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II Commissione - Verbale

Seduta del 18-11-2008 ore 10:40

 

Consiglieri componenti la Commissione: Giovanni Azzoni, Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Felice Casson, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Daniele Comerci, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Alessandro Maggioni, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Ezio Oliboni, Vittorio Pepe, Giorgio Reato, Alfonso Saetta, Giovanni Salviato, Raffaele Speranzon, Giuseppe Toso, Diego Turchetto, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Giovanni Azzoni, Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Daniele Comerci, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Alessandro Maggioni, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Ezio Oliboni, Giorgio Reato, Alfonso Saetta, Giovanni Salviato, Raffaele Speranzon, Giuseppe Toso, Michele Zuin, Ivano Berto (assiste), Giampietro Capogrosso (assiste), Giorgio Chinellato (sostituisce Alberto Mazzonetto), Franco Conte (sostituisce Vittorio Pepe), Paolino D'Anna (sostituisce Diego Turchetto), Anna Gandini (assiste), Valerio Lastrucci (assiste), Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson), Piero Rosa Salva (assiste), Fabio Toffanin (assiste), Roberto Turetta (assiste)

 

Altri presenti: Direttore Generale Vincenzo Sabato; Mauro Pizzigati Presidente Casinò Municipale di Venezia S.p.A.; Carlo Pagan Direttore Generale Casinò Municipale di Venezia S.p.A.; Consiglieri Ivano Berto, Giampietro Capogrosso, Anna Gandini, Piero Rosa Salva, Fabio Toffanin, Valerio Lastrucci (assistono)

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Situazione e prospettive Casinò Municipale di Venezia S.p.A.

Verbale

Il Presidente FILIPPINI, in presenza del numero legale, alle ore 10.50 dichiara aperta la seduta.

PIZZIGATI (Casinò): La situazione è delicata. Il mercato del gioco è in crisi, e questo ha ripercussioni anche sui Casinò italiani (escluso in parte Campione d’Italia, per l’effetto novità nuova sede). Anche in Slovenia c’è flessione degli incassi. Il Casinò di Venezia è in linea con gli incassi dello scorso anno. Si è curata la fidelizzazione della clientela. Le mance affluiscono in misura inferiore per effetto di quello che è stato definito “accordo storico”. La questione delle mance arretrate dei croupier nasce da un problema vecchio, precedente a questa gestione societaria. In merito alla questione della sentenza collegata all’art. 23, si ritiene che la sentenza sia erronea, perché il calcolo delle mance spettanti ai croupiers deve essere effettuato in modo diverso da come è stato interpretato in sede giudiziale. Si sta cercando di giungere ad un accordo con i dipendenti. Non sono veritiere le notizie per cui non si è pervenuti ad un tavolo di confronto con i dipendenti: non si è raggiunta l’intesa perché non era chiaro quanti avrebbero accettato l’ipotesi transattiva ipotizzata con le OO.SS. Va tenuto conto che c’è stato anche un recente jackpot che ha il suo peso sul bilancio di quest’anno. Informa che ha detto al Sindaco che la società è sottocapitalizzata. Ci deve essere un capitale sociale congruo per non penalizzare il Casinò per via di una situazione patrimoniale non significativa. Chiede alla Commissione un aiuto per sensibilizzare la Giunta sulla necessità di un’adeguata capitalizzazione del Casinò, pensando al futuro della società. Informa che è stato chiuso a pareggio sia il bilancio 2006 che quello 2007; quest’anno la situazione sarà più problematica. Bisognerà pensare ad un fondo per il contenzioso sulle mance (sentenza cui si ricorre).

PAGAN (Casinò): All’inizio del suo intervento illustra la situazione critica delle case da gioco estere (Las Vegas, Macao). Con il supporto di slides videoproiettate illustra gli incassi del Casinò di Venezia: confronto con andamento ultimo triennio, il dettaglio settore slot e tavoli. Illustra l’andamento mercato nazionale, l’evoluzione della quota di mercato, gli ingressi, l’andamento incassi (al netto delle mance e delle tessere; facendo il confronto con l’ultimo quinquennio). Illustra le azioni di piano, il miglioramento e ampliamento offerta, il business devolopment target alto e devolopment low-end. Illustra i sistemi di gestione, i nuovi giochi, la diminuzione incidenza costi, lo sviluppo on line, il texas hold’em poker a distanza, gli sviluppi futuri del gioco a distanza. Illustra il retail, le gaming hall del Casinò di Venezia, gli sviluppi futuri delle gaming hall. Illustra lo sviluppo immobiliare (sviluppo sedi – location & assets). Illustra il miglioramento e ampliamento offerta, conseguente allo sviluppo della sede di Ca’ Noghera (nuove sale slot). Illustra la strategia complessiva del Casinò, gli elementi critici e leve per il budget 2009.

SALVIATO: C’è stima nel vostro operato e nel vostro management. Secondo me voi siete stati bravi dirigenti, ma vi trovate tra due fuochi. Avete responsabilità. Per gestire un Casinò forse non servono 100 milioni di euro: ne servono forse meno. Non c’è stata la riduzione del personale come era annunciata. Per me si poteva ridurre il personale. Ricorda che in precedenti Commissioni si era dibattuto sia della questione mance che delle raccomandazioni. Sulla questione mance, d’attualità in questo momento, il Presidente Pizzigati ha detto che farà ricorso in appello alla sentenza a favore dei croupier. Appare difficile vincere in appello contro due sentenze a favore dei dipendenti. I salari dei dipendenti Casinò sono aumentati dal 2005 al 2006 di circa 8 milioni di euro. Per Salviato non era il caso di arrivare a contenziosi sulle mance. Parla dei premi legati all’art. 36, premi molto gravosi, a suo dire, per l’azienda.

