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V Commissione - Verbale

Seduta del 08-11-2005 ore 15:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Valerio Lastrucci, Tobia Bressanello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Fabio Muscardin, Michele Mognato, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Franco Conte, Giacomo Guzzo, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Valerio Lastrucci, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Michele Mognato, Roberto Turetta, Fabio Toffanin, Giacomo Guzzo, Diego Turchetto, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello (sostituisce Tobia Bressanello)

 

Altri presenti: Assessore Gianfranco Vecchiato, rappresentanti del Comitato "Dieci metri": sig. Giusto Cavinato e G. Pighin, VIce Direttore G.B. Rudatis, Funzionario Luca Barison, Delegato MUnicipalità di Favaro: Paolo Vettorello.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione del Comitato "Dieci Metri"
  2. Esame della proposta di deliberazione P.D. 2825 del 25.7.05 - Variante al Piano di Lottizzazione C2Rs n. 49 in località Favaro Veneto, Via Gobbi - Ditta: C.D.F. srl. Approvazione
  3. Esame della proposta di deliberazione P.D. 3322 del 21.9.05 - Variante al Piano di Lottizzazione C2RS n. 48 in località Catene, Via Trieste. Ditta: Porto Seguro. Approvazione

Verbale

Alle ore 15.45 il Presidente CENTENARO, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.

CENTENARO: punto 1): comunica che l’audizione di oggi è stata concessa sulla base di una specifica richiesta da parte del Comitato “10 metri”.

CAVINATO: consegna copia e illustra i contenuti del documento allegato al presente verbale.

RUDATIS: la sentenza della Corte Costituzionale afferma dei principi nuovi, toglie la possibilità alla Regione di legiferare su questa materia, la cui competenza diventa statale. Non più quindi materia urbanistica, ma civilistica che richiama un ordine superiore di interesse pubblico per cui, attraverso piano attuativo o altro, è consentita la deroga dei dieci metri previsti dal Codice Civile. Le conseguenze sono la possibilità per il cittadino di ricorre al giudice ordinario e la possibilità che vengano chiesti danni alla pubblica amministrazione che ha rilasciato le concessioni edilizie. Per questo si è provveduto subito a redigere le schede norma puntuali con planivolumetrico. Ricorda che la seconda deliberazione di schede norma era rimasta sospesa dalla precedente consigliatura, ma dovrebbe essere ripresentata a breve. L’Avvocatura Civica suggerisce inoltre di chiedere la modifica della legge nazionale, stante il fatto che la situazione edilizia, rispetto agli anni ’60, è molto cambiata e potrebbe essere lasciata agli enti locali la scelta di determinare le distanze più idonee.

VECCHIATO: la situazione è diffusa in tutta la regione e si sperava che la nuova legge regionale risolvesse la situazione, ma non è stato così. Il PAT ci consentirà di arrivare a chiudere la questione, nel frattempo proseguiremo nel lavoro delle schede norma, che però potrebbero essere impugnabili. Fa sapere che alcuni professionisti, venuti a conoscenza dei casi specifici, stanno speculando sui cittadini. Ci sono dei casi molto complessi e di difficile soluzione. L’unico risultato ottenuto fino ad ora è il blocco delle demolizione per effetto dell’interpretazione della Provincia, che non ha ravvisato la lesione di un interesse pubblico.

PIGHIN: fa rilevare che altrettanto grave è il problema delle altezze, con sentenze spesso contraddittorie, e con la conclusione che oggi viene applicata la norma più restrittiva. Il Comune può sensibilizzare i propri parlamentari di riferimento, affinché sostengano l’approvazione di una proposta di legge, già presentata, che eliminerebbe gli effetti del Decreto ministeriale.

CAPOGROSSO: ricorda di aver sempre sollecitato la continuazione del lavoro sulle schede norma, anche se è perplesso sulla necessità di dover regolarizzare tutto il territorio della terraferma in modo così puntuale. Non avrebbe mai consigliato a nessuno di disattendere il decreto del 1968 e ricorda che le concessioni sono sempre “fatto salvo il diritto di terzi”. Ritiene che la volontà dell’Amministrazione di risolvere il problema ci sia effettivamente stata, ma ora difficilmente potrà intervenire nei rapporti civilistici.

MAZZONETTO: chiede quali sono i tempi per l’approvazione del PAT. Ritiene che la sentenza della Corte Costituzionale tenda al centralismo, togliendo potere agli Enti Locali per riportarlo allo Stato, e quindi il problema è anche politico. Invita ciascun consigliere a sollecitare i propri parlamentari di riferimento.

LASTRUCCI: chiede quale sia l’altezza legale e quella tecnica dei fabbricati, in modo da poterle conformare in futuro.

