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I Commissione - Verbale

Seduta del 28-01-2010 ore 10:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Giovanni Azzoni, Patrizio Berengo, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Felice Casson, Saverio Centenaro, Giorgio Chinellato, Franco Conte, Danilo Corrà, Paolino D'Anna, Anna Gandini, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Bruno Lazzaro, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Giacomo Millino, Fabio Muscardin, Luciano Pomoni, Giorgio Reato, Giovanni Salviato, Fabio Toffanin, Diego Turchetto, Fabiano Turetta, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Patrizio Berengo, Ivano Berto, Franco Conte, Anna Gandini, Giacomo Guzzo, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Giacomo Millino, Giorgio Reato, Giovanni Salviato, Tobia Bressanello (sostituisce Fabio Muscardin), Giampietro Capogrosso (sostituisce Bruno Lazzaro), Antonio Cavaliere (sostituisce Michele Zuin), Jacopo Molina (sostituisce Diego Turchetto)

 

Altri presenti: Vice Segretario Generale Francesco Vergine, Funzionaria Natalia Menardi

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione PD 0000001 del 04.01.2010: Esame del " Regolamento interno del Consiglio Comunale- modifiche, integrazioni e nuova denominazione "

Verbale

Alle ore 10.46 il Presidente della I Commissione Consiliare Patrizio Berengo, constatata la presenza del numero dichiara aperta la seduta dichiara aperta la seduta, sottolineando l’opportunità di analizzare punto per punto la proposta di modifica del Regolamento in oggetto

MAZZONETTO chiede per quale motivo c’è la necessità di modificare il Regolamento del Consiglio Comunale a fine consiliatura

VERGINE spiega che la proposta di modifica del Regolamento è stata elaborata nel corso del 2009 anche attraverso un lavoro di comparazione con altri Comuni. Si è cercato altresì di inserire nel documento una serie di regole frutto dell’esperienza di anni di lavoro e di evidenziare alcune situazioni problematiche. Ricorda che il Regolamento si fonda sull’art.38 del Decreto Legislativo 267 del 18 agosto 2000 – Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali. Non sono state apportate modifiche agli allegati 1 ( Detrazioni dall’indennità di funzione in caso di assenza dalle sedute degli Organi Collegiali) e 2 ( Regolamento sull’autonomia funzionale ed organizzativa del Consiglio Comunale). Il vecchio Regolamento era diviso in sezioni ora invece in titoli e in capi. Sono stati riorganizzati anche gli articoli. La convocazione del Consiglio Comunale viene inviata mediante posta elettronica ad ogni Consigliere e pubblicata sul sito del Comune. Il Consiglio Comunale è validamente costituito quando sono presenti la metà più uno, arrotondato per difetto, dei suoi componenti. Per la seduta di seconda convocazione il numero legale si riduce di un sesto arrotondato per eccesso. In tutto il tempo della seduta le persone che sono nella sala devono rimanere in silenzio e tenere un atteggiamento corretto verso l’assemblea ed i suoi componenti, astenendosi da qualunque atto di approvazione e disapprovazione, anche con cartelli, striscioni e quanto possa disturbare il regolare svolgimento della seduta. Il Presidente, avvalendosi della Polizia Municipale, può disporre l’allontanamento dall’aula di chi contravviene alle regole. Il Presidente, a cui vengono conferiti maggiori poteri, può altresì in caso di reiterato inadempimento o di ostacolo al regolare funzionamento del Consiglio, dopo averlo richiamato, espellere dall’aula temporaneamente, o nei casi più gravi per tutta la seduta il Consigliere. Ogni intervento non può eccedere i cinque minuti. La dichiarazione di voto è svolta da un Consigliere per ogni gruppo. Il Consigliere ha diritto di intervenire comunque in caso di dissenso dal gruppo. E’ stato rivisto anche l’art.14 (Questioni pregiudiziali e sospensive). L’art.15 prevede una nuova disciplina per gli emendamenti. Gli emendamenti alle proposte di deliberazione devono essere presentati entro le ore dodici del giorno lavorativo precedente la convocazione del Consiglio al cui ordine sia iscritta la relativa delibera. I subemendamenti possono essere presentati non oltre l’orario di convocazione fissato per la seduta e per gli stessi devono essere acquisiti i pareri di regolarità della competente direzione. La Conferenza dei Capigruppo, su motivata proposta del Presidente o di un Capigruppo, può stabilire che i termini per la presentazione degli emendamenti siano anticipati o posticipati. Il Presidente del Consiglio può dichiarare gli emendamenti irricevibili, inammissibili o decaduti. Su proposta del Presidente del Consiglio poi è stato modificato l’art.15 con l’introduzione del comma 10 bis: “ Su tutti gli emendamenti ad uno stesso articolo od aventi sostanzialmente il medesimo oggetto si svolge un’unica illustrazione da parte del proponente o dei proponenti ed unica discussione. Quando il documento proposto non sia redatto in articoli, il Presidente può dividerlo in sezioni omogenee. In queste ipotesi, nessun Consigliere, anche se presentatore di più emendamenti può parlare più di una volta in relazione allo stesso articolo o alla stessa sezione per non più di cinque minuti”. Ci sono state alcune modifiche per quanto riguarda le interrogazioni, le interpellanze e le mozioni ( art.19, 20,22). C’è una nuova disciplina anche per la mozione d’ordine (art. 23 e art. 24 – Fatto personale). Per le Commissioni Consiliari invece è stata lasciate l’attuale disciplina, ma si potrebbe accorparle per arrivare ad una loro riduzione

