Seduta del 16-10-2008 ore 09:30
Consiglieri componenti la Commissione: Giovanni Azzoni, Maurizio Baratello, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Felice Casson, Saverio Centenaro, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Giacomo Guzzo, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Fabio Muscardin, Ezio Oliboni, Giorgio Reato, Piero Rosa Salva, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Silvia Spignesi, Fabio Toffanin, Diego Turchetto, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Saverio Centenaro, Giacomo Guzzo, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Ezio Oliboni, Giorgio Reato, Piero Rosa Salva, Raffaele Speranzon, Silvia Spignesi, Franco Conte (sostituisce Michele Zuin), Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson), Giovanni Salviato (sostituisce Alfonso Saetta), Giuseppe Toso (sostituisce Diego Turchetto)
Altri presenti: Assessore Bilancio Michele Mognato, Direttore Generale Vincenzo Sabato, Direttore interdipartimentale Finanza e Bilancio Piero Dei Rossi, Dirigente Area Finanziaria Paolo Diprima, Collegio dei Revisori dei Conti Flavio Rossetto, Riccardo Zaja e Valentino Boneccchi
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 9.50, il Presidente della VIII Commissione Consiliare, Alberto Mazzonetto, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta.
MAZZONETTO precisa ai componenti della commissione che è stata inserita al 1° punto dell’O.d.G. una proposta di deliberazione relativa alla rettifica dell’articolo 2 del contratto per la concessione della garanzia fidejussoria ad ASM S.p.A. al fine di realizzare la nuova Vallenari.
MOGNATO precisa che la rettifica prevede l’integrazione con la dicitura “il Garante presta irrevocabilmente ed incondizionatamente garanzia fidejussoria ai sensi dell’art. 2070, comma 1, del D. L.vo 267/2000“ alla Deliberazione del Consiglio Comunale nr. 178 del 20 Dicembre 2007.
OLIBONI chiede di licenziare la proposta di deliberazione con il parere favorevole (Allegato A).
MAZZONETTO su richiesta del consigliere Oliboni, propone di licenziare la proposta di deliberazione in allegato A. La commissione concorda.
Ore 9.55 – Punto 2° dell’O.d.G.
Entrano i consiglieri Ivano Berto e Claudio Borghello.
MAZZONETTO ricorda che durante l’esame dell’assestamento di bilancio di Luglio si era evidenziata la necessità di effettuare una ricognizione sullo stato dell’indebitamento e degli strumenti derivati, anche alla luce degli articoli e notizie degli organi di stampa sui rischi dell’indebitamento degli Enti Locali.
MOGNATO precisa che il monitoraggio sull’indebitamento è in corso da diverso tempo da parte della Direzione Finanza e Bilancio, ed è effettuato un controllo costante quasi giornaliero. Comunica che è in corso d’attuazione anche la predisposizione del bilancio consolidato con il quale si potrà determinare l’entità dell’indebitamento complessivo del Comune di Venezia, anche per tramite delle proprie società partecipate. Dichiara che i dati relativi al report trimestrale saranno inseriti nel sito internet del Comune di Venezia per rendere partecipi delle informazioni, oltre che i consiglieri comunali anche tutti i cittadini Veneziani. Afferma che il livello di indebitamento attuale è perfettamente in linea con quanto previsto nel Bilancio di Previsione 2008 e assicura che la situazione degli strumenti derivati è monitorata costantemente al fine di affrontare tutte le possibili difficoltà.
MAZZONETTO ricorda che da precedenti riunioni era emerso che circa il 77% dell’indebitamento del Comune di Venezia era attuato attraverso strumenti derivati che, di fatto, avevano una copertura limitata rispetto all’ipotesi di tassi d’interesse crescenti.
Alle ore 10.05 esce il consigliere Sebastiano Bonzio.
DI PRIMA illustra il report al 30 Settembre 2008 sull’indebitamento e sulla posizione in contratti derivati del Comune di Venezia, che d‘ora in avanti sarà aggiornato con cadenza trimestrale.
Inizia la spiegazione dettagliata delle seguenti tabelle:
· Tab. 1 - Debito Comune di Venezia: Dinamica nel corso dell’esercizio 2008
· Tab. 2 – La composizione del debito per forma tecnica e controparte
· Tab. 3 – Debito Comune di Venezia: Composizione per tipologia di tasso – evoluzione dal 31/12/2007 al 30/09/08
· Tab. 4 - Debito Comune di Venezia: tasso medio ponderato alla data di riferimento dinamica nei primi nove mesi del 2008 confrontata con i tassi di mercato
· Tab. 5 – Fideiussioni rilasciate dal Comune di Venezia
MAZZONETTO chiede di conoscere il nome delle due società di rating.
