Seduta del 16-09-2008 ore 15:00
Consiglieri componenti la Commissione: Patrizio Berengo, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Felice Casson, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Danilo Corrà, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Diego Turchetto, Roberto Turetta, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Patrizio Berengo, Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Fabio Toffanin, Diego Turchetto, Roberto Turetta, Daniele Comerci (sostituisce Giuseppe Toso), Franco Conte (sostituisce Michele Zuin), Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson), Maria Paola Miatello Petrovich (assiste)
Altri presenti: Assessore Gianfranco Vecchiato, Assessore Michele Mognato, Assessore Enrico Mingardi, Direttore Giovanni Battista Rudatis, Dirigente Oscar Girotto, Funzionario Luca Barison, Ordine degli Architetti della Provincia di Venezia, ANCE Venezia
Ordine del giorno della seduta
Alle 15.25 il Presidente Centenaro constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta.
CENTENARO: ricorda l’ordine del giorno che inizialmente verte sull’audizione dell’Ordine degli Architetti e di ANCE. Fa presente che i soggetti invitati sono quelli che hanno fatto espressa richiesta di audizione. Da la parola al Presidente dell’Ordine degli Architetti.
GATTO: dichiara di non poter offrire il proprio contributo in quanto non è in possesso degli atti, cioè del contenuto delle nuove proposte Chiededi poterle avere perché nelle attuali norme sono presenti delle criticità. Afferma che i regolamenti dovrebbero essere valutati con una concreta conoscenza dei problemi e delle nuove tecnologie. Ritiene che ci sono alcune norme che mortificano il costruttore e i progettisti e quindi c’è bisogno di aggiornarle altrimenti non si crea innovazione ma congelamento nelle modalità di progettazione ed edificazione.
CENTENARO: rileva che esiste un problema di pubblicità degli atti durante le procedure. Osserva infatti che le proposte di delibera non sono atti completi finchè il consiglio comunale non le approva ed in questa fase non sono pubblicizzabili. Ricorda che dopo la adozione ci sarà la pubblicazione in cui tutti cittadini potranno presentare le loro osservazioni. Chiede al tecnico ed all’assessore di risolvere insieme la richiesta presentata dall’architetto Gatto di consultare la documentazione.
Alle 15.30 esce il consigliere Ferrari.
GATTO: dichiara di avere invitato il consigli comunale ad adottare il principio di sussidiarietà.
GIROTTO: spiega che nella redazione del PAT è previsto l’obbligo di consultare i cittadini attraverso le consulte mentre è in corso un procedimento amministrativo è presente il divieto di divulgazione. Ricorda che numerose volte sono state adottate delle varianti senza che vi fossero osservazioni e spesso questo è avvenuto anche quando c’è stato largo anticipo nell’annunciare la pubblicazione.
GATTO: spiega che preferirebbe offrire il contributo del suo Ordine in fase propositiva e non sotto forma di criticità.
CENTENARO: ribadisce che l’intento è quello di trovare una modalità corretta per poter fornire le informazioni tenendo conto delle regole.
CONTE: ritiene che allargare al possibilità di intervenire anche ad altri soggetti costituisce fatto positivo cercando di non irrigidirsi troppo secondo le regole.
Alle 15.40 esce il consigliere D’Anna.
LASTRUCCI: afferma che anche in altre occasioni, come per il PRG, si è data la possibilità ad altri soggetti di intervenire quindi si tratta di una scelta politica cha va considerata positivamente nell’ottica di raccogliere contributi da altri soggetti nella fase di redazione.
ERRICO: afferma che fin qui si è discusso solamente del metodo ma il contributo è utile nella fase di preconfezionamento.
BERTO: ritiene sia utile la massima collaborazione di tutti e che sia opportuno dare a tutti la possibilità di intervenire nell’ottica della massima collaborazione e trasparenza.
CAPOGROSSO: ritiene che sia utile raccogliere delle osservazioni da parte di chi è presente. Osserva che sicuramente l’ordine degli architetti è in grado di offrire già dei contributi vista l’esperienza sviluppata.
