Seduta del 28-10-2009 ore 15:00
Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia, Felice Casson, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Giorgio Chinellato, Paolino D'Anna, Giorgio D'Este, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Anna Gandini, Giacomo Guzzo, Alessandro Maggioni, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Luciano Pomoni, Giovanni Salviato, Silvia Spignesi, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Diego Turchetto, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Giorgio Chinellato, Giorgio D'Este, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Anna Gandini, Giacomo Guzzo, Alessandro Maggioni, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Luciano Pomoni, Giovanni Salviato, Fabio Toffanin, Cesare Campa (sostituisce Michele Zuin), Daniele Comerci (sostituisce Giuseppe Toso), Franco Conte (sostituisce Ivano Berto)
Altri presenti: Prorettore dell'Università Cà Foscari - Prof. Adalberto Perulli, Dirigente DOGRU dell'Università Cà Foscari - Maria Antonietta Comello, Organizzazione Sindacale FILCAMS CGIL: Monica Zambon, Rappresentanza lavoratori portinerie Cà Foscari.
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 15.15, il Presidente della IX Commissione Consiliare, Giorgio Chinellato, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
CHINELLATO ricorda ai consiglieri e ai rappresentanti di Cà Foscari, che in data 14 Ottobre u.s. c’è stata l’audizione delle Organizzazioni Sindacali in merito alle problematiche dell’appalto delle portinerie dell’Università, e che in data 23 Ottobre u.s. è pervenuta alla segreteria della Commissione, che ha provveduto ad inoltrarla a tutti i componenti della IX Commissione, la documentazione richiesta nel corso della precedente riunione. Precisa che come richiesto nella precedente riunione, in data 16 Ottobre u.s. è stata inviata una richiesta di disponibilità ad una riunione di commissione al Rettore dell’Università, e che in seguito alla risposta ricevuta si è provveduto a convocare per la riunione odierna. Ringrazia per la presenza e la disponibilità dimostrata all’argomento che esula dalle competenze specifiche dell’Amministrazione Comunale, il prorettore prof. Adalberto Perulli e la Direttrice della Divisione Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane ( DOGRU ) dott.ssa. Maria Antonietta Comello.
PERULLI ricorda la situazione dell’appalto del servizio di portineria di Cà Foscari, affermando che l’Università è a posto dal punto di vista giuridico – amministrativo degli atti emanati. Ricorda il bando del 2007 e la relative esclusione della ditta “IL GUERRIERO” perché aveva presentato un’offerta ritenuta anomala per il ribasso d’asta presentato, argomentando in merito alla previsione nell’offerta della tipologia di lavoro discontinuo. Aggiunge che Cà Foscari aveva proceduto all’aggiudicazione alla ditta “STELLA POLARE” e che dal 2008 inizia il contenzioso tra le ditte partecipanti e l’ente universitario, con ricorsi al TAR. Ricorda che successivamente era subentrata la ditta BIBLOS, che attualmente svolge il relativo servizio, e che il 9 Gennaio 2009 il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della ditta IL GUERRIERO condannando l’Università al reintegro della ditta precedentemente esclusa in ottemperanza della sentenza. Ricorda che la ditta BIBLOS aveva presentato ricorso contro la privazione della gestione del servizio, ma che sia il TAR del Veneto che il Consiglio di Stato non hanno accolto il ricorso cautelare. Ritiene che il susseguirsi dei contenziosi crea tensioni tra i dipendenti delle ditte appaltatrici e tra gli stessi lavoratori dell’Università, ma che da parte dell’Università bisogna dare ottemperanza alla sentenza per evitare possibili richieste di risarcimento danno e avere ricadute di responsabilità contabile con danno erariale nei confronti dell’ente. Afferma che l’Università, nel contemperamento dei diversi interessi coinvolti, suggerisce ai lavoratori non appena sottoscriveranno il contratto con la nuova società, di rivolgersi con le loro Organizzazioni Sindacali al giudizio del Tribunale del Lavoro, per il riconoscimento che la loro mansione non è equiparabile al lavoro discontinuo, al fine di permettere loro la continuità del posto di lavoro. In alternativa i lavoratori potrebbero non firmare il nuovo contratto di lavoro discontinuo e fare un’azione al Giudice del Lavoro per il riconoscimento dell’esistenza del rapporto di lavoro alle condizioni del precedente contratto “multiservice”. Ricorda che in merito a questa particolare situazione ci sono stati degli scioperi e che è anche interesse dell’Università che venga erogato in maniera soddisfacente il relativo servizio. Afferma che l’Università Cà Foscari non ha colpe in questa particolare situazione, non essendo il datore di lavoro per il personale di portineria, ma che ha partecipato al tavolo di dialogo con le Organizzazioni Sindacali e i lavoratori coinvolti.
Alle ore 15.30 entrano i consiglieri Giuseppe Caccia e Alberto Mazzonetto, e alle ore 15.40 entrano i consiglieri Cesare Campa e Maurizio Baratello.
