Seduta del 13-10-2009 ore 12:45
Consiglieri componenti la Commissione: Giovanni Azzoni, Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Sebastiano Bonzio, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Felice Casson, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Franco Conte, Paolino D'Anna, Giorgio D'Este, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Anna Gandini, Giacomo Guzzo, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Giovanni Salviato, Raffaele Speranzon, Silvia Spignesi, Diego Turchetto, Roberto Turetta, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Giovanni Azzoni, Patrizio Berengo, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Franco Conte, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Anna Gandini, Giacomo Guzzo, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Giovanni Salviato, Roberto Turetta, Pomoni Luciano, Claudio Borghello (sostituisce Tobia Bressanello), Cesare Campa (sostituisce Michele Zuin), Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson), Alfonso Saetta (sostituisce Paolino D'Anna), Fabio Toffanin (sostituisce Maurizio Baratello), Giuseppe Toso (sostituisce Diego Turchetto),
Altri presenti: Assessore Pierantonio Belcaro, Direttore Gianluigi Penzo, Dirigente Anna Bressan, Dirigente Andrea Costantini, Presidente Municipalità Marghera Renato Panciera
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 13.00 il Presidente della X Commissione Consiliare Carlo Pagan, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta ed illustra l’ordine del giorno. Quindi da la parola all’Assessore Belcaro
BELCARO spiega che la Ditta S.T.E. Servizi Tecnologici per l’Ecologia ha trasmesso al Comune di Venezia in data 22 luglio 2009, il progetto e lo Studio d’Impatto Ambientale ( S.I.A.) relativi ad un impianto di stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi da ubicare nell’area ex PA 2/4 del Petrolchimico di Porto Marghera. E’ stato rilevato però che l’intervento risulta non compatibile con la destinazione urbanistica del sito per il quale le norme tecniche attuative del Piano regolatore prevedono la raccolta e il trattamento di rifiuti soltanto se di enti pubblici o prodotti da attività della propria ditta e che la maggior parte della zona ricade in area di pertinenza della bonifica Syndial, nella quale non è stata completata la bonifica prevista da decreto ministeriale, e che invece può essere utilizzata soltanto a bonifica avvenuta e certificata. La giunta per tali motivi ha espresso parere contrario al progetto. Alla proposta di deliberazione è allegata la relazione istruttoria della Direzione Ambiente e Sicurezza del Territorio
GUZZO nota che il parere chiesto dalla Regione al Comune in merito al progetto non è vincolante, perciò chiede cosa succederà in caso di parere contrario. Chiede inoltre se la S.T.E andrebbe a smaltire solo rifiuti di produzione propria o anche di terzi
OLIBONI osserva che dalla relazione istruttoria della Direzione Ambiente emerge chiaramente che la S.T.E. non ha diritto o possibilità di realizzare l’impianto di stoccaggio. E’ profondamente contrario al progetto
PENZO precisa che l’azienda S.T.E. è privata e che i rifiuti stoccati provengono anche da Forte Marghera
GUZZO evidenzia che esiste il rischio che l’impianto vada a smaltire rifiuti nazionali
CAVALIERE fa presente che nell’area di stoccaggio esistono già serbatoi infiammabili. La S.T.E. poi propone un progetto industriale senza cambiare l’uso della struttura
MAZZONETTO chiede se al momento l’impianto è già in funzione
CAPOGROSSO chiede se la proposta di tale impianto è nuova. Chiede inoltre a chi appartiene l’area e cosa si fa attualmente
Alle ore 13.18 entra il Consigliere Berengo
PENZO spiega che oltre alla non conformità urbanistica dell’impianto proposto rispetto alla Variante di PRG per Porto Marghera c’è anche un problema di inquinamento. Sottolinea che anche la Giunta provinciale ha espresso parere contrario
CACCIA fa presente che in merito alla questione dell’impianto l’Amministrazione comunale è chiamata a dare una valutazione politica e a collocarla dentro il contesto della storia di Marghera. Ora c’è una generale marcia indietro e sembra che il progetto non abbia paternità, ma si è inserito invece in un ragionamento molto preciso della Regione Veneto e della S.T.E. C’è un accordo sostanziale tra Regione e i privati proponenti il progetto. E’ stata la Regione infatti a proporre l’acquisto da parte della SIFA di uno dei 4 inceneritori autorizzati a Marghera. L’attenzione perciò deve rimanere alta, anche perché c’è il problema di “chi controlla i controllori”. L’area poi non è stata nemmeno bonificata. Ricorda che il parere espresso dal Comune è solo consultivo. Informa che il progettista dell’impianto STE è pure consulente della Commissione VIA regionale. Invita a esprimere un parere contrario unanime al progetto
Alle ore 13.35 entra il Consigliere Borghello
CAMPA ritiene che la questione vada approfondita tecnicamente, perciò niente ideologie o allarmismi che possono solo provocare danni. I rifiuti devono essere smaltiti perciò va fatta un’attenta e approfondita riflessione
TOFFANIN ritiene che il progetto non presenti aspetti positivi e benefici, quindi auspica che non venga realizzato. Chiede che fine hanno fatto i buoni propositi di ripulire Porto Marghera
BONZIO trova corretto che il progetto venga analizzato su due piani (tecnico e ambientale). Ogni forza politica deve poi assumersi la responsabilità delle proprie decisioni. Invita a licenziare la proposta di deliberazione
Alle ore 13.50 esce il Consigliere Oliboni
FILIPPINI ricorda che l’inceneritore in area SG31 è sempre stato sottoutilizzato e l’attuale strumento urbanistico che limita l’arrivo dei rifiuti da fuori Porto Marghera nasce proprio per bloccare certi scempi. Fa presente che già a metà degli anni 80 l’ENI aveva provato a usare l’inceneritore per bruciare i rifiuti di mezza Italia ma fu fermata. Invita a licenziare la proposta di deliberazione perché il processo di business non vada avanti
Alle ore 14.00 esce il Consigliere Cavaliere
REATO evidenzia la necessità di capire l’ottica in cui si muove la razionalizzazione dello smaltimento dei rifiuti. Serve una mappatura precisa degli impianti perché pare che ce ne siano di più di quelli previsti. Si parla anche di locazione scaduta dell’area. Chiede un sopralluogo sul posto, in attesa dell’audizione con i rappresentanti della Regione. Auspica che il progetto non venga realizzato
MAZZONETTO chiede un’audizione dei rappresentanti della Regione in Commissione per un approfondimento sul tema
PANCIERA evidenzia che il progetto non è stato pubblicizzato e questo significa che si vogliono nascondere delle cose. La Regione però dovrà tenere conto del parere degli Enti Locali. Pensava che si fosse chiusa la stagione dei veleni a Marghera. Ora l’obiettivo devono essere le bonifiche e la riconversione di Porto Marghera. In caso di si alla STE ci sarà un sollevamento popolare
CAMPA sottolinea che la situazione non è chiara perché mancano dati precisi. E’ necessario un parere tecnico sulla pericolosità dei rifiuti
CACCIA ricorda che la proposta di deliberazione deve essere licenziata dalla Commissione e inviata al più presto in Consiglio comunale perché c’è un limite per l’espressione dei pareri (entro 60 giorni). Sono opportuni comunque ulteriori approfondimenti in materia. Suggerisce di invitare la Regione Veneto a redigere un programma regionale dello smaltimento dei rifiuti
PAGAN si impegna a ridiscutere la questione in Commissione e propone di inviare la proposta di deliberazione in Consiglio per la discussione. La Commissione accetta.
Alle ore 14.25, esaurito l’ordine del giorno il Presidente dichiara sciolta la seduta
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