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XI Commissione - Verbale

Seduta del 25-11-2008 ore 10:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Felice Casson, Antonio Cavaliere, Giorgio Chinellato, Daniele Comerci, Franco Conte, Danilo Corrà, Anna Gandini, Giacomo Guzzo, Bruno Lazzaro, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Ezio Oliboni, Carlo Pagan, Vittorio Pepe, Giorgio Reato, Piero Rosa Salva, Alfonso Saetta, Giovanni Salviato, Raffaele Speranzon, Diego Turchetto, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giorgio Chinellato, Daniele Comerci, Franco Conte, Giacomo Guzzo, Bruno Lazzaro, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Giorgio Reato, Piero Rosa Salva, Raffaele Speranzon, Paolino D'Anna (sostituisce Giovanni Salviato), Fabio Muscardin (convocato), Fabio Toffanin (sostituisce Danilo Corrà), Giuseppe Toso (sostituisce Anna Gandini), Roberto Turetta (sostituisce Felice Casson)

 

Altri presenti: Assessore Anna Maria Giannuzzi Miraglia, Direttore dipartimentale Sandro Del Todesco Frisone, Direttore Elvio Pozzana, Consigliere Sebastiano Bonzio.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Prosecuzione dell'esame della proposta di deliberazione:" Regolamento dei servizi per l'infanzia del Comune di Venezia-modifica art.28" PD n. 3738/08
  2. Discussione dell'interpellanza nr. d'ordine 1453 (nr. prot. 70) con oggetto "Asili nido. L’aumento delle rette è un ulteriore ostacolo all’accesso al servizio che, sommandosi all’insufficienza delle strutture pubbliche, crea nuovi disagi sociali, in particolare per le donne.", inviata da Sebastiano Bonzio

Verbale

Alle ore 10.25 il presidente Giacomo Guzzo, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e, annunciato il primo punto in discussione, dà la parola al direttore delle Politiche scolastiche per l’illustrazione del parere dell’avvocatura civica che è già a conoscenza dei consiglieri.

POZZANA illustra brevemente il parere dell’Avvocatura civica laddove viene chiarita la competenza dello Stato nell’indicare le modalità di applicazione dei criteri della misurazione del reddito di coloro i quali si avvalgono dei servizi erogati e quindi viene meno la valenza della legge regionale.

CONTE sull’ordine dei lavori della commissione chiede che urgentemente venga messo all’ordine del giorno l’audizione dei rappresentanti dell’associazione “Venezia verticale”.

MIRAGLIA ritiene che l’applicazione dell’Isee sia il miglior strumento di verifica del reddito. Rende noto di aver attivato una verifica, in via ufficiosa, con la Regione Veneto per un parere sulla correttezza di quanto si va a decidere e di aver ricevuto, sempre in via ufficiosa, un ampio assenso.
Alle ore 10.30 entrano i consiglieri Caccia, Comerci, Speranzon, Toffanin e Turetta.

MUSCARDIN premette che il suo intervento sarà lungo perchè toccherà e confuterà gli aspetti tecnici e non politici del provvedimento all’esame della commissione; chiede che i documenti annunciati vengano messi agli atti della commissione. Dichiara che quanto dichiarato dal direttore Pozzana riguarda il procedimento svoltosi nel 2004-2004 che ha visto coinvolto il comune di Padova e non quello di Venezia,che è diverso e che è l’unico cui il nostro Comune deve guardare. L’Isee introduce il concetto di patrimonio e non di reddito, se questo provvedimento sarà approvato comporterà un aumento delle rette. Annuncia che si farà partecipe di una richiesta ufficiale per avere un parere scritto da parte della Regione Veneto in merito alla questione della modifica della legge regionale sulla quale i giudici hanno basato il loro giudizio di inapplicabilità dell’Isee così da dirimere i dubbi conseguenti alla citata sentenza del Tar del Veneto. Richiama i principali contenuti del ricorso originario al Tar, riassumendolo in 3 punti:



