Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2010-2014 > Archivio 2005-2010 > Commissioni consiliari > V Commissione > Archivio atti > Verbale
Contenuti della pagina

V Commissione - Verbale

Seduta del 22-07-2008 ore 15:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Patrizio Berengo, Ivano Berto, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giampietro Capogrosso, Danilo Corrà, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Roberto Turetta, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Michele Zuin, Valerio Lastrucci, Alfonso Saetta, Felice Casson, Raffaele Speranzon, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia, Diego Turchetto, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo

 

Consiglieri presenti: Patrizio Berengo, Ivano Berto, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giampietro Capogrosso, Paolino D'Anna, Bruno Filippini, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Roberto Turetta, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Raffaele Speranzon, Sebastiano Bonzio, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Daniele Comerci (sostituisce Franco Ferrari), Franco Conte (sostituisce Felice Casson), Vittorio Pepe (sostituisce Giacomo Guzzo), Giovanni Salviato (sostituisce Alfonso Saetta)

 

Altri presenti: Assessore Gianfranco Vecchiato, Direttore Giovanni Battista Rudatis, Dirigente Oscar Girotto,

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione P.D. 554 del 14/02/08 – Piano di Recupero di iniziativa privata “B/RU n. 2” in via Bissuola a Mestre – APPROVAZIONE
  2. Esame della proposta di deliberazione P.D. 4735 del 10.12.07 – Variante parziale al PRG (art. 50, comma 4, lett. l) del L.R. 61/85) – modifiche alle NTGA e NTSA con esclusione degli indici di edificabilità, delle definizioni e delle modalità di calcolo degli indici e dei parametri urbanistici, nonché delle destinazioni d’uso e delle modalità di attuazione.

Verbale



Alle ore 15.30 constatata la presenza del numero legale, il Presidente Centenaro dichiara aperta la seduta.

CENTENARO: ricorda l’argomento all’ordine del giorno e fa presente che era rimasto in sospeso in quanto l’assessore aveva chiesto un periodo di tempo per apportare delle modifiche da concordare con i progettisti. Ora l’assessore ha comunicato che le modifiche possono essere portate all’esame della commissione pertanto è possibile procedere.

GIROTTO: illustra l’emendamento presentato in commissione. Rileva che nel porticato, qualora in futuro si volesse realizzare un servizio privato ad uso pubblico, per esempio, un asili nido in convenzione col Comune, ciò sarebbe possibile con un permesso di costruire in deroga. Spiega che nell’emendamento è stato inserita una nuova condizione che impone al privato di realizzare 500 mq di SP che dovrà essere convenzionata con il comune ai fini della vendita o dell’affitto. Precisa che è stata allegata copia della convenzione.

CENTENARO: chiede che all’art. 6 comma 2 non si lasci la dicitura” su tutto il complesso” ma si indichi che si tratta di 500 mq.

CAPOGROSSO: dichiara di volersi riservare la possibilità di leggere attentamente l’emendamento appena consegnato che tuttavia ad una prima ricognizione sembra andare nella direzione indicata dalla commissione. Si dichiara non del tutto soddisfatto in quanto non sono presenti modifiche relative alle tubazioni e al verde di cui si è parlato in commissione. Esprime il suo apprezzamento per il proponente che si è reso disponibile, attraverso il confronto, a modificare parti del progetto, Senza entrare nel merito dell’aspetto estetico, auspica che ci sia un esame in tal senso da parte della commissione edilizia. Si chiede se l’emendamento, per la parte che riguarda la convenzione, non richieda un esame da parte delle commissioni V^ e VII^ congiunte per quanto riguarda gli aspetti patrimoniali.

CENTENARO: sottolinea come l’emendamento è il frutto della discussione avvenuta in commissione ma ciò non significa che tutta la commissione concordi sull’emendamento proposto dall’assessore. Ritiene scorretto il fatto che avvengano stravolgimenti di questa entità al progetto soprattutto dopo che è stato presentato un progetto basato su un diritto acquisito e dopo che l’iter prevedeva una fase in cui tutti potevano presentare delle osservazioni. Afferma che si attende, nell’ottica di un egual trattamento, di verificare come verrà trattata la variante del Terraglio. Si chiede cosa vorrà guadagnarci il Comune e quali limiti intenderà porre. Per quanto riguarda il provvedimento all’esame la sua impressione è che il privato, pur di giungere finalmente ad una conclusione, ha accettato di modificare il progetto anche se non era d’accordo. Ritiene che non sia stato usato lo stresso metro poiché in altre situazioni si è agito diversamente. Rileva come le norme tecniche stabiliscano che il consiglio comunale può autorizzare un cambio da terziario a residenziale ma non è previsto che ciò comporti obbligatoriamente un convenzionamento. In merito alla eventualità di convocare anche la VII commissione per esaminare gli aspetti patrimoniali ritiene sia superfluo in quanto il fatto che ci sia il convenzionamento significaè già stato concordato col Patrimonio.

