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VI Commissione - Verbale

Seduta del 15-11-2005 ore 18:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Ivano Berto, Carlo Pagan, Piero Rosa Salva, Alessandro Maggioni, Giorgio Chinellato, Fabiano Turetta, Patrizio Berengo, Silvia Spignesi, Daniele Comerci, Michele Mognato, Roberto Turetta, Maurizio Baratello, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Vittorio Pepe, Giacomo Guzzo, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Cesare Campa, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Ivano Berto, Carlo Pagan, Fabiano Turetta, Patrizio Berengo, Daniele Comerci, Roberto Turetta, Fabio Toffanin, Vittorio Pepe, Giacomo Guzzo, Diego Turchetto, Saverio Centenaro, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Valerio Lastrucci (sostituisce Alessandro Maggioni), Claudio Borghello (sostituisce Piero Rosa Salva), Fabio Muscardin (sostituisce Giorgio Chinellato), Antonio Cavaliere (sostituisce Michele Zuin)

 

Altri presenti: Sindaco M. Cacciari, Direttore Generale V. Sabato, Presidente del Teatro Stabile del Veneto L. Barbiani, Direttore del Teatro Stabile del Veneto L. De Fusco, Presidente della III Commissione consiliare del Comune di Padova G. Beltrame, Consiglieri componenti la III Commissione consiliare del Comune di Padova, Assessore cultura Comune di Padova M. Balbinot, rappresentanti sindacali Teatro Verdi, Rappresentante Regione Veneto De Gregorio, Funzionario COmune di Venezia A. Fiorella, Funzionario COmune di PAdova A. De Lucia, Rappresentanti Associazioni culturali Comune di Venezia.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Comunicazioni dei Presidenti delle Commissioni Cultura dei Comuni di Venezia e Padova
  2. Audizione del Presidente e del Direttore del Teatro Stabile del Veneto in merito ai problemi gestionali, finanziari e statutari
  3. Rinnovo delle convenzioni con i Comuni di Padova e Venezia

Verbale

Alle ore 18.15 il Presidente Turetta R., constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la riunione congiunta delle Commissioni cultura dei Comuni di Venezia e Padova.

TURETTA R.: comunica le date dei prossimi incontri della VI Commissione. Fa presente che la riunione di oggi affronterà argomenti già introdotti nella riunione precedente (situazione economica del Teatro Stabile del Veneto e del rinnovo della convenzione).

BELTRAME: apprezza la volontà delle due Commissioni di affrontare insieme questo che è un argomento di grande rilievo per le nostre città. Fa presente che il 22 ottobre è comparso sul Gazzettino un articolo del Direttore del TSV in risposta ad una lettera congiunta dei Presidenti delle Commissioni, articolo che conteneva accuse anche personali. Ha ritenuto di non dover rispondere con lo stesso mezzo, ma di utilizzare più opportunamente le sedi istituzionali. Dà lettura di una lettera di risposta all’articolo di giornale, lettera che viene allegata al presente verbale. Ritiene che questo incontro possa essere ora l’occasione per mettere a fuoco i problemi e fare chiarezza sull’utilizzo delle risorse e sulla convezione, nonchè sulla questione del pareggio di bilancio che pare non venga rispettato.

BARBIANI: ribadisce che non ci sono disavanzi nel Bilancio, che è assolutamente in pareggio, per cui non capisce a cosa si riferisca la Presidente della Commissione.

BELTRAME: fa sapere che con determinazione del Comune di Padova viene impegnata una somma a titolo di contributo per il Teatro Verdi per il 2003, ciò contrasta quindi con la dichiarazione di pareggio del Bilancio.

MAZZONETTO: chiede copia dell’articolo di giornale del 22.10.05 (viene fornita), nonché degli atti che hanno impegnato i fondi del Teatro Goldoni.

TURETTA R.: concorda sulla necessità di reperire il materiale richiesto dal cons. Mazzonetto e si impegna a chiederne copia agli Uffici il prima possibile.

