Seduta del 24-09-2008 ore 15:30
congiunta alla VIII Commissione
Consiglieri componenti le Commissioni: Giovanni Azzoni, Maurizio Baratello, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Felice Casson, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Danilo Corrà, Franco Ferrari, Anna Gandini, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Fabio Muscardin, Ezio Oliboni, Carlo Pagan, Vittorio Pepe, Giorgio Reato, Piero Rosa Salva, Alfonso Saetta, Giovanni Salviato, Raffaele Speranzon, Silvia Spignesi, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Diego Turchetto, Fabiano Turetta, Roberto Turetta, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Giovanni Azzoni, Maurizio Baratello, Ivano Berto, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Franco Ferrari, Anna Gandini, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Alberto Mazzonetto, Maria Paola Miatello Petrovich, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Piero Rosa Salva, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Silvia Spignesi, Roberto Turetta, Patrizio Berengo (sostituisce Vittorio Pepe), Tobia Bressanello (sostituisce Giorgio Reato), Daniele Comerci (sostituisce Fabio Toffanin), Franco Conte (sostituisce Giuseppe Toso), Alessandro Maggioni (sostituisce Danilo Corrà)
Altri presenti: Assessore Michele Mognato, Assessore Sandro Simionato, Direttore Luigi Gislon, Direttore interdipartimentale Piero Dei Rossi, Direttore Del Todesco
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 15.35, la Vice Presidente della III^ Commissione Consiliare Maria Paola Miatello, di concerto con il Presidente dell’VIII^ Commissione Consiliare Alberto Mazzonetto, assume la presidenza della seduta e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta, dando la parola all’Assessore Simionato
SIMIONATO spiega che l’Assessorato alle Politiche Sociali non ha l’obbligo di applicare la riduzione del 7% al Bilancio di previsione esercizio finanziario 2008. In merito alle politiche sociali c’è semplicemente una richiesta di verifica della gestione complessiva dei centri di costo. I conti sono allineati con le previsioni, con unica eccezione i minori stranieri non accompagnati. Nella variazione di bilancio 2008 la spesa è di un milione di Euro in più. Si sta valutando la possibilità di un lavoro congiunto con lo Stato. Si sta lavorando con le comunità di emigranti per individuare rapporti di parentela per procedere ad un eventuale affido. Comunque non è stato operato nessun taglio ai servizi
CAMPA considera condivisibili i principi, ma trova opportuno stabilire un tetto massimo per l’accoglienza dei minori stranieri. Sembra che sia una cosa ripugnante non aprire le porte a tutti. Gli stranieri hanno troppi privilegi rispetto agli italiani. E’necessario invece dettare delle regole per una solidarietà responsabile.
SIMIONATO precisa che c’è l’obbligo di rispondere ad una legge dello Stato, ed i minori stranieri non arrivano su prenotazione. Arrivano e basta. Non c’è una possibilità oggettiva di previsione. Se il prossimo anno si prosegue con questo trend è improbabile pensare che si riuscirà a farcela con le risorse dell’Assessorato. Non si può reggere da soli un fenomeno di cui non si è responsabili e che non si può governare. Ogni minore in comunità costa dai 95 ai 100 euro al giorno. Il risparmio avviene quando viene dato in affido. Ma il problema è che non ci sono famiglie disposte a prenderli in affido. La questione sembra quindi di difficile soluzione. Lo Stato dovrebbe spiegare ai Comuni come dare attuazione alla legge che ha promulgato .Nel 2008 Venezia ha finora accolto 352 minori stranieri non accompagnati mentre a Treviso ne ha accolti 13. C’è il sospetto che qualche minore venga inviato da altri Comuni. I ragazzi poi devono essere ospitati fino alla maggiore età. Comunque in sede di assestamento di Bilancio non si dovrebbero chiedere ulteriori fondi
CONTE invita l’Assessore a fornire dati chiari e precisi. Fa notare che aumentando i bisogni c’è la necessità di cercare nuove risorse e utilizzarle al meglio, cercando le priorità.
CAPOGROSSO osserva che la consapevolezza dei bisogni cresce in funzione alle difficoltà oggettive dello Stato. E’ necessario capire che le risorse dell’Amministrazione non sono in grado di far fronte ad ulteriori problemi. Trova ovvio che il Comune abbia difficoltà a gestire la situazione dei minori stranieri anche per la tipologia dell’accoglienza. Bisogna trovare i limiti calcolando anche la proporzione delle possibilità. L’accoglienza in casa dei ragazzi è una sfida non da poco. Importante effettuare il monitoraggio su alcune operazioni. I minori stranieri devono essere educati a diventare veri italiani
GUZZO chiede quali siano le intenzioni dell’Assessorato in merito ai minori stranieri nei prossimi anni. Dato poi che la legge obbliga ad accoglierli , sarebbe opportuno che ogni Comune avesse un numero definito di minori. Trova molto preoccupante provvedere a tali ragazzi fino ai 18 anni
MAZZONETTO evidenzia che la politica dell’Amministrazione comunale ha favorito tale fenomeno e già nei bilanci precedenti sono state stanziate delle risorse per i minori stranieri non accompagnati. Sottolinea che molti di questi minori sono dediti a furti ed il Comune è una terra libera, senza attività di prevenzione. I ragazzi vengono messi in istituti ma poi scappano
MIATELLO considera Venezia il centro di un’area metropolitana per qualsiasi problematica, cui anche per il problema dei minori stranieri non accompagnati diventa centro di attrazione e questo indubbiamente crea numerosi problemi
MOLINA in merito al fenomeno dell’immigrazione dei minori stranieri ritiene importante, pur rispettando la legge dello Stato, riuscire ad intervenire affinché i ragazzi vengano accolti in altri Comuni
SIMIONATO precisa che si potrebbe adottare una sorta di perequazione tra Comuni, dove ognuno ha un tetto massimo. Fa presente che oltre all’invecchiamento della popolazione e all’immigrazione c’è un nuovo fenomeno: gli utenti del microcredito
AZZONI invita a tenere presente l’affido dei minori, dato che consente un risparmio
Alle ore 16.24, esaurito l’ordine del giorno la Presidente dichiara sciolta la seduta
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