Seduta del 08-03-2010 ore 16:00
Consiglieri componenti la Commissione: Giovanni Azzoni, Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Sebastiano Bonzio, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Felice Casson, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Franco Conte, Paolino D'Anna, Giorgio D'Este, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Anna Gandini, Giacomo Guzzo, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Carlo Pagan, Luciano Pomoni, Giorgio Reato, Giovanni Salviato, Silvia Spignesi, Diego Turchetto, Roberto Turetta, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Patrizio Berengo, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Franco Conte, Giorgio D'Este, Bruno Filippini, Anna Gandini, Giacomo Guzzo, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Giovanni Salviato, Silvia Spignesi, Roberto Turetta, Valerio Lastrucci (sostituisce Franco Ferrari), Bruno Lazzaro (sostituisce Tobia Bressanello), Jacopo Molina (sostituisce Felice Casson), Alfonso Saetta (sostituisce Paolino D'Anna), Fabio Toffanin (sostituisce Diego Turchetto)
Altri presenti: Assessore Pierantonio Belcaro, Direttore Gianluigi Penzo, Dirigente Anna Bressa, Presidente Municipalità Marghera Renato Panciera
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 16.15 il Presidente della X Commissione Consiliare Carlo Pagan, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta dando la parola al Dott. Penzo
PENZO precisa che la legge assegna al Comune 60 giorni per esprimere il proprio parere, mentre alla Regione ne assegna 150. Il 2 dicembre 2009 la Commissione Regionale V.I.A. ha convocato Provincia e Comune e vista la complessità del progetto il 18 dicembre ha effettuato un sopralluogo quando i tempi del parere erano già scaduti. Solo dopo le istruttorie sono potute partire. Il 23 febbraio 2010 il Dott. Calligaro ha convocato i responsabili del Comune e sono stati limitati i termini della proposta di deliberazione. La Ditta ALLES ha attualmente un impianto di smaltimento rifiuti di 730 tonnellate al giorno. Il progetto prevede di ampliare fino a 1000 tonnellate. Preoccupa poi il fatto che l’azienda porterebbe da 20 a 113 i tipi di rifiuti da trattare e di questi 46 sono pericolosi. L’intervento poi risulta non compatibile con la destinazione urbanistica del sito, ed in particolare in contrasto con quanto stabilito negli artt. 14, 26 e 27 della NTA della Variante per Porto Marghera. Inoltre la zona non è stata ancora bonificata. La realizzazione di tale progetto perciò comporterebbe un netto peggioramento dell’ambiente
OLIBONI chiede in che cosa consiste il peggioramento atmosferico
BRESSAN risponde che il danno ambientale (polveri, rumori, vibrazioni) aumenterebbe del 25%
CONTE chiede chi sono gli azionisti della ditta ALLES
CACCIA risponde che ALLES è una società controllata dal gruppo Mantovani
CONTE chiede chi risponderà in caso di danni
CACCIA evidenzia che in un arco di tempo sono stati effettuati una serie di interventi che designano una prospettiva ben precisa in merito allo smaltimento dei rifiuti, con la presenza di Mantovani in tutte le grandi gestioni della Regione. L’impianto in questione si sta già occupando del trattamento fanghi di Fusina, ma ora si parla di un suo forte potenziamento con l’ampliamento anche della gamma di sostanze che possono essere trattate. Le richieste di ALLES Sg31 e Simar mostrano un disegno mai discusso o esplicitato. Si vuole ricostruire a Marghera una filiera dei rifiuti tossico nocivi che non ha più come riferimento la produzione endogena di Porto Marghera ma guarda a tutto il Veneto, diventandone la pattumiera. Diventerà così difficile ricollocare a Porto Marghera attività produttive di rilievo. La Regione è inadempiente nella pianificazione dei rifiuti. Ci sono rischi enormi per la salute perciò è necessario esprimere in fretta un parere in merito alla proposta di deliberazione in oggetto
MAZZONETTO dichiara di essere preoccupato per la quantità e la qualità dei rifiuti ma di non avere in merito tutti i dati per esprimere una posizione sulla questione. Quindi chiede copia della documentazione della ditta ALLES e la possibilità di vedere in sito la sua l’attività. Chiede inoltre un sopralluogo presso l’azienda. Capisce che la distanza di 150 metri dalla ditta alle case di Malcontenta può creare dei problemi, ma la situazione va vista in termini chiari e concreti. Sottolinea che Verdi e Rifondazione hanno fatto battaglia per la chimica e poi se ne sono dimenticati
