Seduta del 14-10-2008 ore 11:00
Consiglieri componenti la Commissione: Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Felice Casson, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Giorgio Chinellato, Danilo Corrà, Paolino D'Anna, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Ezio Oliboni, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Piero Rosa Salva, Raffaele Speranzon, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Diego Turchetto, Roberto Turetta, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Ivano Berto, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Saverio Centenaro, Giorgio Chinellato, Paolino D'Anna, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Ezio Oliboni, Giorgio Reato, Piero Rosa Salva, Raffaele Speranzon, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Roberto Turetta, Michele Zuin, Daniele Comerci (sostituisce Danilo Corrà), Franco Conte (sostituisce Valerio Lastrucci), Anna Gandini (sostituisce Carlo Pagan), Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson)
Altri presenti: Direttore dipartimentale Sandro Del Todesco Frisone, Direttore Maurizio Calligaro
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 11.25 il presidente Oliboni, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta ed annuncia che la stessa verrà sospesa per permettere ad un’altra commissione di concludere i lavori.
Alle ore 12.01 il presidente Oliboni comunica che la commissione riprende i lavori e dà la parola al Capo di Gabinetto del Sindaco per l’illustrazione del provvedimento all’ordine del giorno.
CALLIGARO spiega che gli articoli si cui si propone la modifica permetteranno di regolamentare in analogia con quanto illustrato nel parere del Ministero dell’Interno il compenso per i delegati delle Municipalità e conseguentemente nominarli componenti di diritto delle commissioni permanenti con diritto di voto. Si tratta chiaramente di un provvedimento tampone per arrivare con gli organismi previsti alle prossime votazioni per l’elezione del nuovo Consiglio comunale. Evidentemente i pareri pervenuti rappresentano l’evidente insoddisfazione dei componenti delle Municipalità sulla qualità del provvedimento proposto dalla giunta.
ZUIN invita, come rappresentante del gruppo di Forza Italia, la giunta a ritirare il provvedimento per una serie di motivi tra i quali il fatto che gli “esecutivi” non dovrebbero esistere, che i pareri fatti pervenire dalle Municipalità a dir poco sono problematici se non contrari. Chiede perchè l’Amministrazione si ostini a portare avanti una struttura del decentramento non corrispondente agli interessi dei cittadini.
CONTE premette che le municipalità erano nate per essere una struttura vicina ai cittadini e quindi il loro costo doveva essere un investimento in democrazia; non si capisce il risultato e quando il Consiglio verificherà la situazione sarà necessario un serio ripensamento.
MIATELLO ricorda che il Consiglio comunale era contrario a modificare la struttura del decentramento ma è necessario ottemperare a quanto previsto dalla legge; ritiene il provvedimento all’esame un palliativo. Serve affrontare subito l’argomento per presentare una riforma organica.
CAPOGROSSO ritiene che l’argomento permetta ad ogni consigliere di spaziare su qualsiasi tema. Rende noto di aver votato questo tipo di struttura del decentramento in attesa della realizzazione della città metropolitana compreso quindi l’organo denominato “esecutivo di municipalità”. Si dichiara meravigliato che non tutte le municipalità si siano espresse, alcune hanno votato contro il provvedimento perchè forse non si è preso atto che questo rappresenta il giusto riconoscimento del lavoro svolto e tutto ciò è l’evidenza di uno smarrimento di questi amministratori.
MAZZONETTO prende atto che le municipalità di Venezia e Mestre hanno bocciato il provvedimento, ricorda che il Sindaco aveva presentato questa struttura del decentramento come una sperimentazione ed oggi si deve prender atto che questo sistema non funziona. Propone di ripresentare la proposta di deliberazione dando spazio a realtà del territorio comunale non rappresentate e di ritornare alle circoscrizioni riducendo anche il numero dei consiglieri assegnati. Evidenzia infine che la giunta comunale nei suoi provvedimenti non considera in alcun modo il lavoro ed i pareri delle municipalità.
BERTO conferma che come annunciato sarà presentato un progetto definitivo sul decentramento, sicuramente in occasione dell’approvazione del bilancio; le municipalità dovevano essere istituite a prescindere dalla costituzione della città metropolitana. Questo provvedimento nasce da una sollecitazione della Conferenza dei capi gruppo per tamponare una situazione molto delicata e fino alla definizione del progetto di riforma. Su questo si è ritenuto che debba essere il Consiglio comunale a decidere. Si dichiara sorpreso per i pareri negativi pervenuti dalle Municipalità.
D’Anna ritiene un paradosso la proposta perchè da subito serve una riforma del decentramento; ricorda che la prima municipalità di Marghera era un organismo che funzionva mentre oggi non è più così.
ROSA SALVA invita i commissari ad attenersi all’ordine del giorno; condivide l’opinione che questo argomento volentieri non si sarebbe dovuto discutere ma bisogna adeguarsi alle norme di legge. Ritiene che l’esperienze delle municipalità siano positive e della verifica si avrà conto con le prossime elezioni amministrative.
OLIBONI prende atto delle dichiarazioni del Capo di Gabinetto del Sindaco ed annuncia che non appena sarà pronto, la commissione sarà convocata per la discussione del progetto di riforma..
ZUIN propone formalmente che venga ritirata la proposta di deliberazione all’esame dato il voto contrario delle Municipalità.
SPERANZON ritiene che la costituzione delle municipalità sia servita unicamente ad evitare il referendum sulla separazione si Mestre da Venezia. In tutte le municipalità non c’è neppure il paravento della diversità politica delle maggioranze; è tutto dire l’usare il potere centralistico per far funzionare il decentramento. Ricorda che la presenza dei delegati nelle commissioni altera il rapporto di rappresentanza. Si associa alla richiesta di ritiro del provvedimento.
TURETTA ritiene impensabile ritirare il provvedimento perchè questo è l’unico modo per rimborsare la disponibilità dei componenti degli esecutivi per svolgere il lavoro amministrativo. Si dichiara d’accordo nel considerare la norma che si andrà ad approvare come transitoria in vista della presentazione del progetto di riforma del decentramento.
CALLIGARO ripete la motivazione del provvedimento; dichiara che i componenti gli esecutivi saranno liberi di utilizzare la norma o meno; ritiene che i pareri negativi abbiano un significato diverso dalla contrarietà ed è per questo che è necessaria la presentazione del progetto di riforma, esiste un indirizzo di giunta che verrà presentato giovedì prossimo e la sua traduzione in provvedimento sarà relativamente facile. La volontà è quella di rendere le municipalità un organo amministrativo con competenze e ruoli, definiti e distinti. Con questo ci sarà la definizione delle risorse a disposizione di ciascun organo per la realizzazione degli indirizzi politico-amministrativi.
Alle ore 13.00 il presidente Oliboni propone di licenziare per la discussione in Consiglio la proposta di deliberazione e dichiara chiusa la seduta.
La commissione approva.
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