Seduta del 29-10-2009 ore 10:00
Consiglieri componenti la Commissione: Giovanni Azzoni, Maurizio Baratello, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Felice Casson, Saverio Centenaro, Daniele Comerci, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Ezio Oliboni, Luciano Pomoni, Giorgio Reato, Piero Rosa Salva, Alfonso Saetta, Silvia Spignesi, Diego Turchetto, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Claudio Borghello, Giampietro Capogrosso, Franco Ferrari, Giacomo Guzzo, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Ezio Oliboni, Luciano Pomoni, Giorgio Reato, Franco Conte (sostituisce Ivano Berto), Giorgio D'Este (sostituisce Piero Rosa Salva), Giuseppe Toso (sostituisce Tobia Bressanello)
Altri presenti: Direttore interdipartimentale Piero Dei Rossi, Presidente Sprocati Vicepresidente Orazio Direttore Torretti di Insula S.p.A., Collegio dei Revisori dei Conti, Funzionario Pavarin Rita
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 10:15 il presidente Mazzonetto, costatata la presenza del numero legale, cede la parola al presidente Sprocati.
SPROCATI inizia l’illustrazione delle slides (allegate a questo verbale). Espone che la Provincia ha venduto le quote della società da essa possedute e ora anche la Regione ha tentato la stessa strada ma senza risultati in quanto per il momento non ha trovato acquirenti. Dichiara che il vecchio “Progetto integrato” sui rii è naufragato per mancanza di fondi e che ora si affronta la sola manutenzione degli stessi. Auspica che siano reperiti almeno 20 milioni di euro per completare gli interventi su Burano e Pellestrina che altrimenti resterebbero monchi e potrebbero generare delle sofferenze al sistema. Riconosce che il progetto di Pellestrina è calibrato su valutazioni climatiche vecchie non più rispondenti alle attuali condizioni. Fa notare che grandi sofferenze al bilancio sono date dagli oneri passivi generati dalle anticipazioni di cassa fornite dalle banche.
Alle ore 10:25 entrano i consiglieri Baratello, Miatello, Molina.
ORAZIO procede all’illustrazione delle slides che illustrano come Edilvenezia sia arrivata alla chiusura dei conti del 2008. Pone l’accento su come siano stati riqualificati 101 alloggi comunali, ma fa notare come restauro e risanamento degli alloggi siano in calo rispetto alla mera manutenzione. Ammette come il risultato netto sia per forza negativo visto il decentramento del 40% dei finanziamenti.
SPROCATI ricorda come dopo la costituzione della nuova società non si raggiungano le quote in precedenza raggiunte dalle due distinte aziende. Spiega che nel 2009 siano stati assegnati 26,8 milioni di euro e sottolinea come anche se il semestrale preoccupa un po’ non ci sia motivo di allarmarsi poiché entro l’anno molte opere andranno a concludersi: tra queste Piazzale S. Maria Elisabetta al Lido di Venezia, dove si è dovuto aggiungere la vasca di raccolta per le acque meteoriche, e Piazzale Zendrini a Pellestrina dove si stava attendendo l’approvazione del piano da parte della Regione.
Alle ore 10:35 entra il consigliere Guzzo.
Elenca le attività in corso e spiega come il tema dell’esposizione finanziaria sia di grande rilevanza in quanto costringe l’azienda ad accendere mutui. Fa rilevare come in questo modo il Comune stia facendo indebitare le proprie società e anzi c’è la tendenza a utilizzare sempre di più il meccanismo della cessione del credito. Per quanto riguarda il 2010 c’è una disponibilità di 44,7 milioni di euro, quota che è appena superiore a ciò che prevede il contratto di servizio con il Comune, quota sotto alla quale l’azienda potrebbe andare in grave sofferenza. Chiude esortando i presenti a mettere a disposizione i soldi necessari alla chiusura dei progetti iniziati su Burano e Pellestrina.
MAZZONETTO chiede dei chiarimenti in merito alla non prevista realizzazione della vasca per acque meteoriche al nuovo terminal del Lido e al nuovo ponte di Quintavalle. Rileva delle discordanze sui crediti operativi tra consuntivo 2008 e semestrale 2009, che i debiti con le banche sono saliti e chiede precisazioni sulla posa di bricole e paline in materie plastiche.
CONTE si dichiara contrario ai monopoli-oligopoli tipo Guaraldo, Mantovani e Insula che fanno in definitiva alzare i costi di produzione. Giudica positivo il passaggio di Edilvenezia in Insula e invita i colleghi consiglieri a considerare maggiormente la competitività. Ritiene che il ruolo della Regione vada rafforzato. Chiede in che misura il piano industriale sia stato rispettato e se l’azienda sia in grado di dare risposte immediate agli interventi urgenti, magari era meglio la vecchia squadra di operai comunali.
CAPOGROSSO chiede di precisare se Insula operi come impresa o bensì come stazione appaltante per altre imprese. Inoltre chiede di riferire quante abitazioni entrino nel mercato.
POMONI afferma che Insula è stata virtuosa: ha internalizzato i lavori, eliminato un dirigente, riunito due CDA, nonostante il vincolo posto dal Sindaco di non ridurre il personale. Propone di affidare a Insula sempre più interventi anche in terraferma visto che quelli in centro storico vengono ora fatti con fondi ordinari e non più con la legge speciale.
