Seduta del 18-10-2005 ore 10:00
Consiglieri componenti la Commissione: Alessio Vianello, Paolino D'Anna, Giampietro Capogrosso, Tiziano Treu, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Michele Mognato, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Franco Conte, Giacomo Guzzo, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Giampietro Capogrosso, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Fabio Muscardin (sostituisce Alessio Vianello)
Altri presenti: Assessore Laura Fincato, Direttore Gianluigi Penzo
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 10.29 il presidente Paolino D’Anna, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la riunione e comunica che la riunione ha luogo affinché l’assessora Fincato possa rispondere alle interrogazioni presentate dai consiglieri.
MAZZONETTO propone di fare un sopralluogo della commissione presso il canile per rendersi conto della situazione.
Il presidente D’Anna dà la parola al consigliere Centenaro per l’illustrazione dell’interrogazione.
CENTENARO premette il suo intervento con un ringraziamento ai dirigenti presenti e ricorda come questo argomento sia da molto tempo all’attenzione dell’Amministrazione. Chiede se è stata presa una decisione sulla localizzazione del nuovo canile, se la realizzazione è stata finanziata. Afferma che un precedente finanziamento di 300.000.000 di lire della Regione veneto è già stato perso dal Comune di Venezia; comunica che anche un secondo finanziamento rischia di non essere utilizzato per l’inerzia dell’Amministrazione.
FINCATO dichiara che questa amministrazione è interessata alla soluzione del problema, conosce sia l’opinione della cittadinanza che quella delle associazioni. Ritiene che il lavoro di conoscenza svolto sia esaustivo e la proposta che viene presentata scaturisce da questo confronto. La volontà è di realizzare il nuovo canile anche se in bilancio, oggi, non ci sono soldi stanziati; comunica che nel corso delle riunioni per la stesura della previsione di bilancio chiederà che venga attivata la necessaria posta finanziaria. Concorda nel definire la situazione nel canile di S.Giuliano drammatica, ritiene opportuno effettuare il sopralluogo richiesto per capire meglio la necessità di traslocare la sede in altra parte del territorio. La localizzazione che rispetta i criteri di legge ed opportunità urbanistiche è a Favaro Veneto. Si è aperto il confronto con la municipalità che ha manifestato un parere parzialmente negativo. Dalla ipotesi iniziale di realizzazione di un ricovero per 850 animali si è passati ad un progetto con la capienza di 350 cani; a fronte dell’intervento si è inoltre previsto una serie di opere di mitigazione ambientale.
D’Anna preso atto delle dichiarazioni dell’assessora, chiede al consigliere Centenaro se intende esporre un suo commento.
CENTENARO replica affermando di non aver sentito l’assessora sul problema dei finanziamenti regionali e ritiene che sia giusto realizzare un canile moderno ma ricorda che una petizione popolare ha indicato il mantenimento della sede di San Giuliano come luogo più adatto. Se l’intenzione è di realizzare la struttura a Ca’ Solaro la Giunta lo deve affermare pubblicamente. Certo ritiene difficile utilizzare un finanziamento di un’altra amministrazione se ancora non è stata individuata la localizzazione. L’utilizzo del finanziamento presuppone un progetto definito, il progettista del parco di San Giuliano ha affermato che la Giunta di Venezia ha espresso parere contrario al mantenimento del canile all’interno del parco stesso.
FINCATO ribatte che la giunta non lavora sfornando sogni, bensì propone una soluzione per la realizzazione di un canile moderno che ha già presentato alla municipalità di Favaro Veneto; si tratta di una struttura che ha la necessità di utilizzare spazi che non possono essere quelli della città. Mantenere il canile dove è ora non è certamente indicato per favorire le passeggiate dei fruitori del parco; è volontà dell’Amministrazione raggiungere un accordo con la municipalità di Favaro perché è in quel territorio che si è deciso la realizzazione.
BONZIO chiede dove esattamente sia previsto l’intervento.
FINCATO risponde che la localizzazione sarà in un’area tra la ferrovia e la tangenziale e la bretella di raccordo per l’aeroporto.