PENZO dichiara che fornirà la documentazione richiesta
CAVALIERE ritiene che, data la campagna elettorale, si stia strumentalizzando la questione. L’ampliamento dell’impianto che esiste da tempo serve solo a migliorarlo
BERENGO evidenzia che la salute dei cittadini è una questione bipartisan e si dovrebbe essere tutti d’accordo che Marghera non diventi una pattumiera. Trova strano che proprio alla scadenza del mandato elettorale venga fatta richiesta di ampliamento dell’impianto
CAPOGROSSO fa notare che i tempi non sono stati scelti dai Consiglieri ma subiti. Ritiene poi che non si tratti di strumentalizzazione elettorale, in quanto il Consiglio ha votato contrario anche alle precedenti proposte di deliberazione. Non è interessato al sopralluogo presso la struttura. Ricorda che esiste un piano regolatore approvato anche dalla Regione Veneto. Bisogna attenersi alle norme tecniche della variante di Porto Marghera
Alle ore 16.15 entra il Consigliere Turetta
BONZIO ritiene che si sia caduti in un trappolone delle grandi aziende. I livelli occupazionali sono limitati e vengono messe invece delle serie ipoteche sul territorio. E’ improponibile che il Consiglio Comunale non possa esprimere il suo parere in una materia così importante. Se qualcuno vuole boicottare il Consiglio Comunale si può ricorrere anche all’auto convocazione
Alle ore 17.01 entra il Consigliere Guzzo
PANCIERA fa presente che l’impianto dovrebbe passare da 6 a 15 mila tonnellate di produzione. Ricorda che la riconversione di Porto Marghera aveva l’obiettivo di migliorare l’aria, invece si sta aumentando l’inquinamento
TOFFANIN evidenzia che dalla discussione odierna è emerso che l’intervento non è compatibile con l’attuale normativa urbanistica. Da anni poi si parla di disinquinamento e riconversione. La città deve esprimere il proprio parere sulla questione. Il Consiglio deve essere assolutamente convocato anche ricorrendo all’auto convocazione
LASTRUCCI dichiara di essere contrario al documento, in quanto politicamente è contradditorio, anche a livello regionale. Nota una mancanza di politica sui rifiuti a livello nazionale
Alle ore 17.15 entra la Consigliera Gandini
MOLINA sottolinea che l’Amministrazione deve esprimere un parere politico. Quindi evidenzia alcuni punti della relazione allegata alla proposta di deliberazione:
• aumento importante della quantità di rifiuti da trattare, della loro tipologia ( con notevole presenza di rifiuti pericolosi) e delle tipologie di operazioni da svolgere presso l’impianto;
• problemi attinenti alla bonifica dell’area;
• vicinanza dell’impianto con le case di Malcontenta
A titolo personale e a quello del gruppo Casson chiede che il documento venga discusso quanto prima in Consiglio Comunale
MAZZONETTO fa presente che la ditta ALLES, ha trasmesso al Comune di Venezia in data 7 settembre 2009 il progetto e lo Studio d’Impatto Ambientale ( S.I.A.) relativi all’impianto. La ditta ha altresì depositato anche la documentazione relativa alla richiesta di autorizzazione ambientale integrata. L’Amministrazione doveva esprimere parere entro 60 giorni da tale data. Ora non c’è motivo di reclamare l’urgenza. In merito poi alla compatibilità dell’intervento con la destinazione urbanistica del sito è tutto da verificare. Chiede più tempo perché la Commissione possa aggiornarsi. Dichiara di essere contrario a licenziare la proposta di deliberazione
PAGAN ricorda che è stato chiesto più volte alla Regione di inviare i propri tecnici in Commissione per illustrare la pianificazione dei rifiuti. Se la Regione era veramente interessata ad una seria concertazione con il Comune si potevano organizzare dei tavoli di lavoro per discutere della questione. L’Amministrazione comunale poi ha espresso parere contrario alla realizzazione del progetto. Chiede quindi che la proposta di deliberazione venga inviata in Consiglio Comunale per la discussione
La Commissione accetta
Alle ore 17.30 esaurito l’ordine del giorno il Presidente dichiara sciolta la seduta
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