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VIII Commissione - Verbale

Seduta del 16-04-2009 ore 16:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Giovanni Azzoni, Maurizio Baratello, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Felice Casson, Saverio Centenaro, Daniele Comerci, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Giacomo Guzzo, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Ezio Oliboni, Giorgio Reato, Piero Rosa Salva, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Silvia Spignesi, Fabio Toffanin, Diego Turchetto, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Giovanni Azzoni, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Saverio Centenaro, Giacomo Guzzo, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Ezio Oliboni, Piero Rosa Salva, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Silvia Spignesi, Fabio Toffanin, Franco Conte (sostituisce Franco Ferrari), Bruno Filippini (sostituisce Diego Turchetto), Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson), Roberto Turetta (sostituisce Ivano Berto)

 

Altri presenti: Direttore Generale Vincenzo Sabato, Dirigente Michela Lazzarini, Funzionario Michele Dal Zin

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Incontro con il presidente di Abate Zanetti sul bilancio societario dell'anno 2008

Verbale

Alle ore 16.50 il presidente Mazzonetto, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e rende noto che il presidente di Abate Zanetti, con una lettera ha comunicato che si rende disponibile ad un incontro con la commissione,se avvisato per tempo. La commissione dato che sta analizzando un provvedimento che ha urgenza, si trova quindi a discutere dell’argomento grazie alla disponibilità del Direttore generale del Comune. In sintesi appare che la società propone la riduzione del capitale sociale per le perdite subite nel 2008 e gli altri due soci (Provincia di Venezia e Camera di Commercio) hanno già deliberato la vendita delle loro quote.

LAZZARINI illustra per quel che si può dedurre dallo schema di bilancio che le entrate si sono ridotte come i costi che sono stati abbattuti del 16% ma che producono un passivo di 86.000 euro; lo stato patrimoniale è attivo ma presenta una riduzione del 33% rispetto al 2007.

CAMPA ringrazia sia il Direttore generale che il presidente Paruzzolo per la cortesia usata nell’inviare la documentazione ai commissari. Nella relazione del presidente si può riscontrare che non è necessario l’abbattimento del capitale sociale e quindi non appare nulla di catastrofico come è stato descritto in altre sedute di altre commissioni. Approva il proposito di rilanciare la scuola ma chiede se ci sono atti a supporto di queste dichiarazioni, e ancora se anche gli altri soci sono d’accordo nel procedere come illustrato dai rappresentanti dell’Amministrazione. Ritiene che se non viene esplicitato nella proposta di deliberazione quanto annunciato dalla maggioranza allora tutto il lavoro svolto dal Comune di Venezia non ha alcun significato.

MAZZONETTO pone la questione dello sforamento di bilancio se nelle previsioni della società le spese dovevano essere di un dato importo, forse non c’è stata la giusta attenzione da parte degli amministratori nello svolgimento dell’attività sociale. Ritiene che la VIII commissione doveva avere un chiarimento sui conti della società ma alla luce dei fatti, i commissari non avranno, in Consiglio comunale, le risposte attese.

BORGHELLO afferma che non è che qualcuno ha sprecato delle risorse, la realtà è che la società per svolgere la sua attività perde delle risorse; questo è il punto ed il provvedimento all’esame della commissione serve a tentare un rilancio della società ; oggi si deve discutere dei conti e di null’altro, tanto più che l’assessore Bortolussi si è già speso in questo senso in altre sedute.

MAZZONETTO afferma che mai il presidente dell’VIII commissione si è sottratto al confronto su argomenti di competenza della commissione stessa; in questo provvedimento non c’è la verifica ne degli scopi ne del motivo delle perdite della società.

AZZONI rileva che gli stipendi e contributi arrivano a 60.000 euro circa, sul conto economico e la stessa cifra appare tra i costi di gestione, sembra ci siano delle discrepanze nelle poste di bilancio, la dismissione delle quote per fine Aprile sembra più una forzatura che una necessità. Se l’obbiettivo è la valorizzazione di Abate Zanetti, la proposta di deliberazione appare come la volontà di liberarsi di un problema. Per la storia e per la localizzazione di Abate Zanetti, il Comune di Venezia non può permettersi questo lusso, e allora si ritorna al motivo principale che è il rilancio.

BONZIO conferma la bontà di analizzare il bilancio della società in relazione al provvedimento da discutere in Consiglio, sembra che venga messa in atto un’eutanasia della società, affidare il rilancio da parte del privato presuppone la possibilità di un guadagno ed allora dovrebbe essere obbligo degli enti pubblici diventare protagonisti. Prende atto che c’è un progetto della maggioranza che non può essere fermato o modificato.

CAMPA prende atto che si è parlato di minoranza ma questa, man mano che si sviluppa la discussione, diventa sempre più numerosa. La richiesta di questa commissione è quella di verificare se la dismissione delle quote serviva ad evitare il fallimento della società ed oggi si è capito che non è questo lo scopo. Chiede se la questione del rilancio compare anche sugli atti degli altri due soci, se il bando che verrà pubblicato conterrà questi obbiettivi con un “patto di sindacato” oppure è un atto del solo Comune di Venezia.
Alle ore 17.45 esce la consigliera Spignesi.

SABATO spiega che così la società non può proseguire la sua attività, la Corte dei Conti ha chiesto chiarimenti sulle società del Comune che sono sempre in perdita; c’è un accordo tra i soci su cosa fare, il bando è identico per tutti i soci e sarà determinante l’offerta economica; se si pone la questione del piano industriale che l’acquirente deve presentare, allora si deve ridiscutere con gli altri soci la questione. Se si vende la sola quota del Comune il peso contrattuale è esiguo.

AZZONI chiede conferma che saranno pubblicati tre bandi distinti ma con lo stesso contenuto; se il Comune invece, per la sua quota, chiede anche la presentazione di un piano industriale cosa succede?.

MAZZONETTO preso atto che dal dibattito sono emersi dei fatti nuovi in parte diversi da quelli enunciati in altre riunioni, invita i commissari a considerare durante la discussione in Consiglio anche le altre opportunità che si sono presentate e, alle ore 17.55, dichiara chiusa la riunione.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 21-04-2009 ore 17:42
Ultima modifica 21-04-2009 ore 17:42
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