nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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534 | 131 | 02/10/2006 | Silvia Spignesi |
05/10/2006 |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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esito | 04-10-2006 | Leggi |
Venezia, 2 ottobre 2006
nr. ordine 534
n p.g. 131
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
e per conoscenza
Ai Presidenti delle Municipalità
Oggetto: Mozione relativa al progetto di Legge Regionale di Iniziativa Popolare nr. 3 “Regolamentare le iniziative mirate all’informazione sulle possibilità alternative all’aborto”.
Premesso che
Il Consiglio Regionale del Veneto si appresta a discutere in aula il progetto di legge di iniziativa popolare n. 3, “Regolamentare le iniziative mirate all’informazione sulle possibilità alternative all’aborto” e che prevede l’inserimento di volontari di movimenti o associazioni nei consultori familiari nei reparti di ostetricia e ginecologia;
Sottolineato che
In questi anni i Consultori pubblici hanno svolto un importantissimo ruolo nell’affrontare globalmente il problema della maternità e paternità consapevole facendosi promotori di una forte azione di prevenzione all’Interruzione Volontaria di Gravidanza;
Ritenuto che
Il PdL n. 3
- contrasta con lo spirito della Legge 194 relativamente all’autonomia decisionale riconosciuta alla donna;
- mette in discussione la capacità etico-professionale del personale medico e sanitario;
- viola le norme vigenti in materia di privacy;
- interferisce in modo grave nel rapporto di fiducia tra paziente, medico ed operatori sanitari;
Considerato che
l'aborto resta scelta drammatica, mai desiderata;
la libertà di progettare la propria vita e - se lo si desidera - di diventare madri e padri, è oggi messa seriamente a rischio dai processi di precarizzazione primo tra tutti quello del lavoro, dal quale generano molte altre precarietà (casa, salute, studio, ecc.);
Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio Comunale invita il Sindaco e la Giunta
ad una comune azione affinché il Consiglio Regionale non approvi il PdL n. 3;
a promuovere un’azione di tutela dei consultori familiari che in questi anni hanno consentito una drastica riduzione del numero di interruzioni di gravidanza, come da ultima relazione presentata dalla Regione Veneto;
a operare affinché ai consultori vadano restituite le condizioni materiali, di lavoro, organizzative, perché donne e uomini, italiane/i e immigrate/i, abbiano un luogo di informazione, aiuto, confronto sui temi della sessualità consapevole;
a favorire la piena applicazione della L. n. 194 del 1978 che individua già le norme di principio e in cui vengono indicate in maniera dettagliata le procedure e i doveri, ivi compresi quelli di informazione sulle possibili soluzioni di aiuto a rimuovere le cause che porterebbero all’interruzione della gravidanza, da osservarsi da parte dei consultori e delle strutture socio-sanitarie a ciò deputate nonché da parte del medico di fiducia;
a farsi parte attiva nei confronti della Regione del Veneto al fine di superare le carenze organizzative e di finanziamento dei Consultori;
a valorizzare iniziative responsabili e competenti di volontariato, come già previsto dalla legge 194/78;
ad aderire alla manifestazione del 7 ottobre prossimo indetta dall'assemblea regionale in difesa della 194.
Silvia Spignesi
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