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II Commissione - Verbale

Seduta del 25-06-2009 ore 10:45

 

Consiglieri componenti la Commissione: Giovanni Azzoni, Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Felice Casson, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Daniele Comerci, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Alessandro Maggioni, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Ezio Oliboni, Vittorio Pepe, Giorgio Reato, Alfonso Saetta, Giovanni Salviato, Raffaele Speranzon, Giuseppe Toso, Diego Turchetto, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Antonio Cavaliere, Daniele Comerci, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Alessandro Maggioni, Jacopo Molina, Ezio Oliboni, Vittorio Pepe, Giorgio Reato, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Giuseppe Toso, Michele Zuin, Cesare Campa (sostituisce Saverio Centenaro), Paolino D'Anna (sostituisce Diego Turchetto), Giorgio D'Este (sostituisce Tobia Bressanello), Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson), Carlo Pagan (sostituisce Giovanni Azzoni), Piero Rosa Salva (sostituisce Maria Paola Miatello Petrovich), Fabio Toffanin (sostituisce Giovanni Salviato), Roberto Turetta (sostituisce Franco Ferrari)

 

Altri presenti: Sindaco Massimo Cacciari, Direttore Generale Vincenzo Sabato, Direttore Michela Lazzarini, Direttore interdipartimentale Piero Dei Rossi, Presidente e al Direttore Generale Casinò Municipale di Venezia S.p.A.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Situazione del Casinò Municipale di Venezia S.p.A.

Verbale

Alle ore 11.00 il Presidente della II^ Commissione Consiliare Bruno Filippini, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta, sottolineando che l’incontro odierno ha l’obiettivo di informare i Consiglieri sulla situazione del Casinò di Venezia. Quindi comunica la disponibilità ad una eventuale audizione con i lavoratori e le organizzazioni sindacali. Poi da la parola al Sindaco Cacciari

CACCIARI spiega che l’Amministrazione comunale per affrontare la difficile situazione del Casinò di Venezia deve adottare delle linee strategiche. Perciò per gli anni futuri saranno necessari dei sacrifici. Tali sacrifici investiranno anche altre società che vedranno ridursi le sponsorizzazioni dalla casa da gioco e gli stessi dipendenti della casa da gioco, ma i loro problemi saranno affrontati con organizzazioni sindacali. Per il rilancio della società sono necessarie delle prospettive strategiche come il progetto relativo al “ Quadrante di Tessera” che tra l’altro prevede la realizzazione di un nuovo casinò a ridosso dell’ aeroporto Marco Polo con annesso albergo e centro commerciale e attività imprenditoriali e direzionali. Dopo una lunghissima trattativa con la SAVE e una variante non approvata dalla Regione, ora la Salvaguardia ha approvato il piano. La variante tornerà così in Regione dove dovrà essere adottata e successivamente verrà discussa dal Consiglio Comunale. Si spera che il Comune dia rapidamente via libera. In merito alle voci sulla dismissione di Ca’ Vendramin Calergi dichiara che nessuno si sogna di chiudere tale sede che è e rimane la sede ufficiale del Casinò. Occorre però razionalizzare ed ottimizzare l’utilizzo di questa sede. modificare le politiche degli orari, favorire la riqualificazione con un giusto mix di macchinette elettroniche e di giochi tradizionali alla francese garantendo così continuità alla sede storica del Casinò di Venezia. La questione specifica è oggetto della casa da gioco, ma anche dei Sindacati

PIZZIGATI dichiara di non aver chiare le ragioni delle attuali agitazioni sindacali. Dal 2005 a oggi è stato fatto molto, tanto che negli ultimi anni si sono registrati record di incassi. Sono stati stipulati anche accordi con i groupier. Non capisce se i motivi della protesta sono dovuti alla mancata applicazione dell’intesa dell’aprile 2008 o se si vogliono le dimissioni del direttore generale Carlo Pagan. Nel primo caso il cda ha ribadito la disponibilità a riaprire subito un tavolo di trattative. Lo sviluppo dell’azienda però non è oggetto di co-gestione e le organizzazioni sindacali hanno il compito di dare consigli e fare proposte. Nel secondo caso si parla di atteggiamenti della dirigenza non accettabili, ma sono accuse successive alle agitazioni proclamate. Comunque chi spera che il direttore generale se ne vada, se lo scordi perché l’azienda difende e non scarica i propri dirigenti. E’ disponibile, dopo aver ricevuto dei chiarimenti dalle organizzazioni sindacali, a ritirare le 120 lettere di richiamo ai dipendenti per lo sciopero selvaggio. Ma se si intende proseguire nella strada attuale, la situazione non è accettabile

