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VII Commissione - Verbale

Seduta del 22-11-2005 ore 12:00
congiunta alla VIII Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giampietro Capogrosso, Ivano Berto, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Silvia Spignesi, Fabio Muscardin, Alessio Vianello, Carlo Pagan, Alessandro Maggioni, Giorgio Chinellato, Michele Mognato, Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Roberto Turetta, Bruno Filippini, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Danilo Corrà, Franco Conte, Giacomo Guzzo, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Cesare Campa, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Giorgio Reato, Roberto Turetta, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Ezio Oliboni, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Altri presenti: Assessore Mara Rumiz, Direttore Luigi Bassetto, Direttore Piero Dei Rossi, Funzionaria Patrimonio Lidia Trevisan

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione:"Bilancio di previsione esercizio finanziario 2005- Assestamento". PD. n.3853/05
  2. Linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2005-2010

Verbale

Alle ore 12.30 il presidente Oliboni, di concerto con il presidente dell’VIII commissione Mazzonetto, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta e dà la parola all’assessora Rumiz per l’illustrazione dell’ordine del giorno.

RUMIZ premette che la proposta di deliberazione è stata prodotta dalla direzione di Ragioneria; per la direzione del patrimonio ci sono degli incrementi a compensazione di uscite per servizi in appalto ( costo della custodia), le spese condominiali di Ca’ Pesaro, maggiori spese per le concessioni demaniali, di importante c’è il contratto di affitto di palazzo Querini Dubois di proprietà delle Poste come sede della Biennale e del cinema Astra del Lido.

DEI ROSSI ricorda che sui capitoli destinati al Patrimonio si sono riscontrate delle economie e l’assessorato ha rimodulato le spese e gli introiti per portare in pareggio la contabilità.

LASTRUCCI esprime la considerazione che se ci sono state delle economie di gestione, dall’esposizione emerge anche che ci sono anche fatti negativi.

GUZZO chiede di avere delle delucidazioni sulla gestione del cinema Astra.

TREVISAN spiega che il contratto di affitto è stato stipulato a Dicembre e viste le varie clausole non si conosceva esattamente l’importo che sarebbe stato necessario per la sua regolarizzazione.

OLIBONI chiede come mai viene fatta questa precisazione se alla luce dei fatti risulta necessario stanziare la cifra di 116.895 euro.

BERTO chiede se è stata fatta una valutazione di congruità del costo dell’affitto del cinema.

RUMIZ afferma che il contratto essendo stato stipulato alla fine dell’anno e prevedendo il pagamento anticipato ha comportato per il Comune il pagamento di questa cifra compresa IVA e rivalutazione.

DEI ROSSI riguardo l’affitto di palazzo Querini Dubois ricorda che l’affitto era concordato per una cifra simbolica mentre si è giunti ad una situazione che ha provocato il pagamento di un sostanzioso affitto che è oggetto di contenzioso.

RUMIZ ricorda che la precedente giunta aveva posto l’obbiettivo di acquistare il Fontego dei Tedeschi da destinare a sede della Biennale e, venuta meno questa possibilità, oggi l’amministrazione delle Poste chiede 1 milione di euro per l’affitto di palazzo Querini Dubois.

LASTRUCCI chiede come sia stato possibile risparmiare 57.858 euro.

DEI ROSSI risponde che la cifra era destinata all’affitto di una scuola elementare che per convenienza dell’Amministrazione non è più stata utilizzata trovando la soluzione nel trasferimento in un immobile di proprietà comunale.

BASSETTO illustra le competenze dell’assessorato casa che bisogna considerare in due grandi aree: competenze per Abitare Venezia e attività dell’assessorato. Per quest’ultima area si deve far riferimento ai contributi per l’affitto dato che il Comune integra la cifra stanziata dalla Regione.
Infatti da un finanziamento di 1850000 regionale è scaturito un contributo del Comune di 1800000 ma serve un’integrazione da parte del comune di 530000 sperando che la Regione, nella ripartizione dei residui, assegni al comune di Venezia una cifra analoga. Tutto ciò è dovuto all’aumento delle richieste provenienti dai residenti che ha raggiunto la cifra di circa 2000 famiglie; certo che gli uffici si sono attivati per verificare circa 40 delle 130 richieste che allegavano una dichiarazione di reddito pari a 0, le altre saranno valutate dalle municipalità.