DI PRIMA risponde che le società di rating sono Moody’s e Standard & Poor, che, di fatto, danno un giudizio sulla qualità del debito dell’ente locale. Continua l’illustrazione delle tabelle relative a:
· Tab. 6 – Posizione in contratti derivati ed effetto su composizione indebitamento per tipologia di tassi
· Tab. 7 – Mark to market su contratti derivati
· Tab. 8 – Costo proiettato del debito ante e post effetto derivati
Alle ore 10.20 esce la consigliera Silvia Spignesi.
BONECCHI suggerisce di chiarire il termine “mark to market” per una migliore e maggiore comprensione da parte dei consiglieri.
DI PRIMA spiega che con il termine “mark to market” si intende un metodo di valutazione, in base al quale uno strumento finanziario è valutato in funzione dei prezzi correnti di mercato ed alle previsioni sull’andamento futuro dei tassi di interesse, al fine della determinazione del costo teorico per uscire da quella determinata posizione finanziaria. Attualmente per il Comune di Venezia l’esborso complessivo in caso di uscita anticipata, su tutti i contratti derivati in essere, sarebbe di circa 22 milioni di Euro, che è appunto il valore del Mark to Market esposto nella Tab. 7 del Report.
MAZZONETTO chiede di avere alcune precisazioni ed integrazioni sulla situazione del Bond Canaletto e sul fatto che, a fronte di un totale indebitamento del Comune di Venezia al 30 Settembre pari a circa 330 milioni di Euro, 209 milioni di Euro sono relativi ad emissioni Eurobond legate a strumenti derivati.
DI PRIMA illustra l’emissione, curata da Merril Lynch, del Bond Canaletto, avviata originariamente nel 2002 con lo scopo di rimborsare precedenti mutui contratti dall’ente locale con tassi più elevati. L’operazione è stata ristrutturata per l’importo di circa 69 milioni nel 2006, quando si è proceduto anche all’emissione del Bond Fenice di 15 milioni, con le stesse caratteristiche del Bond Canaletto. Entrambi i Bond prevedono il rimborso in un’unica soluzione a scadenza (2026), a valere sulla normativa allora vigente, ora superata dal Decreto 112 / 2008 che non consente più agli Enti Locali questo specifico tipo di prestiti con rimborso in unica soluzione.
SABATO interviene in merito al valore dei tassi di interessi al momento delle emissioni dei relativi titoli, facendo riferimento tra tasso fisso e variabile; ricorda che a fronte dell’emissione nel 2002 di tali strumenti, nel corso del 2006 si è proceduto ad un’operazione di “rimodulazione” degli stessi come da apposite deliberazioni del Consiglio Comunale di Venezia.
DI PRIMA continua spiegando che per far corso al rimborso alla scadenza dei Bond Canaletto e Fenice, è stato stipulato un contratto di “amortising swap” con Merril Lynch, che si impegna a corrispondere al Comune di Venezia, alla scadenza, l’importo necessario per estinguere i due Bond (circa 84 milioni). In cambio il Comune si è impegnato alla progressiva costituzione di un deposito vincolato intestato a Merril Lynch presso una terza banca, per arrivare a scadenza allo stesso importo di 84 milioni da rimborsare; finora sono stati versati 5,7 milioni. Su questo deposito vincolato per il rimborso dei Bond Canaletto e Fenice il Comune ha ottenuto da Merril Lynch un diritto di pegno, a fronte del rilascio alla stessa Merril Lynch di una garanzia sul default della Repubblica Italiana (CDS - Credit Default Swap), la cui estinzione anticipata comporterebbe, agli attuali valori di mercato, un esborso (Mark to Market) pari a circa 2 milioni. Infine, ancora collegato a questa operazione Canaletto, vi è anche un contratto di scambio di differenziali su tassi di interessi (IRS- Interest Rate Swap), sempre con Merril Lynch, il cui Mark to Market negativo ammonta al 30 Settembre 2008 a Euro 3,5 milioni.
MAZZONETTO chiede di conoscere l’entità dell’esborso finanziario che il Comune dovrebbe sostenere per l’uscita anticipata da questi contratti derivati con Merril Lynch.
DI PRIMA risponde, precisando che l’uscita anticipata dai contratti derivati con Merril Lynch collegati al Canaletto comporterebbe un esborso finanziario a carico dei futuri Bilanci comunali pari ai citati Mark to Market sul CDS e sull’IRS, oltre agli impatti sul deposito vincolato già costituito con risorse stanziate nei precedenti Bilanci.
