Logo della Città di Venezia
Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2010-2014 > Archivio 2005-2010 > Commissioni consiliari > XI Commissione > Archivio atti > Verbale
Contenuti della pagina

XI Commissione - Verbale

Seduta del 23-11-2005 ore 14:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maria Paola Miatello Petrovich, Giampietro Capogrosso, Ivano Berto, Carlo Pagan, Piero Rosa Salva, Alessandro Maggioni, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Giovanni Salviato, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Bruno Lazzaro, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Vittorio Pepe, Alfonso Saetta, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Cesare Campa, Michele Zuin, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin

 

Consiglieri presenti: Maria Paola Miatello Petrovich, Giampietro Capogrosso, Ivano Berto, Carlo Pagan, Piero Rosa Salva, Alessandro Maggioni, Claudio Borghello, Giovanni Salviato, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Bruno Lazzaro, Fabio Toffanin, Vittorio Pepe, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Paolino D'Anna (sostituisce Valerio Lastrucci), Saverio Centenaro (sostituisce Antonio Cavaliere)

 

Altri presenti: Assessore Sandro Simionato; Vice Direttore Roberto Sussberg; Paolo Gervasuti, Presidente Associazione Sportiva Dilettantistica Venezia Verticale; Della Valle, Assessorato allo Sport; Livieri (pubblico); Consigliere Bruno Filippini

 

Ordine del giorno della seduta

  1. "Linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2005 - 2010"
  2. Trattazione dell'interrogazione nr. d'ordine 179 (nr. prot. 147) con oggetto "Palestra di arrampicata sportiva a S.Alvise: l'intervento di ampliamento non è più rinviabile.", inviata da Sebastiano Bonzio

Verbale

Il Presidente SAETTA alle ore 14.20, in presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Propone l’inversione dell’ordine del giorno e da la parola al Consigliere Bonzio che ha presentato l’interrogazione nr. 179 di cui al punto 2. OdG.

BONZIO illustra l’interrogazione con oggetto 'Palestra di arrampicata sportiva a S. Alvise: l'intervento di ampliamento non è più rinviabile.' Aggiunge che da anni l’Associazione Venezia Verticale opera in un corridoio con notevoli disagi (sovraffollamento) nella pratica dell’attività sportiva; nella stessa palestra è presente una bocciofila e con la stessa ci sono problemi di convivenza per l’utilizzo degli spazi. I numerosi iscritti all’associazione Venezia Verticale hanno ottenuto lusinghieri risultati sportivi a livello nazionale. Bonzio parla positivamente della funzione socializzante di Venezia Verticale, una realtà unica sul territorio comunale. Parla di un intervento di circa 280000 € necessari per venire incontro provvisoriamente alle esigenze (pratica sportiva) di Venezia Verticale. Chiede se è previsto l’intervento a S. Alvise (ampliamento ad uso di Venezia Verticale) e se non è previsto l’ampliamento, perché non si farà.

SIMIONATO trova che l’illustrazione di Bonzio (interrogazione) sia corretta. La struttura di S. Alvise è gestita da quattro associazioni. Simionato puntualizza che il suo intervento sulla questione di S. Alvise è per forza di cose legato alle deleghe che ha. L’Assessore informa che è suo interesse che la questione si risolva celermente, cercando di rispettare le esigenze di tutti i soggetti interessati al problema. Ricorda che la struttura dell’arrampicata è inserita in un contesto che non è proprio: sta dentro un bocciodromo. Il precedente Assessore allo Sport Mognato aveva realizzato un accordo per stabilire la convivenza delle due attività sportive a S. Alvise, sottoscrivendo un atto tra le società. La convivenza di Venezia Verticale con la bocciofila è difficile, critica. Quello che si propone con l’ampliamento a S. Alvise è una soluzione provvisoria, tampone. Simionato informa che ha cercato in città altre possibili sedi per ospitare Venezia Verticale.

