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VI Commissione - Verbale

Seduta del 04-11-2005 ore 10:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Ivano Berto, Carlo Pagan, Piero Rosa Salva, Alessandro Maggioni, Giorgio Chinellato, Fabiano Turetta, Patrizio Berengo, Silvia Spignesi, Daniele Comerci, Michele Mognato, Roberto Turetta, Maurizio Baratello, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Vittorio Pepe, Giacomo Guzzo, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Cesare Campa, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Ivano Berto, Piero Rosa Salva, Alessandro Maggioni, Giorgio Chinellato, Patrizio Berengo, Daniele Comerci, Michele Mognato, Roberto Turetta, Vittorio Pepe, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Giampietro Capogrosso (sostituisce Carlo Pagan), Claudio Borghello (sostituisce Silvia Spignesi)

 

Altri presenti: prof. Riccardo Caldura, dott. Michele Casarin, dott. Bonifacio Andrea,rappresentanti associazioni culturali.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione con il Gruppo di lavoro su Mestre
  2. problematiche relative alla Biblioteca civica centrale di Mestre

Verbale

Alle ore 10.15 il Presidente Turetta R., constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la riunione.


TURETTA R.: oggi il Gruppo di lavoro su Mestre ci illustrerà il documento da loro prodotto, che è già stato consegnato ai consiglieri (punto 1). Approfittando della presenza del dott. Casarin affronteremo poi anche i problemi relativi alla Biblioteca civica di Mestre (punto 2).

CASARIN: rappresenta a questa riunione l’Assessore e il Direttore che non sono potuti intervenire. Premette che il lavoro svolto corrisponde a precise indicazioni del Sindaco su quattro grandi temi: Candiani, Biblioteca civica, Galleria contemporaneo, Forte Marghera. Precisa che alcune scelte competono comunque alla parte politica, infatti il gruppo si è limitato a delineare un quadro tecnico estremamente realistico, tenendo conto delle risorse a disposizione e quindi proponendo progetti attuabili da subito.

CALDURA: fa sapere che il progetto oggi in illustrazione ha ottenuto la preventiva approvazione da parte del Sindaco e dell’Assessore, prima di essere divulgato. Si viene configurando un “sistema contemporaneo della terraferma” improntato sui quattro nuclei, più uno (museo della città) per il quale si forniscono solo indicazioni. Le strutture ci sono, bisogna decidere cosa farne e soprattutto risolvere le situazioni esistenti. Candiani: il secondo piano diventerà una specie di laboratorio su Mestre 900 per allevare e crescere le tracce culturali del museo della città, che ci vedrà impegnati nel prossimo futuro con un grande sforzo per concretizzare il progetto; nel terzo piano è previsto un luogo per la fotografia contemporanea internazionale, dedicando una sala della memoria al fotografo Paolo Costantini, utilizzando la sua grande collezione, già in nostro possesso e quindi esponibile da subito; va poi incrementata la raccolta e la fruibilità dei materiali della mediateca; ci sarà una collaborazione fattiva con l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale, tenendo presente però che non è tecnicamente possibile posizionare al Candiani tutto il materiale dell’Archivio, ma solo la parte che riguarda la filmografia su DVD, la rivisteria internazionale e i video d’arte; sono previste inoltre iniziative di studio e va verificata la possibilità di collocare il materiale del museo della città; al primo piano rimane la sala conferenze e gli uffici saranno utilizzati come laboratori; al piano terra si è ritenuto di non intervenire per ora, ma in futuro potrà esserci anche qui una riorganizzazione; anche al quarto piano si è pensato di non intervenire in quanto c’è già una programmazione interessante. Galleria del Contemporaneo: va rilanciata la sua funzionalità, lo spazio è stato restaurato in modo adeguato alle sue funzioni e c’è l’ipotesi di attrezzarvi una “galleria delle gallerie” destinata a mostrare quanto di culturalmente interessante viene prodotto nel nostro territorio. Forte Marghera: sono state fatte delle indicazioni di massima, l’area va attrezzata adeguatamente per gli usi che vi sono previsti (Parco urbano delle produzioni creative), va deciso cosa fare dei manufatti storico-militari che insistono sull’area e che presentano dei vincoli che fanno propendere per la conservazione e restauro dell’esistente, previo uno studio che analizzi la struttura, per poi coinvolgere i privati a investire sull’area. Conclude con alcune osservazioni sul museo della città.

Alle ore 10.45 entrano i conss. Maggioni, Guzzo e Mognato

BONIFACIO: su Forte Marghera: c’è un costo attuale e costante dovuto al deperimento dei manufatti, costo del quale va tenuto conto. Nel sito vanno individuate attività che producano cultura, ma anche reddito sufficiente per mantenere le strutture. Elenca le attività di cui si occupa la soc. Marco Polo Sistem.

CASARIN: Biblioteca civica di Mestre: è un patrimonio essenziale della città, luogo dove si forma la cultura cittadina, nonché luogo di socializzazione. È l’unica struttura a Mestre ed è frequentata da oltre 100000 presenze l’anno, in un edificio assolutamente non idoneo per problemi tecnici e logistici. Il patrimonio librario attuale della biblioteca (70000 volumi) è molto al di sotto della media europea e, se si vuole uscire dal basso profilo attuale, adeguandosi semplicemente agli standard, si dovrebbero acquisire circa 500000 volumi e quindi fare un intervento su materiale, spazi e personale. Il Bilancio del Sistema Bibliotecario è di circa 1.000.000 di euro, dei quali la metà sono destinati alla Querini Stampalia, 300.000 per spese di personale, e il rimanente per Mestre, tenendo conto che corre il rischio di venire ulteriormente diminuito, portando così ad una situazione drammatica, che pregiudicherebbe l’esistenza stessa della Biblioteca. Una possibile definitiva futura collocazione potrebbe essere Villa Erizzo.

