Seduta del 09-04-2009 ore 15:30
Consiglieri componenti la Commissione: Patrizio Berengo, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Felice Casson, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Danilo Corrà, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Valerio Lastrucci, Alessandro Maggioni, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Diego Turchetto, Roberto Turetta, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Patrizio Berengo, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Paolino D'Anna, Bruno Filippini, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Roberto Turetta, Michele Zuin, Maurizio Baratello (sostituisce Ivano Berto), Cesare Campa (assiste), Daniele Comerci (sostituisce Danilo Corrà), Franco Conte (sostituisce Alessandro Maggioni), Giacomo Guzzo (sostituisce Valerio Lastrucci), Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson), Jacopo Molina (sostituisce Franco Ferrari), Giovanni Salviato (sostituisce Diego Turchetto)
Altri presenti: Assessore Gianfranco Vecchiato, Direttore interdipartimentale Giulio Gidoni, Funzionario Luca Barison, , Rappresentanti del Comune di Venezia in Commissione per la Salvaguardia di Venezia. dott. A. Gatto, dott. T. Gambruzzi, dott. G. Zanatta.
Ordine del giorno della seduta
Alle 15.45 il presidente della V^ commissione Saverio Centenaro, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
CENTENARO: legge l’ordine del giorno e ricorda che si era in attesa del parere della Municipalità la quale si è espressa favorevolmente rispetto alla proposta di delibera. Fa presente che nel frattempo è stata emessa una sentenza del TAR che si trova allegata alla convocazione.
GIDONI: precisa che la sentenza sostanzialmente ordina al Comune di Venezia di esprimersi entro trenta giorni sul provvedimento. Fa presente che la notifica del provvedimento non è ancora avvenuta ma ritiene che per il Comune è opportuno esprimersi quanto prima.
CENTENARO: fa presente alla commissione che nella presente riunione sono presenti i tre rappresentanti del Comune di Venezia preso la Commissione per la Salvaguardia di Venezia e chiede se ci sono domande da rivolgere loro.
MAZZONETTO: chiede perché la giunta non ha adottato questo provvedimento.
CAPOGROSSO: sottolinea alcuni aspetti dell’analisi svoltasi già nella precedente commissione come, per esempio, quanto ricordati dall’avvocato Gidoni, in riferimento alla normativa urbanistica e alla relativa necessità che si esprima il consiglio comunale. Pone in evidenza il fatto che le C2RS vanno accolte all’interno dei criteri con i quali il PRG le ha previste e che la variante va accolta solo se ci sono elementi migliorativi. In relazione a ciò evidenzia che la variante non è migliorativa e che i privati avevano la possibilità, se lo volevano, di realizzare ciò che era previsto dal piano.
MAZZONETTO: afferma che la Soprintendenza ha annunciato un decreto che non è ancora stato emesso e quindi, in tal senso, è negligente.
MOLINA: ritiene che se l’oggetto della proposta di delibera è quello che viene citato allora ritiene che non vi sia competenza del consiglio comunale nell’esprimersi sul piano di lottizzazione. Ricorda che la giunta può restituire il piano e che in seconda battuta è vigente il comma 2 dell’art. 20 della legge regionale 11/2004.
GIDONI: ricorda che la norma di piano sostiene che il P.d.L. deve essere adottato e la giunta può soltanto pronunciarsi sul fatto che il piano è in difformità dal PRG mentre la giunta stessa è incompetente nel valutare gli aspetti migliorativi; quest’ultima valutazione spetta invece al Consiglio comunale ed è questo aspetto che si è voluto privilegiare per determinare l’iter della delibera.
Alle 16.05 escono i consiglieri D’Anna, Saetta e Guzzo
MOLINA: ritiene che il piano deve essere restituito ma il Consigli comunale non può restituire ciò che che non ha mai avuto. Afferma che il TAR, nella sua sentenza, impugna il silenzio dell’amministrazione. Richiama l’importanza della gerarchia delle fonti sottolineando cha la legge 11 è legge regionale mentre le norme tecniche (relativamente alle competenze del Consigli comunale di valutare gli aspetti migliorativi di un piano) sono normativa comunale.
CAPOGROSSO: afferma che avrebbe preferito l’adozione da parte della giunta così la PD avrebbe seguito un percorso normale. Sottolinea che l’art. 20 c. 1 riconosce alla giunta la possibilità di stabilire se i piani sono conformi allo strumento urbanistico.
GIDONI: fa presente che il piano è difforme rispetto allo strumento urbanistico e rileva che una sentenza del 3 aprile 2009 del Consiglio di Stato sostiene che i termini hanno natura ordinatoria e non perentoria.
Alle 16.20 entra il consigliere Borghello.
CAPOGROSSO: chiede all’avvocato Gidoni cosa sarebbe successo se la giunta avesse adottato il provvedimento. Chiede alla giunta di presentare un emendamento che tolga quanto al punto uno dove si scrive “facendo proprio il parere della CSV”, in quanto ritiene che deve risultare chiaro che l’amministrazione comunale prende tale decisione in totale autonomia rispetto alle valutazione della CSV.
MOLINA: chiede per quale motivo si è deciso di chiedere il parere della CSV in fase anticipate rispetto a quella che viene fatta abitualmente cioè in fase di adozione.
Alle 16.30 escono i consiglieri Toso e Mazzonetto ed entrano i consiglieri Caccia e Speranzon.
GATTO: precisa che il parere della CSV è consuntivo e non prescrittivo.
VECCHIATO: spiega che alla giunta il progetto non è parso accoglibile e che la Soprintendenza ha definito con un decreto di vincolo motivato che non è quella la zona dove è possibile edificare. Afferma che il decreto di vincolo dovrebbe essere stato firmato dalla dott.ssa Codello e, in questa fase, dovrebbe essere alla firma della Soprintendente regionale. Precisa che se, il provvedimento non viene restituito, i tecnici sono passibili di denuncia per omissioni in atti d’ufficio e per questo motivo i tecnici sono obbligati a portare il provvedimento in giunta. Sottolinea che per le regole del Comune di Venezia il Consiglio comunale può promuovere il piano se loritiene migliorativo. Spiega che non è questa la prima volta che il parere della CSV è stato chiesto in fase anticipata e che, nella fattispecie, si è deciso di procedere in questo modo in quanto il parere della CSV poteva in qualche modo essere di conforto rispetto alle valutazioni già fatte. Fa presente che anche la Municipalità si è espressa in modo negativo.
BARISON: esprime alcune perplessità relativamente alla richiesta del consigliere Capogrosso riguardante l’opportunità di togliere il riferimento al parere della CSV in quanto l’istruttoria ha subito dei rallentamenti proprio in seguito ad alcune richieste di chiarimento della CSV.
CENTENARO: dichiara che la proposta di deliberazione viene inviata in consiglio comunale per la discussione.
Alle ore 16.40 il presidente Saverio Centenaro, in assenza di altre richieste di intervento ed esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.
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