MAGGIONI conosce la situazione di S. Alvise. Ringrazia l’Assessore Simionato e il Presidente Saetta per la possibilità di discutere in Commissione delle istanze avanzate da Venezia Verticale. Maggioni ricorda che l’associazione aveva chiesto il 1° ottobre 2005 un incontro congiunto con la III^, IV^ e XI^, incontro mai effettuato. Risulta al Consigliere che i lavori di ampliamento a S. Alvise (finalizzati a sistemare la precaria situazione di Venezia Verticale) dovevano partire a giugno 2005; invece non è iniziato alcun lavoro; Maggioni chiede spiegazioni sulla cosa, dove sono finiti i soldi che erano destinati all’intervento, a che punto è l’eventuale istruttoria legata all’ampliamento. Il Consigliere chiede se si può fare un’ulteriore Commissione congiunta con i Lavori Pubblici di Venezia per far partire i lavori. Maggioni capisce e condivide le parole dell’Assessore; conferma che la convivenza tra le associazione a S. Alvise è difficile e che gli eventuali lavori che si faranno sulla palestra sono provvisori. Chiede che si trovi perciò per Venezia Verticale un altro posto dignitoso, e definitivo, in Centro Storico. Maggioni mette a confronto le realtà numeriche delle due associazioni a S. Alvise: Venezia Verticale ha 200-300 associati, la bocciofila 11. Aggiunge che di bocciodromi a Venezia ce ne sono altri, ma è unica la realtà che fa arrampicata con giovani e giovanissimi. Il Consigliere dice che il problema politico è sui numeri delle società, e su questo l’Amministrazione Comunale deve confrontarsi. Chiede un chiarimento sul canone che l’associazione Venezia Verticale deve pagare al Comune di Venezia.

BERTO chiede qual è l’intervento che si deve fare a S. Alvise, cosa comporta per le strutture e le associazioni.

SIMIONATO risponde a Berto che si prevede di fare un adeguamento delle infrastrutture dedicate all’arrampicata (locali, spogliatoi, servizi igienici), realizzando la separazione fisica tra le due attività sportive.

DELLA VALLE specifica che sono 49 gli iscritti alla bocciofile di S. Alvise e che la bocciofila utilizza tre piste sulle quattro disponibili.

REATO dice che tutta questa vicenda non nasce oggi, ma è un retaggio della passata Consiliatura. Ora la cosa necessita di una sterzata. La convivenza genera incompatibilità tra le associazioni. Gli impianti presenti a S. Alvise non prevedono l’utilizzo per l’arrampicata, perchè sono nati come campi per le bocce. Perseverare nella convivenza delle due associazioni è sbagliato. Non ci sono molti spazi in Centro Storico per ospitare Venezia Verticale. Invita a risolvere celermente il problema.

SIMIONATO dice che la soluzione di fare l’ampliamento a S. Alvise è provvisoria. Ha fatto verifiche in altre parti della città per trovare spazi per l’arrampicata (S. Anna di Castello, ex Manifattura Tabacchi, Marittima, ecc…). La cosa migliore è trovare una soluzione definitiva, non conflittuale; questo comporta però dei tempi tecnici non brevissimi per giungere ad una soluzione.

MIATELLO parla di una struttura in crescita (arrampicata) ed una in riduzione (bocciodromo). E’ più facile trovare il posto per una bocciofila in città, perché ci sono altri bocciodromi, che trovare un posto per Venezia Verticale. I tempi per una soluzione definitiva potrebbero essere lunghi. La presunta spesa di circa 300000 € per fare una soluzione provvisoria (tampone) a S. Alvise lascia perplessi. D’altronde una soluzione va trovata, concretamente.

SAETTA propone di dare la parola a Gervasuti.

CAPOGROSSO vuole capire qual è la metodologia per trattare in Commissione un’interrogazione. Ritiene che l’Assessore debba dare risposta ai Consiglieri, e poi basta.

SAETTA dice che per rispetto dei cittadini (presenti) ha fatto il possibile per convocare questa Commissione, visto che non è andata in porto da congiunta con la III^ e IV^ Commissione. Saetta aggiunge che si doveva aggiungere un punto all’odierno OdG con indicato “Discussione dell’interrogazione nr. 179”.

TURETTA R. chiarisce che si doveva fare un’audizione senza discussione, visto che si tratta un’interrogazione; le proposte dell’Assessore vanno fatte in Giunta.