CAPOGROSSO: in merito alle questioni sollevate da consigliere Centenaro, sottolinea come l’avvocatura civica era stata chiara nel rilevare che il cambio da terziario a residenziale può essere fatto dal consiglio comunale che deve motivare la scelta. Sostiene che è specifico ruolo della commissione quello di esaminare adeguatamente e, nel caso, di chiedere delle modifiche ai provvedimenti; in caso contrario il ruolo della commissione sarebbe svilito. Il fatto che precedentemente altri abbiano già visto il provvedimento non rappresenta un buon motivo per non intervenire. Fa presente che rimane la possibilità per i proponenti di ricondursi alle prescrizioni di piano senza apportare le modifiche dell’emendamento. Osserva che questo piano ha un’area di proprietà del Comune sul quale non si è ancora deliberato. Dichiara che sarebbe opportuno ci fosse una concomitanza di provvedimenti dato che non sarà possibile procedere con il progetto fintanto che non verrà approvato il provvedimento che riguarda il Patrimonio. Precisa che l’intervento del privato è di assoluto interesse anche per l’amministrazione pubblica pertanto non c’è alcun intento vessatorio nei confronti dei privati, anzi sollecitare in qualche mondo il provvedimento del Patrimonio renderebbe il tutto più veloce.

CENTENARO: ricorda alla commissione tutta la tempistica che riguarda l’intervento in discussione.

REATO: concorda con la richiesta del consigliere Capogrosso nel rendere concomitanti i due provvedimenti.

PAGAN: ritiene adeguate le modifiche che sono state apportate dopo le discussione svoltesi in commissione. Sottolinea il fatto che il lunghi tempi di iter del provvedimento non sono da addebitare alla commissione.

VECCHIATO: sostiene che la discussione avvenuta in commissione è stata utile a migliorare il provvedimento così come avvenuto in altre occasioni. Fa presente che il progetto non passerà all’esame della commissione edilizia. In merito alle modifiche presentate con l’emendamento spiega che questo costituirà un metodo che verrà adottato anche in futuro. Si dichiara d’accordo sulla necessità di rendere più chiaro possibile per chi inizia un percorso le procedure ed i tempi. Ritiene che il provvedimento sia ora pronto per l’esame del consiglio comunale ed il settore Patrimonio si assumerà le eventuali responsabilità per le sue competenze.

CENTENARO: dichiara che la proposta di delibera viene inviata in consiglio comunale per la discussione.

REATO: sostiene che avrebbe preferito la concomitanza con il provvedimento del Patrimonio.

GIROTTO: espone l’ipotesi di chiedere al Patrimonio una contemporaneità di provvedimenti.

CENTENARO: considerato il parere della maggioranza della commissione ribadisce che il provvedimento viene inviato in consiglio comulale per la discussione.

Alle ore 16.35 si passa al secondo punto all’ordine del giorno.

CAPOGROSSO: ricorda che, relativamente all’art. 17, nella trasformazione da terziario a residenziale, vengono incassati meno oneri dal comune e questo andrebbe corretto.

GIROTTO: illustra l’art. 36.3 e 36.5.

CAPOGROSSO: si auspica che nel PAT sia fatta una riflessione sulle tematiche appena affrontate dall’architetto Girotto. Occorre in particolare trovare una regola che, in modo concreto, obblighi il privato a restituire il valore del guadagno nel caso in cui non ottemperi agli impegni assunti. In questo senso sostiene che è possibile fare una specificazione più precisa per esempio è possibile redarre la convenzione ed allegarla.

GIROTTO: illustra i vari punti dell’articolo 42.
Alle ore 17.00 il Presidente Centenaro dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

Atti collegati
convocazione tabella presenze resoconto sintetico
leggi apri leggi
 
 
A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 29-08-2008 ore 00:00
Ultima modifica 29-08-2008 ore 00:00
Stampa