PEREZ dichiara che non è la prima volta che l’associazione che rappresenta interviene in riunioni della commissione consiliare, non è giusto affermare che i volontari che seguono il canile sono bravi e nello stesso tempo dire che lo stesso è in condizioni pietose. L’associazione ha lavorato anche quando doveva intervenire il Comune. Afferma che l’associazione svolge il lavoro di protezione e non di selezione degli animale, che i canili stanno in mezzo ai parchi, ritiene positivo che il canile rimanga a San Giuliano. Il trasferimento è sempre stato respinto. Oggi il canile ospita 650 animali e 20.000 firme di cittadini chiedono di migliorare la struttura esistente.
DE MARCHI annuncia che la legge regionale impone la realizzazione dei rifugi per gli animali in zone a destinazione urbanistica agricola; con ciò il canile non può rimanere a San Giuliano. L’area individuata è stata oggetto di variazione urbanistica e deve essere acquistata. Il progetto iniziale prevede un notevole impegno finanziario, si sta lavorando per ridurre i costi e comunque la tecnica sarà di costruire dei moduli che potranno nel tempo aumentare di numero dato che l’area interessata è abbastanza grande. Sono comunque previste le realizzazioni di un rifugio, un canile sanitario e possibilmente una pensione per cani. Descrive le norme tecniche vincolanti per la costruzione del manufatto e degli standards da attuare per singolo animale ricoverato. A tutto ciò si deve aggiungere l’acquisto dell’area di proprietà della Fondazione Querini Stampalia o dell’IRE che deve essere di almeno 80.000 mq. Un intervento di mitigazione necessario può attuarsi con un robusto rimboschimento.
SCATTOLIN descrive come era il trattamento fino al 1981 e quali erano gli obblighi dell’Amministrazione comunale. Ricorda che nel 1988 l’associazione Veneto Zoofila chiese di avere un posto per ricoverare 100 cani, sarebbe stata una soluzione provvisoria ed è per quello che venne concesso l’area dell’attuale canile. Fa notare che il canile di San Giuliano accoglie animali che provengono anche da altri comuni e che la lotta al randagismo è di competenza dell’ULSS.
FILIPPINI esprime apprezzamento per chi si occupa degli animali, prende atto degli impegni assunti dall’assessora sulla questione del canile. Poichè il canile insiste su un’area non bonificata chiede dove andrebbero i cani se si dovesse svolgere il lavoro di bonifica per mantenere il canile dove si trova.
BORGHELLO condivide l’intervento dell’assessora, ritiene opportuno supportare l’iniziativa dell’assessora per l’approvazione in bilancio dello stanziamento per la realizzazione del rifugio. Crede necessario rispettare le norme di legge e quindi concorda per lo spostamento del canile da San Giuliano.
QUINTAVALLE trova strano che qualcuno motivi il trasferimento del canile con il fatto che si trova su terreno inquinato. Ricorda ai presenti che il Consiglio di Quartiere di Carpenedo Bissuola a suo tempo ha deliberato all’unanimità il mantenimento del canile a San Giuliano. Ritiene importante quel posto perché più facilmente qualche animale potrebbe essere adottato da chi frequenta il parco.
SALVIATO auspica una soluzione celere del problema ed ironicamente propone la predisposizione a San Giuliano di una bacheca con la scritta “offresi”...
FINCATO propone di convocare una audizione di tutte le associazioni ed enti interessati al problema del canile, riafferma la doverosità di ottemperare alle norme di legge, chiede il sostegno dei consiglieri per la predisposizione di un ordine del giorno da approvare in Consiglio comunale inteso a far avviare al più presto la realizzazione del canile. Dichiara che il suo intervento dove ha puntualizzato tempi , oneri e localizzazione sarà trasformato in proposta di deliberazione consiliare. A proposito di pericolosità ricorda che i livelli sono diversi se rapportati agli animali o agli umani.
Il presidente D’Anna, preso atto della conclusione del dibattito e, considerando che nella stessa sede si dovrà svolgere la seduta di un’altra commissione consiliare, alle ore 11.45 dichiara chiusa la seduta.
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