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IV Commissione - Verbale

Seduta del 17-11-2005 ore 09:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Fabio Muscardin, Roberto Turetta, Maurizio Baratello, Bruno Lazzaro, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Franco Conte, Alfonso Saetta, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Giampietro Capogrosso, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Patrizio Berengo, Franco Ferrari, Fabio Muscardin, Roberto Turetta, Bruno Lazzaro, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto

 

Altri presenti: Assessore Sandro Simionato,Direttore Salvatore Vento

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Illustrazione delle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2005-2010
  2. Illustrazione del programma dei lavori pubblici a Mestre

Verbale

Alle ore 9.55 il presidente Valerio Lastrucci, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e chiede se è possibile che l’esposizione dell’assessore segua la cronologia dello schema presentato dalla giunta con l’indicazione della municipalità interessata per territorio.
SIMIONATO annuncia che secondo il programma presentato dal sindaco, l’assessorato ai lavori Pubblici di Mestre avrà il compito di realizzare la “città nuova” governando lo sviluppo che avrà riflessi anche oltre i confini territoriali del Comune. Questa amministrazione avrà il compito di diventare soggetto promotore di iniziative con i ministeri, la Regione e la Provincia per la realizzazione delle opere pubbliche. Questa attività diventerà volano economico per tutto il territorio. Sulla base di questi presupposti si è iniziato un intenso lavorio con gli enti e con i privati che hanno delle idee e disponibilità a fare investimenti. Si discute sul modo di affrontare questi obbiettivi ponendo dei criteri quali la qualità dell’opera pubblica, il rispetto dei tempi di progettazione e realizzazione ( importante la gestione dei cantieri con tutti i riflessi sulla vita quotidiana dei cittadini), sempre su questo tema dovranno essere gestite le emergenze della viabilità che inevitabilmente condizionerà le attività economiche e le soluzioni meno impattanti per tutti. A fronte di ciò la gestione del GELP è sicuramente uno strumento di trasparenza della operatività degli uffici. Le manutenzioni sull’edilizia pubblica , scuole e strade avranno un fascicolo specifico che raccoglie la storia del bene comunale ed inoltre ne viene aperto uno per ciascuna delle nuove opere che si progettano e realizzano. Con l’attivazione delle municipalità si pensa di mantenere centrale la funzione di controllo e di verifica dei lavori. Tutto ciò permetterà la dovuta riorganizzazione della struttura centrale con la dislocazione di unità nelle varie municipalità. La gestione del verde pubblico è in carico alla società Vesta e continuerà a prendere in gestione anche tutte le aree verdi che verranno acquisite o realizzate dal Comune, a tal fine verranno stipulati dei contratti di servizio con le singole municipalità. Il Sindaco ha istituito i dipartimenti per coordinare le interconnessioni e che verificheranno il prima, il durante ed il dopo delle operazioni amministrative. L’altro tema condizionante sono i soldi che mancano. Con l’obbiettivo di mantenere le regole della buona amministrazione si cercherà un nuovo rapporto con le banche, il mancato rifinanziamento della legge speciale per venezia non permette di esprimere le potenzialità finanziarie del Comune esclusivamente sulla Terraferma. Il tentativo di attivare la finanza di progetto servirà, lavorando con il privato, a realizzare comunque gli obbiettivi prefissati; queste opere potrebbero essere la realizzazione della piscina di Favaro Veneto e la gestione degli sviluppi di alcuni cimiteri; per Venezia invece potrebbero essere gli interventi alla Misericordia, Palazzo del cinema, la casa dello studente di fronte al canal Salso. Per le infrastrutture invece si seguirà la strada degli accordi di programma.
LASTRUCCI ringrazia l’assessore per l’esposizione svolta e propone di passare all’analisi dei punti descritti secondo lo stesso ordine cronologico.
BERENGO chiede di conoscere la pianta organica dell’assessorato per poter valutare l’impatto che provocherà il decentramento, esprime delle perplessità sul coordinamento tra assessori perché si rischia di non avere più la certezza delle responsabilità sulle mancate realizzazioni.
LASTRUCCI ricorda ai commissari che gli interventi si devono sviluppare attorno all’esposizione fatta dall’assessore.
SIMIONATO chiarisce che le competenze rimangono in carico ai singoli assessori e viene attivato solo il coordinamento delle attività.