MAZZONETTO dice che l’Assessore interviene come gli altri Consiglieri. In Commissione si accettano gli interventi, per una questione di democrazia, anche se si tratta un’interrogazione.

MAGGIONI condivide nella sostanza, e non nei toni, quanto ha appena detto Mazzonetto, perché trova giusto esprimere la propria opinione in Commissione. Chiede formalmente risposta perché una richiesta di audizione alle Commissioni fatta in data 1-10-2005 sul tema trattato oggi non è stata evasa in tempo.

GERVASUTI dice che il numero di 11 relativo alla bocciofila è stato fornito dal Quartiere 1. Venezia Verticale a S. Alvise è l’unico impianto della Provincia di Venezia per l’arrampicata, mentre impianti per le bocce sono distribuiti in tutto il territorio comunale, Centro Storico compreso. Gervasuti spiega che l’impianto per l’arrampicata a S. Alvise permette ai bambini di allenarsi anche per i campionati europei cui parteciperanno; purtroppo i bambini sono costretti ad allenarsi alle 21 e 30 (convivenza con la bocciofila) e questo non è un orario sensato per questa giovane utenza. A riguardo dell’accordo che si era sottoscritto, dice che non c’erano alternative al momento praticabili. Parla positivamente della collaborazione con l’Ing. Buranelli dei Lavori Pubblici del Comune e dei progetti redatti per risolvere il problema dell’arrampicata. A riguardo della presenza di altri bocciodromi in Centro Storico cita l’impianto a Sacca Fisola – San Biagio.

SAETTA invita a non fare una guerra tra poveri ma a cercare assieme una soluzione alle questioni relative alla convivenza della bocciofila e dell’arrampicata. Specifica che in Commissione non si dice che qualcuno dei soggetti deve andarsene via, anche se Venezia Verticale ha più iscritti. Non è opportuno dividersi in due fazioni. Bisogna trovare una soluzione politica.

GERCASUTI chiarisce che non si vuole cacciare nessuno. La proposta, per S. Alvise, è di dividere a metà l’impianto (spazi) senza promiscuità, creando una parete divisoria arrampicabile. E’ questa la soluzione progettuale attualmente da percorrere.

CAPOGROSSO non conosce la situazione delle due società e non intende entrare nel merito. Gli interessa il dato che si parla di un costo di circa 300000 € per fare un intervento provvisorio; sul come e sul dove intervenire va fatta una riflessione. Maggioni prima parlava di conti aperti tra l’associazione Venezia Verticale ed il Comune di Venezia; se è così a Capogrosso interessa che venga fornito l’elenco delle associazioni che ricevono sovvenzioni dal Comune di Venezia o pagano allo stesso dei canoni, questo per sapere se qualcuno riceve molto e qualcuno invece deve pagare, per una questione di omogeneità.

MAZZONETTO concorda con la richiesta di Capogrosso di avere la sopraccitata documentazione. Le perplessità riguardano il reale numero degli iscritti della bocciofila. Per l’arrampicata è da considerare che sembra sia l’unico impianto provinciale. Mazzonetto parla del problema generale delle palestre presenti in Centro Storico. Ritorna a parlare della soluzione provvisoria di S. Alvise, soluzione cui è contrario in linea di principio, anche se attualmente sembra il male minore. Vanno comunque cercati spazi alternativi definitivi per l’arrampicata.

GERVASUTI informa che tutte le opere previste per la soluzione provvisoria a S. Alvise possono essere ricollocate in altra sede perché sono modulari.

LIVIERI premette che l’Associazione Venezia verticale ha cercato, da tempo, di avere un’audizione in Commissione. Ritiene che la realtà dell’arrampicata sia importante per la Municipalità cui fa capo S. Alvise. Auspica che si sia rapidi nel risolvere il problema. Chiede all’Assessore Simionato quali potrebbero essere i tempi per realizzare l’ampliamento.

SIMIONATO risponde a Livieri che per ottenere risposta sul quesito dei tempi la domanda va rivolta all’Assessore ai Lavori Pubblici di Venezia.

