Seduta del 23-04-2009 ore 11:00
Consiglieri componenti la Commissione: Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Felice Casson, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Franco Conte, Anna Gandini, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Alessandro Maggioni, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Ezio Oliboni, Vittorio Pepe, Giorgio Reato, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Silvia Spignesi, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Diego Turchetto, Fabiano Turetta, Roberto Turetta
Consiglieri presenti: Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Saverio Centenaro, Franco Conte, Giacomo Guzzo, Alessandro Maggioni, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Ezio Oliboni, Giorgio Reato, Alfonso Saetta, Giuseppe Toso, Roberto Turetta, Daniele Comerci (sostituisce Vittorio Pepe), Bruno Filippini (sostituisce Silvia Spignesi), Piero Rosa Salva (sostituisce Anna Gandini), Giovanni Salviato (sostituisce Valerio Lastrucci)
Altri presenti: Assessore Sandro Simionato, Funzionaria Francesca Corsi, Rappresentanti Consulta per la tutela della salute (Galuppi Renza, Vian Carlo, Facchinetto, Leda Cossu, Valeria Mazzolin), Rappresentanti ANFFAS ( Susanetti, Peroni Graziella)
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 12.00 la Presidente della III^ Commissione Consiliare Maria Paola Miatello, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta, segnalando l’atteggiamento scorretto del Consigliere Mazzonetto, che ha fatto revocare le Commissioni congiunte III^ + VIII^ del 21 aprile 2009 senza averla interpellata
OLIBONI spiega che il Consigliere Mazzonetto ha edotto come giustificazione che il Bilancio Consuntivo, in base alla legge e allo Statuto, deve essere esaminato contemporaneamente ai Revisori dei Conti
CACCIA chiede che in merito alla questione venga inviata una lettera formale ai Capigruppo
CAMPA fa presente che le riunioni per l’esame del Bilancio Consuntivo non sarebbero servite a nulla, in quanto mancava la documentazione necessaria. Invita a rivedere le modalità di convocazione e il metodo di lavoro delle Commissioni
MIATELLO ricorda che la questione deve essere affrontata dai Capigruppo. Quindi passa all’ordine del giorno odierno, spiegando che la proposta regionale in oggetto influirà sulle modalità del Comune nei confronti del tema della non autosufficienza
SIMIONATO precisa che una prima proposta di legge regionale sul tema risale alla precedente legislatura. Ora per unificare le due proposte si è reso necessario un lavoro congiunto di tutte le forze politiche, ed il testo unificato dei progetti di legge è stato licenziato con parere unanime. Il problema della non autosufficienza poi non riguarda solo il fenomeno dell’invecchiamento ma anche quello della disabilità in senso lato. Spiega che la Regione, al fine di assicurare alle persone non autosufficienti un sistema regionale di assistenza sociale socio- sanitaria e di protezione nonché di tutelare le famiglie o i soggetti che le assistono, ha istituito un Fondo. Le prestazioni garantite dal Fondo però non sono sostitutive bensì integrative di quelle sanitarie. La persona potrà scegliere se servirsi delle prestazioni pubbliche o accettare i contributi economici. La normativa parla di tre livelli di contribuzione delle rette. Le erogazioni saranno stabilite sulla base di progetti personalizzati. L’unico referente viene individuato nell’azienda ULSS. Non sono previsti pareri degli Enti Pubblici ma solo quello della Conferenza dei Sindaci. Fattore discriminante però è l’esclusione dalle prestazioni delle persone che non sono nate nel Veneto o che non sono ivi residenti da almeno cinque anni continuativi. Evidenzia che la specificità veneziana richiede costi superiori, perciò non ci può essere una budget generale. In particolare il comma 3 dell’art.6 della proposta di legge sottrae risorse all’individuo. Ritiene che i criteri di definizione della quantità di risorse economiche destinate alle singole ULSS debba essere affrontata con più determinazione. Il Fondo viene costituito con le risorse dello Stato, della Regione, dei Comuni e con l’ IRPEF regionale. Sparisce la possibilità di controllo da parte degli Enti Locali. Verranno a mancare anche le risorse per i CEOD.
