Seduta del 25-09-2009 ore 11:30
Consiglieri componenti la Commissione: Giovanni Azzoni, Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Felice Casson, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Daniele Comerci, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Alessandro Maggioni, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Ezio Oliboni, Vittorio Pepe, Giorgio Reato, Alfonso Saetta, Giovanni Salviato, Raffaele Speranzon, Giuseppe Toso, Diego Turchetto, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Patrizio Berengo, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Antonio Cavaliere, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Alessandro Maggioni, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Giorgio Reato, Alfonso Saetta, Giovanni Salviato, Giuseppe Toso, Cesare Campa (sostituisce Michele Zuin), Franco Conte (sostituisce Vittorio Pepe), Carlo Pagan (sostituisce Maurizio Baratello), Fabio Toffanin (sostituisce Ezio Oliboni), Roberto Turetta (sostituisce Felice Casson)
Altri presenti: Direttore Marco Agostini, Direttrice Maria Maddalena Morino
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 11.50, il presidente Bruno Filippini, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Dà lettura dell’ordine del giorno e comunica che questa convocazione era stata già in precedenza programmata, anche se sollecitata da numerosi consiglieri e che oggi constata con delusione, la poca partecipazione. Dà la parola alla dirigente Morino per illustrare la situazione e riferire sull’incontro in Prefettura.
MORINO ricorda che la questione è complessa e nasce da una coda contrattuale (l’art. 29 del 2000) a seguito della riforma del 1999 con cui sono state individuate per i dipendenti quattro categorie (A.B.C.D.) rispetto agli otto livelli precedenti e con il conseguente problema di trasposizione dei quinti e sesti livelli in cui i vigili erano inseriti. Ricorda inoltre, che dopo diverse riunioni con le OO.SS., si è arrivati a un accordo sottoscritto da quasi tutti i sindacati in cui si decise la creazione di ulteriori 75 posti in fascia “D” per la copertura della quale fu stabilita la procedura prevista dall’articolo 29 lettera “C”. Per contestare tale scelta del Co.Ve. è stata presentata una causa nel 2002 o 2003 e, il Giudice del Lavoro con sentenza del 2007, ha accolto la tesi dei sessantuno ricorrenti dicendo che il Co.Ve. aveva errato nell’applicare la lettera “C” invece che la “B”. Il Co.Ve. ha ricorso in appello (che non si è ancora concluso) senza richiedere la sospensiva, che invece, è stata chiesta ed esaminata il 14 luglio 2009. Conferma che la Corte d’Appello ha sospeso la sentenza di 1° grado e la causa di merito è stata fissata nel marzo 2011.
Alle ore 12.00 entra il consigliere Saetta ed escono i consiglieri Pagan e Conte.
Ripete che la volontà del Co.Ve. si è resa concreta con le progressioni verticali perché con la Legge Brunetta, dal prossimo anno, non si possono più fare. Infatti, il Co.Ve. ha pensato di utilizzarle anche per i vigili per avere la possibilità entro l’anno dell’inquadramento in Cat. “D”. Inoltre, dal prossimo anno si dovranno prevedere un altro tipo di concorsi anche per il personale da stabilizzare. I ricorrenti hanno avanzato richiesta alla Corte d’Appello di anticipare l’udienza di merito prima della scadenza ed hanno ottenuto un anticipo della data al 30 marzo 2010.
Alle ore 12.05 esce il consigliere Salviato ed entra il consigliere Maggioni.
Precisa che, nonostante il sindacato chieda di bloccare il concorso, il Co.Ve. è favorevole a fare le progressioni verticali e avendo accolto l’istanza di anticipazione della data, dichiara che a sua volta, non farà eventuale ricorso in cassazione. Dall’ultima mediazione con i ricorrenti, è disponibile a far sostenere tutti insieme gli esami scritti entro l’anno, mentre gli orali solo dopo la decisione della sentenza. Il Prefetto ha chiesto al Co.Ve., che i vincitori della causa in atto, siano inquadrati prima e subito dopo i trenta vincitori del concorso. Questo perché l’eventuale vincita non impedisce la progressione di carriera dei ricorrenti, perché la lettera “B” permetterebbe l’inquadramento extra dotazione organica. Il Co.Ve. ritiene che se accolto quanto richiesto, potrebbero sorgere problemi di organizzazione interna del servizio. Il Co.Ve. auspica di chiudere la questione a dopo la seconda fase di giudizio e conferma che se perderà si impegna a non fare più il ricorso in 3° grado e comunque la decisione finale spetterà alla Giunta.
CAMPA chiede come intende procedere l’Amministrazione dopo l’udienza dal Sig. Prefetto.
