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II Commissione - Verbale

Seduta del 04-11-2005 ore 12:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Alessandro Maggioni, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Silvia Spignesi, Daniele Comerci, Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Vittorio Pepe, Alfonso Saetta, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Alessandro Maggioni, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Franco Ferrari, Daniele Comerci, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Alfonso Saetta, Diego Turchetto, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Patrizio Berengo (sostituisce Silvia Spignesi)

 

Altri presenti: Assessore Laura Fincato, Direttore Generale AATO Ing. Tullio Cambruzzi, Consigliere Bruno Lazzaro, Elettra Vivian (rappresetante comitato cittadini), Francesco Sottana (cittadino), Vettorello (Municipalità di Favaro), Salieri (Municipalità di Chirignago-Zelarino)

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Trattazione dell'interrogazione nr. d'ordine 150 (nr. prot. 126) con oggetto "Tariffa Igiene Ambientale.", inviata da Alfonso Saetta

Verbale


Il Presidente FILIPPINI alle ore 12.20, in presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Da la parola al Consigliere Saetta che ha presentato l’interrogazione di cui al punto 1) OdG.

SAETTA: Illustra l’oggetto dell’interrogazione. Sono interessati al pagamento della tariffa per la depurazione delle fognature circa tremila utenze anche se non sono allacciati alla rete fognaria comunale. Si è documentato (normative varie, Legge Galli). In una circolare del Ministero delle Finanze si sostiene che si può fare a meno del pagamento della tariffa per la depurazione delle fognature qualora si provveda all’espurgo dei pozzi neri con ditte autorizzate, pagando alle stesse ditte il corrispettivo per la depurazione. Pertanto vuol capire se le decisioni in merito adottate dal Comune di Venezia e da Vesta siano corrette. Ritiene che i cittadini siano vessati da un balzello. Ieri il Sindaco nella conferenza stampa a Ca’ Farsetti ha fatto il punto sulla situazione legata all’interrogazione: di fatto sono state comunicate le decisioni legate alle bollette emesse da VESTA, dando in quella sede le risposte. Saetta (ieri) ha detto a Cacciari che sembrava inutile fare l’odierna Commissione ed il Sindaco ha invitato a fare lo stesso la seduta con la presenza dell’Assessore Fincato.

FILIPPINI: Spesso succedono fatti analoghi a quello appena citato da Saetta. La Commissione Consiliare ed il Consiglio Comunale possono decidere cose diverse da quanto detto nella conferenza stampa di ieri.

FINCATO: Ha ritenuto d’essere presente in Commissione perché il ruolo delle sedi istituzionali va rispettato. Crede che la sede giusta per rispondere all’interrogazione sia la Commissione ed il Consiglio Comunale. Vuole giustificare l’assenza del funzionario del Settore Ambiente Scattolin perché indisposto. Sul tema in questione: è l’effetto di una sentenza è ci si è regolati di conseguenza; è arrivata una bolletta dovuta per legge. Non si parla di 100.000 utenze interessate alla questione. Nella Municipalità di Favaro sono esplose delle questioni iniziali, appena emessa la bolletta. Forse prima di mandare a casa le bollette si doveva valutare la questione; si può discutere sulla modalità della comunicazione all’utenza e sulla tempestività dell’inoltro delle bollette. Razzini (VESTA) ha spiegato ieri che non si è applicata questa tariffazione per fare cassa; non è un rimedio per la situazione economica di VESTA. È indubbio che si poteva procedere con più delicatezza. Si sta parlando di 3000 utenze interessate alla tariffazione citata dall’interrogazione. Di questi tremila casi, 1000 utenze andranno diffidate perché, nonostante la presenza della rete fognaria, non si sono allacciati; 400 casi sono quelli hanno risolto il problema perché non saranno mai allacciati alla fognatura comunale e saranno esentati; restano 1600 utenze hanno ricevuto la bolletta. Da subito sarà inviata una lettera a tutti con un numero verde di VESTA per le informazioni. Si faranno delle verifiche e si valuterà con il cittadino per vedere se si deve rateizzare i pagamenti e se ci sono le condizioni per applicarli. Si può riconoscere ai privati il costo dell’espurgo; si vedrà se effettuare la pulizia dei pozzi neri attraverso VESTA o con ditte artigiane autorizzate; con la ricevuta della spesa per l’espurgo si valuterà il ristorno della spesa sostenuta. L’Amministrazione Comunale vuole affiancarsi a VESTA in queste fasi di verifica, con propria addetti (competente Ufficio Comunale). Il delta previsto per le bollette è di circa 40-100 euro/annui.

