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V Commissione - Verbale

Seduta del 03-07-2008 ore 15:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Patrizio Berengo, Ivano Berto, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giampietro Capogrosso, Danilo Corrà, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Roberto Turetta, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Michele Zuin, Valerio Lastrucci, Alfonso Saetta, Felice Casson, Raffaele Speranzon, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia, Diego Turchetto, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo

 

Consiglieri presenti: Claudio Borghello, Giampietro Capogrosso, Bruno Filippini, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Fabio Toffanin, Roberto Turetta, Saverio Centenaro, Valerio Lastrucci, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Sebastiano Bonzio, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Franco Conte (sostituisce Michele Zuin), Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson), Silvia Spignesi (sostituisce Tobia Bressanello)

 

Altri presenti: Assessore Gianfranco Vecchiato, Dirigente Oscar Girotto

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione P.D. 4735 del 10.12.07 – Variante parziale al PRG (art. 50, comma 4, lett. l) del L.R. 61/85) – modifiche alle NTGA e NTSA con esclusione degli indici di edificabilità, delle definizioni e delle modalità di calcolo degli indici e dei parametri urbanistici, nonché delle destinazioni d’uso e delle modalità di attuazione.

Verbale

Alle 15.30 il Presidente Centenaro, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.

CENTENARO: legge il punto all’ordine del giorno e precisa che nell’esame si è giunti fino alla fine dell’art. 9. Afferma che si procederà con l’analisi articolo per articolo e in seguito i consiglieri potranno fare le domande. Propone di proseguire fino all’art. 10.5.

GIROTTO: illustra l’art. 10 sulla strumentazione attuativa dei progetti unitari e l’art. 10.4 che riguarda una modifica sostanziale dei PCP.

Alle 15.35 esce la consigliera Spignesi.

OLIBONI: chiede chiarimenti in merito a quanto appena esposto e sottolinea che nella nuova delibera all’interno di eventuali tre lotti, colui che ha già costruito avrebbe la possibilità di avere un edificato complessivo superiore agli altri.

CAPOGROSSO: ritiene che sul punto appena rilevato possa essere motivo di riflessione.

GIROTTO: precisa che questa norma non rappresenta una prassi già in uso ma costituisce una nuova scelta. Spiega che per questa norma ci si è avvalsi di quanto avviene per le C2RS dove è fatto salvo quanto già esistente. Rileva che la norma riguarda tutti gli ambiti dove ci sono volumi esistenti come per es. DRU o BRU. Illustra l’art. 10.6.

Alle 15.50 entrano i consiglieri Lastrucci e Borghello.

PAGAN: chiede chiarimenti relativamente al verde urbano attrezzato.

GIROTTO: illustra l’art. 10.10 specificando che si tratta di un articolo completamente riscritto con l’emendamento n.2 che sostituisce la prima parte dell’articolo.

CENTENARO: ritiene utile ricordare il percorso che ha portato alle C2RS in base al quale generalmente il 60% dell’area veniva ceduto al Comune per realizzare verde. Sostiene che con la nuova norma, ad arbitrio del consiglio comunale, si introduce una disparità di trattamento tra diverse zone C2RS. Ritiene che stabilire in convenzione che il privato deve sostenere la manutenzione non costituisce un metodo efficace in quanto non offre garanzie che la manutenzione verrà svolta; inoltre si costringe il privato ad un obbligo troppo oneroso.

LASTRUCCI: ritiene utile ripercorrere la storia delle C2RS dove si sono stati reiterati usi degli standard. Ritiene che alcune C2RS non rispondano a criteri di equità. Rileva che per alcune C2RS alucni hanno avuto degli effettivi benefici ed altri hanno solo visto ripagati i danni subiti. Ritiene che porre a carico del privato la manutenzione appesantisce il privato ma in certa misura potrebbe anche essere corretto considerato quanto hanno avuto.

CAPOGROSSO: precisa che nelle C2RS i proprietari normalmente hanno a carico l’urbanizzazione e ritiene che dev’essere concesso un beneficio solo se serve all’equilibrio idraulico di un numero di soggetti più ampio altrimenti è corretto che le opere per l’invarianza idraulica vengano realizzate nel proprio terreno.

BONZIO: afferma di condividere la modifica di questa parte delle norme e che il consiglio comunale aveva già tentato di approvare una linea di questo genere. Ritiene corretto che si lasci al consiglio comunale la facoltà di derogare ai principi generali in quanto il consiglio deve tutelare l’interesse pubblico. Afferma che sarebbe opportuno togliere la parola “prioritariamente” (art. 10.10 per quanto riguarda le opere compensative da realizzare in aree private). Ritiene che la manutenzione a carico del privato possa essere di difficile gestione.

LASTRUCCI: si dichiara d’accordo col consigliere Capogrosso in merito alla gestione del problema dell’invarianza idraulica su terreno privato e del comune. Argomenta in merito ai vincoli reiterati sullo standard per i quali ci sono state delle cause.

PAGAN: ritiene che in generale lo strumento delle C2RS non abbia funzionato a dovere e chiede che nelle suddette aree il verde sia effettivamente fruibile dal pubblico.

CONTE: si dice preoccupato per la possibilità di derogare del consigli comunale (art.10.10) e chiede se lo strumento deliberativo di modifica delle norme va ad influire col PAT.

LASTRUCCI: ritiene che per evitare la discrezionalità assoluta del consiglio comunale sarebbe utile che fosse il consorzio di bonifica ad esprimersi sul fatto che le opere di compensazione servono per un’area più ampia e quindi per più soggetti.

VECCHIATO: precisa che le norme non sostituiscono altre cose come il PAT . Precisa inoltre che ci saranno anche i PAI (piani di assetto idraulico) dove saranno identificabili le zone considerate a rischio idraulico.

GIROTTO: rileva che l’assenza del PAI significa anche assenza di programmazione ed investimenti. Ricorda che nelle prime C2RS c’era una tendenza a privilegiare l’interesse pubblico restringendo l’area privata e giungendo ad una cessione al comune anche dell’80% dell’area.

CAPOGROSSO: si dichiara imbarazzato dal fatto che un’area ceduta al comune possa poi essere utilizzata per realizzare opere che servono solamente il singolo privato.

Alle 16.40 esce il consigliere Toffanin.

LASTRUCCI: afferma che le opere di invarianza idraulica non sconvolgono il territorio perchè sono opere reversibili quindi si dichiara favorevole a mantenere una certa flessibilità.

Alle 16.45 esce il consigliere Filippini.

BONZIO: ritiene che le riflessioni del consigliere Capogrosso dovrebbero essere collegate ad un piano strategico.

CAPOGROSSO: ritiene che la possibilità offerta al consiglio comunale rischia di diventare una prescrizione per il consiglio comunale stesso. Per essere reale il potere del consiglio, lo stesso deve potersi esprimere a favore o a sfavore con piena libertà.

VECCHIATO: ritiene che il principio sia quello di uscire dall’emergenza e adottare un metodo scientifico che risolva al meglio la questione.

Allle 17.00 esce il consigliere Turetta.

GIROTTO: illustra l’art . 11.

Alle 17.10 il Presidente Centenaro dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 29-08-2008 ore 00:00
Ultima modifica 29-08-2008 ore 00:00
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