nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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1928 | 1 | 11/01/2010 | Fabio Toffanin |
12/01/2010 |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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esito | 12-01-2010 | Leggi |
Venezia, 11 gennaio 2010
nr. ordine 1928
n p.g. 1
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: ZTL di Malamocco
PREMESSO CHE
1. E’ stata emessa una ordinanza (n. 566/09 del 14/10/09) della Municipalità di Lido-Pellestrina,
riguardante l’abitato di Malamocco;
2. L’ordinanza è penalizzante in quanto preclude l’accesso con l’auto, anche per il solo carico/scarico, in particolare alle famiglie con prole, anziani e ammalati , che non possedendo un garage e/o un ricovero di proprietà per l’automobile non risultano al momento autorizzate a tale operazione;
3. Il recupero e la valorizzazione del centro storico di Malamocco e delle aree adiacenti è un’operazione di riqualificazione urbanistica che avrà certamente benefici effetti e tuttavia è opportuno si coniughi alle esigenze dei cittadini che vivono nel Borgo storico;
TUTTO CIO’ PREMESSO
il Consiglio impegna la Giunta e la Municipalità del Lido-Pellestrina alla modifica dell’ordinanza citata prevedendo una sua rimodulazione con i seguenti correttivi mirati comunque alla valorizzazione del centro storico di Malamocco:
1. Libero accesso nel Piazzale Malamocco, fondamenta de la Madonna e fondamenta Squero Vecchio ai residenti (anche a quelli che non hanno garage e/o un ricovero di proprietà per l’automobile) per carico/scarico di almeno 1/2 ora;
2. Per le attività commerciali la possibilità di carico/scarico per i rifornimenti merce di almeno 1/2 ora nel Piazzale Malamocco, fondamenta de la Madonna e fondamenta Squero Vecchio in fasce orarie da concordare;
3. Creazione di stalli di sosta in Piazzale Malamocco (di fronte: Palazzetto Persico e alla trattoria da Scarso) con numero e modalità temporali da concordare;
4. Applicazione in via sperimentale della nuova ordinanza per un periodo di almeno 6 mesi, per procedere poi alla stesura di un’ordinanza definitiva, al fine di poter accogliere eventuali osservazioni ed aggiustamenti dopo la sperimentazione.
Fabio Toffanin
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