Seduta del 25-11-2008 ore 15:00
Consiglieri componenti la Commissione: Patrizio Berengo, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Felice Casson, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Danilo Corrà, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Alessandro Maggioni, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Raffaele Speranzon, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Diego Turchetto, Roberto Turetta, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Patrizio Berengo, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Alessandro Maggioni, Ezio Oliboni, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Raffaele Speranzon, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Diego Turchetto, Roberto Turetta, Maurizio Baratello (assiste), Franco Conte (assiste), Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson), Maria Paola Miatello Petrovich (assiste), Jacopo Molina (sostituisce Danilo Corrà), Fabio Muscardin (sostituisce Alberto Mazzonetto), Alfonso Saetta (sostituisce Michele Zuin)
Altri presenti: Assessore Gianfranco Vecchiato, Dirigente Giorgio Pilla, Funzionario Giorgio De Vettor, Funzionaria Cecilia Rossettini
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 15.10 il presidente Centenaro, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
CENTENARO: fa presente l’argomento posto all’ordine del giorno e ricorda che nella precedente commissione si era giunti all’esame del punto 13.7 lettera a).
ROSSETTINI: illustra l’art. 13.7 lett. b)
LASTRUCCI: interviene in merito all’art. 13.7 lett. b) sulle scale esterne di accesso alle altane da terrazze sottostanti . Propone di inserire in norma il divieto di accedere dalla terrazza da altana, se la terrazza fa parte di unità differente.
Alle 15.20 esce il consigliere Cavaliere.
DE VETTOR: ribadisce che l’altana rappresenta un particolare di rispetto della tradizione.
LASTRUCCI: ritiene che quanto proposto in delibera è più restrittivo rispetto a quanto stabilito dalla Soprintendenza.
MAGGIONI: anch’egli ritiene che quanto proposto in delibera è più restrittivo rispetto a quanto stabilito dalla Soprintendenza. Ritiene che una terrazza che ha un’altezza congrua debba avere l’accesso all’altana senza dovere obbligatoriamente costruire un abbaino. Chiede se questa norma abbia davvero una valenza storica di salvaguardia della tradizione architettonica di Venezia. Sostiene che in realtà c’è un eccessivo onere a carico del cittadino. Ritiene che, dove non viene rovinata l’estetica, vanno rispettati i vincoli della Soprintendenza e non andare oltre.
CAPOGROSSO: richiama l’attenzione sul fatto che l’articolo 13.7 lett. b) non parla di nuove altane da installare ma di altane già esistenti. Considerato che nelle altane già esistenti già si accede ritiene che basti escludere il tutto per le altane nuove. Precisa che al punto 13.7 lett. b) quinto comma, non tutti i muri, dove poggiano i piastrini dell’altana, sono perimetrali.
ROSSETTINI: sostiene che la Soprintendenza non parla di altane che hanno accesso dalle terrazze perchè non costituiscono elemento tradizionale. Afferma questa norma è stata inserita su indicazione della CSV e della Soprintendenza stessa per altane dove è già esistente un accesso al tetto.
SPERANZON: chiede di essere chiaro se si vuole limitare l’installazione di altane. Ritiene che la scala di accesso non sia un elemento molto impattante dal punto di vista estetico e architettonico. Sostiene che non bisogna fare discriminazione tra chi ha già un’altana e chi vorrebbe farsela. Ritiene utile attenersi ai vincoli della Soprintendenza.
BONZIO: ritiene che c’è un interesse che è superiore all’interesse del singolo ed è la gestione degli spazi urbani e l’estetica complessiva della città.
Alle 15.45 entra il consigliere Caccia.
PILLA: spiega che le altane sono elemento storico ma non lo sono le terrazze in quanto frutto di interventi successivi pertanto costituiscono delle situazioni atipiche. Afferma che il titolo di proprietà può essere acquisito anche da una terrazza andando su un’altana da un tetto anche di altra unità immobiliare. La scala è una nuova struttura atipica per la quale non ci sono modelli a cui ispirarsi inoltre le scale non si possono giustificare nemmeno dal punto di vista della sicurezza.
VECCHIATO: ritiene importante quanto sottolineato dal consigliere Capogrosso in merito alle altane già esistenti o ancora da realizzare e per questo è importante che non si generino equivoci.
ROSSETTINI: afferma che verrà verificata la dicitura del par. 13.7 lett. b) comma 4 in particolare rispetto all’uso della parola “preferibile” sostiene che sarà individuata la forma più idonea.
CENTENARO: afferma è possibile proseguire con l’analisi del paragrafo 13.7 lett. C).
CAPOGROSSO: chiede chiarimenti relativamente paragrafo 13.7 lett. C) ed in particolare rispetto alla parola “pubblico”.
DE VETTOR: si dichiara favorevole all’eliminazione delle parola “pubblico” nel paragrafo in esame.
ROSSETTINI: illustra il paragrafo 13.7 lett. d).
PAGAN: chiede se le antenne televisive e le parabole sono soggette a relazione paesaggistica.
ROSSETTINI: precisa che la relazione paesaggistica è necessaria per le parabole e non per le antenne.
LASTRUCCI: ritiene che la parola “sufficientemente” per indicare le distanze dal filo di gronda non sia corretta e che sia più opportuno indicare quantitativamente la distanza stessa.
MAGGIONI: ritiene che il sistema delle antenne televisive centralizzate andrebbe incentivato e non ostacolato.
CAPOGROSSO: ritiene che far togliere tutte le antenne potrebbe essere un segnale positivo.
BONZIO: con riferimento a quanto precisato dal consigliere Lastrucci sull’uso della parola “ sufficientemente” nel paragrafo 13.7 lett. d) ritiene, scorrendo la parte rimanente del paragrafo, che la parola stessa potrebbe essere più indicata rispetto alla precisazione di una misura certa.
CAPOGROSSO: fa una precisazione relativa al paragrafo precedente cioè 13.7 lett. c) e spiega che forse escludere la parola “pubblico” è corretto però va messo in relazione con la delibera sugli impianti solari termici e fotovoltaici altrimenti potrebbero crearsi delle contraddizioni.
ROSSETTINI: afferma che “di norma” realizzare sistemi centralizzati di antenne consente al cittadini di installare l’antenna parabolica.
PILLA: precisa che l’installazione delle antenne non può essere regolata con le norme ma, eventualmente, con una ordinanza del sindaco.
CENTANARO: afferma che si può proseguire con l’analisi del paragrafo 13.7 lett. e) sul quale è stato presentato anche un emendamento a firma dell’assessore.
ROSSETTINI: illustra il paragrafo 13.7 lett. e) inserendo anche il testo dell’emendamento.
MIATELLO: ritiene che, in generale, ed in particolare in questo provvedimento vi siano troppe prescrizioni, tra l’altro, in alcuni casi aleatorie, che inducono la gente a non rispettarle.
MAGGIONI: interviene sul paragrafo 13.7 lett. e).
CENTENARO: afferma che forse si stanno discutendo regole che appartengono al regolamento edilizio e non alle norme tecniche.
CAPOGROSSO: propone una dizione diversa per il paragrafo 13.7 lett. e).
Alle 16.30 esaurito l’ordine del giorno e in mancanza di altre richieste di intervento, il Presidente Centenaro dichiara chiusa la seduta.
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