VENTO precisa che così come l’assessore ha esposto il piano per Mestre, lo stesso procedimento riguarda la città d’acqua. La mancanza dei fondi della Legge Speciale ha provocato la realizzazione di opere molto sobrie, secondo l’indicazione della giunta. Venezia ha problemi di vincoli ambientali e monumentali, la gestione dei lavori è data ad aziende terze: L’assessore ha dato indicazioni affinchè tutte le opere realizzate abbiano già programmato l’uso degli edifici evitando così sia la eventualità di un aumento dei costi di progettazione dovuti a variazioni di cambio di destinazione d’uso che l’abbandono delle opere. La carenza di fondi ci obbliga sempre più a sondare le possibilità della finanza di progetto che può essere applicata sia ad opere di modesto importo ma di intenso interesse locale. Riguardo la prospettiva di usare questa formula sui cimiteri, ricorda che esistono molti esempi in Italia che consentono di utilizzare queste esperienze. A fianco di questo modo di operare si svilupperà per l’Amministrazione la massima attenzione per l’uso dei cittadini delle opere eseguite con particolare riguardo ai servizi che verranno attivati. Per le grandi opere realizzate con questa procedura bisognerà stilare delle procedure molto strette per controllare i privati che le realizzano. Per Venezia le opere di manutenzione vengono realizzate da Insula con esclusione della municipalità del Lido Pellestrina. Per le scuole le competenze verranno trasferite con gradualità perché i lavori in itinere saranno seguiti dalla struttura che li ha iniziati, per le altre si passerà immediatamente al decentramento. Per l’edilizia residenziale comunale le aziende competenti sono Edilvenezia e l’istituzione Abitare Venezia. La competenza di alta sorveglianza permane in capo alla struttura centrale per gli interventi di rimessa a reddito degli appartamenti. Per quanto riguarda la situazione del personale in servizio ricorda che negli ultimi due anni c’è stata una riduzione del 20% degli addetti, oggi l’organico è composto da circa 160 persone.
TURETTA R. considera che a causa dei blocchi delle assunzioni non c’è stato un rinnovamento del personale ed è giusto essere preoccupati ma la situazione non è drammatica. Per discutere del personale è deputata la commissione seconda del Consiglio comunale. In quella sede il direttore dei Lavori Pubblici avrà la possibilità di rappresentare lo stato dell’organico e chiedere i possibili rimedi. Cita nel contempo però la possibilità di avvalersi di collaborazioni esterne. A riguardo dell’esame delle linee guida del mandato dell’Amministrazione desidera sapere se queste vanno approvate anche senza il parere delle municipalità di Favaro e Marghera. Un problema grave invece ritiene essere la mancata conoscenza dei sottoservizi della città; si era cominciato a censire tutto quanto passava sottoterra, ma oggi manca l’indicazione di questo obbiettivo. Trova una discontinuità sulla gestione del verde dovuta ad un regolamento troppo vincolante e propone di aprire un dibattito su questo argomento. Con il senno di poi i dieci anni di previsione di realizzazione di opere non realizzate è molto ampia, forse una taratura sulle reali possibilità di esecuzione servirà a rendere certe le previsioni.
MAZZONETTO esprime delle perplessità su come assessore e presidente hanno tracciato le linee per la nuova città di Mestre. Desidera conoscere le procedure che hanno assegnato la gestione dei parchi, ritiene che assegnare a Vesta la gestione di tutto il verde cittadino possa comportare delle economie: desidera sapere quali opere potrebbero essere realizzate in terraferma con i fondi della Legge Speciale. Per quanto riguarda l’attivazione della finanza di progetto chiede quali rapporti siano stati attivati con le categorie perché potrebbero essere realizzate opere che interessano i privati a scapito di quelle necessarie ai cittadini. Contesta politicamente i comportamenti della giunta che in questi 6 mesi ha fatto passerella impedendo ai commissari di svolgere il loro lavoro di controllo dell’operato dell’Amministrazione. Il richiamo del presidente ai commissari lo considera una provocazione politica.
LASTRUCCI ribatte che l’intervento del presidente è dovuto alla necessità di condurre correttamente la riunione senza volontà di censurare i consiglieri.
Alle ore 11.00 esce il consigliere Mazzonetto.