contrasto con la norma regionale vigente (L. R. n.5 del 200, art.1, comma 69); illegittimità dell’aggravio finanziario di 80Euro per chi non presenta la dichiarazione Isee; contrasto altri atti comunali poichè il Comune
non aveva modificato il regolamento prima di modificare le rette. Il Tar Veneto ha dato ragione ai genitori,
abrogando la delibera che introduceva l’Isee per la determinazione delle rette degli asili nido nel Comune di Venezia. Il Consiglio di Stato ha ribadito la sentenza del Tar ( viene sottolineato anche che il Comune non ha ancora sanato quanto si è venuto a determinare con la sentenza Tar cioè la rimodulazione delle rette dell’anno 2003 con la restituzione delle differenze tra quanto effettivamente pagato e quanto doveva essere pagato secondo la normativa previgente). Dato che il Comune ha assunto una nuova deliberazione (n. 283/2004) durante il periodo di svolgimento della causa amministrativa, il Consiglio di Stato ha giudicato inammissibile il ricorso del Comune stesso, con l’effetto finale di rendere definitiva la sentenza del Tar che ha dato ragione ai ricorrenti contrari all’applicazione dell’Isee. Pertanto, la sentenza avversa al Comune è passata in giudicato ed egli ritiene che il Comune debba ottemperare alla sentenza con la conseguente impossibilità di reintrodurre il
parametro Isee in questo ambito, per il nostro Comune. Detto questo considera anche che i presupposti a supporto della proposta di deliberazione all’esame della commissione siano sbagliati ed invita l’Assessore a ritirare il provvedimento. Cita in proposito la legge Regionale che regolamenta l’autorizzazione e l’esercizio dei servizi all’infanzia dove viene descritto solamente l’obbligo di informare in merito alle modalità di determinazione delle rette senza peraltro modificare in alcum modo quanto disposto dal citato art.1, comma 69, della L.R. n.5 del 2000. Inoltre, precisa che il regolamento comunale che prevede il ricorso all’Isee per la determinazione dei corrispettivi relativi a tutti i servizi sociali erogati nel Comune di Venezia, può avere validità solo se non in contrasto con vigenti normative di fonte superiore (regionale), viceversa non può essere considerato; ritiene che proprio questa sia la situazione nel caso in esame e pertanto la citazione del regolamento in premessa alla proposta di deliberazione è anch’essa inappropriata, anzi il regolamento a suo parere va proprio modificato rendendo definitiva la norma transitoria che escludeva l’applicazione dell’Isee per le rette degli asili nido.Un altro problema è rappresentato dal permanere dell’aggravio della retta per chi non presenta la dichiarazione Isee in quanto essendo questa possibilità facoltativa secondo la legge italiana, si può raffigurare un vizio di incostituzionalità per il differente trattamento che subiscono i cittadini. La conseguenza di tutti questi fatti giudiziari e di impostazione normativa della proposta di deliberazione è che il Comune si troverà a soccombere giudizialmente, di nuovo, qualora alcuni cittadini ricorrano al Tar. Non comprende quale sia la necessità e l’utilità di insistere ostinatamente su tale linea per il Comune e, ritenendo al contrario opportuno evitare ulteriori conflitti, ripete la necessità di bloccare la proposta di deliberazione in discussione e riscrivere radicalmente la proposta.
Alle ore 11.00 escono i consiglieri Turetta e Reato ed alle ore 11.10 entra il consigliere Toso.

MAZZONETTO invita il presidente Guzzo a coordinare meglio i lavori in quanto non può esserci un monologo dell’assessora e poi chiudere la riunione per mancanza di tempo. Entra nel merito del parere dell’Avvocatura civica che a suo dire, è in contrasto con la sentenza del Consiglio di Stato.
Alle ore 11.25 rientrano i consiglieri Reato e Turetta.

MIRAGLIA dichiara che se non è sufficiente questa riunione, concorda nel proseguire il dibattito in una prossima. Bene ha fatto il consigliere Muscardin ad entrare nel merito della questione così da obbligare gli uffici a seguire tutto quanto è avvenuto nel corso dei giudizi amministrativi. Riepiloga quindi i passi seguiti dal Comune in ottemperanza alla sentenza del Tar. Comunque rileva che l’importo delle rette del Comune di Venezia sono tra le più basse d’Italia.

POZZANA rimarca che se l’obbiettivo dell’Amministrazione era quello di aumentare le entrate, sarebbe stato molto più semplice aumentare gli importi degli attuali scaglioni; invece si è deciso di spalmare equamente gli aumenti applicando l’Isee; riafferma la convinzione che, in ottemperanza alla legge regionale, il Comune deve solo rendere note le modalità e metodologie della formazione delle rette.

CAMPA dichiara che non è possibile prevedere una penalizzazione per chi non presenta l’Isee, invita l’assessora a predisporre un provvedimento inappellabile e di fissare già da subito una riunione della commissione con all’ordine del giorno la questione che si sta trattando.
Alle ore 11.45 escono i consiglieri Comerci e Mazzonetto.

DEL TODESCO ricorda ai commissari che il Consiglio comunale ha approvato l’obbligo di applicazione dell’Isee per la compartecipazione dei cittadini al costo dei servizi richiesti; inoltre fa presente che la nuova normativa in vigore impone come requisito per accedere al servizio, quello di presentare la dichiarazione Isee.

Alle ore 11.55 il presidente Guzzo, constatato che l’argomento deve essere ulteriormente discusso, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 09-12-2008 ore 13:01
Ultima modifica 09-12-2008 ore 13:01
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