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VI Commissione - Verbale

Seduta del 25-02-2009 ore 15:00
congiunta alla II Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Giovanni Azzoni, Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Felice Casson, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Daniele Comerci, Danilo Corrà, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Anna Gandini, Giacomo Guzzo, Alessandro Maggioni, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Ezio Oliboni, Carlo Pagan, Vittorio Pepe, Giorgio Reato, Piero Rosa Salva, Alfonso Saetta, Giovanni Salviato, Raffaele Speranzon, Silvia Spignesi, Giuseppe Toso, Diego Turchetto, Roberto Turetta, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Daniele Comerci, Anna Gandini, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Vittorio Pepe, Giorgio Reato, Piero Rosa Salva, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Giuseppe Toso, Roberto Turetta, Franco Conte (sostituisce Claudio Borghello), Paolino D'Anna (sostituisce Giovanni Salviato), Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson)

 

Altri presenti: Assessora Luana Zanella, Direttore Sandro Del Todesco Direttore Roberto Ellero, Dirigente Michele Casarin, CGIL FILCAMS Andrea Brignoli

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Situazione degli operatori delle cooperative in appalto presso la Biblioteca Civica di Mestre

Verbale

Alle ore 15.20, il Presidente della VI Commissione Consiliare, Roberto Turetta, assume la presidenza delle commissioni congiunte e constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta.

TURETTA R. ricorda che nella conferenza dei capigruppo dell’11 Febbraio u.s. c’era stata l’audizione degli operatori delle cooperative che svolgono servizio in appalto presso la Biblioteca Civica di Mestre (BCM) e che successivamente il Presidente del Consiglio Comunale, Renato Boraso, aveva inviato una lettera per invitare i Presidenti delle commissioni II^ e VI^ a convocare una specifica commissione per approfondire le tematiche emerse. Aggiunge che è stato inviato un invito a partecipare alla riunione alle Organizzazioni Sindacali competenti e alla nuova ditta aggiudicataria, la CO.PA.T. s.c.r.l.

ZANELLA ricorda che la questione nasce originariamente quando, l’Amministrazione Comunale alcuni anni fa, decise di ampliare l’orario di apertura al pubblico dei servizi della BCM, e si decise di utilizzare per tale servizio, parte del personale che era stato assunto per l’appalto dei Musei Civici Veneziani. Tale personale è composto da 12 operatori che svolgono servizio presso la BCM e di numero 3 unità che prestano servizio presso l’archivio. Continua ricordando che l’anno scorso l’Amministrazione Comunale decise di emanare una nuova gara d’appalto per il servizio bibliotecario al fine di rilanciare il sistema bibliotecario con una nuova gestione del servizio e in previsione del trasferimento della sede presso Villa Erizzo. Aggiunge che il nuovo aggiudicatario della gara sarà la società CO.PA.T. s.c.r.l. che ha vinto con un ribasso d’asta pari al 5%, e che un’altra ditta aveva presentato offerta con un ribasso pari al 15%. Precisa che nel bando di gara erano previste specifiche professionalità, come ad esempio i titoli di studio e/o la specifica esperienza maturata nel campo, e non tutti i 12 operatori avevano le caratteristiche previste. Grazie alla collaborazione delle Organizzazioni Sindacali e delle ditta aggiudicatrice si è riusciti ad arrivare all’accordo che per 10 operatori si procederà ad un corso di formazione specifico, mentre per gli altri 2, che non avevano neppure il titolo di studio previsto dal bando, la ditta CO.PA.T. ha proposto la loro collocazione presso la portineria della ditta Telecom.

TURETTA R. precisa la situazione dei 12 operatori in servizio presso la BCM, dei quali 10 hanno i requisiti previsti dal nuovo bando emanato dall’Amministrazione Comunale grazie ad un preciso corso di formazione, mentre per i restanti 2 si è trovata una soluzione grazie alla disponibilità della CO.PA.T. s.c.r.l., nuovo aggiudicatario del servizio, che ha instaurato un tavolo negoziale con le Organizzazioni Sindacali.

MAZZONETTO ritiene che la questione della BCM riguarda anche il fatto che il servizio viene gestito oltre che dai 12 operatori della precedente cooperativa anche da circa 22 dipendenti comunali, con differenziazioni salariali e di mansioni che creano dei possibili problemi nell’ambito lavorativo. Chiede chiarimenti in merito a possibili maggiori mansioni, come ad esempio la catalogazione, affidate al personale delle cooperative; argomenta sulle scelte dell’Amministrazione Comunale in merito al precariato e alla disattenzione nel prevedere, nel bando di gara, specifiche clausole riferibili alla continuità occupazionale del personale quando si decide di formulare una nuova gara d’appalto. Domanda cosa succederà ai 2 lavoratori, che non hanno le caratteristiche per poter continuare a lavorare presso la BCM nonostante l’esperienza maturata nel corso degli anni, qualora decidessero di non accettare l’offerta presso la portineria della Telecom. Chiede di avere copia del bando di gara per l’affidamento del servizio e degli atti relativi all’aggiudicazione