BARBIANI: ritiene che la questione del ripiano delle quote non corrisposte dai Comuni sia l’origine di questi grandi fraintendimenti sul Bilancio, generati forse dalla particolarità del bilancio del TSV (il preventivo è approvato dall’assemblea dei soci e il consuntivo da ciascun socio per la propria parte contributiva e poi nell’insieme). Può essere che qualche socio abbia approvato il proprio bilancio, con evidenziate le somme non corrisposte, ma precisa che nel preventivo le cifre sono concordate con i soci. Ribadisce quindi che l’anno 2003 e 2004 sono in pareggio e probabilmente lo sarà anche il 2005. Invita ancora ad evitare di divulgare tramite stampa notizie false sui problemi di bilancio del TSV, ciò per l’enorme danno di immagine che ne deriva. Si dichiara comunque disponibile ad ogni eventuale ulteriore chiarimento. La questione del Comune di Vicenza riguarda la necessità di cambiare lo Statuto, cosa che implica una legge regionale. Si conta in ogni caso di introitare il contributo di Vicenza per il 2006, con conseguente diminuzione dei contributi per Padova e Venezia.

SABATO: fa sapere che la sofferenza del Comune di Venezia ammontava a 300.000€, derivanti da minori versamenti negli anni precedenti, contrariamente a quanto prevedeva la convenzione. In sede di assestamento di bilancio quindi è stata prevista una integrazione a copertura. Sostiene che contestare la correttezza contabile del bilancio è una cosa, analizzare invece l’idoneità delle scelte è una questione politica, ed implica una conoscenza della situazione. Ritiene che non sia più possibile disattendere l’obbligo dei versamenti e il rispetto delle scadenze, che peraltro prevederebbero la corresponsione di interessi per ritardato pagamento, cosa che comunque ritiene possa essere contestabile.

TURETTA R.: verrà quindi chiesta la rendicontazione tra gli impegni assunti e gli effettivi impegni di spesa.

BORGHELLO: ritiene che sul Bilancio sia assolutamente necessaria la trasparenza, ma è forse più interessante capire su quali voci sono stati spesi i fondi. Per fare ciò è necessario investire nella discussione ed è su questo aspetto che verteva la lettera dei Presidenti. Solo dopo aver chiarito in termini di contenuto e di indirizzi che cosa stiamo approvando, si potrà votare serenamente anche il documento di bilancio.

SABATO: ricorda che la decisione di aderire al TSV è stata fatta, a suo tempo, per usufruire dei fondi del FUS, e quindi con un notevole vantaggio economico.

MAZZONETTO: chiede se come Commissione si possa entrare nel merito della programmazione teatrale del TSV.

BELTRAME: precisa che Teatro Stabile non significa localismo e teatro dialettale, è un Ente che gode di sovvenzioni statali, localizzato in un determinato territorio e che può certamente permettersi di fare ricerca e sperimentazione e percorrere strade che possono anche non essere remunerative, ma con finalità pubbliche. È utile chiarire poi chi sono i soci e quale è il progetto culturale che propone oggi il TSV.

DE FUSCO: risponde alla domanda posta nella riunione precedente relativa alla costituzione di una compagnia teatrale stabile, precisando che tali compagnie sono sempre private e non sono mai esistite nel teatro pubblico; il TSV è certamente favorevole a farne nascere una per il Veneto, anche se ritiene che questo non sia specificatamente il compito di un Teatro stabile. Concorda sulla opportunità di discutere nelle sedi istituzionali e non tramite stampa, ma rivendica il diritto a difendersi dagli attacchi che, sostiene, si sarebbero potuti evitare con una semplice telefonata di chiarimento. Un altro esempio di incomprensione è la presunta mancanza di inserimento di Paolini nella programmazione, scelta questa che è stata imposta dallo stesso autore, che ha ritenuto di avere un pubblico diverso rispetto a quello tradizionale che utilizza gli abbonamenti, pubblico che siamo sicuri riempirà il teatro. Non risulta esserci stata nessuna critica da parte di Cibotto, anzi elogi. Ritiene assolutamente legittima l’opera di indirizzo culturale da parte delle Commissioni, ma è alquanto bizzarro affermare che il TSV sia in crisi, a fronte di dati sull’affluenza del pubblico che sono estremamente positivi. Fa sapere che il personale di origine veneta impiegato nel TSV rappresenta il 70% del totale; fornisce poi il numero delle produzioni attivate e fa presente che più della metà sono di autori veneti. Per la prima volta poi il TSV è andato anche all’estero. La ricerca e sperimentazione è stata fatta in passato, anche se bisogna chiedersi cosa si intende per ricerca. Non si nega che comunque ci sono dei problemi:il FUS è inferiore del 60% rispetto a quando sono stati istituiti i Teatri Stabili; la parte più solida del bilancio è quella delle produzioni, per le quali peraltro si spende molto poco; gli spettacoli devono essere vendibili in tutta Italia e quindi devono essere realizzati in lingua italiana.

