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V Commissione - Verbale

Seduta del 18-11-2008 ore 15:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Patrizio Berengo, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Felice Casson, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Danilo Corrà, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Alessandro Maggioni, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Raffaele Speranzon, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Diego Turchetto, Roberto Turetta, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Patrizio Berengo, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Paolino D'Anna, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Alessandro Maggioni, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Raffaele Speranzon, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Diego Turchetto, Roberto Turetta, Maurizio Baratello (sostituisce Franco Ferrari), Anna Gandini (sostituisce Tobia Bressanello), Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson), Maria Paola Miatello Petrovich (assiste), Jacopo Molina (sostituisce Danilo Corrà), Alfonso Saetta (sostituisce Michele Zuin)

 

Altri presenti: Assessore Gianfranco Vecchiato, Direttore Giovanni Battista Rudatis, Funzionario Giorgio De Vettor, Presidente della Municipalità di Venezia

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione P.D. 1101 del 04/04/08 – Revoca della deliberazione di C.C. n° 151 del 12/11/2007. Adozione della variante normativa all’art. 13 delle NTA della V.P.R.G. per la Città Antica (art. 48, comma 1, L.R. 11/2004).

Verbale

Alle ore 15.15 il Presidente Centenaro, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.

CENTENARO: ricorda alla commissione l’argomento all’ordine del giorno e fa presente che sono stati presentati due emendamenti. Da la parola al tecnico per l’illustrazione.

DE VETTOR: ricorda i motivi per quali è stata proposta questa delibera che implica la sua adozione e la contestuale revoca della precedente. Fa presente che per tale motivo sono stati rivisti tutti i commi dell’art. 13. Esamina l’emendamento che riguarda il comma 1. In particolare esamina l’emendamento per quanto riguarda il comma 1 lett. b).

CAPOGROSSO: chiede di poter esaminare il testo comma per comma. Afferma che nel testo in variante al comma 1 lett. a) toglierebbe la dicitura “nella misura possibile e “a canale”.

Alle 15.35 escono i consiglieri Turchetto, Mazzonetto, Oliboni e D’Anna

ROSSETTINI: fa alcune precisazioni in merito alle osservazioni o richieste del consigliere Capogrosso. Interviene nell’illustrazione del comma 1 lett. a) e b).

CENTENARO: ritiene che quanto in discussione attenga maggiormente al regolamento edilizio piuttosto che alle norme tecniche.

CAPOGROSSO: analizza l’emendamento che riguarda il comma 1 dell’art. 13. Condivide quanto scritto nelle lettere c) e d). Ritiene pleonastica una affermazione (“di valore artistico”) all’interno della lettera e).

CENTENARO: relativamente all’emendamento, all’interno del comma 1 della lettera b), chiede per quale motivo si esclude la possibilità di realizzare finestre ad anta unica per fori superiori a 60 cm di larghezza, quando la stessa Soprintendenza ha dato la possibilità di arrivare a 70 cm.

ROSSETTINI: fornisce alcune spiegazioni rispetto alla misura delle finestre.

MIATELLO: ritiene che vi sono troppe regole che tendono a ingabbiare quanto il cittadino intende realizzare.

CAPOGROSSO: propone che la regola stabilisca di sostituire le finestre con lo stesso numero di ante che c’erano precedentemente.

LASTRUCCI: afferma che le finestre una volta venivano realizzare con stipiti fini mentre adesso sono molto più consistenti pertanto due ante in 60 cm risultano molto sacrificate. Ritiene che purtroppo molte finestre non vengono restaurate ma sostituite e su questo servirebbero delle regole.

PAVEGGIO: ritiene che le riflessione della consigliera Miatello siano corrette. Argomenta in merito alle misure delle finestre. Ritiene che la delibera abbia tempi troppo lunghi.

BONZIO: chiede quali sono i materiali concessi per la realizzazione delle finestre.

DE VETTOR: precisa che la CSV e la Soprintendenza non emettono norme ma pareri mente spetta all’amministrazione comunale emettere norme e regolamenti.

VECCHIATO: afferma che negli anni scorsi la Soprintendenza si pronunciava in modo contrario rispetto alle ante uniche in centro storico. Ritiene corrispondente al vero che i materiali sono cambiati ma l’aspetto rilevante rimane la qualità. Sostiene che le norme difficilmente si modificano pertanto è corretto che il lavoro sia specifico e certosino. Propone di analizzare una serie di articoli in modo più organico senza scendere necessariamente nel dettaglio.