GUZZO domanda il tasso medio ponderato del debito del Comune di Venezia.
DI PRIMA risponde che tale valore al 30 Settembre 2008 è pari al 5,10 % a fronte di un tasso Euribor 6 mesi pari a 5,40 %. Aggiunge che, la maggiorazione del tasso per effetto degli strumenti derivati calcolata sul Mark to Market comporta un incremento del costo del debito complessivo al 30 Settembre 2008 pari allo 0,66 %.
GUZZO argomenta in merito alla scelta dell’Amministrazione Comunale sugli strumenti derivati, fatta da altre Amministrazioni Comunali, a copertura e protezione del debito contratto. Afferma che gli strumenti derivati non devono essere rappresentati come una cosa negativa, anzi nel passato potevano rappresentare il “male minore” a fronte dell’incertezza dell’andamento dei tassi di interesse futuri. Ritiene che alcuni enti locali Italiani hanno abusato di tali strumenti, in quanto non avevano una reale esposizione debitoria, e hanno portato come conseguenza forti implicazioni sui singoli bilanci.
Alle ore 10.45 escono i consiglieri Maria Paola Miatello e Jacopo Molina.
CONTE ritiene che l’Amministrazione Comunale è intervenuta positivamente nel 2006 nella rimodulazione del debito, visto il trend di diminuzione dei tassi d’interesse di quegli anni, e argomenta in merito alla difficile previsione da effettuare per determinare l’andamento futuro dei tassi d’interesse. Chiede chiarimenti in merito al fatto che con la rimodulazione del debito, la scadenza è aumentata da 10 anni a 20 anni e che gli strumenti derivati hanno portato grossi profitti per le società bancarie proponenti, domandando il costo pagato per tali consulenze e l’eventuale profitto incassato da tali società.
CAPOGROSSO interviene sull’operazione “di pulizia” del debito effettuata nel 2006, chiedendo se gli uffici possono predisporre un’ipotesi di calcolo, nel caso in cui non si fosse dato corso alla rimodulazione del debito. Inoltre domanda, in riferimento al valore del debito a Settembre 2008 di circa 329 milioni di Euro, qual’è l’entità massima del debito che può assumere l’Amministrazione Comunale.
BERTO in riferimento all’operazione Bond Canaletto, che attualmente ha ancora un debito residuo pari a circa 69 milioni di Euro con il rimborso in un’unica soluzione (bullet), chiede se il deposito che l’Amministrazione Comunale costituisce a fronte del rimborso finale è infruttifero e a che tasso fisso d’interesse è stata fatta l’operazione. Ritiene che dalle spiegazioni ricevute il tasso fisso rimodulato del Bond Cataletto è minore degli attuali tassi d’interesse; chiede chiarimenti in riferimento al “mark to market”, ovvero se tal entità di spesa teorica è da prendere in considerazione soltanto nell’eventualità che si decidesse di uscire dalle operazioni con i derivati.
DI PRIMA nel rinviare per ragioni di tempo a successive riunioni l’approfondimento puntuale dei temi sollevati negli interventi dei Consiglieri, si focalizza sull’operazione Canaletto, che desta le maggiori attenzioni e preoccupazioni in relazione all’incertezza sulla situazione finanziaria prospettica della controparte. Precisa al riguardo che il deposito vincolato per il rimborso del Bond Canaletto è infruttifero per l’Amministrazione Comunale, e che il tasso d’interesse applicato sui Bond Canaletto e Fenice è fisso e pari al 4,265%. Il foro legale per eventuali controverse su questa operazione con Merril Lynch è quello inglese, con le conseguenti maggiori complessità tecnico-legali.
MAZZONETTO interviene in merito a precedenti dichiarazioni del consigliere Baratello nelle quali affermava che l’utilizzo degli strumenti derivati nel periodo dal 2002 al 2008, ha comportato per le casse del Comune di Venezia, una perdita di circa 7,5 milioni di Euro, pressoché interamente riferibili al derivato legato al Bond Canaletto, su cui esprime le sue preoccupazioni e auspica che l’amministrazione Comunale, con il supporto legale necessario, valuti di uscire da questa operazione complessa e rischiosa. Ricorda che, sia in Germania ed in Inghilterra, recenti sentenze hanno dichiarato come i contratti stipulati dagli enti locali con strumenti derivati sono in realtà contratti non idonei all’attività degli Enti Locali perché ritenute operazioni speculative.
BERTO integra la richiesta precedente chiedendo in riferimento al Bond Canaletto, rimborsato in un’unica soluzione alla fine, qual’è il guadagno da parte del soggetto terzo.
Alle ore 11.00 escono i consiglieri Giuseppe Caccia e Saverio Centenaro.