SAETTA dice che si dovrà fare un seduta congiunta con la IV^ Commissione.

TURETTA R. nota che a Venezia gli interventi provvisori durano molto, più del previsto. L’intervento provvisorio è la risposta legata all’interrogazione. Turetta fa notare che sulla guida fornita ai Consiglieri dall’Assessorato allo Sport l’impianto di S. Alvise è catalogato sia come bocciodromo sia come arrampicata verticale. L’Amministrazione Comunale sull’uso dei suoi impianti sportivi può cambiare idea; le strategie future vanno legate a scelte di più ampio respiro. Come Consigliere chiede l’audizione della bocciofila. La prossima scelta che si farà deve essere quella definitiva, con le valutazioni del caso; si aspetta che la Giunta dia indicazioni in merito. Nel frattempo l’Amministrazione Comunale deve dare una positiva risposta alle questioni sollevate con l’interrogazione.

PEPE concorda con Turetta sul fatto che bisogna sentire la bocciofila. Bisogna valutare bene le reali necessità e prendere una decisione chiara. La soluzione di dividere in due gli spazi potrebbe essere praticata. Pepe dice che la decisione va prese in base ai numeri degli sportivi che usano l’impianto.

SIMIONATO dice che la guerra dei numeri è pericolosissima, perché anche se ci sono 10 utenti che praticano un determinato sport (come nel rugby, ad esempio) si cerca di mantenere la pluralità delle attività sportive.

SAETTA concorda con Simionato per quanto ha appena detto.

PEPE interviene per fatto personale, perché dice che il rugby non è uno sport minore da citare come esempio.

MAGGIONI dice che nessuno parteggia per nessuno; non è una questione di numeri. Altra cosa è tenere politicamente conto della logica dei numeri nella realtà della discussione.

NOIMAN (pubblico) dice che l’Amministrazione Comunale ha fatto una scelta adeguata alla realtà locale. Parla della gestione dell’arrampicata sportiva ad Arco di Trento. La soluzione che si auspica arrivi S. Alvise non è una soluzione tampone e basta, ma la risposta adeguata ad una associazione attiva e numerosa, che ha anche sei bambini in nazionale. Per una soluzione definitiva va fatto un confronto reale tra sulla pratica sportiva e sui risultati che raggiunge.

SAETTA crede che il problema sia avere una sede adeguata all’arrampicata sportiva in Centro Storico a Venezia.

SUSSBERG risponde alla richiesta dei Consiglieri di avere un elenco dei contributi e dei canoni delle società sportive che operano negli impianti del Comune di Venezia; questi dati vanno letti con cura, per le peculiari realtà in cui possono operare le associazioni sportive. Altra cosa da tener conto esaminando i dati delle associazioni, è da valutare le manifestazioni sportive che fanno. Il canone che si paga al Comune a volte va visto alla rovescia, non è solo un costo sostenuto. Servono delle annotazioni per spiegare le singole voci dei contributi/canoni. Sussberg parla del caso specifico di Venezia Verticale dove non è stato applicato il canone completo, ma si è scelto di applicare un canone parziale, non vessatorio.

BONZIO concorda con Turetta quando ha detto che Venezia il provvisorio dura, e nel caso specifico sembra attualmente l’unica strada percorribile. Chiede che la stessa interrogazione sia rivolta, per competenza, all’Assessore ai Lavori Pubblici di Venezia.

SAETTA propone ai Commissari di chiudere la discussione del punto 1) OdG.

CAPOGROSSO esprime il suo disagio nel dover abbandonare la seduta perché deve partecipare ad altra Commissione Consiliare, che sta per iniziare tra brevissimo. Si rammarica che a causa del protrarsi del punto 2. OdG (interrogazione nr. 179) e per effetto dell’inversione dell’ordine dei lavori, egli non possa sentire la relazione che l’Assessore Simionato farà sulle “Linee programmatiche… mandato 2005-2010” per quanto concerne il suo referato (Sport). Capogrosso trova che non sia questo il modo di trattare un’interrogazione in Commissione.

REATO dice che a volte la prassi nel trattare le interrogazioni è discutere, dibattere durante la seduta.

