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I Commissione - Verbale

Seduta del 14-01-2010 ore 14:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Giovanni Azzoni, Patrizio Berengo, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Felice Casson, Saverio Centenaro, Giorgio Chinellato, Franco Conte, Danilo Corrà, Paolino D'Anna, Anna Gandini, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Bruno Lazzaro, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Giacomo Millino, Fabio Muscardin, Luciano Pomoni, Giorgio Reato, Giovanni Salviato, Fabio Toffanin, Diego Turchetto, Fabiano Turetta, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Patrizio Berengo, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Franco Conte, Anna Gandini, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Bruno Lazzaro, Maria Paola Miatello Petrovich, Giacomo Millino, Giovanni Salviato, Fabio Toffanin, Tobia Bressanello (sostituisce Giorgio Reato), Giampietro Capogrosso (sostituisce Danilo Corrà), Antonio Cavaliere (sostituisce Michele Zuin), Bruno Filippini (sostituisce Diego Turchetto), Alessandro Maggioni (sostituisce Giorgio Chinellato), Jacopo Molina (sostituisce Felice Casson), Carlo Pagan (sostituisce Fabio Muscardin), Alfonso Saetta (sostituisce Paolino D'Anna), Roberto Turetta (sostituisce Giovanni Azzoni)

 

Altri presenti: Assessora Mara Rumiz, Dirigente Vincenzo Scarpa, Funzionario Liviana Martini

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione di iniziativa consiliare "Istituzione del registro dei Testamenti Biologici". PD 2009/4170.

Verbale

Alle ore 14.10, il presidente della I Commissione consiliare Patrizio Berengo, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Comunica come premessa, che la volontà di attivazione del Registro in parola nasce dall’esigenza di alcuni consiglieri, vista anche l’esperienza di alcuni comuni italiani (Firenze in primis) come una proposta libera e laica se aderire o no a un accanimento terapeutico per tenere in vita una persona e dà la parola all’Assessora Rumiz per l’introduzione dell’argomento in oggetto.


RUMIZ ricorda che da poco tempo ha assunto l’incarico del referato dei servizi demografici e che aveva l’intenzione di predisporre una proposta di deliberazione in questo senso, che non entra nel merito di scelte personali, ma che si limita a documentare l’esistenza di un atto di volontà preventivo. Auspica che a livello nazionale s’istituisca una apposita normativa di legge ad hoc su questa problematica che a tutt’oggi non è stata ancora prevista. Ricorda che non ci sarà nessuna spesa aggiuntiva per il Comune di Venezia e pertanto dichiara, di essere favorevole all’iniziativa in discussione. Propone una modifica al penultimo capoverso dell’art. 4 del testo del regolamento con un emendamento di Giunta che lo stralcia e invece il secondo capoverso dovrà essere integrato con alcune frasi di quello stralciato.


Alle ore 14.20, entrano i consiglieri Cavaliere e Conte ed esce il consigliere Saetta.


MOLINA si dichiara favorevole alla proposta e concorda che manca una legge istitutiva a livello nazionale. Ritiene che nessun cittadino si dovrà sentire obbligato aderire o no al Registro e propone l’invio in Consiglio comunale per la discussione. Ritiene inoltre importante che il Comune di Venezia, proprio per la sua storia di cultura sociale, sia uno dei primi comuni in Italia ad adottare questo provvedimento.


Alle ore 14.30, entra il consigliere Campa.


GUZZO concorda con quanti sono intervenuti e si dichiara favorevole al provvedimento in esame, e ritiene che per una situazione difficile in famiglia la scelta debba essere libera e ampia se aderire al Registro.


PAGAN chiede chiarimenti in applicazione alla privacy sulla tutela e riservatezza dei dati che saranno riportati nel registro che auspica siano riservati e si dovrebbe specificare chi può accedere agli stessi.


RUMIZ dichiara che dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale, si dovrà predisporre una delibera di Giunta che dovrà indicare e dettagliare come si affronterà il problema della privacy.


Alle ore 15.00, entra il consigliere Lazzaro.


MIATELLO interviene per chiedere quale valore giuridico e quale atto di volontà si pone nei confronti del cittadino.


MILLINO si dichiara favorevole al Registro e unica perplessità come si pronuncerà nei confronti di un cittadino se vale quello che ha deciso prima o no la persona che non è riuscita a esprimere alcuna volontà.


Alle ore 15.05, entrano i consiglieri Centenaro e Saetta.


CONTE chiede di conoscere qual è l’obiettivo che si prefigge il presidente della commissione.


BERENGO risponde quanto affermato in premessa di apertura della riunione e che il consigliere Conte era assente essendo entrato dopo l’inizio dei lavori.


BERTO interviene e spiega che il Registro riporta quello che un cittadino dichiara con le sue volontà. Chiede se sarà previsto un elenco con nomi e cognomi dei soggetti fiduciari e/o depositari cui i cittadini devono rivolgersi con la dichiarazione personale di trattamento Afferma che con l’art. 1 si possa istituirlo proprio perché si è in assenza di una normativa specifica della materia in argomento.


CONTE chiede quale sarà la sua utilità per il Comune di Venezia e chi dovrà essere il fiduciario.


Alle ore 15.15, entrano i consiglieri Capogrosso e Salviato.


BERENGO ripete che questo Registro servirà a garantire la testimonianza della volontà di una persona in punto di morte oppure di una persona che non può più scegliere per diversi motivi.


RUMIZ risponde che l’effetto del Registro ci sarà quando sarà la norma di legge.