DI PRIMA precisa che, la perdita di circa 7,5 milioni citata dal Presidente Mazzonetto rappresenta la somma algebrica degli incassi e dei pagamenti su differenziali di derivati già regolati fino al 2007, o stanziati nel bilancio pluriennale 2008-2010 approvato. Il Mark to Market prima indicato rappresenta invece la stima di esborsi futuri fino alla scadenza dei contratti. Precisa poi che il derivato sul Bond Canaletto rappresenta un terzo del totale delle posizioni in derivati, mentre per la maggior parte i contratti stipulati dal Comune hanno la forma di scambio tassi variabile/fisso con floor e cap, sottoscritti con lo scopo di protezione avverso il rischio di un aumento dei tassi di interessi. Anche grazie all’attivazione di tali strumenti, l’82% dell’indebitamento comunale ha un tetto massimo di costo e comunque tutte le operazioni con strumenti derivati stipulate dal Comune di Venezia sono state collegate ad operazioni di finanziamento. Afferma infine che, in termini di guadagno o perdita sui contratti derivati, l’Amministrazione Comunale potrà fare una valutazione conclusiva solo alla scadenza di tali operazioni o al momento dell’uscita anticipata.
SABATO ricorda che, la scelta dello strumento derivato da “legare” all’operazione finanziaria, era stata effettuata perché era l’antidoto all’incertezza del tasso d’interesse variabile. Cita a titolo di esempio il valore del tasso d’interesse fisso all'epoca pari a circa il 5% e quello variabile che era solo del 2%. Ricorda che per una corretta valutazione dello strumento derivato, in termini di convenienza o meno, bisogna attendere la valutazione finale alla scadenza e che attualmente non c’è la convenienza ad estinguere tali operazioni. Inoltre ricorda che a fronte di un bilancio totale del comune di Venezia pari a circa 540 milioni di Euro, l’onere per i pagamenti del debito (in termini di interessi e rimborsi capitale) è circa di 33 milioni di Euro all’anno, pari al 6% circa del totale entrate.
CONTE interviene sul costo delle consulenze per tali operazioni e sul fatto che tali strumenti hanno portato dei notevoli profitti per le banche private proponenti.
MOGNATO ricorda le situazioni di difficoltà legate ai trasferimenti delle operazioni debitorie, oltre al fatto che, al momento della sottoscrizione degli strumenti derivati, esisteva la normativa nazionale (emanata dall’allora ministro Tremonti) che consentiva tali operazioni. Aggiunge che l’Amministrazione Comunale in questi mesi sta attuando un monitoraggio attento e costante di tali operazioni, predisponendo un report trimestrale di aggiornamento. Tale report potrà consentire all’Amministrazione Comunale di valutare attentamente e tempestivamente, la convenienza o meno rispetto alle diverse possibili alternative e l’esatto momento temporale in cui converrà uscire da tali situazioni debitorie. A titolo di esempio comunica che, ieri, l’ANCI ha svolto anche nel Comune di Venezia un’indagine conoscitiva su tutti i Comuni d’Italia in merito alla loro posizione debitoria con gli strumenti derivati.
MAZZONETTO comunica ai componenti della commissione che dalla prossima settimana l’VIII Commissione Consiliare inizierà una serie di incontri con le diverse società partecipate dal Comune di Venezia per analizzare il loro bilancio consuntivo 2007, il semestrale 2008 e le previsioni e le prospettive per l’anno 2009. Argomenta sulle affermazioni del consigliere Baratello in merito alla perdita dovuta agli strumenti derivati nel periodo 2002 – 2008 pari a circa 7,5 milioni di Euro.
OLIBONI interviene sul fatto che alcune posizioni debitorie sono protette rispetto all’aumento dei tassi con gli strumenti derivati, mentre l’operazione Canaletto non ha questa protezione e chiede quindi quali sono state le motivazioni sottostanti tale operazioni.
DEI ROSSI precisa che la seconda fase del Bond Canaletto è stata una rimodulazione nel senso che si è allungata la scadenza del prestito al fine di diminuire l’entità della rata annuale da pagare per l’Amministrazione Comunale. Precisa che prima della rimodulazione si è dovuto avere la disponibilità di tutti i diversi sottoscrittori del primo Bond Cataletto, e oltre alle dovute mediazioni tra le diverse parti, l’Amministrazione Comunale ha avuto una scelta un po’ vincolata per la conclusione di tale operazione finanziaria non avendo molti margini di manovra.
Alle ore 11.25, il Presidente della VIII Commissione Consiliare, Alberto Mazzonetto, in assenza di altre richieste d’intervento ed esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.
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