TURETTA chiede se tutte queste risorse sono esaustive delle richieste di aiuto da parte delle famiglie.

RUMIZ ribatte che viene emanato un bando e su quelle domande si stila una graduatoria, ad Agosto la regione ha stabilito lo stanziamento in conseguenza dell’approvazione della legge finanziaria; ora si attende la ripartizione dei residui.

CHINELLATO chiede se questo meccanismo viene ripetuto costantemente.

BASSETTO dichiara che i rimborsi riguardano l’anno precedente ed è la Regione che stabilisce i criteri di erogazione sulla base della disponibilità e possibilità derivanti dalla Finanziaria: il Comune emana solamente il bando di assegnazione ed invia alla Regione l’elenco degli assegnatari.

Alle ore 13.05 esce il consigliere Turetta.

MAZZONETTO chiede come vengono spesi i soldi assegnati ad Abitare Venezia.

RUMIZ replica che la cifra messa a bilancio era inferiore alle necessità relative all’attività e l’adeguamento previsto serve a coprire le spese sostenute.

MAZZONETTO insiste chiedendo di conoscere i dati di bilancio dell’istituzione dato che mancano sia quelli del preventivo che del consuntivo.

RUMIZ ribatte che la proposta di bilancio presentata dall’istituzione era notevolmente superiore a quella approvata dal Comune.

BASSETTO cita la cifra di 1.258.000 assegnata ad Abitare Venezia e la disamina delle uscite relative ai contratti stipulati con l’UPPI, contributi dovuti alla Regione per le procedure coattive, spese di personale ed afferma che tutti questi dati sono a disposizione dei consiglieri. Sono state contabilizzate entrate per 7 milioni di euro e 1.858.000 di spese comprese quelle per il personale che non sono comprimibili.

Alle ore 13.10 entra il consigliere Bonzio.

REATO considera che dal dibattito sia emerso un dato allarmante come l’aumento notevole delle richieste di contributo all’affitto, sintomo del preoccupante allargamento dell’area di nuclei in difficoltà economica. Per rendere efficace il fenomeno enuncia la cifra di 9 miliardi di lire investiti su questo ramo di attività e per raffigurare meglio la gravità del problema asserisce che per ogni persona vengono erogati circa 350euro al mese a persona. Per affrontare il problema chiede se sono state fatte le verifiche per individuare le tipologie dei richiedenti e se è stato predisposto un progetto per affrontare il prossimo anno che sarà sicuramente più drammatico.

BASSETTO spiega che il sistema di erogazione è completamente informatizzato e che il monitoraggio del fenomeno è costante e quindi si possono predisporre tutte le proiezioni necessarie.

BERTO ricorda che anche le municipalità sono intervenute per fronteggiare il fenomeno impegnando 110.000 euro di loro competenza.

RUMIZ rispondendo al precedente intervento afferma che i fondi per il sostegno all’affitto per il 2006 non sono ancora quantificati.

LASTRUCCI chiede cosa succederà se arriveranno i fondi dalla Regione per incrementare il fondo.

RUMIZ cita la cifra complessiva che verrebbe spesa per questa tipologia di intervento che diventerebbe di 4.380.000 euro e ricorda che sono fondi vincolati.

BASSETTO dichiara che purtroppo non tutte le richieste vengono soddisfatte.

MIATELLO chiede se i fondi regionali destinati alle giovani coppie possono influenzare gli stanziamenti per questi particolari interventi.

RUMIZ ribatte che questi fondi sono la conseguenza degli stanziamenti derivanti dalla legge finanziaria e che scendono a cascata dalle Regioni ai comuni. Questi fondi possono essere incrementati da stanziamenti ulteriori programmati con fondi propri regionali ai quali possono essere ulteriormente aggiunti dei fondi comunali.

