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III Commissione - Verbale

Seduta del 03-03-2009 ore 09:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Felice Casson, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Franco Conte, Paolino D'Anna, Anna Gandini, Giacomo Guzzo, Alessandro Maggioni, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Ezio Oliboni, Vittorio Pepe, Giorgio Reato, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Silvia Spignesi, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Diego Turchetto, Fabiano Turetta, Roberto Turetta

 

Consiglieri presenti: Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Franco Conte, Paolino D'Anna, Anna Gandini, Giacomo Guzzo, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Ezio Oliboni, Giorgio Reato, Silvia Spignesi, Giuseppe Toso, Roberto Turetta, Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson)

 

Altri presenti: Responsabili ANFFAS VENEZIA Baratto Luana e Susanetti Renato

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Sopralluogo presso la struttura " Ex Docce" - 543/F - Giudecca - Venezia

Verbale

Alle ore 10.35 la Presidente della III Commissione Consiliare Maria Paola Miatello, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta dando la parola al Responsabile dell’A.N.F.F.A.S. Renato Susanetti

SUSANETTI spiega che nel 2003 il Comune di Venezia ha concesso in comodato gratuito all’A.N.F.F.A.S un edificio alla Giudecca ( ex Docce) per la realizzazione di una Comunità Alloggio in grado di ospitare dieci persone affette da disabilità intellettiva. Tra il 2004 ed il 2006 sono stati realizzati i lavori di restauro e di messa a norma della struttura. A tale opera hanno contribuito la Regione Veneto (220.000 Euro), il Comune di Venezia ( 300.000 Euro), l’A.N.F.F.A.S. ( 420.000 Euro), per un importo totale di 953.000 Euro, ed il contributo volontario di altri soggetti privati e di singoli cittadini. Una volta ottenuta la prescritta agibilità dal Comune di Venezia, tutto si è fermato in sede ULSS e Regione. Un settore dell’ULSS ha collaudato positivamente la casa, mentre un altro settore della stessa azienda ha rilevato problemi in merito alle normative antincendio, considerando erroneamente l’alloggio una struttura sanitaria mentre è una comunità alloggio. Si è cercato di andare incontro ai parametri che venivano richiesti, ma intanto la legge era cambiata e per ottenere l’autorizzazione finale all’esercizio, le istanze dovevano essere presentate alla Regione, con parere e relazione dell’ULSS 12. Da mesi non si sa più nulla. È incredibile che una risorsa così necessaria venga bloccata dalla burocrazia. Le case poi di Sant Alvise e di Santa Elena sono tutte occupate

CACCIA fa presente che sono già state presentate due interrogazioni in merito. Quindi propone alla Presidente di calendarizzare un incontro con i responsabili dell’ULSS 12, con i rappresentanti del Comune e della Regione Veneto affinché venga finalmente consentito l’avvio delle attività della struttura residenziale “ ex Docce”

MIATELLO nota che continuano i problemi di incomunicabilità con l’azienda sanitaria

Alle ore 10.45 escono i Consiglieri Caccia, Mazzonetto, Lazzaro e Campa

BARATTO LUANA è contraria a trasferire gli utenti da Venezia a Mestre, in quanto molti di questi hanno genitori anziani. Evidenzia la mancanza di collaborazione con l’ULSS 12

CAPOGROSSO dichiara di aver partecipato all’inaugurazione della sede dando per certo che l’attività sarebbe iniziata. Chiede informazioni dettagliate sul percorso effettuato dall’A.N.F.F.A.S. per ottenere l’autorizzazione all’avvio della comunità alloggio. Ritiene opportuno che ogni soggetto coinvolto nella questione si assuma le proprie responsabilità

BONZIO evidenzia che ci sono delle responsabilità in capo all’ULSS e alla Regione, le quali hanno architettato delle scuse ad hoc. Ritiene che anche l’Amministrazione comunale abbia dimostrato poco interesse all’apertura della sede. Nota l’assenza dei rappresentanti della Giunta. La strategia astensionista ha un fine ben preciso, ma tale condotta va però a ricadere sul soggetto debole. Propone di predisporre in merito un ordine del giorno da portare in Consiglio Comunale

OLIBONI chiede quanto bisognerà aspettare ancora per avere una risposta dalla Regione. Pensa che la riunione odierna sia tardiva, in quanto la Commissione doveva essere convocata per discutere sulla questione molto prima. Si domanda come mai il Sindaco compia rilevanti operazioni finanziarie con l’ULSS, ma non riesca a far funzionare una struttura così necessaria

MOLINA ritiene che la questione possa essere risolta utilizzando gli strumenti giuridici a disposizione. Evidenzia che in tale situazione rimane inutilizzato del denaro pubblico. Invita quindi il Sindaco ad attivarsi in merito. Chiede ai responsabili dell’A.N.F.F.A.S di tenere aggiornata la Commissione sui rapporti con Comune e Regione

REATO evidenzia la necessità di approfondire la questione per capire se ci sono stati dei comportamenti ingiustificati. Propone di invitare in Commissione la Regione e tutti i soggetti coinvolti. Non condivide le affermazioni sulle responsabilità del Sindaco

BARATTO ricorda che la realizzazione della struttura per disabili era prevista dai Piani di zona

MIATELLO dichiara che coinvolgerà il Sindaco nella questione in quanto ritiene che tale autorità debba essere messa davanti alle sue responsabilità istituzionali nei confronti dell’azienda sanitaria. Nel caso poi che i responsabili dell’ULSS non dovessero accettare l’invito in Commissione, i Consiglieri potrebbero recarsi presso l’ULSS per un incontro

BORGHELLO considera importante capire le responsabilità del Comune

SUSANETTI ritiene opportuno sollecitare tutti i soggetti responsabili affinché la struttura inizi finalmente la sua attività. Fa presente che i Consiglieri comunali erano stati informati della faccenda, ma c’è la sensazione che non ci sia stato un forte interesse in merito alla questione. Fa presente che la programmazione regionale prevede ogni anno 212 posti di residenza per i disabili, ma si arriva a coprirne solo 89. Quindi i fondi ci sono. L’ ULSS ha poi inventato una sua metodologia di valutazione sui disabili: medio, basso, grave. Però non è chiaro come una valutazione grave del Comune, all’ULSS viene trasformata in lieve

OLIBONI ricorda che i criteri per la valutazione della gravità del paziente vengono stabiliti dalla Regione

SUSANETTI fa presente che i criteri di valutazione sono validi a livello nazionale ma nelle singole realtà vengono applicati discrezionalmente


Alle ore 12.30 esaurito l’ordine del giorno la Presidente dichiara sciolta la seduta

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 14-01-2010 ore 12:45
Ultima modifica 14-01-2010 ore 12:45
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