BORGHELLO esprime la considerazione che forse l’intervento del consigliere Mazzonetto non è del tutto sbagliato. Certo non per la conduzione di questa riunione in generale per la conduzione dei lavori delle commissioni consiliari. Appare che le linee programmatiche si sviluppino solo in funzione del disegno della città nuova ma la terraferma va da Trivignano a Malcontenta e non ci sono descritte le iniziative per la riqualificazione delle periferie; poiché questa proposta di deliberazione dovrà essere votata in Consiglio, propone di implementare il documento con una serie di proposte. Con riferimento al potenziamento del decentramento amministrativo esprime la preoccupazione di possibili doppioni tra le municipalità e la struttura centrale. La viabilità interessata da questo progetto riguarda le strade del centro oppure le strade di grande scorrimento o cosa altro. Sembra interessante la proposta di accogliere in uno stesso spazio fisico più funzioni complementari. Quando il numero degli addetti è esiguo, la dispersione degli uffici genera grandi problemi. L’obbiettivo di costruire una sede unica per gli uffici dovrebbe far parte del progetto che stiamo discutendo. Si dichiara d’accordo con l’esperienza della finanza di progetto usando la massima cautela e trasparenza. Riguardo l’attività da svolgere a Venezia è opportuno rivedere l’assetto delle società, ritiene necessario conoscere i dati della gestione del patrimonio abitativo con particolare riguardo alla tipologia degli inquilini. Afferma che il GELP è molto utile e che basta poco per migliorarlo con l’indicazione della localizzazione dell’intervento e la cronologia dei lavori.
LASTRUCCI chiede ai presenti di rispettare gli interventi degli altri ma anche chiede che venga fatta sintesi degli argomenti. Desidera conoscere se c’è un ufficio dedicato al censimento dei sottoservizi della città o quanto mento che registri tutte le nuove opere. Chiede di conoscere cosa implica la realizzazione delle piste ciclabili in aree soggette a trasformazioni come quelle di via Rosa e via Poerio, sembra che queste realizzazioni vengano fatte su idee già definite che presuppongono progetti in itinere. Propone di trasferire a Vesta tutto il verde di pertinenza delle scuole per concentrare il personale sugli obbiettivi della direzione Lavori Pubblici. Annuncia la proposta di un ordine del giorno alla giunta sulle vendite dei diritti di superficie sulle aree PIP.
Alle ore 11.30 esce il consigliere D’Anna.
VENTO precisa che da anni non c’è più una gestione diretta del verde pubblico.
MUSCARDIN afferma che la ricerca di migliorare e valorizzare l’apparato burocratico è una giusta concezione che devono avere gli amministratori pubblici, così come eliminare eventuali diseconomie e semplificare le procedure. Tra il principio di indirizzo e l’attività di controllo c’è un grande intervallo della gestione. La razionalizzazione e l’ottimizzazione delle risorse significa controllare tutti gli aspetti del processo che permette, inoltre, di verificare le responsabilità delle deficienze. Il trasferimento delle deleghe può rappresentare un problema. Si deve predisporre una netta divisione dei compiti con definizione dei compiti assegnati alle strutture centrali. Esprime la opinione che i meccanismi di approvvigionamento e assegnazione dei lavori provocano un costo elevato. Chiede se è attivato un osservatorio per monitorare l’andamento dei costi. Esprime il consenso per la proposta di attivare la finanza di progetto.
BERENGO si dichiara d’accordo per l’attivazione del decentramento delle competenze e ripete la richiesta di conoscere esattamente la pianta organica della direzione dei Lavori Pubblici e come verrà assegnato il personale alle municipalità.
CAPOGROSSO dichiara che l’argomento di discussione è stimolante per i consiglieri e ricorda che i lavori delle commissioni serve a migliorare le conoscenze; ritiene che come metodo di lavoro, dopo l’esposizione generale si sarebbe dovuto scendere nei particolari che avrebbe necessitato la presenza di molti assessori ma non è detto che l’argomento si debba discutere solo in una riunione. Concorda nell’attivare la finanza di progetto e ricorda che c’è già un documento che descrive i compiti che rimarranno in capo alla struttura centrale. Bisogna individuare un criterio condiviso come per esempio la struttura di controllo centrale per le attività delle municipalità.