MORINO dichiara di parlare anche in nome del Comandante Agostini. Afferma che il loro impegno si è reso concreto con la sottoscrizione del verbale davanti al Prefetto e che lo stesso è stato inviato alla Giunta per il parere definitivo sulla rinunzia del ricorso in cassazione.
CAMPA ricorda che nel merito della questione il Consiglio comunale aveva dato delle indicazioni che non si sono tenute in considerazione. Ritiene che la delegazione dell’Amministrazione davanti al Prefetto non dovesse limitarsi al solo impegno della sottoscrizione ma che si poteva migliorarlo per tutelare i lavoratori. Afferma che il concorso andava bandito subito e che le prove sarebbero dovuto essere sostenute solamente dopo la sentenza.
Entra alle ore 12.10 il consigliere Borghello.
MAZZONETTO chiede chiarimenti sulla sottoscrizione in prefettura e ricorda che i Capigruppo si erano espressi in un altro modo. Ricorda che la Commissione non ha nessuna competenza sugli aspetti sindacali, però, può proporre un atto di indirizzo politico per la Giunta, anche se oggi non è presente in aula.
Alle ore 12.20 entra il consigliere Cavaliere.
Ritiene che il concorso sia in contrapposizione con quanto deciso dal Giudice del Lavoro in 1° grado e, dopo il concorso così come è stato bandito, per i ricorrenti non ci sia più spazio per l’inquadramento nel livello “D”. Ricorda che nonostante 1/3 dei lavoratori si lamentino e siano in stato di agitazione da più giorni, la Giunta non ha dato nessuna risposta e non sa come organizzare il lavoro del personale. Ricorda inoltre, che sulla vertenza in atto, ha dato la propria adesione alla lettera del Presidente del Consiglio Boraso che è stata inviata alla Giunta ed esprime le riserve di carattere generale sulle scelte strategiche dell’Amministrazione che riguardano il personale. Ricorda inoltre, che per il mancato rispetto delle indicazioni espresse dal Consiglio comunale, la legge stabilisce in capo ai dirigenti comunali la responsabilità dell’azione amministrativa. Esprime preoccupazione sui costi che l’Amministrazione dovrà sostenere per i ricorsi dei lavoratori.
Alle ore 12.25 esce la consigliera Miatello ed entra il consigliere Guzzo.
FILIPPINI motiva l’assenza del Vicesindaco e ricorda che in qualità di Presidente della Commissione ha ritenuto opportuno convocarla ugualmente e invitare i due dirigenti a svolgere una relazione nella seduta di oggi, essendo i firmatari dell’accordo in prefettura. Chiede chiarimenti ai componenti la Commissione in merito alla lettera riferita dal consigliere Mazzonetto e di ottenerne copia perché risulta non sia stata firmata da tutti i capigruppo consiliari.
BONZIO ricorda che su questa vertenza, si nota l’assenza ripetuta del Vicesindaco alle riunioni di commissione e questo comporta problematicità nella gestione dei lavoratori e la difficoltà di comunicazione con lo stesso. Ritiene che la sottoscrizione dell’accordo dei due dirigenti davanti al Sig. Prefetto, in assenza del competente assessore, si sia limitata poi all’impegno di informare e relazionare la Giunta. Ritiene inoltre, che il ruolo del Consiglio comunale consista nel dettare gli indirizzi alla Giunta, però è difficile cercare di risolvere le problematiche, quando manca il dialogo tra gli uffici e la Giunta. Chiede chiarimenti sulle mancate risposte dell’Amministrazione in merito alla questione dei lavoratori precari. Esprime preoccupazione per il costo economico che dovrà sostenere l’Amministrazione in caso di sconfitta sulla vertenza in atto. Chiede chiarimenti sulla prestazione di lavoro che svolgono i vigili e se questo corrisponde alle mansioni dell’inquadramento in loro possesso. Esprime preoccupazione per l’accordo sottoscritto dal sig. Prefetto, e chiede di cercare di risolvere la situazione togliendo il problema dalle aule di giustizia e portandolo alla mediazione tra le parti in causa.
Alle ore 12.30 entra il consigliere Reato.
BORGHELLO ricorda che durante una riunione dei Capigruppo, la proposta della lettera del presidente Boraso non era stata condivisa da tutti i componenti presenti in quella seduta. Ritiene che anche se non c’è stata la sottoscrizione in prefettura dell’assessore al personale, i dirigenti firmatari dell’accordo siano più che legittimati. Ricorda inoltre che il Co.Ve., ha preso le sue decisioni in base a precisi accordi sindacali, anche se, purtroppo, non tutte le OO.SS. li hanno sottoscritti in quanto una parte di sindacato, non ha condiviso le procedure sulle progressioni professionali e da qui è nata la causa. Ribadisce che la vertenza tra le parti in atto è cambiata sia con la sospensiva accordata dalla Corte d’Appello e sia con l’intervento del Sig. Prefetto e auspica che tutte le OO.SS. si ritrovino attorno ad un tavolo per evitare ulteriori conflittualità. Ritiene invece, che il Consiglio comunale sia legittimato a entrare nel merito tra i rapporti sindacato/Co.Ve., per chiarire i ruoli di tutti i soggetti interessati. Ritiene forse sarebbe stato utile che la lettera di Boraso chiedesse alla Giunta di rivedere la sua posizione in base agli ultimi elementi emersi. Propone una lettera di richiesta alla Giunta affinché riapra la mediazione in termini sindacali.
