Turetta, Maurizio Baratello, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Vittorio Pepe, Giacomo Guzzo, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Cesare Campa, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Patrizio Berengo, Daniele Comerci, Roberto Turetta, Giacomo Guzzo, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Toso (sostituisce Piero Rosa Salva)
Altri presenti: punto 1) Rappresentante del Comune di Venezia presso il Teatro Stabile del Veneto Alfonso Malaguti.
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 11.10 il Presidente Turetta R., constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la riunione.
TURETTA R.:punto 1): La Commissione ha iniziato un percorso di conoscenza della realtà del Teatro Stabile del Veneto, che ha evidenziato alcune discrepanze, in particolare sui bilanci degli ultimi anni. Comunica che per il prossimo anno il Sindaco si è espresso per un impegno di spesa a favore del TSV di 520.000€. Fa presente inoltre che la convenzione scaduta deve ancora essere rinnovata. Il sopralluogo previsto come punto 2) dell’o.d.g. servirà alla Commissione per verificare lo stato delle strutture del Teatro Goldoni e le manutenzioni di tipo straordinario che necessitano.
MAZZONETTO: fa sapere di avere chiesto lui, nella riunione precedente, sia la presenza in Commissione del rappresentante del Comune presso il TSV per capire quale sia il suo ruolo, nonché il sopralluogo al Teatro Goldoni. Trova infatti paradossale l’aver sostenuto notevoli spese ad es. per il Centro Rivolta e non pensare al decoro del Teatro comunale.
MALAGUTI: ammette che c’è stata poca chiarezza sulla questione dei contributi. Fa sapere di aver votato contro il bilancio di previsione 2006, poiché non erano certe le entrate dei Comuni di Venezia e Padova e quindi il documento di bilancio appariva incompleto e non consentiva una analisi compiuta. Fa presente che le autorizzazioni agli spettacoli teatrali ricadono sulla responsabilità del Sindaco. Ha votato contro anche alla riconferma del Direttore perché appariva inopportuno in quanto si era da poco insediata l’Amministrazione comunale di Padova, motivo per cui aveva chiesto un rinvio, che non è stato concesso; il risultato è che il Direttore rimarrà ora in carica per due anni oltre la scadenza di mandato del C.d.A.. Il Consiglio di Amministrazione ha assunto poi una deliberazione di indirizzo, con la quale in Consiglio stesso avrebbe dovuto seguire le attività della programmazione artistica. Sostiene che la situazione drammatica derivante dal taglio al FUS si riverbererà anche nei confronti del TSV, con rischio anche per i posti di lavoro. Considera sbagliato aver articolato la stagione del Goldoni in 5 giornate anziché 6, se il problema è la mancanza di fondi preferirebbe piuttosto eliminare qualche titolo. Ritiene che il Direttore di un Teatro Stabile abbia delle funzioni non solo artistiche, ma anche gestionali e che l’attuale direzione, sia a Venezia che a Padova, risulta deficitaria. Afferma che la partecipazione “formale” del Comune di Vicenza al TSV necessitava di una riforma dello Statuto, che invece non è stata attuata. Bisogna inoltre provvedere a breve al rinnovo della convenzione, definendo anche il ruolo del Goldoni. Sostiene inoltre che la scelta del Direttore poteva essere attuata in altro modo e che potevano essere legati al Teatro Stabile alcuni nomi di grandi registi (Servillo e Corsetti). Manca, a suo avviso, una progettualità a lunga scadenza, non ha capito, ad esempio, come il tricentenario goldoniano potrà essere finanziato. D’altra parte denuncia il fatto che il C.d.A. non si riunisce dal mese di luglio e quindi mancano le informazioni che consentano di conoscere la situazione attuale del TSV.
TURETTA: comunica l’intenzione della Commissione di relazionarsi periodicamente, d’ora in poi, con il consigliere Malaguti.
GUZZO: viste le difficoltà finanziarie del settore invita a pensare e nuove forme di reperimento delle risorse, attivando direttamente il TSV, in modo da garantire il pareggio di Bilancio; sinergie con altri Enti pubblici e privati (Casinò, Aeroporto, agenzie pubblicitarie ecc.) con l’obiettivo di aumentare l’afflusso nei teatri. Su questo ritiene utile che venga avviato un dibattito all’interno del Teatro Stabile.
