Seduta del 18-03-2009 ore 10:00
congiunta alla II Commissione
Consiglieri componenti le Commissioni: Giovanni Azzoni, Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Felice Casson, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Giorgio Chinellato, Daniele Comerci, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Anna Gandini, Giacomo Guzzo, Alessandro Maggioni, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Ezio Oliboni, Carlo Pagan, Vittorio Pepe, Giorgio Reato, Alfonso Saetta, Giovanni Salviato, Raffaele Speranzon, Silvia Spignesi, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Diego Turchetto, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Giovanni Azzoni, Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Giorgio Chinellato, Daniele Comerci, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Ezio Oliboni, Giorgio Reato, Alfonso Saetta, Giovanni Salviato, Silvia Spignesi, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Cesare Campa (sostituisce Michele Zuin), Franco Conte (sostituisce Vittorio Pepe), Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson), Piero Rosa Salva (sostituisce Diego Turchetto)
Altri presenti: Sindaco Massimo Cacciari, Assessore Giuseppe Bortolussi, Direttore Generale Vincenzo Sabato, Direttore Michela Lazzarini, Dirigente Francesco Bortoluzzi, Funzionario Michele Dal Zin, Presidente del COSES Micelli, Operatore di Murano: Toso
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 10.10, il Presidente della IX Commissione Consiliare, Giorgio Chinellato, assume la presidenza delle commissioni congiunte, e constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
CHINELLATO ricorda ai commissari che in data 4 Marzo u.s. si è proceduto all’illustrazione e all’esame della proposta di deliberazione con l’Assessore Bortolussi, e che in data 11 Marzo u.s. si è proseguito l’esame con la presenza del Presidente di Abate Zanetti, l’ing. Paruzzolo oltre che del Direttore Generale.
CACCIARI ricorda la missione di Abate Zanetti s.r.l. in merito all’addestramento e alla qualificazione professionale nell’ambito del Vetro di Murano, illustrando dettagliatamente i contributi erogati dal Comune di Venezia dal 2001, circa 500 milioni di Lire, fino ai circa 85.000 Euro dell’anno 2008. Interviene in merito ai problemi strutturali di deficit societario e alla scarsa partecipazione delle aziende locali nella scuola. Ricorda il preciso quadro normativo, con gli interventi puntuali della Corte dei Conti, verso l’operato degli enti locali che mantengono quote societarie in aziende in perdita. Precisa che con la proposta di deliberazione si cercherà di attuare un concreto rilancio della scuola, grazie all’interessamento dimostrato da una cordata imprenditoriale Muranese e da un soggetto privato specializzato nella formazione del personale, mantenendo una quota del 5% al fine di poter intervenire ed indirizzare la società. Conclude affermando che qualora il processo di dismissione non dovesse andare in porto, l’unica soluzione prospettabile sarà portare i libri contabili in tribunale al fine delle procedure di fallimento.
OLIBONI in riferimento alla questione dei vincoli di detenzione di quote di capitale in società in perdita, chiede se il Comune di Venezia potrà detenere la quota del 5%. Chiede se con la detenzione della quota del 5%, il Comune di Venezia potrà intervenire nel merito della Scuola Abate Zanetti.
CACCIARI precisa che qualora dopo la dimissione della quota pari al 28% del capitale sociale, la società continuasse a perdere economicamente, l’Amministrazione Comunale effettuerà altre e successive valutazioni. Inoltre afferma che il Comune di Venezia resterà proprietario dell’immobile sede della Scuola Abate Zanetti, ricordando che non è competenza dell’Amministrazione Comunale la produzione del vetro e la formazione professionale; precisa che l’attività istituzionale della Scuola rimarrà tale e quale, solo che la proprietà non sarà esclusivamente pubblica.
CACCIA ricorda che nel corso delle diverse riunioni è emersa l’inadeguatezza della forma societaria rispetto agli obiettivi statutari, intervenendo in merito alla competenza nella formazione e nella possibilità di finanziamenti Europei. Interviene in merito al fatto che, a fronte dei continui impegni da parte dell’Amministrazione Comunale, gli altri soci, Provincia di Venezia e Camera di Commercio, si sono progressivamente disimpegnati verso Abate Zanetti, con le conseguenti problematiche dal punto di vista finanziario e bancario. Argomenta sui possibili soggetti privati interessati all’acquisto delle quote dimesse e alle relative situazioni societarie. Ritiene che l’Amministrazione Comunale debba affrontare con attenzione strategica l’intera situazione produttiva della realtà Muranese.
CONTE ritiene che grazie alle riunioni di commissione si è riusciti ad approfondire e meglio capire la realtà di Abate Zanetti, affermando che è favorevole all’approvazione della proposta di deliberazione; suggerisce, dato il contesto particolare di crisi economica, di valutare la necessità ed opportunità a mantenere una partecipazione del 5% in Abate Zanetti.
SALVIATO afferma, a nome del gruppo consigliare UDC, che voterà favorevolmente alla proposta di deliberazione, dato il senso di razionalizzazione ed ottimizzazione delle diverse società partecipate dal Comune di Venezia.