CHINELLATO ringrazia per l’illustrazione e per i passaggi tecnici che si sono susseguiti, anche dal punto di vista giudiziario, in questa particolare fattispecie.
COMELLO ribadisce che l’Università Cà Foscari, quale committente, può far valere soltanto la richiesta di ottemperanza al capitolato, e che ha svolto soltanto un ruolo di mediazione nella vicenda per le particolari ripercussioni occupazionali e del servizio erogato per gli studenti. Ricorda che oggi si è svolta una riunione presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro ma le diverse posizioni sono inconciliabili e che lo stesso Prefetto aveva proposto di coprire per gli aspetti economici la differenza tra i due rapporti di lavoro diversi con la cifra di circa 300.000 Euro, ma che le Organizzazioni Sindacali aveva affermato la contrarietà alla sottoscrizione di un ipotesi di contratto che prevedesse la discontinuità. Afferma che dall’incontro odierno si è stabilito che la nuova società inizierà a svolgere il servizio dal 1 Dicembre p.v. e che ci sarà un nuovo incontro, con il nuovo Rettore e le Organizzazioni Sindacali, per il prossimo 2 Novembre.
POMONI chiede qual’era il soggetto che svolgeva il servizio di portierato prima della nuova gara d’appalto.
COMELLO risponde che prima l’aggiudicatario era il consorzio Stella Polare.
CACCIA interviene sul capitolato d’appalto, e nello specifico sull’art. 7, in previsione di una possibile azione di rescissione del contratto con la nuova ditta IL GUERRIERO, per mancanza di condizioni contrattuali.
PERULLI da lettura della sentenza del Consiglio di Stato che ha riammesso la ditta IL GUERRIERO alla gara d’appalto per il servizio di portineria, ritenendo il lavoro discontinuo coerente con il servizio di portineria; ricorda che le sentenze degli organi giudiziari sono da ottemperare per l’Università Cà Foscari.
Alle ore 15.50 entra il consigliere Alessandro Maggioni,
CAMPA si interroga in cosa può fare concretamente il Consiglio Comunale in questa particolare situazione, oltre ad un’eventuale ordine del giorno di solidarietà nei confronti dei lavoratori. Chiede perché le Organizzazioni Sindacali hanno rifiutato la proposta prefettizia che sanava le differenze economiche.
Alle ore 16.00 entra il consigliere Jacopo Molina ed esce il consigliere Luciano Pomoni.
PERULLI dichiara la sua disponibilità personale, alla luce della professionalità acquisita come professore di diritto del lavoro, a parlare con i legali delle Organizzazioni Sindacali sul merito della situazione. Ritiene che tecnicamente sia preferibile che i dipendenti stipulino il contratto con la nuova ditta e che chiedano un pronunciamento del Giudice del Lavoro per la tutela dei loro interessi coinvolti. Diversa sarebbe la situazione di non sottoscrizione del contratto con la ditta che ricerca altro personale, e successivamente fare causa con il rischio, nell’eventualità di perdita, che non abbiano nessun tipo di rapporto di lavoro.
MOLINA da lettura della Sentenza nr. 5 del 2009 del Consiglio di Stato e argomenta in merito alla tipologia contrattuale “global service” e all’art. 7 del Capitolato di Gara, ritenendo che se la ditta IL GUERRIERO è riuscita a vincere i ricorsi, qualche responsabilità è anche in capo alla stazione appaltante nella formulazione del capitolato.
Alle ore 16.05 esce il consigliere Carlo Pagan.
PERULLI afferma che sulla base della sentenza del Consiglio di Stato, l’Università Cà Foscari non poteva far altro che aggiudicare nuovamente il servizio alla ditta riammessa. Ricorda che il Capitolato d’appalto elenca chiaramente le mansioni e i compiti da svolgere e ritiene che ci sia stato un errore di interpretazione da parte dell’Organo giudiziario, al quale il Giudice del Lavoro potrebbe dare un’interpretazione più puntuale e approfondita. Riafferma che Cà Foscari è la stazione appaltante e non il datore di lavoro per il personale delle portinerie, e che l’ente si è sempre dimostrata disponibile al dialogo.
BONZIO argomenta in merito alla modalità di gestione di alcuni servizi che sempre più spesso vengono esternalizzati creando maggiori problemi nella precarietà del mondo del lavoro, e al fatto che la diatriba in atto tra ditte aggiudicatrici e Università si sta ripercuotendo nei lavoratori. Suggerisce che il Consiglio Comunale si esprima con un ordine del giorno, eventualmente riconvocandosi con le Organizzazioni Sindacali per avere quei maggiori elementi sulla vicenda.
CHINELLATO ricorda che le competenze della IX Commissione Consiliare sono state modificate inserendo la dicitura “problematiche del lavoro”, e aggiunge che si è dato corso alla riunione in base ad una specifica richiesta di audizione delle Organizzazioni Sindacali che si è svolta nella precedente riunione.