BERENGO: chiede di poter incontrare l’Assessore in Commissione almeno una volta al mese. Chiede poi se sia stata valutata l’ipotesi di portare la Biblioteca al Candiani. Su Forte Marghera manca una idea forte che cambi la situazione della cultura a Mestre; sostiene che alcune strutture non presentano alcun pregio storico e che quindi possono venire utilizzate immediatamente; sostiene l’inutilità di prevedere un nuovo parco, quando poco distante c’è già S. Giuliano.

MAZZONETTO: ha la sensazione che in Giunta manchi un referente politico sulla cultura. È stato fatto un elenco di carenze e di strutture inutilizzate e ritiene che, in tempi di scarse risorse, non funzioneranno neanche le cose minimali. Sul Museo di Mestre fa notare che sono passati 6/7 mesi e non si vede ancora niente di concreto. Porta l’esempio di Berlino che presenta numerosi spazi museali moderni. Vista l’impossibilità di collocare l’ASAC al Candiani, prevede che il centro diventerà un crogiuolo di laboratori.

BORGHELLO: chiede cosa si intenda per laboratorio per il museo di Mestre al Candiani e quali funzioni vengono recuperate delle attuali. A suo avviso la struttura deve essere vitale e deve autosostenersi, altrimenti va ripensata drasticamente. Invita quindi a fare un ampio ragionamento sia sul Candiani che sulla Biblioteca, per poi giungere in Consiglio, senza limitarsi a proporre nuove locazioni, ma valutando tutti gli aspetti.

CAPOGROSSO: tenendo conto delle limitate risorse a disposizione, invita a valutare la diversa capacità di attrarre fruitori della cultura di Venezia rispetto a Mestre, che ha una vocazione più contemporanea. Stessa cosa vale per le biblioteche, anche se va tenuto presente che in futuro a Mestre ci saranno nuovi insediamenti universitari. Invita a fare una valutazione e una lettura attenta delle proposte fatte, per pervenire poi in tempi rapidi a soluzioni concrete, senza rimanere nell’indefinitezza. Piuttosto di rimanere in attesa di progetti ideali, che non si realizzeranno mai, propone di tenere un profilo più basso, ma con progetti realizzabili. Pone attenzione a non creare strutture che poi diventano un peso economico per la loro gestione, devono essere autonome economicamente e redditizie. Critica l’incarico affidato alla soc. Marco Polo Sistem per l’analisi della struttura di Forte Marghera, in quanto costoso e non rivolto a un progetto concreto, mentre era preferibile affidarlo direttamente a chi poi opererà nella struttura.

MOGNATO: percepisce un certo “catastrofismo” da parte dei colleghi commissari, a suo parere ingiustificato, poiché a Mestre esiste una rete molto diffusa di attività culturali, che è viva e importante, non si parte da zero. Bisogna comunque puntare a salti di qualità, per avere dei punti di eccellenza e invita ad approfondire questi temi, anche in Commissione. Sostiene che il Comune debba investire di più su Mestre, anche su questo terreno. Condivide sostanzialmente le scelte sui quattro nuclei proposti. Ritiene che Forte Marghera sia il baricentro di un’area che va da S. Giuliano e la Mestre nuova, ed è quindi una priorità sulla quale puntare l’attenzione. Afferma che il Candiani non è una scatola nuova e che vadano valutate le attività in essere per stabilire quali in futuro possano venire mantenute. Sulla Biblioteca civica si apprendono dai giornali varie operazioni immobiliari delle quali però non si sa nulla di concreto e sarebbe utile capire oggi a quale livello è la discussione. C’è un altro luogo, Villa Querini, il cui utilizzo deve essere oggetto di valutazione attenta, per la sua posizione strategica a Mestre.

CHINELLATO: partendo da questo documento, invita a trovare lo spunto per ragionare e operare le scelte migliori, allargando le prospettive.

TURETTA R.: rivolge un apprezzamento per il lavoro svolto dal gruppo, lavoro svolto con grandi difficoltà. Chiede cosa si intende per eventi fieristici a Forte Marghera.

BONIFACIO: risponde: l’idea è di spostare alcune manifestazione di carattere fieristico che oggi sono previste nel territorio mestrino, per contribuire a promuovere l’area del Forte.

BONZIO: chiede di effettuare un sopralluogo a Forte Marghera.

CASARIN: precisa che il gruppo di lavoro si è concentrato solo su quegli aspetti che il Sindaco ha indicato. Fa presente che non è possibile collocare la biblioteca civica al Candiani, per problemi di staticità e perché lo spazio sarebbe inferiore a quello attuale.

CALDURA: rileva che manca attualmente una sede per i materiali dell’ASAC e il Candiani sarebbe il primo dei contenitori da utilizzare. Fa notare che il Comune è in possesso di una quantità straordinaria di materiale fotografico che viene usato da terzi, mentre noi lo teniamo in magazzino. Nessuno oggi sa ancora quale sarà il contenuto del futuro museo di Mestre, ed è questa la prima operazione da fare, per poi passare all’aspetto espositivo e alla ricerca della sede più idonea.

MAZZONETTO: propone di mettere in connessione la biblioteca con l’Università. Chiede un ulteriore momento di discussione in Commissione su questo argomento.


Alle ore 12.10 la Commissione ha termine.


 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 29-11-2005 ore 00:00
Ultima modifica 29-11-2005 ore 00:00
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