RUDATIS: risponde: stiamo lavorando sul documento preliminare al PAT che dovrebbe esser pronto entro l’anno, poi però ci sarà l’iter procedurale di approvazione che è molto lungo e farraginoso e ritiene che ci vorranno quindi non meno di due anni per la sua approvazione. Riguardo alle altezze fa notare che le varie sentenze hanno prodotto molta confusione e comunque fa presente che le schede norma non riguardano questo aspetto.

VECCHIATO: ritiene che la modifica parlamentare della legge sia un strada certamente da percorre, anche se, fa notare, siamo in scadenza di mandato legislativo e teme che non ci sarà il tempo necessario. È preoccupato per le possibili richieste di danno al Comune, anche se poi lo stesso potrà rivalersi sulla Regione.

CENTENARO: da parte sua e della Commissione garantisce al Comitato il massimo interessamento per il futuro e assicura che la questione verrà seguita attentamente anche nell’esame del PAT.

Il punto 1) viene concluso.

Ore 16.35

BARISON: illustra il punto 2): si tratta di un ampliamento di un PDL di circa 200 mq. conseguente alla approvazione del PRG.

VETTORELLO: illustra il parere della Municipalità che è favorevole con osservazioni.

BARISON: illustra le controdeduzioni (consegnate ai commissari) al parere della Municipalità.

RUDATIS: sostiene che non sia possibile obbligare i lottizzanti a fare cose diverse da quanto stabilito nella convenzione, anche se però gli stessi sono disponibili ad accordarsi con la Municipalità per modificare su alcuni punti.

CENTENARO: chiede se ci possa essere un atto che indichi la volontà del Consiglio Comunale di dare attuazione alle richieste della Municipalità.

RUDATIS: ritiene che tale indicazione possa venire aggiunta al documento di controdeduzioni al parere della Municipalità, che fa parte integrante della deliberazione.

CAPOGROSSO: vuole capire la filosofia che aveva indotto il Consiglio Comunale a concedere la possibilità di aumentare il terziario/residenza nelle aree C2RS e chiede inoltre di quanto è cambiata la situazione e se rientra all’interno dei parametri della residenzialità.

RUDATIS: la modifica normativa nasce da alcune osservazioni che a suo tempo è sembrato logico accogliere, vista la limitatezza delle richieste. In sostanza è stata lasciata facoltà ai lottizzanti di scegliere l’uso commerciale o residenziale a seconda della loro convenienza. Ritiene comunque possibile effettuare delle prove per verificare la dimensione del fenomeno.

CAPOGROSSO: propone di rinviare il licenziamento dei punti 2 e 3, in attesa di avere quanto richiesto, in modo da poter meglio valutare se votare a favore o contro in Consiglio Comunale.

CENTENARO: ritiene che non si possa fermare l’approvazione di deliberazioni, i cui parametri sono già previsti dalla scheda norma, scheda a suo tempo già votata dal Consiglio Comunale.

LASTRUCCI: sostiene che il dimensionamento vada fatto su volumetrie complessive, non puntuali.

MAZZONETTO: chiede una breve illustrazione delle caratteristiche delle aree C2RS. Ritiene opportuno, nel caso specifico, prevedere un aumento dei parcheggi.

BARISON: fa presente che i progetti dei privati vengono sempre valutati dagli uffici per capire quale siano le esigenze della zona in cui ricade il piano. Ricorda che l’art. 8 delle NTA del PRG prevede comunque l’ampliamento a commerciale con semplice DIA.

TURETTA R.: fa presente che arriveranno decine di C2RS a breve e, se sono coerenti con gli strumenti urbanistici, l’Amministrazione ha l’obbligo di concludere i procedimenti.

CENTENARO: propone di licenziare la proposta di deliberazione.

RUDATIS: si impegna a fornire i dati richiesti, ma chiarisce che gli uffici sono in grado di produrre solo dati numerici.

MAZZONETTO: si associa alla richiesta del cons. Capogrosso e propone pertanto di rinviare il punto in discussione. Chiede che le spiegazioni dei provvedimenti avvengano con termini più semplici e meno tecnici.

VECCHIATO: ritiene che la curiosità del cons. Capogrosso non sia banale e che vada fatto un ragionamento anche sulla questione del dimensionamento residenziale del PRG. Ritiene che, se ciò è utile, si possa comunque rinviare l’approvazione del provvedimento di un’altra settimana.

LASTRUCCI: fa notare che il calcolo della superficie lorda di pavimento, diviso 50, già fornisce il numero degli abitanti equivalenti.

BARISON: non condivide il sistema di calcolo, è parziale.

CENTENARO: propone il rinvio dei punti 2) e 3) ad altra riunione. La Commissione approva.


Alle ore 17.20 la riunione ha termine.


 


Allegati
 
Allegato (doc - 98 kb)

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 14-11-2005 ore 00:00
Ultima modifica 14-11-2005 ore 00:00
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