REATO ricorda la discussione emersa nella riunione dei capigruppo dell’11 Febbraio 2009, e la situazione anomala relativa al ridisegno della gestione del sistema bibliotecario prevedendo aumento di responsabilità e mansioni in riferimento alla gara d’appalto per il servizio, la cui aggiudicazione è avvenuta con il criterio del ribasso d’asta. Affronta le questioni relative all’accordo tra Amministrazione Comunale e le Organizzazioni Sindacali in merito alle aggiudicazioni dei servizi in appalto con la clausola del “mantenimento del livello occupazionale” e i relativi vincoli normativi riferibili ai contratti nazionali di categoria. Ritiene che i lavoratori che hanno operato per anni per dei servizi appaltati dall’Amministrazione Comunale devono continuare a lavorare con il nuovo aggiudicatario.

BERTO ricorda la situazione dei lavoratori che da circa 8 anni prestano servizio presso la BCM, e argomenta in merito ai rinnovi degli affidamenti dei servizi da parte degli enti pubblici e delle ditte private. Chiede chiarimenti se il nuovo bando di gara per la gestione del servizio è al fine di una nuova gestione e ruolo del servizio della BCM, anche al fine del suo futuro trasferimento presso la nuova sede.

ZANELLA precisa che i 12 operatori non erano entrati in servizio con uno specifico bando presso la Biblioteca Civica di Mestre, ma era stato esteso il servizio appaltato per le gestioni servizi museali a Venezia.

CAMPA interviene in merito al fatto che gli enti locali tendono all’erogazione dei servizi ai cittadini tramite l’esternalizzazione di determinati servizi, come ad esempio quello presso la BCM. Chiede chiarimenti in merito ad una possibile convenzione che “obbliga” il nuovo aggiudicatario a garantire la continuità occupazionale dei lavoratori precedentemente in servizio. Ritiene che come commissione consigliare si dovrebbe valutare e capire le scelte nell’aggiudicazione della gara, cercando, per i futuri appalti di servizi, di limitare l’uso al massimo ribasso.

Alle ore 16.05 esce il consigliere Giuseppe Toso.

BONZIO ricorda che nella conferenza dei capigruppo dell’11 Febbraio si erano ascoltati in audizione sia i rappresentanti dei lavoratori che le relative Organizzazioni Sindacali, e che, proprio per le specifiche competenze, sarebbe stato opportuno convocare anche la IX Commissione Consiliare; aggiunge che nello stesso Statuto del Comune di Venezia viene stabilità la valorizzazione e il diritto al lavoro. Ritiene che i circa 12 lavoratori prestano servizio presso la BCM da circa 8 anni, e che nel corso del periodo hanno maturato l’esperienza necessaria a garantire l’erogazione del servizio. Interviene in merito alle specifiche norme del bando di gara e al fatto che ai lavoratori delle cooperative viene corrisposta una modesta paga oraria pari a circa 6 Euro l’ora. Ritiene che solo grazie alla disponibilità della ditta CO.PA.T. s.c.r.l. si è riusciti a trovare la soluzione per i due operatori presso la portineria di Telecom, e che le Organizzazioni Sindacali hanno tentato di trovare una soluzione unitaria e globale per tutto il personale. Propone che il Consiglio Comunale, tramite l’approvazione di un ordine del giorno, inviti l’Amministrazione Comunale a non ripetere attività simili nella predisposizione dei bandi di gara.

BRIGNOLI (CGIL) ricorda che la vertenza sindacale era iniziata quando si verificò, nel bando di gara, che erano diminuite le garanzie per gli operatori che prestavano servizio presso la BCM; aggiunge che le contrattazioni miravano al mantenimento del livello occupazionale esistente e che si è riusciti a raggiungere l’accordo per 10 operatori, che tramite un corso di formazione potranno avere i requisiti previsti dal bando. Per altri due operatori, grazie alla disponibilità della ditta CO.PA.T., si è riusciti a trovare una loro collocazione presso la portineria di Telecom, anche se era preferibile che tutti restassero a lavorare presso la BCM, date le specifiche competenze acquisite nel corso degli anni. Precisa che l’accordo in merito al personale deve ancora essere firmato, e segnala che qualora i due operatori saranno assunti in Telecom, la ditta dovrà assumere altro personale, senza ricorrere, all’ipotesi ventilata, alla redistribuzione del monte ore. Argomenta in merito all’art. 4 del CCNL di comparto e all’accordo tra Comune di Venezia e le Organizzazioni Sindacali in merito alle garanzie da inserire nei bandi d’appalto.

BERENGO ritiene che la questione degli operatori delle cooperative in servizio presso la BCM sia strettamente una questione sindacale, e che le stesse Organizzazioni Sindacali hanno ottenuto un buon risultato in riferimento ai livelli occupazionali, dato che tutti hanno trovato una loro collocazione lavorativa.

