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Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Mozione nr. d'ordine 1957

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
1957 17 02/02/2010 Sebastiano Bonzio
 
02/02/2010

 

 

Venezia, 2 febbraio 2010
nr. ordine 1957
n p.g. 17
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale


 

Oggetto: Mozione collegata alla delibera PD 3927 del 19/11/2009.

 

Il Consiglio Comunale di Venezia


Premesso che

La crisi globale ha influito in maniera negativa sul potere d’acquisto delle retribuzioni di tutti i lavoratori;

Questi effetti si sono fatti sentire in maniera più pesante per i cittadini residenti nella Città di Venezia, già di per se stessa città gravata dal carovita;

Considerato che

I lavoratori dipendenti del Comune di Venezia, subissati dal carovita, non hanno ancora ottenuto il rinnovo del contratto integrativo scaduto nel 2005, ma un avanzamento in progressione orizzontale autofinanziato con la quota procapite di produttività, che, allo stato legislativo attuale, porterà ad una significativa riduzione dello stipendio per la maggior parte del personale;

Visto

L’art. 42 comma 2 lettera a) del Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” che indica che il Consiglio Comunale, quale organo di indirizzo e di controllo politico – amministrativo, ha competenza dei “criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi” e che l’art. 48 comma 3 dello stesso Decreto Legislativo indica che “è, altresì, di competenza della giunta l’adozione dei regolamenti sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal consiglio”. 


invita il Sindaco e la Giunta

a cercare di trovare le risorse necessarie al finanziamento di una politica del personale che assicuri pari dignità a tutti i lavoratori, ridistribuendo con maggiore equità le poste a bilancio disponibili, razionalizzando le spese e i processi organizzativi;

a convocare in tempi brevi, al fine di cui sopra, le rappresentanze sindacali tutte per trovare una soluzione duratura, quindi non temporanea o una tantum, per il consolidamento della parte fissa dello stipendio (ad esempio l’eliminazione dell’autofinanziamento).

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 02-02-2010 ore 11:58
Ultima modifica 02-02-2010 ore 11:58
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