GATTO: fa presente che alcuni mesi fa inviò una lettera di richiesta al Sindaco per avere un incontro finalizzato a conoscere i contenuti del provvedimento.
MAZZONETTO: chiede copia della lettera.
SPERANZON: ritiene che ci sia una linea da seguire che è quella di accettare le valutazioni degli ordini. Chiede perché non è stata accettata la richiesta dell’ordine degli architetti di essere ascoltati.
MIATELLO: ritiene che i testi delle deliberazioni dovrebbero essere riservati ma non segreti. Pensava che gli ordini fossero sentiti preventivamente dagli assessorati.
VECCHIATO: afferma che in questo caso il mancato ascolto non corrisponde ad una cattiva volontà ma ad una questione di rispetto delle procedure. Dichiara che è presente l’interesse ad ascoltare i diversi soggetti che desiderano offrire dei contributi. Ritiene tuttavia che i contributi possono essere anche espressi prima di qualsiasi provvedimento partendo dall’analisi delle norme vigenti e proponendo le modifiche che si ritengono opportune. Chiede di potere effettuare degli incontri non di commissione, ma degli incontri tecnici con le associazioni o gli ordini che intendono contribuire.
CENTENARO: afferma che può essere accolta la richiesta dell’assessore e che eventualmente si potrà effettuare un successivo incontro con le associazioni e gli ordini professionali.
Alle 16.15 inizia l’esame del terzo punto all’ordine del giorno.
CENTENARO: legge il terzo punto all’ordine del giorno e ne riassume brevemente i contenuti facendo presente che la proposta principale consiste nell’aumentare da dieci a vent’anni, dalla data di stipula della convenzione col Comune di Venezia, la possibilità di realizzare il secondo lotto di ulteriori 90 posti di Casa di Riposo.
BARISON: fa presente che la convenzione è ancora in essere e che è soltanto scaduto il periodo dei dieci anni.
OLIBONI: chiede qual è il motivo della richiesta di proroga di dieci anni.
CAPOGROSSO: chiede quanto manca allo scadere dei dieci anni. Ritiene che questa poteva essere un’occasione per l’amministrazione di ottenere dei benefici in cambio della proroga della possibilità di ampliamento.
BARISON: precisa che la richiesta di proroga è dettata dal fatto di poter mantenere la possibilità di realizzare l’ampliamento per altri dieci anni. Spiega che la convenzione è ancora valida e ma che lo spostamento della scadenza permette alla nuova ditta di chiedere i finanziamenti.
Alle 16.15 esce il consigliere Bressanello.
CENTENARO: sentita la commissione dichiara che la proposta di delibera viene inviata in consiglio comunale per la discussione.
Alle 16.20 inizia l’esame del quarto punto all’ordine del giorno.
CENTENARO: ricorda che la PD è già stata illustrata a luglio. Invita il tecnico Barison a ricordare brevemente i contenuti essenziali e in seguito a procedere con gli interventi dei commissari.
Alle 16.20 esce il consigliere Mazzonetto.
BARISON: fa presente che la tavola n. 5 della DRU 3 a differenza della DRU 13 non prevede la monetizzazione. Illustra brevemente i punti essenziali del provvedimento. Riferisce che ci sono già stati dei chiarimenti rispetto al precedente incontro. Afferma che si è considerato di presentare un emendamento in base al quale, se nel futuro gli attuali standard dovessero interferire con la realizzazione di posti auto pubblici, il privato concederà i posti auto privati rendendoli pubblici e così si libererebbe l’area. Riferisce che il piano non è stato concepito con un indice territoriale ma con una capacità edificatoria assegnata. Riferisce che Veneto Strade non ha posto criticità sulla collocazione degli standard. Fornisce alcuni dati sulla quantità di area a standard che è previsto venga monetizzata per quanto riguarda la DRU 13. Fa presente che la Direzione Mobilità ha chiesto all’ente gestore della viabilità di esprimersi sulla viabilità stessa ed è l’ente gestore che ha concordato con il proponente gli aspetti di viabilità.