Alle ore 10.57 esce il Consigliere Salviato

Alle ore 11.07 entra il Consigliere Reato

MOLINA dichiara di avere delle perplessità sul conferimento di maggiori poteri al Presidente del Consiglio. Quindi pone l’attenzione sull’art.13 commi 6 e 8 del Regolamento. Trova insufficiente il tempo di cinque minuti per gli interventi dei Consiglieri, specialmente quando viene discusso il Bilancio. Ritiene impensabile limitare la dichiarazione di voto a un consigliere per gruppo. La possibilità di esprimersi, anche se è sempre consentito manifestare il proprio dissenso dal gruppo, è fondamentale per la dialettica dell’assemblea. Dichiara inoltre di voler presentare un emendamento per favorire le risposte a interpellanze ed interrogazioni, proponendo di discuterle nell’intervallo di tempo tra il primo appello ed il secondo. Considerato che per le risposte non è necessario il numero legale si potrebbero così smaltire molte questioni in sospeso

VERGINE risponde che la regola dei cinque minuti per gli interventi è assolutamente generale, ma si può prevedere una norma specifica per gli interventi sul Bilancio. L’eccezione è sempre possibile. Inoltre si può prevedere che la dichiarazione di voto venga fatta da un Consigliere dello stesso gruppo, lasciando però la possibilità di intervenire anche agli altri

CAPOGROSSO propone che all’art.13 comma 8 del Regolamento si aggiunga che il Consigliere possa intervenire anche per necessità di precisazioni

MAZZONETTO ritiene che i Consiglieri abbiano bisogno di maggior tempo per esprimere un parere sul nuovo Regolamento. Evidenzia che il Consiglio Comunale ha avuto un deficit sulle interpellanze ed interrogazioni. In merito all’art.3 (numero legale) ritiene che la normativa debba essere più restrittiva. Propone che nella prima mezz’ora di seduta del Consiglio Comunale vengano discusse le mozioni. Per quanto riguarda l’art.15 non trova opportuno contingentare i tempi per la presentazione degli emendamenti, è meglio lasciare le cose come stanno. E’ importante poi disciplinare la questione dei cartelli, ma non si può evitare di esporli

CAPOGROSSO considera necessario esaminare il nuovo Regolamento in tempi rapidi ma con attenzione. Sottolinea l’importanza di lasciare la libertà di espressione ai Consiglieri. I lavori poi devono essere svolti in collaborazione reciproca. Ritiene opportuno che gli emendamenti vengano illustrati in Commissione , in quanto è doveroso lasciare il tempo ai Consiglieri di leggerli e recepirli. Infatti un emendamento presentato all’ultimo momento è difficile da controdedurre. Il dibattito in Consiglio Comunale deve vedere l’espressione di tutti i suoi componenti. Propone di aumentare i tempi di intervento per la discussione sul Bilancio

Alle ore 11.40 esce il Consigliere Molina

BERENGO fa notare che per dichiarare un emendamento inammissibile sono necessari i tempi giusti per valutarlo

CAVALIERE osserva che affrontare un Regolamento così importante in tempi brevi è una forzatura

Alle ore 10.45 esce il Consigliere Bressanello

Alle ore 11.50 entra il Consigliere Guzzo

BERTO ricorda che la regola principale deve essere quella del buon senso. Propone che venga dedicata la prima mezz’ora della seduta del Consiglio agli interventi del pubblico. Ha notato alcune criticità in merito:
• alla esposizione dei cartelli;
• all’ art. 7 ( adempimenti preliminari alla trattazione dell’ordine del giorno);
• all’art.13 ( degli interventi nella discussione);
• all’art.14 ( questioni pregiudiziali e sospensive)
Ritiene che il regolamento dia troppi poteri al Presidente del Consiglio

Alle ore 12.00 esce il Consigliere Mazzonetto

VERGINE fa presente che la proposta di deliberazione è stata redatta dai tecnici ma l’approvazione del documento spetta al Consiglio Comunale che potrà anche decidere di fare delle scelte senza sconvolgere troppo le prassi in uso. La riduzione del numero legale è solo un’ipotesi, basterà comunque stabilire una regola ben precisa. E’ possibile anche concentrare all’inizio della seduta di Consiglio la discussione delle interpellanze, interrogazioni e mozioni. Il Consiglio potrà scegliere di discutere tali atti anche in assenza del numero legale

BERTO ricorda che le mozioni devono essere votate dal Consiglio comunale

CAPOGROSSO evidenzia la possibilità di lasciare trascorrere la prima mezz’ora e iniziare la discussione delle interrogazioni, interpellanze e mozioni nella seconda mezz’ora

CAVALIERE dichiara di essere contrario all’espulsione di un Consigliere come citato dal comma 4 dell’ art.9

VERGINE spiega che la norma sulla sospensione del Consiglio Comunale su iniziativa del Presidente può essere cambiata e stabilire invece che sia il Consiglio a votare per la sospensione. Il Consiglio inoltre può decidere anche di non espellere i Consiglieri. Gli emendamenti ed i subemendamenti dichiarati irricevibili, inammissibili o decaduti non possono essere oggetto di dichiarazioni o di discussione

MENARDI precisa che non si vietano i cartelli ma solo quelli di insulto

VERGINE sottolinea che in merito ai tempi di intervento dei Consiglieri c’è la possibilità di derogare

Alle ore 12.18 il Presidente dichiara sciolta la seduta

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 19-03-2010 ore 12:48
Ultima modifica 19-03-2010 ore 12:48
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