BERENGO: chiede come mai non si è arrivati alla modifica dello Statuto per consentire al Comune di Vicenza di entrare come nuovo socio.
MAZZONETTO: stigmatizza il fatto che il Consiglio di Amministrazione non si riunisce da più di 4 mesi e chiede come il consigliere Malaguti si sia rapportato con il proprio referente in Comune (il Sindaco).
BONZIO: sostiene che in tutta questa vicenda, in particolare riferendosi all’operato del TSV, si è notata una mancanza di trasparenza, che ha impedito una lettura chiara della realtà. Chiede quindi al rappresentante del Comune di Venezia di farsi garante di ciò in futuro.
MALAGUTI: precisa che ogni affermazione che sia stata fatta riguardo ad una sua condivisione della gestione del TSV è falsa, prova ne è che ha votato contro sia al Bilancio che alla nomina del Direttore.
TURETTA R.: sostiene che la chiarezza debba esserci anche nel rapporto politico e strutturale con il Comune di Venezia, in quanto manca la condivisione progettuale di una risorsa importante come è questa per il nostro Comune. Fa riflettere infatti che nel bilancio del TSV non vi sia spazio per una scuola di teatro. L’aver privilegiato su questa vicenda il rapporto con l’omologa Commissione consiliare del Comune di Padova ci ha fatto trascurare l’opportunità di sentire subito in Commissione il consigliere Malaguti.
MALAGUTI: a suo parere bisogna partire dalla volontà del Comune di portare avanti l’attività del Goldoni. Trovare sinergie con gli enti non è cosa facile, anche per problemi legislativi, mancano infatti norme adeguate sulla defiscalizzazione.
GUZZO: sostiene che tra poco saremo costretti a inventare nuove forme di autosufficienza.
MALAGUTI: concorda, ma manca la volontà di autoriformarsi. Esprime infine il proprio disagio per la mancanza di chiarezza, che però va pretesa da entrambe le parti.
TURETTA R.: dichiara concluso il punto 1) e annuncia una probabile riunione di Commissione per il giorno 16 dicembre con sopralluogo presso la sede della Biblioteca Querini Stampalia.
Ore 12.10
La Commissione si reca presso il Teatro Goldoni per effettuare il sopralluogo previsto dal punto 2) dell’o.d.g.
La Presidente del Teatro Stabile del Veneto Laura Barbiani, affiancata dai tecnici del teatro, accompagna la Commissione nei locali dell’edificio sede del Teatro Goldoni. Si impegna poi a fornire un elenco dei lavori di manutenzione che sono ritenuti necessari.
Durante il sopralluogo, pur in un contesto assolutamente decoroso e dignitoso, vengono rilevate le seguenti situazioni critiche:
· bagni da restaurare, comprese le tubature;
· difficoltà di accesso per i disabili: il teatro non è adeguato alla normativa vigente, anche se non c’è l’obbligo; il cons. Toso ritiene opportuno un sopralluogo con gli uffici del P.E.B.A.;
· l’impianto elettrico andrà in futuro rinnovato;
· impianto di riscaldamento inadeguato che crea scompensi di calore tra i loggioni e la platea; andrebbe rifatto completamente, ma è forse sufficiente un intervento parziale con frazionamento a zone; l’impianto di condizionamento estivo invece è efficiente;
· palco in cemento armato che andrebbe verniciato in nero;
· ubicazione montacarichi sbagliata, ma non è possibile fare modifiche;
· sipario da cambiare, il cui acquisto potrebbe provenire da uno sponsor;
· vanno cambiarti i pannelli fonoassorbenti di sala;
· adeguamento dispositivi antincendio;
· necessarie coibentazioni per problemi di acustica;
· zona bar da rivedere forse l’arredo;
· zona camerini restaurata;
· spazio sottostante il palco dove venivano realizzate le scenografie con una piccola falegnameria attualmente inutilizzato - potrebbe essere utile per le mostre che organizza il Comune;
· locale sottotetto che non può essere utilizzato come sala prove per una non idonea destinazione catastale. Su questo aspetto la segreteria della Commissione si impegna a fare una verifica urbanistica o edilizia.
Alle ore 13.30 la Commissione termina il sopralluogo.
Copia del presente verbale verrà trasmessa all’Ufficio Manutenzioni del Settore Lavori Pubblici di Venezia (ing. M. Cattani).
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