BARATELLO ricorda che quando sono state create le due aziende, gli inteventi erano programmati su un planning dettato dalla Legge Speciale; ora Insula è obbligata dal Patto di Stabilità a non poter esigere crediti essendo società “in house”.
Alle ore 11:00 entra il consigliere Reato.
Spiega che ora bisogna cartolarizzare dei crediti per fare in modo di pagare i fornitori. Sostiene che sia necessario sviluppare le capacità di progettazione e di engineering di Insula e di metterle a servizio di altre partecipate. Si lavora in un regime dove le società del Comune non si parlano tra di loro: propone di riunire tutti gli uffici tecnici delle varie società. Si dice favorevole alla fiscalità di vantaggio se il gap potesse essere portato a nostro vantaggio. Invita a lavorare per il bene della città senza farsi lo sgambetto a vicenda.
BORGHELLO ritiene che Insula stia lavorando bene ma che debba essere supportata da tutti i soggetti. Afferma che la manutenzione in città debba essere costante e perché ciò accada non si possa fare a meno della Legge Speciale che invece è ora limitata a finanziare il solo Mose. Ritiene che la città con le proprie risorse non possa farcela e si appella a tutte le forze politiche per continuare ad alimentare i finanziamenti della Legge Speciale sui restauri.
Alle ore 11:20 esce il consigliere Ferrari.
MAZZONETTO chiede spiegazioni sul perché il fondo rischi ed oneri sia in aumento; quale sia la media salariale del personale; quali siano i problemi di funzionamento delle pompe a Pellestrina e quale sia il piano delle manutenzioni degli alloggi.
SPROCATI precisa che sul terminal del Lido si sta lavorando con Magistrato alle Acque, ACTV, Commissario al moto ondoso e Comune; che l’integrazione del progetto è stata realizzata da Insula e che in questo modo si è risparmiato. Per quanto riguarda il ponte di Quintavalle si è dovuto dare attuazione alle prescrizioni date dalla Salvaguardia in materia di barriere architettoniche. Su Pellestrina spiega che il progetto di tenuta dalle acque alte è funzionante ma ora bisogna completare il progetto facendo defluire con continuità le acque meteoriche dall’abitato magari costruendo più vasche di raccolta. Per quanto riguarda bricole e paline ricorda che al Comune è stata affidata la sperimentazione nei rii interni e che il Comune ha ritenuto infine di procedere alla posa di due tipologie di pali: plastica riciclata e pali di legno ingraffettati. Sulla darsena del Tronchetto è stata prevista una gara per la realizzazione di tutte le infrastrutture e i pali sono in carico all’impresa che vincerà. Riconferma che Insula è una società strumentale e appalta i lavori tramite gare che sono sempre oggetto di grande concorrenza. Auspica che l’azienda possa diventare il prolungamento dell’ufficio tecnico del Comune nei casi in cui la struttura pubblica non riesca a rispettare i tempi sugli interventi. Ribadisce che la mancanza di fondi sta via via facendo venir meno la cultura della programmazione che era stata alla base dell’istituzione di Insula. Per quanto riguarda i piccoli interventi propone che sia un unico operatore a gestirli e in questo caso Insula è l’unica che ha già operativo un numero verde per le emergenze. E’ necessario “fare sistema” sugli interventi e un modo per agevolare questa necessità è di redigere un regolamento ad hoc. Chiarisce che attualmente i dipendenti in carico a Insula sono 86 ma che la società è in fase di riorganizzazione, viste le collaborazioni in atto con altre partecipate, tra le quali Venis, che hanno delegato progettazioni varie.
ORAZIO dichiara che gli interventi di recupero sugli alloggi (quasi totalmente ERP) sono circa 100 l’anno. Specifica che esiste un accordo di programma sul recupero degli alloggi vuoti e spera di portarlo a termine entro il 2010.
TORRETTI osserva come la crescita del circolante operativo sia dovuta alla dilazione dei pagamenti. Per quanto concerne la parte finanziaria i debiti sono dovuti alla diminuzione della liquidità che infine genera sofferenza.
REATO plaude al recupero degli alloggi e chiede un’analisi sul perché la graduatoria ERP avesse a disposizione più alloggi di quelli assegnati.
ORAZIO riconferma di avere rimesso in circolo circa 100 alloggi all’anno poiché nuovi contratti non significano nuove assegnazioni, vecchi contratti in parola vengono trasformati in scritti.
REATO chiede che cosa abbiano portato alla luce gli accertamenti e quale sia stato il rapporto tra costi e ricavi.
ORAZIO spiega che la società agisce da service e poi passa la palla agli uffici comunali. Come società gestiamo le morosità: dopo massimo tre mesi partono i solleciti e l’avvio della messa in mora. La morosità è dell’ordine di circa 600 morosi (il 12 %), ma è comunque in diminuzione.
MAZZONETTO chiede se esista un costo medio di rimessa a reddito degli alloggi.
ORAZIO ribadisce che è il Comune a decidere su come usare i cinque milioni per le manutenzioni e che le spese per le rimesse sono molto diversificate.
Alle ore 12:05 il presidente Mazzonetto, ringraziati tutti i presenti, dichiara chiusa la seduta.
Allegati
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