Logo della Città di Venezia
Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2010-2014 > Archivio 2005-2010 > Gruppi consiliari > Rifondazione Comunista - Sinistra Europea > Consiglieri comunali > Sebastiano Bonzio > Archivio atti > Mozione nr. d'ordine 726
Contenuti della pagina

Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Mozione nr. d'ordine 726

Logo Rifondazione Comunista - Sinistra Europea Sebastiano Bonzio
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
726 28 05/02/2007 Sebastiano Bonzio
 
Giuseppe Caccia
Roberto Turetta
Ezio Oliboni
Diego Turchetto
Fabio Toffanin
Giacomo Guzzo
Franco Conte
Patrizio Berengo
Felice Casson
Claudio Borghello
06/02/2007

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
esito05-02-2007Leggi

 

Venezia, 5 febbraio 2007
nr. ordine 726
n p.g. 28
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale


 

Oggetto: Per tutela e promozione dell’acqua intesa come “bene comune”

 

MOZIONE COLLEGATA ALLA DELIBERA PD 2006.4781, DEL 22/12/2006, AVENTE PER OGGETTO: “AGGREGAZIONE DI VESTA SPA CON ACM SPA E ASP SPA”

Il Consiglio Comunale di Venezia

Premesso che l’acqua costituisce un bene comune irrinunciabile che appartiene a tutta l’umanità e pertanto non può diventare proprietà privata, almeno il diritto all’acqua deve essere considerato un diritto inalienabile della persona umana;

Oggi solo il 2% dell'acqua presente sul pianeta si può bere e utilizzare per lavarsi e per le altre attività umane nel mondo, più di un miliardo e quattrocento milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile e si prevede che nel giro di pochi anni tale numero potrà raggiungere i tre miliardi a causa di un modello di sviluppo che produce enormi disuguaglianze nell’accesso all’acqua, generando oltretutto una sempre maggior scarsità di quest’ultima, a causa di modi di produzione distruttivi dell’ecosistema;

Nei casi in cui si è proceduto alla messa sul mercato dei servizi idrici, gli effetti della privatizzazione, soprattutto a causa del significativo aumento delle tariffe, hanno rafforzato la consapevolezza nelle popolazioni riguardo alla necessità di non mercificare il bene comune acqua e dimostrano come solo una proprietà pubblica e un governo pubblico e partecipato dalle comunità locali possano garantire la tutela della risorsa, il diritto e l’accesso all’acqua (ad un costo contenuto) per tutti e la sua conservazione per le generazioni future;

Nonostante questi dati di fatto, non si riducono i tentativi a diversi livelli politico-istituzionali tesi a giungere alla privatizzazione e l’affidamento al libero mercato della gestione della risorsa idrica, mentre appare fondamentale arrestare i processi di privatizzazione dell’acqua, quanto meno per un senso di responsabilità rispetto alle generazioni viventi e future.

Considerato che è dovere precipuo dell’Amministrazione comunale, e degli strumenti di cui essa si dota per la gestione dei servizi, corrispondere alle esigenze ed alle istanze che provengono dalla cittadinanza, garantire l’accesso ai diritti ed ai beni fondamentali per la vita dell’essere umano e, quindi, assicurare il pieno e più agevole possibile accesso a quello che rappresenta un bene comune essenziale ed irrinunciabile come l’acqua.

Tutto ciò premesso e considerato si impegna il Sindaco ad adoperarsi:

- per la tutela e promozione dell’acqua intesa come bene comune in sede di Assemblea d'Ambito Territoriale Ottimale “Laguna di Venezia”;

- affinché il piano industriale di VERITAS venga impostato al fine di giungere:

-- alla massima ricerca, progettazione e promozione di interventi ed attività volti al risparmio idrico, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo;

-- alla valorizzazione del principio di acqua come ”bene comune”;

--alla distribuzione dell’acqua tramite la rete dell’acquedotto pubblico, prevedendo anche il suo imbottigliamento e la fornitura, con l’obiettivo prioritario di calmierare i prezzi al dettaglio delle acque in bottiglia (abbattendone il livello e introducendo elementi di trasparenza nella commercializzazione) e privilegiando l’utilizzo di materiali riciclabili e di sistemi in grado di contenere la quantità di rifiuto prodotto, incentivando il suo impiego presso comunità/enti/istituzioni (per esempio nelle strutture ospedaliere) nelle quali è diffuso l’utilizzo di acqua in bottiglia.

 

Sebastiano Bonzio

Giuseppe Caccia
Roberto Turetta
Ezio Oliboni
Diego Turchetto
Fabio Toffanin
Giacomo Guzzo
Franco Conte
Patrizio Berengo
Felice Casson
Claudio Borghello

 
 
Pubblicata il 05-02-2007 ore 00:00
Ultima modifica 05-02-2007
Stampa