TURETTA R.: la scorsa volta i sindacati dei lavoratori del teatro avevano posto alcune questioni sulla regolarità del bilancio.

BARBIANI: sostiene che i rilievi sul bilancio vadano fatti su dati specifici e comunque il problema posto riguardava il documento di bilancio, che serve solo per avere una lettura della situazione generale, non sul bilancio vero e proprio. L’avanzo di questo anno va a coprire i disavanzi della gestione dei teatri, portando quindi al pareggio. il Goldoni e il Verdi non sono comparabili con i teatri di ospitabilità perché beneficiano di fondi pubblici, senza peraltro avere l’obbligo di rendicontazione. Le difficoltà nascono anche per il fatto che questi grandi teatri sono collocati in città diverse e distanti e, a volte, risulta difficile metterli “a fattor comune”. Il TSV è l’unico ente di questo genere che non ha soci privati, che renderebbero più solida la situazione economica. È senz’altro auspicabile promuovere il Goldoni attraverso convenzioni con Enti e società esterne.

TURETTA F.: chiede come mai la quota di risparmio per Venezia e Padova dovuta all’entrata del nuovo socio (Vicenza) è inferiore al nuovo contributo. Chiede poi se, oltre ai 78000€ ci siano altre somme che il Comune di Venezia dovrà corrispondere per coprire i mancati versamenti degli anni passati.

FIORELLA: fornisce i dati relativi alle quote di spettanza del Comune di Venezia (25% del FUS, variabile ogni anno + contributi per la gestione) e spiega poi i raccordi tra bilancio del TSV e bilancio del Comune.

BARBIANI: chiarisce che la quota contributiva è prevista per un importo minimo, ma nulla toglie che i Comuni scelgano di contribuire in modo maggiore, auspicabile in questo periodo di sofferenza dovuta ai tagli al FUS. Fa sapere che la Provincia di Venezia si è detta non interessata ad entrare come socio, mentre la Provincia di Padova sarebbe disponibile, ma come socio senza onere di versare una quota associativa.

GUZZO: chiede se sia stata ipotizzata l’entrata in TSV di altri Comuni.

BALBINOT: per dovere di precisione chiarisce che non c’è stato alcun disavanzo nel bilancio 2004 del TSV e che anche il Comune di Padova ha dovuto ripianare alcune somme non corrisposte, per le quali si era comunque impegnato. È stato concordato quindi un piano di rientro nonchè pianificato l’ingresso di nuovi soci. Sulla correttezza contabile del Bilancio ritiene non ci sia nulla da dire in quanto è certificata da professionisti. È auspicabile che inizi un dialogo tra la direzione e il personale del Teatro Verdi, per arrivare ad un punto di incontro. Per la prima volta è stato erogato il contributo del Comune di Padova in una unica quota, in modo da evitare cattive interpretazioni. Ritiene infine che il cartello del TSV dimostri che sono stati fatti dei passi avanti nella programmazione.

CACCIARI: invita a superare ogni fase di calcolo e comprendere che il TSV sarà anch’esso di fronte a problemi drammatici per il taglio del FUS, che ammonta a 60mil€ di cui 30 per gli enti lirici. Fa presente che i Comuni, quantomeno quello di Venezia, non potranno contribuire per somme superiori a quelle che già corrispondono, potranno solo cercare di razionalizzare e industriarsi per trovare soluzioni che consentano di superare il momento di difficoltà (nuovi soci privati, figure specifiche che si occupino del reperimento di nuovi soci, consorzi tra teatri, forme di cooperazione per cercare sinergie e contenere i costi, ecc.). Sostiene inoltre che il TSV debba cercarsi i clienti, senza attenderli, e debba puntare ad occupare i teatri per tutto l’anno, vendendo se serve anche gli spazi. Valuta positivamente l’ingresso di Vicenza e anche di altri soci, ai quali propone vengano vendute le quote in forma maggiorata. Invita a investire sullo svecchiamento del pubblico teatrale con iniziative e progetti che coinvolgano la scuola.

TURETTA R.: ritiene che in futuro possa venire programmata su questo tema un’altra riunione congiunta con Padova.

Alle ore 19.15 la Commissione ha termine.

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 29-11-2005 ore 00:00
Ultima modifica 29-11-2005 ore 00:00
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