AZZONI ricorda che le sue obiezioni passate, non erano tanto sulla scelta di dismettere le quote azionarie, ma sull’assenza di un progetto concreto alla base. Ricorda l’esperienza positiva della Casa dell’Ospitalità a Mestre e ricorda l’intervento del Presidente Paruzzolo in merito alle passate gestioni fallimentari dell’Azienda. Domanda come mai non si è deciso di modificare la forma giuridica di Abate Zanetti, data l’impossibilità come s.r.l. di accedere alla richiesta di contributi Europei per la formazione. Ritiene che le dismissioni delle quote di Abate Zanetti, debbano inserirsi in un contesto più ampio di discussione relativo all’intero comparto del Vetro di Murano.
BONZIO esprime le sue perplessità alla proposta di deliberazione per mancanza di motivazione nella scelta dell’Amministrazione Comunale di dismettere le quote detenute al fine del rilancio societario.
CACCIARI risponde che in questo ultimo periodo si è dato corso ad un lungo processo di mediazione, che altrimenti avrebbe già comportato la consegna dei libri contabili in Tribunale. Afferma che quello all’esame delle commissioni è l’ultimo tentativo per tentare di rilanciare la Scuola, al fine di cercare di trovare i privati in grado di investire e gestirne il rilancio.
BONZIO interviene in merito alla possibilità di modifica della forma societaria al fine di poter entrare nel mondo della formazione, ricordando l’emendamento presentato in sede di Bilancio di Previsione 2009 sulla possibilità di erogare circa Euro 500.000 per la formazione dei cassi integrati. Preannuncia che presenterà una proposta di deliberazione per acquisire le quote, in corso di dismissione da parte della Provincia di Venezia e della Camera di Commercio, e dando mandato della modifica della forma societaria. Invita il Presidente della Commissione a proseguire l’esame della proposta di deliberazione congiuntamente.
CHINELLATO ritiene che le scelte dell’Amministrazione Comunale devono tenere in considerazione anche le norme del Codice Civile in materia societaria, e ricordando bene che il Comune di Venezia deteneva solo il 33,3% del capitale sociale di Abate Zanetti. Ricorda che sia la Provincia di Venezia, all’unanimità, che la Camera di Commercio hanno già deliberato le relative dismissioni di quote.
CACCIARI ribadisce la situazione deficitaria di Abate Zanetti e i tentativi di rilancio dei soci pubblici. Ricorda che il Comune di Venezia manterrà oltre al 5%, anche la proprietà dell’immobile con la conseguente determinazione dei canoni d’affitto, e che comunque l’Amministrazione Comunale sarà presente a Murano con il finanziamento al marchio del Vetro e alla Stazione Sperimentale. Aggiunge che con la presente proposta di deliberazione si tenta di risolvere soltanto la questione relativa alla Scuola Abate Zanetti, e che con i soci privati che entreranno nel capitale sociale si discuterà della soluzione aziendale più congrua ed idonea al fine del suo rilancio.
AZZONI precisa che non era in dubbio la cessione delle quote, ma l’assenza di un concreto progetto di rilancio. Domanda cosa succederebbe se oltre alle attuali manifestazioni di interesse apparse sui giornali, si presentassero altri soci privati per rilevare le quote dimesse.
CACCIARI precisa che sarà predisposto un bando pubblico per l’individuazione dei soggetti privarti interessati all’acquisizione delle quote dimesse.
BORTOLUSSI aggiunge che è stato elaborato dagli uffici un emendamento per avere maggiori garanzie future in Abate Zanetti dopo la dismissione della quota di competenza del Comune di Venezia, e che comunque lo Statuto e il Bando prevedranno le garanzie auspicate dai consiglieri comunali.
CACCIARI dichiara di essere disponibile a fornire ai consiglieri comunali un fac simile di schema di bando.
MIATELLO interviene sulla questione produttiva di Murano e sul fatto che la Scuola Abate Zanetti, secondo gli imprenditori locali, potesse acquisire il loro know how acquisito negli anni a discapito della formazione interna acquisita lavorando.
CACCIARI ritiene che il tentativo di rilancio della Scuola Abate Zanetti farà da motore trainante per tutta la realtà produttiva Muranese, argomentando sul futuro della società. Ribadisce che nello schema del bando di gara saranno stabiliti e specificati i criteri per la selezione dei soggetti privati.
BARATELLO dichiara di essere favorevole alla proposta del Sindaco, e ricorda come dalla costituzione della Società, il suo capitale sociale si è progressivamente ridotto a causa delle perdite maturate nel corso degli anni. Afferma che dal punto di vista contabile le uniche soluzioni ammissibili sono o la ricapitalizzazione da parte dei soci o la cessione delle relative quote detenute; ricorda che all’interno della realtà Muranese c’è un progressivo processo di trasformazione con la delocalizzazione delle produzioni in terraferma e ricorda che il Comune di Venezia, essendo titolare dell’immobile, potrà intervenire in Abate Zanetti determinando il canone di locazione. Ritiene che la proposta di deliberazione possa essere inviata in Consiglio Comunale.