CONTE interviene in merito alle problematiche dei diversi rapporti e tipologie di lavoro che si verificano in seguito all’esternalizzazione di alcuni servizi, con le ricadute occupazionali ed economiche che investono gli stessi lavoratori.
PERULLI puntualizza che l’Università Cà Foscari non ha stabilito di procedere alle esternalizzazione dei servizi per sua volontà, ma bensì perché obbligata in base al blocco delle assunzioni e alla costante riduzione dei finanziamenti che riceve e quindi legata alle disponibilità di bilancio. In merito all’art. 7 del Capitolato, ribadisce la sua formulazione corretta e afferma che della specifica materia dovrebbe occuparsene il Giudice del Lavoro e non quello Amministrativo.
Alle ore 16.30 escono i consiglieri Cesare Campa e Saverio Centenaro.
MAZZONETTO dichiara che preferirebbe astenersi dalla proposta di un Ordine del Giorno senza nessuna finalità e in merito all’opzione annunciata dal Prefetto all’incontro odierno, domanda se le Organizzazioni Sindacali hanno adeguatamente tutelato i lavoratori rifiutando tale proposta.
FILIPPINI ritiene che le problematiche rivestono l’area della tutela dei lavoratori e una più attenzione degli appalti di servizio, al fine di migliorare per il futuro i fatti e i comportamenti attuali. Condivide l’ipotesi che i lavoratori firmino il contratto e che successivamente si rivolgano al Giudice del Lavoro, ma chiede se la ditta IL GUERRIERO rispetta interamente l’art. 7 così come è formulato. Ritiene che l’Università Cà Foscari potrebbe applicare la sentenza e successivamente mettere in discussione il rispetto del contratto d’appalto.
MAGGIONI ritiene che l’Università Cà Foscari ha tenuto un comportamento corretto nell’intera gestione dell’appalto, e ringrazia per la disponibilità dimostrata dal prof. Perulli per il suggerimento in merito alla vertenza dei lavoratori. Afferma che il Consiglio Comunale dovrebbe esprimersi sulla materia, attraverso un Ordine del Giorno, il prima possibile.
D’ESTE argomenta sulla particolare e complicata vicenda, ricordando che qualora l’Università Cà Foscari non ottemperasse alla sentenza del Consiglio di Stato, la ditta IL GUERRIERO farebbe nuovamente ricorso con ulteriori ripercussioni negative sull’intera vicenda.
MOLINA aggiunge, rispetto agli interventi precedenti, che la valutazione da parte del Giudice del Lavoro è un atto necessario per la stessa tutela dei lavoratori, e che la stazione appaltante sia coinvolta, come supporto, in questa azione dei lavoratori.
BARATELLO afferma che il Consiglio Comunale non ha competenza in materia e che potrebbe soltanto esprimere una mera solidarietà nei confronti dei lavoratori coinvolti. Ritiene che l’Università Cà Foscari ha agito correttamente nella gestione dell’appalto, e che si potrebbe procedere con la presentazione di un “Decreto 700” per una sua discussione entro 15 giorni presso il Giudice del Lavoro.
BERENGO interviene in merito agli appalti banditi da società private, come ad esempio l’ENI, dove veniva prevista la garanzia occupazionale per i lavoratori.
MAGGIONI aggiunge che dal punto di vista politico, come consigliere comunale e per il particolare servizio erogato alla città, vuole esprimersi attraverso un Ordine del Giorno del Consiglio Comunale. Domanda se oltre all’ipotesi presso il Giudice del Lavoro esistono altre soluzioni percorribili.
PERULLI interviene in merito al Capitolato e al relativo art. 7, affermando che è stabilito che il lavoratore mantiene i “diritti quesiti”, e che in base ad un nuovo contratto di lavoro ci possono essere dei diritti diversi rispetto al passato. Ricorda che la fattispecie del lavoro discontinuo non è stata inventata dall’Università Cà Foscari, ma è stato istituito e negoziato dalle Organizzazioni Sindacali e dai relativi datori di lavoro in fase di contrattazione collettiva. In merito alla tutela dei posti di lavoro, ritiene che sia preferibile l’ipotesi che i lavoratori sottoscrivano il contratto con la ditta IL GUERRIERO e che successivamente il Giudice del Lavoro entrerà nel merito della questione. Ricorda che l’Università Cà Foscari potrà intervenire, eventualmente con la rescissione del contratto, soltanto quando venisse dimostrato che la ditta non ottempera pienamente al capitolato di gara, anche in seguito ad eventuali contestazioni formulate dagli stessi lavoratori e/o dagli studenti.
ZAMBON dichiara di essere disponibile a fornire le eventuali informazioni richieste dai consiglieri sulla particolare vicenda.
Alle ore 17.10, il Presidente della IX Commissione Consiliare, Giorgio Chinellato, in assenza di altre richieste d’intervento ed esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.
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