BASSETTO integra l’intervento specificando che il comune interviene direttamente per assegnare i contributi agli inquilini che presentano la prima volta la richiesta di contributo.

BERTO chiede se l’iniziativa dell’erogazione del microcredito è stata attivata; considerato che la dichiarazione ISE è relativa ai redditi dell’anno precedente chiede se sia possibile contestualizzare l’erogazione sul reddito dell’anno in corso.

RUMIZ specifica che comunque il contributo viene erogato a posteriori, dopo che l’utente ha subito la difficoltà economica; ricorda che non è possibile intervenire sui casi di morosità. Evidentemente serve un intervento per modificare la norma e permettere di intervenire quando il problema si evidenzia.

BASSETTO integra l’intervento rendendo noto che anche gli uffici della Sicurezza Sociale intervengono sugli stati di necessità dei cittadini; esiste una determinazione del Consiglio Comunale a garanzia dei cittadini extracomunitari che hanno contratti di affitto in essere ma non è pervenuta alcuna richiesta.Alle ore 13.35 esce il consigliere D’Anna.

LASTRUCCI interviene citando l’associazione Villaggio Globale come attiva in questo settore e commenta come nel dibattito non emergano fatti positivi.

GUZZO chiede quale tipo di contratto sia stato stipulato per il cinema Astra.

LASTRUCCI chiede come viene gestita la sala e quanto costa per poter proporre eventualmente delle modalità meno onerose per il Comune.

TREVISAN afferma che il contratto ha la durata di 6 anni più altri 6.

RUMIZ spiega che fino a qualche tempo fa a Venezia non c’erano sale cinematografiche, i vari imprenditori intervenuti sui vecchi contenitori hanno ritenuto di non intervenire su questo settore ( Furlan, Benetton) mentre il Comune ha trovato soluzioni come il cinema Giorgione e con la finanza di progetto attiverà il cinema Rossini.

REATO esprime l’opinione di avere un bilancio patrimoniale con l’evidenza delle poste positive e negative poiché spesso si viene a conoscenza di sedi in affitto che costano molto e palazzi di proprietà comunale non utilizzati. Chiede che venga predisposta una seria politica patrimoniale.

OLIBONI prende atto degli interventi e chiede all’assessora l’invio alla segreteria della commissione l’elenco dei canoni passivi.

RUMIZ rappresenta anche altre difficoltà che sta incontrando il Comune per l’obbligo di trasferire gli archivi comunali e l’archivio giudiziario.

Alle ore 13.45 il presidente Oliboni dichiara chiusa la seduta delle due commissioni ed invita la segreteria della VII commissione a verificare il numero legale per il proseguo della seduta.

Il presidente Oliboni, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta della VII commissione e dà la parola all’assessora Rumiz per l’illustrazione del punto all’ordine del giorno.