FILIPPINI ribadisce la necessità di capire effettivamente cosa stia succedendo al Casinò di Venezia

ZUIN stigmatizza che ci sono voluti più di 6 mesi per avere i dati aggiornati sulla situazione economica della casa da gioco veneziana. Il bilancio è stato approvato anche dal Comune, ma attualmente non è veritiero, in quanto una parte delle entrate non ci saranno e mancano otto milioni di Euro. Il Consiglio comunale è stato tenuto all’oscuro sulle economie della casa da gioco, nonostante il dovere istituzionale di informare i Consiglieri sull’operato del Casinò. Ci sono state due audizioni sindacali a cui la società era stata invitata a partecipare per dare delle risposte, ma non si è presentata. In merito ai problemi dei lavoratori si è visto palesemente che l’Azienda non è più in grado di governare la situazione e si è arrivati a muro contro muro, mentre invece è necessario trovare un accordo. Definisce un idiozia l’invio delle 120 lettere di richiamo ai dipendenti da parte della dirigenza del Casinò due giorni prima di un incontro sindacale con il sindaco. Non ha ancora capito perché non è stato attuato l’accordo di aprile 2008. Chiede chiarimenti sul rilancio della sede di Ca’ Vendramin Calergi, perché molti hanno capito che andrà chiusa come è successo a Lido. Il Casinò deve già da adesso mettere mano alla convenzione

FILIPPINI legge un capoverso dell’esercizio di bilancio 2004 del Casinò di Venezia : “ Il mutamento generale del gusto e delle abitudini ha portato ad un declino costante e fisiologico negli ultimi anni della clientela “ tipo” della sede storica, sede che poggia la sua forza proprio sul cliente di rilievo del gioco tradizionale francese. Un segmento di nicchia in costante calo, per il quale va studiata una politica particolare e che comunque rimane, come si diceva appunto, un segmento di nicchia e dai costi di gestione molto elevati.”

BONZIO evidenzia l’importanza del ruolo del Consiglio comunale soprattutto per la formazione del Bilancio, perciò bisogna contare su notizie precise. Effettivamente si è in ritardo. Trova improprio accelerare il passaggio del Quadrante di Tessera. Ci sono responsabilità politiche imprescindibili. L’attuale Casinò è frutto di accordi politici precisi e il suo Consiglio di Amministrazione ha all’interno anche un esponente di Forza Italia. Ritiene che ogni tanto dimettersi da qualche carica sia utile

FILIPPINI ricorda che il Bilancio economico del Casinò è di stretta competenza della VIII^ Commissione Consiliare

BORGHELLO dichiara che la trasparenza c’è ed il Consiglio Comunale avrà tempo per studiare i dati. Ripone molta fiducia nel Consiglio di Amministrazione, che non è monocolore, e nella sua capacità a pervenire ad un accordo tra le parti. Gli accordi sindacali hanno inciso sulla situazione del Casinò quindi le responsabilità vanno divise equamente. Ritiene che al tavolo di trattativa spesso non sia stata riportata la verità. Certamente uno sciopero selvaggio non fa onore al Casinò. L’interesse per il Consiglio è che il Casinò abbia lunga vita e sia proficuo per le casse del Comune. Comunque se una persona si sente a disagio in un Consiglio di Amministrazione può anche dimettersi