CAPOGROSSO: afferma che la tav.2 non è sufficiente per quel che recita e precisa che se la dicitura dovesse rimanere immutata a suo parere non potrebbe andar bene.
BARISON: rispetto alla Tav. 2 e 2b riferisce che verrà presentato un emendamento. Interviene in merito alla TAV. 5 e i relativi posti auto.
CAPOGROSSO: ricorda che aveva chiesto di sapere quale fosse il rapporto tra superficie territoriale e SP. Pone alcuni quesiti e mette in evidenza che sulle tabelle “D” non ci sono dati prescrittivi. Non appare un criterio preciso ma sembra emergere la volontà che ci sia un rapporto tra SP e ST (0,5 o 0,6 o 0,7). Sottolinea che il piano non riporta alcune cose o demanda ad altri piani non sancendo la norma ma procrastinandola. Afferma che la volontà politica oggi è di dare tutto ciò che non è prescritto e oggi si può definire il rapporto che prima non era definito. Dichiara che a suo avviso è opportuno mantenere il rapporto tra ST e SP. Chiede che l’area a standard sia più compatta ed omogenea. Ritiene che la prescrizione della CSV renda ancor più difficile la realizzazione dello standard a verde. Precisa che viene prevista alberatura ad alto fusto ma secondo la P.D. non ci può essere lo spazio in quanto la prescrizione della CSV dice di inserire tubi da 100 mentre erano previsti tubi da 50; in questo modo essendo già precedentemente poco lo spazio non ne rimarrebbe a sufficienza per piantare alberi ad alto fusto. Dichiara che è suo interesse capire con il tempo necessario quali sono le competenze del consiglio senza al contempo voler mettere in difficoltà il proponente ma tenendo in debita considerazione le esigenze dell’interesse pubblico. Chiede che i parcheggi per le biciclette abbiano una copertura. In merito alla viabilità esprime l’assoluta esigenza cha la Direzione Mobilità dell’amministrazione Comunale si pronunci e che non venga ritenuta sufficiente l’espressione di Veneto Strade. Ritiene che si debba evitare la trasfusione del traffico dalla S.R.14 alla zona interna di via S.M. Goretti. Cita un testo dove si parla a livello normativo di monetizzazione degli oneri per spiegare che desidera avere la determinazione del Comune del costo di cessione delle aree secondo i valori di mercato e della zona.
LASTRUCCI: ritiene che se sono presenti vincoli stradali questi non possono essere utilizzati a standard. Osserva che invece in questo caso siano utilizzati in questo modo e vorrebbe sapere che cosa ne pensa la Viabilità. Specifica che questa zona è definita di ristrutturazione urbanistica e chiede come viene trattato il volume già esistente che si ritiene dia fastidio. Dichiara che se la Regione non vuole realizzare la viabilità sarebbe il caso che lo esprimesse formalmente e così si sarebbe in grado di valutare idoneamente gli aspetti della viabilità. Chiede come sono state computate le aree a standard a parcheggio. Ritiene che vi siano delle incongruenze sulle linee di percorrenza delle strade.
BARISON: precisa che il consiglio comunale può porre un limite ai volumi.
CAPOGROSSO: ritiene che si possa prescrivere che l’altezza non superi quella indicata.
BARISON: afferma che il consiglio comunale ha stabilito che in tabella la categoria “D” non mette dei limiti. Precisa che il valore delle aree è stabilito sulla base della delibera dell’Ici. Richiama la legge 11 sugli standard non monetizzabili.
VECCHIATO: ritiene che sono emerse e rimangono in sospeso principalmente due aspetti: il primo riguarda la mobilità. A tal proposito afferma di dover sentire l’architetto Andriolo. La seconda questione riguarda la ricompattazione dello standard a verde per il quale si riserva di fare delle verifiche. Per quanto riguarda gli altri quesiti presentati ritiene che abbia risposto l’architetto Barison.
Alle 17.40 il Presidente Centenaro dichiara chiusa la seduta.
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