CAMBRUZZI: Illustra cos’è l’AATO. Ai sensi della Legge Galli n. 36/94 è l’autorità che norma il consumo idrico. Partecipano all’AATO 20 Comuni della Provincia di Venezia e 5 Comuni della provincia di Treviso (totale: 25 Comuni e 2 Province interessate); sono associati in forma di convenzione. Il Presedente dell’AATO è il Presidente della Provincia maggiormente rappresentata (Venezia). I gestori locali interessati sono ASP (Chioggia), SPIM (Treviso), ACM (Riviera del Brenta — Mirese) e VESTA. Alla fine del 2006 si perverrà a gara d’appalto o si opterà per la gestione in house (scadenza fissata per legge).I quattro attuali gestori diverranno un gestore unico. L’Italia è suddivisa in 91 AATO. Dal 1-1-2004 la tariffa idrica di VESTA è stata modificata/aggiornata per legge (applicazione metodo normalizzato). La tariffazione è la corresponsione dei costi sostenuti e degli investimenti di VESTA. IL prossimo anno si ricalcolerà la tariffa idrica. Sul sito dell’AATO (www.atolagunadivenezia.it) oltre ad una serie di dati c’è la convenzione con VESTA. Cambruzzi presenta tre schemi esemplificativi legati alla fognatura e depurazione. La sentenza che è stata applicata nelle bollette di VESTA sottende che si deve pagare al gestore il canone per la fognatura e per la depurazione. Il canone per la depurazione confluisce in un fondo vincolato per la realizzazione d’interventi previsti nel Piano d’Ambito sulla base delle indicazioni fornite dall’Autorità d’Ambito.

Il Presidente FILIPPINI da la parola al Consigliere Centenaro.

CENTENARO: Si affianca a quanto detto da Saetta perché anche lui ha presentato un’interrogazione su tematiche analoghe. Con le bollette emesse da VESTA si è usato un modo scorretto di operare; le bollette scadono l’8 novembre. Le mille utenze che non si sono allacciate (nonostante la presenza della fognatura) avranno la diffida. Centenaro vuole capire chi sono le 400 utenze che saranno esentate. I soldi raccolti andranno in un fondo gestito da VESTA? Tutti sappiamo le condizioni in cui versa il bilancio di VESTA. Vuole capire se questo fondo (ottenuto dalle tariffazioni) andrà a VESTA o al Comune di Venezia. Vuol sapere come il Comune di Venezia intende informare chi non deve pagare. Vuol capire dall’Assessore Fincato cosa intende fare il Comune.

MAZZONETTO: Parte di ciò che voleva dire è stato anticipato da Saetta e da Centenaro. L’Amministrazione Comunale non ha avvisato i cittadini per tempo e i cittadini devono pagare un servizio che non godono. Non condivide quanto stabilisce la sentenza di legge perché non può valere universalmente; non si legittima VESTA ad emettere la bolletta. Vuole una verifica giuridica per valutare l’applicazione delle tariffazioni. Non condivide quello che dice l’Assessore Fincato perché con le bollette si prosciugano le finanze dei cittadini. Mazzonetto non crede che la sentenza sia vincolante ed auspica di essere smentito dall’Avvocatura Civica. La gestione di VESTA va fatta con manager più efficienti. Non è corretto scaricare ai cittadini il peso di un decennio di gestione negativa di VESTA.