MOLINA ricorda che il Consiglio Comunale, che ha funzioni di indirizzo e controllo, non può esimersi da assumersi le sue responsabilità. Il Sindaco poi non può avere una posizione di tecnico. Innanzitutto bisogna sapere con certezza se dal Casinò arriveranno al Comune 107 o 99 milioni di Euro come si dice. Vuole sapere inoltre che tipo di erogazioni fa il Casinò e a chi. Quindi chiede una lista analitica delle sponsorizzazioni con relative quote e che cosa comporta l’operazione denominata “ Quadrante Tessera”. Si ha l’impressione di trovarsi di fronte ad una eutanasia pilotata. Domanda poi chi controlla la Casinò Municipale e come può un membro del collegio dei revisori fare anche il consulente di una parte in una causa che vede coinvolto il Casinò. E’ necessaria anche chiarezza nell’assunzione del personale che deve avvenire tramite procedura concorsuale e nella nomina dei dipendenti a quadri. Chiede le buste paga dei dipendenti

BARATELLO fa presente che la politica deve cogliere istanze e problemi. Ricorda che l’investimento per il casinò di Ca’ Noghera è stato quadruplicato. Certamente sono stati fatti degli errori. Quando si governa un processo si devono anticipare le liti e le vertenze. Bisogna guardare l’andamento generale dell’attività e una volta acquisito l’aspetto del costo del lavoro ben venga la concertazione. Si devono accelerare i processi e avere la capacità di chiuderli. Alla fine però ci sarà sempre la speculazione politica. Richiama il Consiglio comunale al suo ruolo di controllo. Invita le rappresentanze sindacali ed i lavoratori ad avviare trattative con l’Amministrazione del Casinò

Alle ore 12.45 esce il Consigliere Toso

SPERANZON nota nella riunione odierna tanto caos. Gli interventi del PD sono stati completamenti diversi e non hanno rispettato la linea politica del partito. Comunque in tutti gli interventi della Maggioranza si chiede la totale trasparenza in merito al Casinò. Ricorda che è stato richiesto molte volte l’elenco dei dipendenti e con quali criteri siano stati assunti. Molti dipendenti poi sono state assunti per raccomandazione ed il Consiglio Comunale non ha esercitato bene il controllo. Dichiara che nessuna persona della sua forza politica è mai stata segnalata alla casa da gioco. È necessario creare una società diversa, con nuove metodologie e puntare sulle capacità dei dipendenti. I consiglieri devono avere la conoscenza di ciò che succede all’interno del Casinò, perché altrimenti rischiano di trovarsi in fortissimo imbarazzo quando vengono ad apprendere certe notizie attraverso i giornali, come la questione dei 107 o 99 milioni di Euro. La situazione andava affrontata prima. Chiede dei dati analitici su come vengono utilizzate le risorse del Casinò. Condivide la preoccupazione generale in merito alla sede di Ca’ Vendramin Calergi, anche perché certe impressioni si sono poi rivelate realtà come il Lido. Il buon senso impone che di fronte a divergenze tra lavoratori e casa da gioco il Comune faccia da mediatore per trovare una soluzione. Anche perché i danni prodotti dalle divergenze vengono pagati dalla città di Venezia. E’ importante invece guardare agli interessi del Comune. Molti fondi poi vengono destinati al sociale, ma in maniera politicizzata. Chiede che siano cancellati i contributi per le società vicine ai centri sociali

OLIBONI contesta la decisione di discutere sul Casinò senza vedere i dati d’esercizio in anticipo

FILIPPINI ricorda che sono state convocate due Commissioni sul Casinò ed il piano industriale è stato già illustrato. Da ciò deriva l’importanza di conoscere i dati. Propone in merito una giornata seminariale

ZUIN non è d’accordo e chiede che i dati vengano presentati durante la seduta odierna

PIZZIGATI fa presente che tutte le delibere del Casinò sono state adottate all’unanimità. La promozione del personale a quadro poi fa parte di una dinamica aziendale. Fa presente che la casa da gioco non è tenuta a chiedere l’audizione in Consiglio Comunale o in Commissione, ma ha l’obbligo di mettersi a disposizione dell’Amministrazione comunale, se ciò le viene richiesto. Dichiara di non capire la conflittualità che si è venuta a creare proprio nel momento in cui il Casinò si sta accingendo a fare cose importanti. Non c’è assolutamente nessun muro contro muro anche perché si è disposti a dare seguito all’accordo del 16 aprile 2008. Ricorda che è competenza del Sindaco spiegare le strategie del Casinò , in quanto è l’autorità delegata ai rapporti con le aziende. Tali strategie comunque sono state illustrate anche ai sindacati , che ne hanno accettato una parte. E’ chiaro però che lo sviluppo dell’azienda non può essere oggetto di co- gestione con i sindacati. Infatti è il Casinò in prima istanza e poi il Comune a decidere politica e organizzazione. Informa che c’è l’idea di aprire una casa da gioco per regione e ciò preoccupa molto. La concorrenza viene fatta da una serie di situazioni volute dallo Stato. Invita i sindacati a tornare al tavolo della trattativa in modo da superare questo momento di crisi