LAZZARO dice che l’inversione dell’ordine del giorno era motivata dalla presenza del pubblico interessato all’interrogazione. Il Consigliere ha un acceso botta e risposta con il Presidente Saetta e si allontana definitivamente dalla sala in cui si tiene la seduta.

Alle ore 15.57 i Consiglieri Capogrosso, Borghello, Turetta R., Reato, Toffanin, Mazzonetto, Bonzio, D’Anna, Centenaro e Filippini lasciano definitivamente la seduta per partecipare ad altre Commissioni.

Il Presidente SAETTA dichiara concluso il punto 2. OdG e da la parola all’Assessore Simionato perché illustri il punto 1. OdG.

SIMIONATO illustra ai Consiglieri presenti le "Linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2005 - 2010", ovvero il punto 1. all’ordine del giorno.

PAGAN ringrazia l’Assessore Simionato per la disponibilità che offre sempre all’XI^ Commissione Consiliare. Parla degli impianti natatori e dice che mancano piscine per soddisfare le esigenze dell’utenza. La pallanuoto non ha impianti dedicati a questa disciplina; bisogna dare risposte a breve termine su questa mancanza d’impianti. Pagan dice che va fatto un progetto unitario di marketing sportivo e si deve pensare alla pubblicità negli impianti sportivi come fonte di introito.

BERTO ringrazia l’Assessore per la presenza. Interviene sulla questione della progettazione e pianificazione nello sport; chiede se si riesce a fare la rete dei servizi. Domanda se esiste una pianificazione partecipata con il CONI, Municipalità e Scuola; se manca, bisogna pensarci. Chiede di prestare attenzione anche ai nuovi sport e se c’è una proiezione sulle nuove pratiche sportive.

PEPE dice che è stato chiara ed eccellente l’illustrazione dell’Assessore Simionato sul punto 1. OdG. Il Consigliere fa alcune considerazioni sull’agonismo nella pratica sportiva e sostiene, per esperienza personale, che lo sport ha funzione educativa se c’è un corretto agonismo. Parla delle società che fanno agonismo, a qualunque età, e dice che vanno salvaguardate. Conclude dicendo che è un peccato che si investa poco nello sport (come welfare) perché è anche prevenzione sanitaria di malanni generati dalla poca attività fisica.

ROSA SALVA parla dell’importanza che ha un campione locale, della città, nella promozione dello sport e dell’indotto ad esso collegato (fa alcuni esempi); trova che sia un patrimonio da valorizzare. A tal proposito dice che va rimodulata la voce 19.2 contenta nelle “Linee programmatiche… mandato 2005-2010”.

SIMIONATO dice che osservazioni fatte dai Consiglieri dopo la sua illustrazione sono valide. Il marketing sportivo è oggetto di contatti, verifiche; va trovato il giusto equilibrio nel mercificare le attività. Parla del problema dei consumi degli impianti sportivi. Dice che il coordinamento con gli altri enti interessati allo sport , oltre al Comune di Venezia, è uno delle strade che si stanno perseguendo. Lo scopo è stimolare la pratica sportiva. Al riguardo è aperto un confronto con la Provincia di Venezia e con il mondo della scuola presente sul territorio. Parla della necessità di razionalizzare l’utilizzo di alcuni impianti sportivi, rivalutandoli e proponendoli come un investimento di risorse; fa l’esempio del Palazzetto dello Sport di Pellestrina che potrebbe diventare un campus estivo di particolare valore ambientale.

SAETTA conferma la comune soddisfazione per la presenza e l’intervento dell’Assessore Simionato relativo alle linee programmatiche di mandato. Chiede come mai le Amministrazione Comunali non si attrezzano con palestre per il fitness che tanto danno come reddito ai privati.

Il Presidente SAETTA, in assenza di altri interventi, dichiara concluso il punto 1. OdG e conclusa la seduta alle ore 17.20.

 

 

 

 

Atti collegati
convocazione tabella presenze resoconto sintetico
leggi apri leggi
 
 
A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 12-12-2005 ore 00:00
Ultima modifica 12-12-2005 ore 00:00
Stampa