DE VETTOR: spiega che le modifiche apportate sono frutto anche del confronto con l’edilizia privata e con la Soprintendenza che chiede di inserire alcune norme.

ROSSETTINI: illustra l’emendamento per quanto riguarda il comma 13.2

CAPOGROSSO: fa alcune precisazioni in merito all’art. 13.3 del testo in variante (la e di congiunzione tra barbacani e pietra).

DE VETTOR: ritiene corretta la precisazione del consigliere Capogrosso.

ROSSETTINI: illustra l’emendamento per quanto riguarda i punti 13.4 e 13.6.

PAVEGGIO: argomenta in merito al ripristino del colore.

MAGGIONI: interviene in merito al testo emendato art. 13.6

BONZIO: ritiene che le norme possono assumere caratteristiche di inapplicabilità .

CAPOGROSSO: propone di sostituire nell’art. 13.6 al termine tonalità il termine colore.

LASTRUCCI: interviene in merito all’art. 13.1 lett. b)

MAGGIONI: chiede ai colleghi consiglieri se è davvero proficuo entrare così in dettaglio nell’analisi delle norme tecniche. Ritiene sia più utile spostare il dibattito sul piano politico tenendo comunque presente il dovere di essere utili alla cittadinanza rivendicando, tuttavia il ruolo di consigliere.

Alle 16.45 esce il consigliere Guzzo.

PAGAN: si dichiara d’accordo col consigliere Maggioni ma ritiene che sia difficile analizzare le norme tecniche in modo diverso da questo. Afferma che dal 2005 all’interno del vincolo paesaggistico ogni trasformazione dovrebbe essere accompagnata dalla relazione paesaggistica e quindi più si precisa e più si agevola l’amministrazione, i cittadini ed i professionisti. Per questi motivi ritiene utile entrare nello specifico.

LASTRUCCI: ritiene che sarebbe più utile ci fosse una commissione tecnica che aiuta quella politica.

CENTENARO: ritiene che al consigliere spetti soprattutto un ruolo politico tuttavia il consigliere Maggioni avrà modo di verificare che la discussione spesso entra molto nello specifico. Osserva che ogni consigliere ha la possibilità di decidere liberamente, e ne è responsabile, il proprio modo di intervenire.

CAPOGROSSO: afferma che il presupposto sul ruolo politico è corretto tuttavia egli cerca di leggere nella loro completezza le delibere per sapere che cosa andrà a votare ed inoltre ritiene che la scelta politica non è avulsa dal contesto tecnico.

Alle 16.50 esce il consigliere Reato.

ROSSETTINI: illustra l’emendamento all’art. 13.7 lett. a) e lett. d)

CAPOGROSSO: interviene in merito all’art. 13.7 lett b) del testo in variante chiedendo se il legno con il quale devono essere realizzate le altane può essere anche legno lamellare. Inoltre chiede chiarimenti sulla tipologia dei “due piani” indicati.

DE VETTOR: afferma che si intende qualsiasi tipo di legno.

ROSSETTINI: afferma che tutto il comma è stato recepito da una lettera ricevuta dalla Soprintendenza.

BONZIO: ritiene inutile stare a distinguere sul tipo di legno.

LASTRUCCI: chiede chiarimenti sull’art. 13.7 lett. b) quarto capoverso in merito alle scale esterne di accesso alle altane da terrazze sottostanti.

VECCHHIATO: Precisa che la Soprintendenza ha riposto alla richiesta degli uffici in merito alla realizzazione delle altane e ha specificato che costituiscono elemento caratteristico ma chiede che il fenomeno sia meglio governato fornendo alcune indicazioni. Elenca le indicazioni che sono riportate nella lettera della Soprintendenza.

LASTRUCCI: ritiene che sarebbe utile chiedere alla Soprintendenza di rilasciare il parere volta per volta sulla scorta di quanto letto poc’anzi dall’assessore.

Alle 17.10 il presidente Centenaro in assenza di altre richieste di intervento ed esaurito l’ordine del giorno dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 15-12-2008 ore 12:48
Ultima modifica 15-12-2008 ore 12:48
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