MAZZONETTO afferma che le sue perplessità sono aumentate in seguito alle dichiarazioni dell’esponente della CGIL, e ritiene che, dato che erano 12 posti lavorativi occupati dal personale con la precedente gestione, il numero deve restare tale anche con la nuova ditta CO.PA.T. al fine di mantenere stabile il livello di erogazione del servizio.

TEARDO PAOLO ritiene che il problema a monte sia nel dover “spostare” un dipendente che aveva determinate mansioni senza incidere negativamente sull’erogazione del servizio. Si domanda se il problema sorge per le clausole previste nella gara d’appalto, per la manza di titoli di studio del personale e per carenza di professionalità degli stessi.

BONZIO domanda quale sarebbe stata la conseguenza se la gara d’appalto emanata per il sistema bibliotecario fosse stata applicata per i Musei Civici Veneziani. Ritiene che il numero di personale in esubero sarebbe stato molto maggiore.

TURETTA R. dichiara che come Presidente della VI^ Commissione Consiliare non convocherà più commissioni in merito a questioni di vertenza sindacale, ritenendo inadeguato che i consiglieri comunali della VI Commissione affrontino tali discussioni, dato che non devono fungere da arbitro tra le Organizzazioni Sindacali e l’Amministrazione Comunale. Come consigliere comunale ricorda che dove era possibile si è proceduto alla salvaguardia dei dipendenti, e nel caso dei 2 operatori senza diploma si è trovata una collocazione lavorativa alternativa presso la portineria di Telecom. Ricorda che in Italia, molti comuni hanno affidato esternamente il servizio bibliotecario tranne il Comune di Venezia e l’anomalia ulteriore è relativa alla non esistenza della figura professionale del “bibliotecario” fra le figure professionali dei dipendenti comunali. In riferimento alla proposta del consigliere Bonzio per il possibile ordine del giorno, ritiene che i consiglieri comunali devono, prima, valutare attentamente le relative poste finanziarie che vengono approvate durante il bilancio di Previsione, anche al fine dell’erogazione del servizio per i cittadini, e si dichiara contrario ad un possibile “vincolo” per gli uffici ai fine dei criteri di aggiudicazione e nella predisposizione dei bandi di gara.

ELLERO precisa che nel bando di gara non era previsto esclusivamente il criterio del ribasso d’asta al fine dell’aggiudicazione del servizio, ma che erano stabiliti precisi e molteplici criteri di valutazione che la commissione aggiudicatrice ha valutato ed esaminato prima dell’aggiudicazione provvisoria. Infatti il disciplinare di gara prevedeva come criterio di aggiudicazione è l’offerta economicamente più vantaggiosa in base ad una valutazione dell’elemento prezzo e dell’offerta tecnica per la gestione del servizio. Ricorda l’obbligo relativo ad avere le stesse condizioni per tutti i partecipanti alla gara, al fine di evitare possibili turbative inserendo criteri discrezionali. Sul tema della difesa dei livelli occupazionali ricorda il capitolato di gara per la gestione del servizio e che il CCNL di lavoro del comparto prevede che il nuovo aggiudicatario rilevi il precedente personale, precisando che non esiste nessuna competenza in capo all’Amministrazione Comunale.

ZANELLA premette che come Amministrazione Comunale l’obiettivo è offrire un servizio bibliotecario adeguato alle richieste dei cittadini – fruitori, e precisa che rispetto alle gestione passata, con la nuova ditta CO .PA.T. i lavoratori verranno assunti con un contratto a tempo indeterminato. Ricorda che il bando di gara per l’affidamento dei servizi bibliotecari è stato pubblicato, anche sulla internet Comunale, a Novembre 2008 e da allora non era pervenuta nessuna richiesta d’incontro da parte dei precedenti lavoratori; aggiunge che solo un mese fa circa è stato fatto il primo incontro con le Organizzazioni Sindacali e i lavoratori in merito alla problematica evidenziata.

BRIGNOLI (CGIL) precisa che come Organizzazione Sindacale avevano inviato a Settembre 2008 una specifica lettera per segnalare i problemi legati al nuovo bando di gara.

ZANELLA argomenta in merito alla situazione dei due lavoratori, privi dei requisiti, per poter continuare a lavorare nel servizio bibliotecario e alla buona soluzione trovata. Ricorda che l’appalto costerà circa 1 milione di Euro in 3 anni, ed invita i consiglieri comunali, in sede di approvazione del bilancio di previsione, a valutare le specifiche poste messe a disposizione di ogni Direzione, citando a titolo di esempio come la Direzione Cultura ha avuto una decurtazione di circa 350.000 Euro rispetto alle cifre a disposizione nell’anno 2008. Annuncia che sarà effettuata una verifica sul rispetto del capitolato di gara, eventualmente erogando sanzioni qualora non sia rispettato il numero di dipendenti necessario per l’erogazione del servizio.

Alle ore 17.00, il Presidente della VI Commissione Consiliare, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 18-03-2009 ore 14:45
Ultima modifica 18-03-2009 ore 14:45
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