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V Commissione - Verbale

Seduta del 31-03-2009 ore 15:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Patrizio Berengo, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Felice Casson, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Danilo Corrà, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Valerio Lastrucci, Alessandro Maggioni, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Diego Turchetto, Roberto Turetta, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Patrizio Berengo, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Valerio Lastrucci, Carlo Pagan, Raffaele Speranzon, Giuseppe Toso, Diego Turchetto, Roberto Turetta, Cesare Campa (sostituisce Michele Zuin), Daniele Comerci (sostituisce Fabio Toffanin), Giacomo Guzzo (sostituisce Alfonso Saetta), Maria Paola Miatello Petrovich (sostituisce Bruno Filippini), Jacopo Molina (sostituisce Franco Ferrari)

 

Altri presenti: Assessore Gianfranco Vecchiato, Funzionario Luca Barison

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione P.D. 550 del 16.02.09 – Piano di lottizzazione di iniziativa privata in Z.T.O. “C2RS n. 112” in località Ca’ Sabbioni – Valutazione negativa con proposta di restituzione ai sensi dell’art. 20 c. 1 L.R. del 23.04.2004 n. 11.

Verbale

Alle 15.20 il presidente Saverio Centenaro, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.

CENTENARO: legge l’argomento all’ordine del giorno e sottolinea che è la prima volta che la commissione, sotto la sua presidenza, esamina una P.D. che contiene la proposta di restituzione.

BARISON: illustra la P.D. Spiega che il testo della P.D, e la relazione istruttoria descrivono adeguatamente e nel dettaglio l’iter di questo provvedimento. Fa presente che l’avvocatura civica nella persona dell’avvocato Gidoni e il segretario Generale, dott.ssa Carcò si sono consultati per verificare l’iter opportuno per questo tipo di P.D.

Alle 15.40 entrano i consiglieri Guzzo e Berto.

VECCHIATO: fa presente che il 23 marzo la Soprintendenza ha concluso la relazione preordinata all’approvazione al decreto di vincolo che è stato trasmesso alla Soprintendente per la firma. Spiega che la Soprintendenza ritiene che lo spazio di vincolo debba riguardare un ambito piuttosto esteso. Sostiene che si è ritenuto di non accogliere l’edificazione nella posizione proposta e, a questo punto, si potrebbe riproporre l’edificazione in altra parte del lotto oppure, se viene accettata una mediazione con l’amministrazione, un credito edilizio per edificare da un’altra parte.

Alle 15.50 esce il consigliere Toso.

BARISON: sottolinea che la Soprintendenza non riconosceva il miglioramento.

PAGAN: considerato che la posizione della Soprintendenza è quella di vincolare l’area e il decreto sarà di prossima emanazione, la zona non sarà edificabile. Chiede di sapere cosa potrebbe succedere se il consiglio comunale non si esprimesse sul provvedimento. Chiede perchè non è in atto una trattativa con i privati visto che sarebbe una strada auspicabile e percorribile.

MOLINA: chiede per quale motivo questa P.D. è all’esame del consiglio comunale. Pone l’accento sul fatto che la giunta non ha adottato questo provvedimento e che l’art. 20 della L.R. 11/2004 cita che in mancanza di adozione da parte della giunta il piano va restituito. Chiede se si è scelto questo tipo di percorso per evitare di incorrere nell’applicazione del comma 2 dello stesso art. 20. Ritiene che sia meglio approfondire tali aspetti con la presenza dell’avvocatura civica.

CAPOGROSSO: ritiene che un’eventualità poteva essere quella che la giunta adottasse la proposta, che fosse successivamente portata in consiglio comunale il quale, eventualmente, poteva rifiutarla in relazione alla scheda tecnica. Ritiene che vada perseguita la riallocazione dell’edificazione in un altro ambito dopo la definizione del PAT. Sostiene che il consiglio comunale dovrebbe esprimersi su una proposta di delibera dopo un iter normale e non in mancanza di adozione.

GUZZO: chiede se i privati sono d’accordo sullo spostamento della volumetria.

CENTENARO: concorda sul fatto che la proposta di delibera debba essere attentamente valutata tuttavia mette in evidenza il fatto che il parere della CSV non è vincolante e che di fronte a pareri contrari della CSV l’amministrazione si è comportata nei modi più disparati pertanto non risulta corretto che il Comune faccia l’istruttoria sul parere della CSV per dare una valutazione negativa del progetto. Alla luce di questo afferma che risulta poco sostenibile il primo punto del deliberato mentre appare maggiormente sostenibile fare una scelta di diniego in conseguenza del decreto di vincolo della Soprintendenza che sta per essere emesso. Ritiene che il provvedimento non sia di competenza del consiglio comunale ma è la giunta a doversi assumere la responsabilità. Fa presente che la Municipalità è ancora all’interno dei termini temporali per l’espressione del parere pertanto dopo la sua espressione la V^ commissione dovrà a sua volta convocarsi. Dichiara di essere d’accordo nel perseguire la strada del credito edilizio ma è necessario tener conto che se i privati non intendono perseguire questa strada la giunta ha la possibilità di restituire il piano.