MICELLI interviene sulla realtà della Scuola Abate Zanetti e argomenta in merito al distretto produttivo del vetro di Murano, ricordando che dalle ultime rilevazioni effettuate si sta attuando un calo del 30%, legato principalmente alle vendite verso gli Stati Uniti. Precisa che non tutte le aziende del vetro sono in difficoltà, ricordando come una recente pubblicazione ha individuato circa 60 aziende creative ed esportabili fuori confine locale, nelle quali si trovano 12 aziende Muranesi. Precisa che di queste 12 aziende, solo 3 producono a Murano mentre le altre 9 sono fuori dei confini dell’Isola. Argomenta sul ruolo di rilancio che potrebbe avere la Scuola Abate Zanetti, come motore trainante del sistema produttivo Muranese al fine di attuare un progetto complessivo di rilancio. Auspica che gli stessi imprenditori possano diventare protagonisti del vetro modernizzandosi nella produzione e nella commercializzazione dei prodotti e che con la Regione Veneto possa aprirsi il percorso futuro della formazione nella scuola.
BONZIO interviene in merito all’esigenza di creare un “circolo culturale” proprio per le caratteristiche dell’arte Muranese in riferimento alle ipotesi di rilancio della Scuola e del distretto del vetro. Ricorda la proposta formulata dal gruppo consiliare di PRC durante il bilancio di previsione 2009 in merito alla formazione del personale.
CACCIA ritiene che l’azione istituzionale contribuisce alla costruzione di distretti produttivi che si sviluppano a livello locale; interviene sulla questione della competizione internazionale e della tutela dei brevetti, in riferimento alle difficoltà degli imprenditori locali ad intervenire concretamente nei progetti, come ad esempio la Scuola Abate Zanetti, proposti dalle istituzioni locali.
MICELLI argomenta in merito alla necessità di fare cultura per rilanciare le produzioni locali di eccellenza e al concetto di proprietà intellettuale. Ricorda le difficoltà avute a Murano per tutelare i marchi e i brevetti delle produzioni locali, aggiungendo che normalmente i distretti funzionano quando esiste un progetto condiviso da tutti. Nella realtà Muranese, a volte, si trovavano le opposizioni dei produttori locali, ma ritiene, sulla base di altre esperienze, che il connubio tra pubblico e privato possa funzionare concretamente.
CHINELLATO invita gli Assessori e i dirigenti a predisporre lo schema di bando da inviare successivamente ai consiglieri comunali.
BORTOLUSSI precisa che il Comune di Venezia nel corso degli anni ha contribuito in maniera maggiore, affidando alla Scuola iniziative di carattere culturale, proprio per farne continuare l’attività. Ricorda che inizialmente Abate Zanetti era stata costituita come s.c.r.l. e che alcuni corsi realizzati sono stati prodotti tramite il contributo dell’Associazione degli Industriali. Ritiene che i principali ostacoli avuti in Abate Zanetti sono rappresentati dal fatto che la scuola non poteva effettuare corsi a stranieri per insegnare le tecniche Muranesi e che le Aziende non mandavano i giovani, perché preferiscono fare la formazione in vetreria. Ricorda i vincoli burocratici che hanno limitato l’operatività della Scuola Abate Zanetti.
TOSO illustra ai componenti della commissione, sulla base di un documento consegnato ai consiglieri comunali, la situazione produttiva di Murano e della Scuola Abate Zanetti. Conclude auspicando che l’Amministrazione Comunale possa intervenire concretamente a Murano per un rilancio economico di tutta l’isola.
BORTOLUSSI ricorda che l’Amministrazione Comunale oltre ad essere presente in Abate Zanetti, interviene economicamente ogni anno anche per la Stazione Sperimentale del vetro e nella promozione del marchio.
CAMPA ricorda che dall’esame della proposta di deliberazione relativa alle dismissioni di quote in Abate Zanetti, si sta, con le diverse audizioni, intervenendo e focalizzandosi sull’intera questione Muranese. Ritiene che, dato il contributo annuo di soli Euro 60.000, bisogna capire perché Provincia di Venezia e Camera di Commercio intendono dismettere le loro quote e quali azioni concrete intenderanno intraprendere sul distretto Muranese. Auspica che il Comune di Venezia attui una concreta azione di difesa del territorio, ricordando che parte dei turisti che vengono a Venezia vanno a Murano a vedere le produzioni vetraie.
CACCIA auspica che in futuro si possa discutere e rivedere la partecipazione dell’Amministrazione Comunale in PromoVetro.
Alle ore 12.05, il Presidente della IX Commissione Consiliare, Giorgio Chinellato, in assenza di altre richiesta d’intervento ed esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.
scarica documento in formato pdf (39 kb)
Atti collegati | ||
convocazione | tabella presenze | resoconto sintetico |
---|---|---|
leggi | apri | leggi |