TURETTA ricorda che per le motivazioni diverse, le risposte si possono trovare nella nota del dirigente dott. Vincenzo Scarpa. Questo è un atto politico da trasmettere a livello nazionale perché un aspetto che non è oggi contemplato: etica, comportamento e morale, il legislatore dovrà emettere uno strumento che dia risposte ai cittadini che il valore della vita è sacro. Ritiene importante che anche il Comune di Venezia sia tra i primi comuni in Italia ad adottare un Registro dei Testamenti Biologici.


RUMIZ interviene dichiarando che una persona si registra oggi per una situazione che potrebbe accadere domani e poi sarà rafforzata da una legge ad hoc.


CAMPA pone l’esempio di una persona che potrebbe esprimere oggi davanti al notaio le proprie idee (es. trasfusione di sangue) e chiede cosa afferma il Registro se già il notaio o il fiduciario è il depositario delle volontà già dichiarate del cittadino. Crede che con quest’atto si voglia fare una forzatura a livello nazionale a istituire una legge mentre ritiene opportuno di aspettare che sia il Governo a emettere una legge in materia dopo aver approfondito il dibattito sul tema. Dichiara che il Registro, oggi, non dia quel valore aggiunto in più a questa problematica.


GUZZO propone che la dichiarazione di volontà del cittadino che è accolta dal Registro come Testamento Biologico sia da ampliare la voce anche come trattamento medico sanitario e propone inoltre di cambiare la dicitura con il “testamento di fine vita”.


MIATELLO si dichiara favorevole all’istituzione del Registro ma auspica che l’archivio sia ampliato a tutti i testamenti e altre situazioni di volontà e che non dovrebbe essere poi più messo in discussione poiché una persona si è rivolta già al notaio o fiduciario. Spera che in mancanza di una norma regolamentare non si creino equivoci, attese o situazioni negative per le famiglie.


BERENGO risponde che al punto 3 del parere del dirigente Scarpa, la dichiarazione volontaria non è giuridicamente vincolante o obbligatoria per il cittadino. Chiede che sia una libera scelta iscriversi e dichiarare le proprie volontà su cosa vuol fare per es. quando potrebbe accadere in caso di coma profondo. Auspica che la proposta di delibera sia inviata in Consiglio comunale per approfondire la discussione.


RUMIZ dichiara che con questo provvedimento non si vuol entrare nella decisione se attuare le volontà del cittadino, ma sarà di pungolo per arrivare all’emissione di una legge nazionale. Con il Registro al Comune di Venezia non comporta onere di spesa ma è importante che ci siano queste dichiarazioni perché la proposta di deliberazione rispetta le volontà del cittadino. Non crede possibile usare il Registro anche per le donazioni degli organi perché esiste già la legge nazionale che disciplina la materia.


FILIPPINI concorda con l’istituzione del Registro e ritiene che la problematica sia molto complessa, anche se il provvedimento in esame sia di facile lettura. Cita il caso della tragedia familiare Englaro, che probabilmente se ci fosse stato il Registro forse il padre avrebbe potuto vedere quali erano le volontà della figlia. Nessuno potrà smentire quello che è stato scritto.


LAZZARO interviene chiedendo che la questione bisogna collocarla nel porto giusto: il genitore Englaro non era in grado di dimostrare la volontà della figlia. Facciamo in modo di non ripetere quella triste storia.


CAMPA propone di approfondire bene il problema perché i casi sono molti e di diversi aspetti. Chiede se con il caso Englaro ci fosse stato il Registro con le volontà della figlia, cosa avrebbe fatto la famiglia: staccato la spina?


CONTE dichiara che il Registro ha l’obiettivo di accogliere la volontà di una parte, che è depositata dal fiduciario e non è in relazione con il caso Englaro; la dichiarazione del cittadino è un dato certo, mentre per il censimento non si ha un dato sicuro sulla consistenza del fenomeno. L’unica volontà da considerare è politica che va affrontata bene con un confronto aperto a tutti e non obbligatorio, diventerebbe uno strumento statistico e non politico perché non contempla tutte le casistiche che ci sono. Richiede argomentazioni che siano a favore dei cittadini e si dichiara comunque favorevole all’istituzione del Registro.


BONZIO ritiene che sia uno strumento chiaro che deve essere un “segnale” per il legislatore proprio perché manca una norma che stabilisce la volontà effettiva dei cittadini. Concorda che anche il Comune di Venezia, tra i primi comuni in Italia, adotti un Registro dei Testamenti Biologici, quale principio della vita che è importante, e ricorda invece in Europa che non siamo nei primi posti. Propone di inviare il provvedimento in Consiglio comunale per la discussione.


BERENGO riassume gli interventi dei vari commissari e propone l’invio in Consiglio comunale per la discussione.


CAMPA esprime tutta la sua contrarietà e riafferma il suo no a nessuna forzatura di questo tipo e pertanto di rivedere la proposta di deliberazione in un’altra riunione di Commissione consiliare.


CONTE interviene ed esprime con forza la sua contrarietà all’invio in Consiglio e chiede un altro approfondimento con un rinvio in una prossima riunione di Commissione consiliare.


Alle ore 15.25, il presidente Berengo prende atto delle richieste formulate e propone di rinviare alla prossima settimana (martedì/mercoledì) la proposta di deliberazione a una riunione di convocazione della I^ Commissione.

La Commissione approva.

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 21-01-2010 ore 16:33
Ultima modifica 21-01-2010 ore 16:33
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