LAZZZARO: Vuole conoscere i tempi e i modi con cui saranno allacciati i 1600 utenti (che devono pagare) alla rete fognaria comunale. Afferma che il nocciolo della questione è questo, per l’applicazione delle tariffazioni: conoscere tempi e modi per far arrivare il tubo della fognatura alle utenze che non l’hanno.

VIVIAN (rappresentante comitato cittadini): Si chiede conferma se il Contratto di Servizio di VESTA prevedeva di inviare queste fatturazioni. Chiede se VESTA è certificata ISO? Non è chiara la situazione di morosità dell’utenza. Dalle fonti di stampa emergono varie opinioni su come applicare la legge che è stata usata per le bollette (oggi in discussione). Emergono degli spiragli nell’applicazione della legge proprio perché si prevedono delle esenzioni (i 400 casi citati dall’Assessore Fincato). Si vuol sapere se passa la filosofia che VESTA fornisce il servizio d’espurgo; chiede come questo costo compare nel bilancio di VESTA. Trova corretto agire con chi è in stato di morosità per mancato allacciamento (in presenza della fognatura comunale). Per i non allacciati alla rete fognaria (per assenza della stessa) si ritiene che ci possa essere un giro-conto sulle fatture per l’espurgo, giro-conto da riavere indietro. Chiede perché VESTA deve creare un protocollo d’intesa con il cittadino per l’espurgo dei pozzi neri (espurgo fatto direttamente dall’azienda): VESTA si limiti a trattenere i costi (5-9%) per la gestione amministrativa degli espurghi fatti dai privati. Si deve riflettere sui costi dell’espurgo: il privato spesso costa meno del gestore pubblico.

VETTORELLO (Delegato Municipalità di Favaro): Si era già discusso del problema in Municipalità a Favaro. Chi è in condizioni di morosità (non allacciato nonostante la presenza della rete fognaria comunale) deve pagare il dovuto. Va compreso quali sono gli altri 1600 casi che devono pagare (sebbene non ancora allacciati) e quali sono i 400 casi che saranno esentati. Chiede di avere una mappatura chiara dei soggetti interessati alla nuova tariffazione e la mappatura degli esentati. Bisogna avere chiarezza del percorso che si fare per creare le nuove reti fognarie. E’ utile lavorare in sinergia, per evitare forzature inviando bollette come in questo caso. Ci vuole la condivisione nelle scelte degli organi che rappresentano il territorio. Ricorda Vettorello che già nel 1989 alcune utenze avevano chiesto l’esenzione ad ASPIV.

SALIERI (Municipalità di Chirignago-Zelarino): L’azienda (VESTA) è abbastanza attenta alle problematiche che riguardano il cittadino; questa volta c’è stata la sorpresa delle bollette. Non è volontà di nessuno sfuggire alla responsabilità di pagare i costi di depurazione che coinvolgono (nel disinquinamento) tutto il territorio comunale. La gente è sensibile alle questioni legate all’ambiente e vuole essere messa in condizione di usufruire della rete fognaria comunale. Va fatto lo sforzo per allacciare tutti alla fognatura urbana. In tempi stretti bisogna comunicare alla gente come possono essere parificati a chi il servizio (allacciamento) l’ha già, in modo di non pagare più l’espurgo dei pozzi neri.

BERENGO: E’ stata utile la premessa esplicativa di Cambruzzi sull’AATO. Chiede di sapere, nel caso la fognatura arrivasse tra vent’anni all’utente, se questi deve pagare nel frattempo la bolletta. Rispondono CAMBRUZZI e FINCATO che se è previsto il progetto dell’allacciamento (tra vent’anni) si paga la bolletta (che va nel fondo vincolato).