LASTRUCCI concorda con l’attivazione dei lavori per la realizzazione delle piste ciclabili ma evidenzia la necessità di adeguare anche la segnaletica. Esprime l’opinione di indirizzare le risorse per la realizzazione e/o ristrutturazione della viabilità esterna alla città ed alla realizzazione di parcheggi interni piuttosto che prevedere interventi limitati in centro.
BERENGO chiede perchè nel coordinamento tra gli assessori non è stato individuato un primo inter pares a cui tutti possano far riferimento.
SIMIONATO afferma che quando si fa “squadra” è giusto assumersi anche le eventuali responsabilità di altri. Dà la disponibilità a partecipare ai lavori della commissione anche in momenti diversi da quelli programmati. Ritiene molto positiva la riunione anche per le domande fatte dai consiglieri. Spesso i Lavori Pubblici trovano difficoltà negli interventi per la storica deficienza dell’aspetto patrimoniale. C’era un programma di sviluppo per questo settore ma mancano i soldi per attivarlo, spesso si deve intervenire su lavori già programmati per ricondurli ad un corretto svolgimento. Si impegna a fornire ai commissari un documento più completo sui temi della viabilità ricordando che si deve contemperare le esigenze viarie con la necessità di mantenere un alto standard di sicurezza. Riafferma la volontà di colloquiare con tutti gli enti che hanno competenze sul territorio comunale per valorizzare al massimo le poche risorse finanziarie a disposizione proponendo accordi di programma. Concorda con l’ipotesi di migliorare e realizzare la viabilità esterna alla città ma ritiene altrettanto necessario mettere in sicurezza la viabilità interna, inoltre accoglie l’invito a discutere della mappatura dei sottoservizi. Per la gestione del verde ricorda che esiste un regolamento comunale che qualche volta impedisce l’esecuzione di lavori per la necessità di abbattere delle piante, anche se c’è l’impegno a predisporre una nuova piantumazione. Cita, per la gestione del verde, come il vecchio Consiglio di quartiere di Carpenedo Bissuola sia riuscito a ricondurre ad un solo gestore il parco di Bissuola; trova coerente ricondurre anche il parco di S. Giuliano allo stesso gestore così come dovrebbe essere ricondotto anche il parco del Piraghetto. Il documento approvato dalla precedente giunta deve essere riveduto per evitare motivi di trascinamento delle competenze e duplicazione di uffici. Verrà stilato un protocollo con le municipalità per la definizione degli standards minimi di qualità; considerando che molti lavori che si stanno realizzando hanno un’origine lontana, oggi non sempre è possibile adeguarli alle diverse ipotesi che si possono prospettare. Su questo argomento dà la disponibilità a discutere degli interventi programmati su via Rosa e Piazza Barche. Altro argomento interessante per le finanze del comune è la politica di alienazione dei diritti di superficie dei Pip verso il quale dichiara la disponibilità ad informarsi. Per quanto riguarda la responsabilizzazione dei dipendenti ritiene competente il direttore Vento che invita a rispondere al quesito. Infine esprime il compiacimento per la sintonia degli interventi sulla predisposizione di esperienze di finanza di progetto.
TURETTA chiede se il documento programmatico è emendabile in Consiglio.
VENTO concorda con la necessità di migliorare il sistema GELP e la ritiene possibile; ricorda che non esiste il censimento dei sottoservizi della città ma c’è il censimento delle strade. Questa attività rimarrà di competenza della struttura centrale.
TURETTA ritiene che la struttura centrale deve mantenere se non addirittura incentivare il lavoro di censimento dei sottoservizi.
VENTO ribatte che molto spesso neanche le società che gestiscono questi servizi hanno la perfetta conoscenza delle loro linee; eliminare le diseconomie è importante ma evidenzia che il trasferimento delle competenze determinerà un aggravio dei costi economici ma costituirà una gestione più democratica dell’attività comunale. Riguardo alla responsabilizzazione ritiene che sia compito del responsabile attivare tutte le procedure, che esistono, per eliminare discrepanze o lungaggini. Il Gelp per esempio descrive chi è il rup del singolo intervento.
Alle ore 12.40 il presidente Lastrucci dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 19-01-2006 ore 00:00
Ultima modifica 19-01-2006 ore 00:00
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