FILIPPINI ricorda che nessun Consigliere ha chiesto un’audizione con il Casinò

CAMPA sottolinea che da 8 mesi la Direzione del Casinò fa presente le difficoltà in cui si trova e l’Amministrazione comunale doveva prenderne atto

PIZZIGATI risponde che i tagli sono stati già effettuati e che le sponsorizzazioni sono tutte monitorate in sede comunale

BONZIO chiede come può avere i dati del Casinò, perché fino ad ora non è riuscito ad ottenerli

PIZZIGATI risponde che per avere i dati relativi al Casinò i Consiglieri comunali devono rivolgersi al Sindaco. Il Casinò non può fornire informazioni sul bilancio a nessuno per non incorrere nella violazione della privacy

BONZIO ribadisce il diritto di conoscere i dati ed il dovere di non divulgarli. Conoscere però il dettaglio analitico delle sponsorizzazioni è molto importante per il Consiglio che deve approvare il Bilancio. Spera di avere i dati almeno per l’approvazione del Bilancio di assestamento

PIZZIGATI si impegna ad essere presente al tavolo di trattativa. Bisogna pensare ad un rilancio della casa da gioco ed affrontare la questione del quadrante di Tessera. Fa presente che c’è una crisi mondiale dei casinò

Alle ore 14.00 il Presidente dichiara temporaneamente sospesa la seduta.

Alle ore 14.15 il Presidente dichiara aperta nuovamente la seduta e da la parola al Dott. Pagan

PAGAN illustra i dati sul casinò, evidenziando che in una fase di crisi, la casa da gioco di Venezia , sta comunque reggendo il confronto con le altre case da gioco italiane anche se gli incassi al netto delle mance dopo 5 mesi del 2009 vedono una diminuzione di oltre il 15% contro il - 2,8 di Campione (che ha creato nel 2007 un nuovo casinò duplicando le dimensioni), - 13 di Saint Vincent e il – 7,2 per cento di Sanremo. IL Casinò di Venezia ha però subito diminuzioni di molto inferiori nel 2008 e pertanto ha complessivamente una posizione migliore degli altri casinò se comparata agli incassi 2005, anno della crisi. C’è stato un aumento degli ingressi, cresciuti a fine maggio di circa 30 mila rispetto allo stesso periodo del 2008. I giochi tradizionali rappresentano ormai solo il 18% della redditività totale della casa da gioco, affidata soprattutto alle slot. Il Casinò nei primi mesi del 2009 registra un calo di oltre 14 milioni di Euro di incassi e una perdita sul 2008 di circa 10 milioni di Euro. I costi sono mediamente più alti degli altri casinò italiani data l’unicità della sede veneziana.
FILIPPINI chiede qual è la differenza di salario dei lavoratori del Casinò di Venezia rispetto a quelli degli altri Casinò

PAGAN risponde che gli stipendi effettivamente non sono tra i più alti, ma abbastanza allineati con gli altri Casinò, resta comunque il fatto di un’altissimo costo medio per addetto nell’intorno di 100.000 euro.

OLIBONI chiede se nell’aumento delle presenze ha influito il biglietto gratis d’ingresso

PAGAN risponde che lo scopo del biglietto gratis è far provare il Casinò ed è una metodologia usata da tutti i casinò del mondo. In piu’ in Italia tutti i Casinò hanno l’entrata gratuita. La politica degli ingressi gratuiti tende a smorzare questo “minus” del casinò di Venezia considerando che gli incassi da biglietti sono ancora nell’ordine dei 4 milioni anno.

Alle ore 14.56, esaurito l’ordine del giorno, il Presidente dichiara sciolta la seduta

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 08-07-2009 ore 15:40
Ultima modifica 08-07-2009 ore 15:40
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