I Commissione - Verbale

Ordine del giorno della seduta

1. Proposta di referendum consultivo popolare avente per oggetto "Ritieni che la realizzazione di un campo nomadi che costa milioni di euro rientri nelle priorità del tuo comune di Venezia?"

Verbale

Alle ore 15.20, il Presidente della I commissione consiliare Patrizio Berengo, di concerto con il Vice Presidente della III commissione consiliare Ezio Oliboni e con il Presidente della IV commissione consiliare Fabio Toffanin, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
Afferma che la seduta è stata convocata affinché la commissione, nel rispetto di quanto previsto dal comma 5 dell’art. 28 dello Statuto del Comune di Venezia, esamini la richiesta di referendum ed esprima parere di ammissibilità.
Sostiene che la proposta di referendum, secondo quanto previsto dalla lettera d comma 4 dell’art. 28 dello Statuto del Comune di Venezia che così recita “materie nelle quali siano già stati adottati provvedimenti con conseguenti impegni finanziari o rapporti contrattuali con terzi”, non è ammissibile.
Propone di procedere alla votazione sull’ammissibilità del referendum con alzata di mano come previsto dallo Statuto del Comune di Venezia e confortato dal parere del Vice Segretario Generale dott. Francesco Vergine sulla giustezza dell’iter.
Alle ore 15.23 entra il Consigliere Filippini.

CENTENARO non concorda con la proposta di procedere alla votazione sull’ammissibilità del referendum, sostenendo che spetta al Presidente della I commissione consiliare predisporre la relazione da sottoporre successivamente all’esame del Consiglio comunale, dove potrà essere votata l’ammissibilità.

BERENGO risponde che in passato è stata effettuata una votazione in IX commissione consiliare relativa al referendum sul ciclo del cloro.

CAVALIERE sostiene che parte dei commissari vogliono procedere alla votazione sull’ammissibilità del referendum per evitare di discutere la questione in Consiglio comunale e non considerando le 13000 firme raccolte fra i cittadini.

CAMPA afferma che è necessario provvedere alla modifica dell’art. 28 dello Statuto del Comune di Venezia che ad oggi non prevede la votazione sull’ammissibilità di un referendum in commissione consiliare. Ribadendo che lo Statuto non prevede una votazione sull’ammissibilità di un referendum in commissione consiliare, propone a chi concorda con l’effettuazione della votazione, di convocare delle riunioni di maggioranza o di minoranza.

BERENGO afferma che procedendo alla votazione sull’ammissibilità del referendum in commissione, non si intende in alcun modo rallentare l’iter previsto.
Alle ore 15.35 entra il Consigliere Lazzaro.

CACCIA afferma che il comma 5 dell’art. 28 dello Statuto del Comune di Venezia prevede che la commissione consiliare esprima parere di ammissibilità sulla proposta di referendum. Spiega che con la legge 482/99, con la quale è stata data attuazione all’art. 6 della Costituzione, i Rom ed i Sinti sono stati esclusi dalla tutela delle minoranze in quanto non possiedono la caratteristica territoriale, necessaria assieme alla caratteristica etnica, storico, linguistica culturale per essere sottoposti alla tutela nazionale ma, aggiunge, rimangono comunque una minoranza etnica. Si dichiara contrario alla proposta di referendum sostenendo che procedendo al referendum si minerebbero i principi elementari dei diritti dell’uomo.
Alle ore 15.45 entrano i Consiglieri Guzzo e l’Assessore Simionato ed esce il Consigliere Salviato.

MAZZONETTO rinuncia alla parola precedentemente richiesta.

ROSA SALVA cita i verbali delle precedenti sedute di commissione affermando che dagli stessi si evince che erano state precisate le competenze della commissione e quelle del Consiglio comunale. Sostiene che un referendum così proposto non è, ai sensi di legge, proponibile.
Concorda con la proposta di votare in commissione sull’ammissibilità del referendum ricordando che anche in IX commissione consiliare si era proceduto alla votazione in occasione della proposta di referendum sulla chimica.