SOTTANA (cittadino): Rivolgendosi ai rappresentanti della Amministrazione Comunale sostiene che prima di mandare la bolletta ci si doveva pensare. Chiede perché deve pagare e come può di evitare di essere messo in morosità. Spiega che nel caso della sua utenza deve pagare 307 €, e per un bilancio familiare questa è una cifra considerevole. Ribadisce che vuole sapere se deve pagare o no questa bolletta. Per avere queste informazioni sta perdendo giornate di lavoro. Afferma che si emettono bollette solo quando c’è chiarezza d’intenti. Non si capisce dove e cosa fare.

FILIPPINI: Rispondendo ai cittadini: siamo qui per capire assieme cosa fare, per trovare la soluzione che risolva i problemi segnalati. Proprio per questo alcuni Consiglieri hanno fatto delle interrogazioni. C’è stata mancanza d’informazione e di discussione preventiva. Dalle risposte che saranno date dalla Giunta e dalla Commissione Consiliare scaturiranno le soluzioni per chiudere questo problema. Tutto ciò che riguarda la fognatura deve fare un percorso trasparente.

FINCATO: Vuole chiarezza. Non si assume le responsabilità proprie di VESTA, del suo operato in questo frangente. Quanto è stabilito dall’AATO è dovuto perché si applica la legge. Non sa se VESTA era stata invitata in Commissione oggi (risponde FILIPPINI che era invitata, in indirizzo nella convocazione). E’ mancata la comunicazione con i cittadini; la sentenza che stabilisce l’applicazione della tariffazione è legittima. Il caso odierno (bollette) è stato pessimamente gestito e comunicato. Chi ha operato deve farsi carico delle cose che ha fatto. L’Amministrazione Comunale ha fatto ieri una conferenza stampa per informare sul problema, nel silenzio tenuto da VESTA. La situazione del bilancio di VESTA è nota. Non si affermi che l’applicazione della tariffazione (bollette) serve per sanare situazioni di sofferenza di VESTA. VESTA è responsabile di pessima comunicazione, e la tempestività usata in questo caso è fuori luogo. Ricorda che si sta parlando di 3000 utenze interessate al problema: 1000 in morosità, 1600 in attesa d’allacciamento e 400 casi esenti per particolari situazioni. Ascolterà il suggerimento di Vivian, da valutare. Bisogna risolvere il problema di chi fa l’espurgo, con bollettazione un protocollo d’intesa che le modalità. Da ieri doveva partire l’attivazione del numero verde di VESTA, cosa dovuta per dare informazioni e chiarezza al cittadino, per capire cosa si deve fare. La tempistica è molto stretta; crede che debba essere pagata la bolletta, vista l’esiguità dei tempi.

VIVIAN e LAZZARO: Informano che hanno chiesto ragguagli al call center di VESTA ed è stato detto chi si deve pagare.

CENTENARO: chiede di chiamare il presidente di VESTA per avere informazioni sul caso bollette e FINCATO ribadisce che no può rispondere le scelte fatte direttamente da VESTA. Centenaro sottolinea che il Comune di Venezia detiene la maggioranza in VESTA e che deve farsi sentire su questo problema.

Il Presidente FILIPPINI invita i presenti mantenere la calma.

SAETTA: Rivolgendosi all’Assessore Fiancato: la situazione sta tracimando. Bisogna cercare con il buonsenso di risolvere la questione. Come cittadino non accetta l’applicazione della tariffazzione e la conseguente bolletta da pagare a carico di chi, non per sua volontà, non è allacciato e non gode del servizio fognario. Chiede ufficilamente che sia congelata la bolletta. Chiede che lunedì 7 novembre sia discussa la cosa in Consiglio Comunale. Chiede che l’Amministrazione Comunale blocchi VESTA nell’applicazione della bolletta senza interessi di mora. Non esclude che il cittadino ricorra per vie giuridiche. Ribadisce che si tratta di usare il buonsenso. Non è convinto delle risposte date da Cambruzzi sugli obblighi di legge per pagare la depurazione. Capisce la posizione dell’Assessore Fincato che non può rispondere per quanto fatto direttamente da VESTA. Saetta ha visto che nella convocazione è stata invitata VESTA. Trova inopportuno quello che VESTA fatto (emissione delle bollette).