Alle ore 10.52 esce il Consigliere Molina
CACCIA invita i Consiglieri ad attivarsi in vista del dibattito della proposta di legge in Consiglio Regionale
TOSO ritiene necessario un incontro con la Regione per avere delle spiegazioni in merito a tale proposta di legge
SIMIONATO informa di avere già chiesto un incontro con l’Assessore regionale alla sanità
BONZIO considera necessario chiedere chiarimenti sulla proposta di legge regionale, in modo che l’Amministrazione comunale possa inserirsi in un percorso legislativo ancora aperto
OLIBONI trova che la proposta di legge si presti a varie interpretazioni, perciò prima della discussione sarebbe opportuno avere delle spiegazioni da parte dei responsabili in materia
Alle ore 12.04 entra il Consigliere Guzzo
CACCIA nota che il testo di legge unificato è stato licenziato il 23 febbraio 2009. Il Comune e le organizzazioni sindacali hanno lavorato molto per il fondo per la non autosufficienza,perché considerato una misura necessaria. Ha capito però che il testo è stato finalmente approvato in quanto è una forma di copertura dei tagli che andranno ad aumentare il carico economico nei confronti delle famiglie. Bisogna approcciarsi al problema dimostrando che le forze politiche hanno agito insieme trasversalmente. Su questo disegno di legge hanno espresso parere l’ANCI e la Consulta Sanità e Sociale. E’ da vedere come la città di Venezia può intervenire per modificare aspetti non accettabili del testo. Propone in merito un ordine del giorno
TOSO ritiene che la proposta di legge sia un calderone che serve a far cassa e lede la dignità umana. Le persone non autosufficienti hanno molte difficoltà e togliere l’accompagnatoria è come togliere loro la vita. E’ preoccupato del rapporto diretto Giunta Regionale e ULSS, e dell’esclusione di Associazioni e altri soggetti. Ci sarà inoltre un abbassamento di tutti i livelli di prestazione
CAMPA è favorevole all’incontro con i rappresentanti della Regione. Ritiene che il Consigliere Caccia non sia entrato nel merito della questione ma abbia fatto solo una valutazione politica. Chiede agli uffici di spiegare, attraverso delle simulazioni, come vengano effettuate le prestazioni attualmente e cosa cambierà in futuro. Inoltre bisogna capire come verranno assegnati i fondi al territorio
CAPOGROSSO considera importante chiarire i dubbi su chi potrà usufruire delle prestazioni
CACCIA propone di aggiungere alla simulazione anche la prefigurazione di una situazione diversa
SIMIONATO precisa che nella legge manca la quantificazione delle cifre
OLIBONI fa notare che il discorso sulla quantificazione delle cifre è fondamentale. Nei prossimi anni le persone non autosufficienti aumenteranno ed il progetto deve essere sostenibile perché mancano anche supporti come l’assistenza familiare
PERONI informa che il documento non è stato ancora licenziato dalla Consulta per la Tutela della salute. E’ stato esaminato nella 2^ Commissione d’Ambito, e verrà integralmente presentato nella prossima riunione del Coordinamento della Consulta per essere ratificato
COSSU illustra il documento ad oggetto: “ Osservazioni sulla proposta di legge Regionale PDL UNICO 131 – 136 . Disposizioni per l’istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza”, evidenziando che la gestione del Fondo è assunta dalla Giunta Regionale. Saranno sentiti solo i pareri della Commissione Regionale permanente e della Conferenza dei Sindaci. Mancherà la mediazione del Comune di Venezia
Alle ore 12.43 esce il Consigliere Caccia
SUSANETTI trova che la legge sia stata fatta per gli anziani e non per i disabili. Ma le due categorie hanno problemi e bisogni diversi. Nota che nel testo non ci sono progetti di vita indipendente e non si accenna mai ad un assegno permanente
CORSI risponde che la Regione Veneto deve ancora ripartire il fondo per la vita indipendente
CAMPA fa presente che sta garantendo il numero legale
MIATELLO sottolinea che nonostante la complessità del tema si deve cercare un dialogo costruttivo perché il tempo è poco. Trova opportuno vedere le diverse simulazioni
SUSANETTI nota che nel testo mancano risposte precise. Non si fa riferimento ai costi dei centri diurni e delle comunità residenziali. Fa presente che chi vive in una comunità alloggio versa i redditi della persona e la famiglia non ha oneri a carico. Teme che questa legge penalizzi le persone ospiti dei centri diurni
BONZIO ritiene che l’impostazione della proposta di legge sia difficile da condividere, anche perché il fondo si costituisce a priori rispetto al monitoraggio della situazione. Bisogna prima studiare gli indicatori, poi vedere i bisogni e dopo costituire i fondi
OLIBONI sottolinea che nell’ottica dell’impostazione dei problemi sociali è importante il Bilancio. Togliere la possibilità di avere l’assegno di accompagnamento significa aggravare la famiglia oppure sovraccaricare gli Istituti di riposo con costi superiori
CAPOGROSSO ritiene che l’art.2 comma 1 della proposta di legge sia equivoco in merito all’età della persona. Propone di emendare il punto affinché sia rivolto alle persone anziane
FACCHINETTO considera opportuno optare per una distinzione tra anziani e disabili
PERONI sottolinea che esiste una sudditanza rispetto all’Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale ( UVMD)
GALUPPI chiede chiarimenti in merito all’istituzione del Fondo regionale. Fa presente che le Associazioni e la Consulta hanno bisogno di confrontarsi maggiormente con gli uffici
CORSI precisa che la residenzialità vede una compartecipazione dei familiari, ma viene versato solo il reddito dell’assistito
REATO chiede alla Presidente di attivarsi con gli uffici perché vengano effettuate le simulazioni. Segnala la situazione di emergenza presso le Case di Riposo dovuta alle lunghe lista d’attesa
Alle ore 13.00 esaurito l’ordine del giorno la Presidente dichiara sciolta la seduta
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