Seduta del 25-10-2005 ore 15:00
Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Valerio Lastrucci, Tobia Bressanello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Fabio Muscardin, Michele Mognato, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Franco Conte, Giacomo Guzzo, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin
Consiglieri presenti: Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Valerio Lastrucci, Tobia Bressanello, Patrizio Berengo, Franco Ferrari, Fabio Muscardin, Michele Mognato, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Fabio Toffanin, Giacomo Guzzo, Diego Turchetto, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello (sostituisce Paolino D'Anna)
Altri presenti: Assessore Laura Fincato, Dirigente Turiddo Pugliese.
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 15.15 il Presidente CENTENARO, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e propone di invertire l’ordine del giorno. La Commissione approva.
FINCATO: punto 2): introduce l’argomento: altre grandi città europee ed italiane hanno già approvato il loro Piano strategico. L’11 novembre si terrà un convegno che farà sintesi delle esperienze in atto e verificherà come confrontarle con la realtà di Venezia. Si è deciso di recepire una fase decisionale predisposta dalla precedente Amministrazione, che ora dovrà essere ricalibrata con il nuovo programma della Giunta. Si entrerà quindi nella fase dei contenuti e del rapporto con i soggetti coinvolti, che possono esulare anche dall’ambito comunale. il Comune dovrà necessariamente essere protagonista, in modo sostanziale e prioritario.
PUGLIESE: prosegue l’illustrazione: il documento prodotto mette su carta il risultato di un processo, ma la cosa più importante è il metodo che è stato usato. L’attuale Amministrazione ha deciso di proseguire il percorso intrapreso dalla precedente. Elenca i soggetti “forti” che hanno sottoscritto il piano, riconsiderandone i contenuti e il metodo. Definisce cos’è un “Piano Strategico”. Il piano è articolato in sette linee strategiche, punto di forza del sistema veneziano, che passano attraverso precise condizioni di qualità. Sono stati acquisiti principi e diritti derivanti dalla normativa comunitaria. È stato rilevato quali saranno gli aspetti del piano che potrebbero essere aggiunti o messi in discussione dal nuovo mandato amministrativo, rispetto alla prima stesura. Elenca quali sono i temi principali affrontati dal piano. L’attenzione viene focalizzata più sulle strategie che sui singoli interventi. Viene data rilevanza al sistema della concertazione per affrontare i problemi in modo sistematico. Individuazione delle aree strategiche alle quali indirizzarsi.
FINCATO: ritiene che sarebbe stato illogico lasciar cadere il lavoro importante svolto fino ad ora, per cui negli ultimi mesi si è lavorato per adeguarlo alle linee programmatiche di questa nuova Amministrazione, rivisitando e rivitalizzando.
MAZZONETTO: ritiene sia importante stabilire che i contenuti del documento possano essere modificati e integrati. Sostiene che quando si parla di questi argomenti, interessanti e condivisi da tutti in linea di principio, si debba fare attenzione a non rimanere al margine dei problemi, senza affrontarli poi in modo concreto. Sostiene che i principi e i confini dell’”Area vasta” siano superati e quindi vadano ripensati. Auspica la valorizzazione delle specificità: artigianato, pesca, cultura, portualità, sublagunare, ecc.
BERENGO: chiede se il Piano Strategico possa essere assimilato ad un piano urbanistico, quale sia quindi la sua durata o se si tratta di una questione di metodo, che rimarrà sempre aperta e modificabile.
CAPOGROSSO: sostiene che il piano sia un metodo di lavoro e di confronto con le realtà del territorio, che non affronta le questioni dal punto di vista pratico.
TURETTA R.: chiede chiarimenti sulle nuove linee del piano che tengono conto del diverso programma della nuova Amministrazione.
TOFFANIN: sottolinea il fatto che il Piano strategico dovrà ispirarsi alla recente normativa europea.
