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Alleanza Nazionale - Mozione nr. d'ordine 434

Logo Alleanza Nazionale Raffaele Speranzon
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
434 96 31/05/2006 Raffaele Speranzon
 
01/06/2006

 

 

Venezia, 31 maggio 2006
nr. ordine 434
n p.g. 96
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale


 

Oggetto: Salvaguardia di Venezia e della sua laguna

 

IL CONSIGLIO COMUNALE DI VENEZIA

CONSIDERATO:

- Che la Salvaguardia di Venezia e della sua laguna, da molti anni dichiarata di preminente interesse nazionale dalla legislazione speciale, rimane l’obiettivo primario da conseguire;

- Che lo Stato Italiano a tale fine ha profuso ingenti trasferimenti che hanno consentito alla città di operare per il riequilibrio ambientale e per la difesa dalle acque alte che provocano danni e soprattutto mettono a rischio una città che è patrimonio dell’umanità;

- Che dopo decenni di dibattiti, di studi, di progetti, il Comitato di indirizzo, coordinamento e controllo ex legge 798/84, nell’aprile del 2003 ha finalmente deciso di procedere con l’attuazione del sistema denominato mose, per decisione dell’allora governo della Casa delle Libertà, ma anche con l’accordo del Comune di Venezia, retto da un’amministrazione di centro sinistra;

- Che le opere sono state avviate, sono in importante stato di avanzamento, sono state puntualmente finanziate e sono procedute così come il programma concordato prevedeva;

- Che il rischio delle conseguenze di un abbandono o di un rallentamento dei cantieri avrebbe una ripercussione immediata sulla qualità del territorio e dell’ecosistema lagunare, oltre che un costo pesantissimo per tutta la collettività italiana;

- Che non esistono credibili alternative all’opera già da tempo in corso, se non delle proposte che hanno come solo fine quello di fermarla;

- Che questo Governo non può proporsi, a causa delle contraddizioni che lo lacerano e ai conflitti interni che lo rendono inaffidabile, soltanto di disfare quanto deciso dal precedente Governo;

- Che anche autorevoli esponenti di questo stesso Governo avvallarono quest’opera, fra cui l’attuale Presidente del Consiglio, Romano Prodi;


RILEVATO:

- Che l’attuale sindaco ebbe in campagna elettorale l’appoggio di molti cittadini del centro destra avendo proposto Venezia come un laboratorio di trasversalità che avrebbe agito negli interessi della città e non nell’interesse del suo schieramento;

- Che sul punto specifico del mose il sindaco aveva allora dichiarato due finalità del tutto condivisibili: che cioè parte delle risorse statali tornassero ad essere erogate in legge speciale anche per altri obiettivi di sistema oltre che al mose e che avrebbe chiesto lo svolgimento e l’attuazione rigorosi delle undici prescrizioni previste nella delibera del comitato ex art. 4 legge 798/84 del 3 aprile 2003, dal mose indipendenti;

- Che il sindaco ha concentrato la sua azione amministrativa nel diffondere una controinformazione sull’opera che ne riducesse il consenso tra i cittadini;

- Che a tale fine ha nominato come cosiddetti esperti, personaggi molto noti in città sia per schieramento politico, che per la loro militanza pluridecennale contro il mose;

- Che gli uffici del comune di Venezia, senza competenza e ruolo in merito, hanno sollevato problemi d’illegittimità dei cantieri in corso, ampiamente riportati dalla stampa locale e nazionale, poi rivelatasi del tutto infondati, mentre furono lasciate cadere nel silenzio le risposte di piena legittimità dei lavori da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e della Regione del Veneto;

- Che il cosiddetto confronto programmatico prospettato nel periodo preelettorale è andato quindi del tutto disatteso, su un punto particolarmente qualificante quale le opere di difesa di Venezia dalle acque alte;

- Che il Sindaco ha fatto in questi giorni dichiarazioni strumentali riguardo alla supposta mancanza di fondi per il mose;


INVITA:

- L’attuale Governo a tenere fede agli impegni assunti in passato anche da suoi esponenti di massimo rilievo e responsabilità, di fronte a Venezia e di fronte al mondo, completando l’opera in tempi brevi e con i finanziamenti necessari, tramite la legge obiettivo così come configurata dal precedente Governo. Restando vigile su effetti e qualità dei lavori e garantendo minuziosi controlli e verifiche sullo stato di avanzamento dei lavori;

- Il Sindaco di Venezia a essere coerente nelle sue scelte di governo con le sue antiche promesse di una politica nuova per la città, con le dichiarazioni programmatiche allora diffuse, specie con quella che sosteneva “di cercare i voti dei cittadini che hanno a cuore il bene della città”.
E pertanto ad assumere in Comitato ex art. 4, legge 798/84, se convocato, il punto di vista dell’intera sua cittadinanza, adempiendo agli obiettivi così come erano stati formulati in campagna elettorale: realizzazione al meglio del sistema mose, con eventuali integrazioni, rifinanziamento in legge speciale dell’intero sistema di salvaguardia, attuazione delle prescrizioni del Consiglio Comunale di Venezia nella direzione di accentuare gli aspetti di riequilibrio ambientale e morfologico dell’ecosistema lagunare.




 

Raffaele Speranzon

 
  1. Raffaele Speranzon
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  3. punto di vista di
 
Pubblicata il 31-05-2006 ore 00:00
Ultima modifica 31-05-2006
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