CAMPA concorda con il consigliere Borghello, e chiede che la lettera sia proposta dalla commissione alla Giunta con la richiesta di convocare le parti interessate per fermarsi e poi procedere alle trattative al fine di dirimere la questione.
MORINO precisa che la firma apposta nel verbale rientra nelle competenze dei dirigenti del Co.Ve. e quanto rimandato alla Giunta è limitato solamente alla rinuncia, o meno, a presentare ulteriore ricorso.
CAMPA chiede chiarimenti sulla situazione attuale degli accordi sindacali stipulati sulle progressioni professionali.
AGOSTINI riferisce che per le progressioni verticali c’è stato un accordo sindacale firmato da tre sigle su cinque e invece, una ha scelto una strada diversa. Ricorda che tale accordo interessa trenta posti di lavoro per tutti i dipendenti e pertanto, potrebbero partecipare anche i sessantuno ricorrenti. Ritiene che con la richiesta di sospensione adesso, si impedirebbe a chi partecipa il concorso l’aspirazione alla progressione di carriera. Ricorda la legge regionale del 19/12/2003 n. 41, che richiama l’inquadramento professionale dei vigili in Cat. “D”. Fa presente che il Co.Ve., tra i profili di ispettori e ufficiali, per le proprie esigenze, abbiano scelto gli ufficiali perché il trattamento economico iniziale è lo stesso e, inoltre che per i ricorrenti non c’è nessun pregiudizio. Conferma che il Prefetto ha chiesto al Co.Ve., di prevedere la possibilità di inquadrarli un giorno prima dei risultati del concorso.
Alle ore 12.45 escono i consiglieri Turetta e Saetta.
MAZZONETTO ricorda gli accordi sindacali di sottoscrizione di alcune OO.SS. per i concorsi e, ritiene che l’assessore al personale sia stato disponibile nei confronti solo di certe sigle sindacali e questo ha comportato una disparità di trattamenti nelle relazioni sindacali. Chiede all’Amministrazione di trovare una soluzione prima dell’esito del ricorso di 2° grado e dichiara che i chiarimenti sulla vertenza in atto si devono fare con l’assessore al personale e non con i dirigenti presenti in commissione.
FILIPPINI ripete che le progressioni verticali sono aperte a tutti i lavoratori interessati. Ricorda che nel contenzioso sul consorzio dei vigili di polizia municipale non tutte le sigle sindacali erano d’accordo, l’unico soggetto favorevole era la UIL.
CAMPA Auspica che da una riunione produttiva ci possa essere un’ampia convergenza politica al fine di evitare le tensioni e cercare assieme di risolvere il problema che sembra non ci sia. Ritiene si possa rivedere il tutto: bandire il concorso per le progressioni, inquadrare i ricorrenti prima della sentenza e prevedere un tavolo di concertazione che porti la conclusione a un risultato favorevole. Concorda con il consigliere Borghello nell’invitare la commissione a predisporre una lettera in tal senso da inviare alla Giunta.
LUIGI VAVASSORI (vigile) ricorda che già nel 1999 un concorso è stato sospeso e che si può rifare anche oggi. Ritiene che le trenta persone previste in pianta organica si potrebbero benissimo pescate tra i sessantacinque che sono stati già dichiarati idonei.
ALESSANDRO VIANELLO (vigile) fa una sola richiesta: spostare tutte le prove a dopo il 30 marzo.
FILIPPINI ritiene che dopo l’accordo in prefettura, l’intervento dei dirigenti oggi, sia un buon punto di partenza per la commissione per organizzare i lavori.
CAMPA ricorda la richiesta del consigliere Borghello nella quale invita la Giunta a rimettersi al tavolo delle trattative. Ritiene che questa sia una cosa importante che va oltre l’accordo trovato in prefettura che, d’altro canto, non poteva essere diverso da così. BONZIO è disponibile a lavorare insieme su questo percorso, però ritiene indispensabile che gli atti inviati alla Giunta siano solo ed esclusivamente per iscritto.
MAZZONETTO aderisce e concorda quanto detto dal consigliere Bonzio.
Alle ore 13.10, il presidente Bruno Filippini, in assenza di altre richieste ed esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.
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