Seduta del 09-09-2008 ore 12:00
Consiglieri componenti la Commissione: Ivano Berto, Claudio Borghello, Giampietro Capogrosso, Giorgio Chinellato, Danilo Corrà, Paolino D'Anna, Bruno Filippini, Maria Paola Miatello Petrovich, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Piero Rosa Salva, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Roberto Turetta, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Michele Zuin, Valerio Lastrucci, Alfonso Saetta, Felice Casson, Raffaele Speranzon, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia, Diego Turchetto, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo
Consiglieri presenti: Ivano Berto, Claudio Borghello, Giampietro Capogrosso, Giorgio Chinellato, Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Piero Rosa Salva, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Roberto Turetta, Antonio Cavaliere, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Sebastiano Bonzio, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Patrizio Berengo (sostituisce Danilo Corrà), Franco Conte (sostituisce Michele Zuin), Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson), Silvia Spignesi (sostituisce Bruno Filippini)
Altri presenti: Assessore Mara Rumiz, Direttore Luigi Bassetto, Funzionario Corrado Carraro
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 12.25 il presidente Oliboni, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e dà la parola all’assessora Rumiz per l’illustrazione della proposta di deliberazione.
RUMIZ definisce di grande rilievo per Mestre, l’acquisizione di questo reperto storico. Rende noto che sarà l’assessorato alla Cultura a predisporre un progetto di valorizzazione del “Torresino”.
BASSETTO ricorda che l’impresa che ha fatto i lavori aveva chiesto 500.000 euro per il danno subito ma che l’Amministrazione, ricordando che il rischio archeologico è a carico dell’azienda costruttrice, ha respinto la richiesta.
SPERANZON condivide il testo della perizia di valutazione ; concorda per l’importanza che avrà il progetto di valorizzazione della zona perchè ci sarà un’area a verde pubblico che dovrà essere particolarmente curata nonchè bisognerà pensare alla riqualificazione di tutta l’area del Parco Ponci ad iniziare dalla fila di garages e quindi chiede cosa ha intenzione di fare l’Amministrazione.
OLIBONI chiede cosa sarebbe successo se l’Amministrazione non fosse intervenuta con l’acquisizione; forse il privato sarebbe stato costretto a valorizzare comunque il “Torresino”.
BASSETTO risponde che l’azienda, in collaborazione con la Soprintendenza, avrebbe provveduto ad eseguire i lavori seguendo il progetto iniziale.
BERENGO dichiara di essersi interessato alla valorizzazione del “Torresino”; l’azienda ha predisposto una piccola area verde attorno per far risaltare il reperto archeologico; condivide l’opinione di dover riqualificare urbanisticamente la zona: Si potrebbe pensare ad ampliare l’area verde abbattendo l’edificio scolastico della Vecellio ed ampliando così la futura area del nuovo parco.
CHINELLATO concorda con l’opportunità di trovare una soluzione per i garages della zona; per adesso la recinzione predisposta è sufficiente, rende noto che ci sono due grandi tombini con una servitù, inoltre c’è un cavo in superficie; questo necessita di un attento progetto di valutazione degli obbiettivi da raggiungere.
Alle ore 12.40 entrano i consiglieri Pagan, Berto, Borghello e Turetta.
CARRARO spiega che i pozzetti ed il cavo servono la stazione di sollevamento dell’acqua a servizio della zona. La perizia è stata eseguita sulla scorta dello stato di fatto e considerando gli oneri che l’azienda proprietaria della zona avrebbe dovuto sopportare.
Alle ore 12.45 esce il consigliere Pagan.
RUMIZ concorda con l’opportunità di valorizzare la zona in collaborazione con Urbanistica e lavori Pubblici. Ricorda che già Zorzetto immaginava una nuova Mestre che comprendeva proprio l’area del Parco Ponci.
OLIBONI a proposito dei progetti di riqualificazione di Mestre ricorda lo stato di degrado dei portici di Piazza Ferretto ed invita l’assessora a lavorare per risolvere almeno i problemi che esistono sul patrimonio comunale e quindi alle ore 13.00 dichiara chiusa la riunione licenziando il provvedimento con il parere favorevole unanime della Commissione.
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