RUMIZ premette che oltre al documento contenuto nella proposta di deliberazione c’è una relazione tradizionale sulle linee programmatiche delle politiche abitative e patrimonio. Con la costituzione della giunta si era in un primo tempo pensato di scindere i due settori ma verificate le possibili sinergie, si è deciso di tenere unite le competenze per poter predisporre un programma di offerta differenziata di abitazioni. L’ipotesi di incrementare il patrimonio abitativo si sviluppa con la realizzazione del programma dei 1400 alloggi concertato con urbanistica e l’Immobiliare Veneziana. Difficile è avere soldi per incrementare il numero delle case a disposizione e quindi è necessario valorizzare le aree con un sostegno ai privati per dar vita ad interventi coordinati con offerta di case ERP ed a libero mercato ed infine con offerte di case ad affitto convenzionato. Come si possono reperire le risorse finanziarie: le banche sono disponibili ad erogare finanziamenti a 20-30 anni e questi verranno remunerati con le entrate del social housing; sarà possibile un aumento del patrimonio per gli aventi diritto, sicuramente a Mestre molto bene, mentre a Venezia la situazione è molto difficile. Infatti le aree in Venezia non sono molte e comunque non utilizzabili da subito: sull’area Italgas si prevede un intervento per la residenza e non per gli studenti come si era pensato. Su quest’area è necessario effettuare un intervento di bonifica; sono stati stanziati dei soldi per gli studi di progettazione. Altra area è stata individuata a S. Elena ma è di proprietà demaniale; potrebbe essere disponibile pure l’area dell’ex ospedale Umberto I con la possibilità di realizzare circa 300 alloggi; ci sono in corso delle verifiche su alcuni edifici da trasformare in abitazione in terraferma. Un altro obbiettivo è la costituzione dell’assessorato alle politiche residenziali; bisogna pensare ad un rafforzamento delle politiche di programmazione e di controllo.Si pensa di unificare le competenze di Abitare Venezia: contratti,affitti; la manutenzione potrebbe essere ricondotta a Edilvenezia. Altro momento importante è l’attivazione della consulta della casa, dove purtroppo scontiamo la perdita del funzionario che ha seguito l’iter che è Aldo Rioda ed il pensionamento del direttore dell’Istituzione Abitare Venezia Emanuele Zane. Si sta attivando lo studio per la conoscenza di ogni singolo appartamento di proprietà comunale: come è composto, chi lo usa, quanto costa e cosa rende. Il ruolo del Comune deve essere quello di regolatore del mercato della casa e non di garante di singole parti. Si sta inoltre attivando la verifica dei titoli degli inquilini partendo da quelli più vecchi. Con molta attenzione si programma l’ipotesi di alienazione del patrimonio abitativo agli inquilini. Se fosse realizzato si libererebbero delle risorse per realizzare altre cose. C’è un meccanismo della legge regionale che impone dei criteri di calcolo che non permettono una gestione agile dell’operazione. E’ in corso l’organizzazione di un incontro tra gli assessori dei comuni capoluogo con l’assessore regionale su questo argomento. Riguardo alla residenza studentesca c’è un programma concordato con le università e l’ESU per evitare conflittualità tra i potenziali inquilini e gli studenti.
Alle ore 14.20 esce il consigliere Borghello.
Il presidente Oliboni ringraziando l’assessora per l’esposizione del programma e, considerando che gli argomenti da trattare implicano la disponibilità di tempo per permettere il corretto svolgimento del dibattito, propone di rinviare la discussione ad altra seduta.

LASTRUCCI dichiara il suo consenso per quanto esposto dall’assessora e dalla dichiarata disponibilità al confronto. Afferma che gli interventi che farà saranno di stimolo per il dibattito ma anche lanceranno delle idee realizzabili. Una di queste sarebbe l’utilizzo del compendio del carcere di S. Maria Maggiore quando si sposterà il carcere; un altro luogo facilmente gestibile è relativo al terreno dedicato al bosco di Mestre. Si dichiara d’accordo sull’incontro tra gli assessori comunali e l’assessore regionale per discutere della possibilità di modificare la legge regione sulle alienazioni.

RUMIZ cita velocemente l’operato svolto sulla vicenda INPDAP dato che si è svolto l’incontro con la direzione nazionale dell’ente. Il presidente era informato della situazione e si pensa che l’accordo sulle spese accessorie possa essere esteso. La dottoressa Servile ha comunicato che l’eliminazione dei gestori del patrimonio ha ridotto notevolmente i costi di gestione. A fronte di tutto ciò la voce discordante era quella del servizio legale che ha raccomandato prudenza per il certo controllo della Corte dei Conti e del collegio dei revisori dell’ente.

CHINELLATO pone all’attenzione della commissione e dell’assessora un problema che sta nascendo sul caso Generali tra gli inquilini che hanno espresso la volontà di acquistare e chi lo deve ancora fare. Se viene prorogato il termine per effettuare la scelta ci potrebbe essere una spesa ulteriore per gli inquilini che vogliono acquistare l’abitazione. Per ovviare a questo si potrebbe chiedere a Generali un accordo integrativo con la possibilità di versare un ulteriore acconto del 10% sul prezzo dell’appartamento.

Alle ore 14.40 il presidente Oliboni dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 20-01-2006 ore 00:00
Ultima modifica 20-01-2006 ore 00:00
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