CENTENARO: rileva che la documentazione consegnata oggi, che riassume i tempi principali del piano, contrasta in alcuni aspetti: il punto 10 dell’allegato 3 alla deliberazione, il citare la città bipolare che non esiste più, il Terminal di Tessera, per il quale questa Amministrazione non si è mai espressa. Chiede quindi come vadano letti questi riferimenti e se questo documento va considerato solo una traccia di discussione o abbia un qualche valore.
FINCATO: risponde: l’area vasta non è un problema di città metropolitana e di confini, ma intende il complesso delle funzioni e aree tematiche coinvolgibili dal piano. Sostiene che il piano strategico dovrebbe rappresentare un metodo che interessi ogni atto amministrativo. La tutela delle specificità del nostro territorio si può concretizzare in azioni contenute nel piano stesso. L’obiettivo è rendere la macchina amministrativa più dialogante con i soggetti interni ed esterni. Il piano è “aperto” e quindi le indicazioni che vi sono riportate sono sempre modificabili in ragione del mutare degli interessi e programmi dell’Amministrazione. “È una scelta di modernizzazione e di serietà”.
LASTRUCCI: fa notare che si parla di una città di 300.000 abitanti e chiede se questo rappresenta un obiettivo per i prossimi dieci anni.
MAZZONETTO: chiede se sia previsto un’altro incontro di Commissione, in modo da poter fornire ulteriori contributi.
CENTENARO: fa presente che il giorno 11 novembre ci sarà comunque la possibilità di approfondire ulteriormente lo studio del piano.
PUGLIESE: ricorda che la deliberazione propone la condivisione di indirizzi e non entra nel merito dei singoli problemi. Riguardo alla questione residenza a Venezia afferma che il piano si propone di muovere politiche mirate per il consolidamento della popolazione che transita in città (studenti, precari, ecc.), senza necessariamente ricorrere alla costruzione di nuove abitazioni.
BORGHELLO: ritiene evidente che la Commissione non possa esaminare nel dettaglio il lavoro svolto per arrivare alla stesura del piano e quindi il confronto sarà successivo, sui singoli provvedimenti. Chiede un ulteriore passaggio in Commissione.
CENTENARO: ritiene opportuno prevedere un altro momento in Commissione. Fa sapere che è stato proposto di far effettuare un passaggio delle proposte di deliberazione anche nelle Municipalità.
FINCATO: si dichiara assolutamente disponibile riguardo al passaggio nelle Municipalità, valutando quale sia il metodo più adeguato. Auspica una approvazione delle deliberazioni entro la fine dell’anno, anche perché oggi, paradossalmente, manca l’adesione all’Associazione proprio del soggetto proponente (anche se ciò si giustifica con il passaggio di Amministrazione).
Illustra il punto 1): per dar forma a quanto propone il Piano strategico è necessario aderire ad una Associazione che ricostruisce il contenitore attorno al quale si è sviluppata la discussione.
PUGLIESE: fa sapere che con i soggetti interessati dal piano è stato sempre mantenuto un dialogo costante. L’Associazione deve diventare un punto di bilanciamento tra quanto di nuovo proviene dalla città e dall’esterno e la possibilità di tradurre ciò in programmi. L’Associazione inoltre dà un senso di appartenenza per quanti hanno sottoscritto il piano.
MAZZONETTO: su questa deliberazione ha alcune riserve: torva che l’iniziativa sia positiva, ma vanno superati alcuni aspetti collegati alla precedente amministrazione e va fatto inoltre uno sforzo di revisione culturale. Rivendica il diritto di poter intervenire sulle impostazioni.
Alle ore 16.40 entra i cons. Pagan
CENTENARO: fa presente che dopo l’approvazione di queste deliberazioni, in genere, non se ne sa più nulla. Chiede quale siano le risorse che il Comune destina a questa Associazione.
PUGLIESE: l’impegno finanziario è simbolico, all’incirca 500 € (molto meno per le Associazioni Onlus).
CENTENARO: i punti 1) e 2) vengono pertanto rinviati ad una futura riunione. L’impegno della Commissione è di licenziare i provvedimenti prima della pausa natalizia. Nel frattempo l’Assessore avrà il tempo per incontrare le Municipalità.
Alle ore 16.45 la riunione ha termine.
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