LASTRUCCI: esprime contrarietà al fatto che venga chiesto di pronunciarsi al consiglio comunale. Chiede se ci sono contatti con i privati per una possibile negoziazione. Afferma di voler avere a disposizione il decreto di vincolo che sarebbe alla firma della Soprintendente prima di votare questo provvedimento.

BARISON: rispondendo ad alcune delle domande dichiara che se non ci fosse un pronunciamento da parte dell’amministrazione probabilmente potrebbe esserci un commissariamento della pratica. Sottolinea che la Legge Reg. 11/2004 prevede che la giunta debba entro 90 giorni adottare o respingere il piano ma è anche vero che le norme tecniche attribuiscono al consiglio comunale la facoltà di approvare piani con assetti urbanistici diversi da quelli previsti dalle grafie o dalle schede norma della V.P.R.G., a condizione che questi siano ritenuti migliorativi, con particolare riferimento alla fruizione pubblica degli spazi. Afferma che questo piano prevede una definizione degli spazi diversi da quelli previsti dalla vigente VPRG pertanto, alla luce di tutto ciò, evitare la possibilità al consiglio comunale di esprimersi potrebbe essere stato un vizio formale. Specifica che i contatti con i privati ci sono stati ma non hanno portato frutti positivi.

Alle 16.10 escono i consiglieri Turchetto, Cavaliere e Campa.

VECCHIATO: afferma che l’oggetto principale di questo provvedimento è Forte Tron e ciò che gli sta attorno rappresenta un contorno. Fa presente che i contati con i privati si sono verificati e ne descrive brevemente l’esito.

Alle 16.20 entra l’avvocato Gidoni.

GIDONI: sottolinea che nella norma di piano è previsto che si può valutare se la proposta è migliorativa e questo può farlo solo chi ha approvato il PRG cioè il consiglio comunale .

CAPOGROSSO: ritiene fosse più logico che la giunta adottasse e il consiglio comunale esaminasse l’adottato e apparendo non migliorativo eventualmente lo rigettasse.

BARISON: pone un interrogativo rispetto a che cosa avrebbe dovuto adottare la giunta.

Alle 16.35 esce il consigliere Guzzo

LASTRUCCI: chiede per quale motivo, se il consiglio comunale è chiamato a valutare solo se se è presente un aspetto migliorativo nel piano, è in atto la discussione quando la Soprintendenza sta per emettere un vincolo. Ritiene che, se non è possibile per i privati che venga approvato il progetto, devono essere rifusi delle spese per la progettazione e deve essere data loro la possibilità di edificare in altro luogo.

MOLINA: afferma che se l’oggetto è quello indicato nella P.D. la giunta ha il dovere di esprimersi e non sussiste motivo che sia restituita al consiglio comunale. Richiama la gerarchia delle fonti normative.

LASTRUCCI: chiede se il Ministero può emettere dei decreti di vincolo così repentinamente.

GIDONI: risponde che il ministero può vincolare qualsiasi cosa in qualsiasi momento in quanto si tratta di valutazioni discrezionali. Distingue tra vincoli diretti ed indiretti.

VECCHIATO: spiega che negli ultimi tempi la Soprintendenza è molto cauta nell’emettere decreti di vincolo e quindi se in questo caso lo sta emettendo si presume che sono stati raccolti elementi siufficietemente significativi in tal senso.

BARISON: precisa che forse il decreto di vincolo potrebbe riguardare un’area anche più vasta di quella interessata alla lottizzazione.

GIDONI: spiega che anche l’avvocatura civica ha avuto alcuni dubbi sull’iter da riservare a questa proposta di delibera ma si è voluto tener conto del fatto che il consiglio comunale doveva giudicare se vi era un aspetto migliorativo. Spiega quindi che la giunta non ha adottato la proposta in quanto non riteneva fosse migliorativa ma, in quanto è stato il consiglio comunale a approvare le regole del Piano è giusto che spetti al consiglio comunale stesso di valutare se la proposta è ritenuta migliorativa.

CAPOGROSSO: mette in evidenza il fatto che i proponenti non avevano diritto ad edificare nell’ambito che loro stessi hanno proposto ma in un ambito diverso. Pone una riflessione sull’opportunità che si potesse fare l’adozione da parte della giunta e che la PD fosse trasmessa al consiglio comunale con una nota informativa che riportasse il giudizio inopportuno sul piano da parte della giunta.

GIDONI: afferma che questo percorso avrebbe presentato delle difficoltà.

CENTENARO: fa presente che la PD non può essere comunque licenziata in quanto manca il parere della Municipalità. Sottolinea l’esigenza di avere dei chiarimenti dal punto di vista procedurale.

Alle ore 17.00 esaurito l’ordine del giorno e in assenza di altre richieste di intervento il presidente Saverio Centenaro dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 17-04-2009 ore 12:51
Ultima modifica 17-04-2009 ore 12:51
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