SAETTA chiede al Presidente in quali termini chiederà alla commissione di esprimersi.

BONZIO afferma che purtroppo non sarà possibile procedere al referendum a causa del regolamento a statuto comunali che dichiara essere “antidemocratici”.
Sostiene che procedere alla consultazione referendaria ha elevati costi e che potrebbe essere chiesto conto di tale spesa. Propone di modificare lo Statuto del Comune di Venezia al fine di ampliare la sfera dei temi da poter sottoporre alla consultazione referendaria.

MAZZONETTO afferma che il 99.9% dei cittadini è convinto che la consultazione referendaria deve essere fatta e che non bisogna cercare cavilli per evitarla. Sostiene che qualcuno impedisce volontariamente di dar voce ai cittadini.
Alle ore 16.20 entra il Consigliere Lastrucci.

VERGINE spiega che il comma 5 dell’art.28 dello Statuto comunale prevede che le commissioni esaminino la proposta di referendum e che l’art. 9 del regolamento comunale sui referendum prevede che il Consiglio si esprima sulla relazione predisposta dal Presidente della commissione consiliare competente.

MAZZONETTO legge il comma 3 dell’art. 28ter chiedendo chiarimenti alla Segreteria Generale.

VERGINE afferma che la proposta di referendum consultivo sarà in ogni caso sottoposta all’esame del Consiglio comunale, qualunque sia l’esito della votazione in commissione consiliare. Non è previsto un previo esame di ricevibilità del quesito referendario, nel regolamento comunale, diversamente da quanto previsto in altri Comuni.
Alle ore 16.30 esce il Consigliere Turchetto.

MEMO legge il materiale depositato alla segreteria di commissione consiliare e denominato “all.1”.

CAMPA sostiene che i rappresentanti della maggioranza non vogliono che si proceda col referendum per non assumersi la responsabilità politica in sede di Consiglio comunale.

LASTRUCCI chiede al Presidente di commissione di rivolgersi al Segretario Generale affinché venga spiegato cosa significa “esprimere parere di ammissibilità”.
Alle ore 16.45 entra il Consigliere Chinellato ed escono i Consiglieri Filippini, Guzzo e Toffanin.

BERENGO risponde al Consigliere Lastrucci che ciò è già stato spiegato. Sostiene che il partito democratico non si “nasconde”, che intende discutere la questione in Consiglio comunale e seguire l’iter previsto per i referendum consultivi.
Afferma che si procederà a votazione per appello nominale in commissione dove chi voterà SI voterà a favore dell’ammissibilità e chi voterà NO voterà per la non ammissibilità del referendum.
Alle ore 16.48, chiede alla Segretaria di commissione di procedere all’appello nominale per l’espressione del voto:
Giovanni Azzoni NO
Patrizio Berengo NO
Ivano Berto NO
Claudio Borghello NO
Giampietro Capogrosso NO
Daniele Comerci NO
Franco Conte dichiara di non ritenere ammissibile il quesito ma si impegna ad affrontare in futuro l’argomento NO
Danilo Corrà NO
Franco Ferrari NO
Anna Gandini NO
Bruno Lazzaro NO
Alessandro Maggioni NO
Giorgio Reato NO
Piero Rosa Salva NO
Silvia Spignesi NO
Roberto Turetta NO
Giorgio Chinellato NO
Cesare Campa SI
Antonio Cavaliere SI
Saverio Centenaro SI
Renato Boraso SI
Paolino D’Anna SI
Valerio Lastrucci ASTENUTO
Alfonso Saetta SI
Alberto Mazzonetto SI
Sebastiano Bonzio NO
Ezio Oliboni NO
Giuseppe Caccia NO

BERENGO rileva che su 28 presenti hanno votato in 27. Voti a favore dell’ammissibilità 7 e voti a favore della non ammissibilità 20. 1 astenuto.

Alle ore 17.00 il Presidente dichiara chiusa la seduta.

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