SALVIATO: Esiste una legge, la 133 del 2008, che descrive come debbono comportarsi le aziende, con trasparenza, questo anche per l’accesso agli atti e per la gestione del loro personale. Chiede se in futuro per l’assunzione del personale il Casinò si attiverà con bandi di selezione pubblica. In merito all’accesso agli atti ricorda una sua richiesta del 2006, e vuol sapere il costo delle 150 slot acquistate e il costo del noleggio delle altre 68 slot: secondo Salviato da questi dati, sui costi delle apparecchiature, vengono fuori considerazioni significative.

ZUIN: La trattativa riguarda quali dipendenti? Sente che il Presidente Pizzigati chiede la ricapitalizzazione della società, ma il Comune potrebbe avere altre idee. Il Comune potrebbe avere quest’anno un introito dal Casino di 105 milioni di euro, per via del 2 milioni in meno per il jackpot pagato? Bisognerebbe capire come Commissione consiliare e come Comune se questo del conferimento dell’immobile è un modo corretto per risolvere le cose. Bisognerebbe invece ripensare la quota dei 107 milioni al Comune, e vedere anno per anno quanto chiedere alla società. Vuol capire qual è lo stato attuale della questione Malta.

BERENGO: Ha alcune piccole perplessità di ordine etico sul Casinò. Nella gestione della società non si deve pensare solo alla redditività ma anche al metodo che si usa per giungere a questo risultato. Eticamente l’utilizzo dei porteur per il Casinò può essere discutibile. Non vorrebbe che i costi di gestione fossero aumentati dal 2004 al 2008. Il Comune non può volere troppo dal Casinò, se poi lo deve ricapitalizzare.

PIZZZIGATI: Risponde a Salviato che è stato assunto il minimo delle persone. Il numero dei dipendenti è sostanzialmente stabile. L’accordo del 2007 è costato all’azienda.

Il Presidente FILIPPINI, a causa di un mormorio in Commissione, invita a moderare i toni e lasciar parlare il Presidente Pizzigati.

PIZZIGATI: Non sa quali siano i fuochi tra i quali la direzione del Casinò sarebbe presa, come sostiene Salviato. Chiarisce che lo sviluppo dell’azienda lo stabilisce il Consiglio di Amministrazione, d’intesa con la proprietà. Non ricorda di avere mai affermato che ci fossero 120 persone in più nell’organico del Casinò, come si dice sia riportato in verbale di una seduta di Commissione del 2006. Fa presente che sono state avviate nuove attività del Casinò di Venezia, come la nuova sala a Ca’ Noghera, il privè a Ca’ Vendramin, il gioco on-line, ecc… Ribadisce che il numero dei dipendenti è rimasto sostanzialmente invariato e si sta incentivando l’esodo. Con l’accordo del 2007 (art. 23) non si è potuta chiudere completamente la trattativa, perché i sindacati non erano in grado di dire quante persone avrebbero aderito a quest’accordo. Salviato sull’art. 36 ha ragione per i riflessi che questo punto comporta. Ci si sta confrontando con i dipendenti sui salari e si è creato un gruppo di lavoro per pervenire ad un accordo. Pizzigati spiega che come società non hanno mai negato l’accesso agli atti: bisogna vedere se queste richieste vanno contro le esigenze aziendali o la privacy. Come azienda si sta cercando di strutturare positivamente le economie di scala. In merito alla legge 133 del 2008 dice che, se questa normativa è applicabile, la si rispetterà. A Zuin risponde che si valuterà quello che accade con l’appello sulle mance. Rispiega che la parte delle mance per l’azienda non c’entra con la sentenza del giudice. Sempre a Zuin spiega che la ricapitalizzazione, con le perdite, non c’entra nulla.

ZUIN: Tre anni fa c’era stato il conferimento dell’immobile Ca’ Vendramin al Casinò, in parte per ricoprire la perdita e in parte per ricapitalizzare l’azienda. Per Zuin il Comune dovrebbe rinunciare ad una quota fissa prestabilita da introitare dal casinò, senza ricorrere alla capitalizzazione delle perdite.

PIZZIGATI: Il capitale sociale del Casinò di Venezia appare inadeguato alla società e per gli sviluppi che la stessa può avere in futuro; questo è stato segnalato da tempo. Serve un patrimonio adeguato alla dimensione della società. La costituzione di un capitale societario adeguato è una tutela per le future evenienze. Da un punto di vista dei bilanci, per ora, per il 2008 non si è in grado di indicare una cifra esatta della presunta perdita. Risponde a Zuin che Malta sta chiudendo in pareggio e la gestione della società maltese non ha grande rilevanza, visto gli accordi che sono stati stipulati. Rispondendo a Berengo spiega che il Casinò di Venezia ha un’immagine di casa da gioco etica, per come si affronta il problema delle dipendenze da gioco; va evitato il gioco patologico, come strategia e occorre collaborare e dare supporto esterno alla ULSS e per questo ringrazia i croupier che gratuitamente segnalano queste problematiche da dipendenza. Risponde sui porteur: oggi sono solo 3 contro i 7/8 di prima e si stanno riducendo di molto questi costi, come sono pure stati ridotti i costi per l’ospitalità. Si cerca di pensare all’ospitalità anche per chi utilizza le slot. Si manterrà il gioco dei tavoli.

Il Presidente FILIPPINI, considerato che ci sono altri sei Commissari iscritti per intervenire, e visto l’orario propone di rinviare alla prossima seduta il dibattito. Ottenuto l’assenso alla sua proposta dalla Commissione, dichiara conclusa la seduta alle ore 12.50.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 04-03-2009 ore 15:10
Ultima modifica 04-03-2009 ore 15:10
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