FILIPPINI: Visto che il Consigliere Saetta non è soddisfatto delle risposte date in Commissione, propone che nella prossima conferenza dei Capigruppo si chieda risposta in Consiglio Comunale sul problema bollette VESTA.

LAZZARO: Ripete che vuole capire i tempi e i modi per allacciare gli utenti alla rete fognaria comunale e rivolge la domanda anche a Cambruzzi.

D’ANNA: Fa parte di quel gruppo di cittadini che ha ricevuto la bolletta. Oggi manca un interlocutore: manca VESTA. L’Assessore Fincato è stato chiarissimo, trasparente. Chiede come fare a bloccare il pagamento della bolletta entro l’8 novembre. Chiede all’Assessore se può capire come bloccare i pagamenti. A Centenaro: concorda che il Comune di Venezia ha la maggioranza in VESTA e perciò un peso importante da esercitare. VESTA è in una situazione delicata. Chiede (ancora) di bloccare le bollette.

CAMBRUZZI: Non è facile rispondere ai quesiti. L’AATO ha già approvato il programma triennale. Il piano prevede anche opere finanziate direttamente dal Comune di Venezia. Le opere (legate alle reti fognarie e alla depurazione) potrebbero essere anche presenti nel piano triennale; si riserva di verificare.

SAETTA: Se la rete fognaria comunale non raggiungerà mai l’utenza non è corretto pagare la bolletta per la depurazione.

CAMBRUZZI: Il pagamento sarebbe dovuto per realizzare (in futuro) opere legate al trattamento delle fognature.

FILIPPINI: Sarà cura della Commissione consegnare ai Componenti ed alle Municipalità copia della documentazione fornita dal Direttore Generale AATO Cambruzzi. Propone ai Commissari, ed ottiene il loro assenso, nel formulare le seguenti richieste di documentazione che sarà divulgata a tutti i componenti la II^ Commissione ed alle Municipalità:
- avere una precisa mappatura dei cittadini interessati al pagamento della tariffa per la depurazione delle fognature anche se non allacciati alla rete fognaria comunale, specificando le tre tipologie cui appartengono come utenza (1. non allacciati nonostante la presenza della rete fognaria comunale, 2. non allacciati ma in attesa che si realizzi la rete fognaria comunale, 3. esentati dal pagamento della tariffa per impossibilità tecniche o per applicazione di norme legislative);
- avere una dettagliata documentazione sugli interventi e progetti per realizzare nuove reti fognarie comunali.
Inoltre il Filippini propone che assieme a questa documentazione, si anticipi con urgenza, sempre a cura di VESTA, la lista dettagliata dei presunti 400 utenti che dovranno essere esentati dal pagamento della tariffa per la depurazione delle fognature. Rimane in piedi, purtroppo, il problema legato all’esiguità dei tempi per pagare la bolletta; è presumibile che non si possa fare a meno di pagare la bolletta; sembra complicato evitare i pagamenti. Non è detto che gli utenti esentati siano 400: potrebbero essere 600, come non è detto che siano 1600 quelli che devo pagare la bolletta. Va tutto verificato, e i numeri potrebbe variare. Filippini ribadisce che ci vuole trasparenza in tutta la questione. Chiede ancora all’Assessore Fiancato di sapere subito quali sono i 400 esentati dalla bolletta, per non creare disparità tra i cittadini. Il danno (bollette) è stato prodotto. C’è un problema politico di fondo: una azienda municipalizzata è intervenuta direttamente sull’applicazione di una sentenza (legge). Crede che debba interessarsi dell’intera questione il Consiglio Comunale; non si può imputare alla Giunta Comunale quanto è successo sinora. Su VESTA: era stata invitata in Commissione e doveva presentarsi oggi.

Il Presidente FILIPPINI, in assenza di altri interventi, dichiara concluso il punto 1) OdG. La seduta ha termine alle ore 14.05.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 09-11-2005 ore 00:00
Ultima modifica 09-11-2005 ore 00:00
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