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Partito Democratico - Mozione nr. d'ordine 1817

Logo Partito Democratico Silvia Spignesi
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
1817 88 24/09/2009 Silvia Spignesi
 
Maria Paola Miatello Petrovich
Anna Gandini
e altri
29/09/2009

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
esito29-09-2009Leggi

 

Venezia, 24 settembre 2009
nr. ordine 1817
n p.g. 88
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale


 

Oggetto: Staffetta di Donne Contro la Violenza sulle Donne

 

premesso che l’Unione Donne in Italia ha promosso la staffetta contro la violenza sulle donne, partita da Niscemi, Sicilia il 25 novembre 2008 che sta percorrendo tutta l’Italia e che si concluderà il prossimo novembre 2009 a Brescia;

considerato che Venezia accoglie oggi la Staffetta contro la Violenza sulle Donne e che attraverso la propria adesione ribadisce il proprio NO alla violenza sulle donne;

acclarato che il NO alla violenza sulle donne è parte integrante della storia della nostra Amministrazione che già quindici anni fa ha aperto il primo Centro Antiviolenza istituzionale in Italia, decidendo in questo modo di dare ascolto alle richieste di aiuto di quelle donne che vivevano e vivono storie quotidiane di violenza e maltrattamenti; storie subite spesso nel silenzio e nell’impermeabilità delle mura domestiche;

accertato che dall’ottobre 1994 ad oggi sono 4.500 le donne che si sono rivolte al Centro Antiviolenza trovandovi ascolto, accoglienza, consulenza legale, e un aiuto concreto per rifarsi una vita, a partire dalla riconquista faticosa di un’autostima spesso soffocata dalle umiliazioni e attraverso un percorso lento di recupero di proprie autonomie e di emancipazione da legami e relazioni mortificanti e violente;

accertato che, ad oggi, l’utenza del Centro Antiviolenza è costituita per il 30% da donne di origine straniera e migranti, a dimostrazione della crescita della consapevolezza dei propri diritti che della fiducia nella Città e nelle sue istituzioni;

visto che ciò è stato possibile grazie alla collaborazione dimostrata negli anni da moltissimi servizi pubblici e del privato sociale del territorio veneziano, nonché dalle altre istituzioni pubbliche, che, tutti assieme, costituiscono la Rete dei Servizi Antiabuso e Antiviolenza della città di Venezia, coordinati dal Centro Antiviolenza e con i quali il Centro lavora in stretta sinergia ormai da un decennio;

valutato che un’importante collaborazione è stata creata anche con gli Ospedali di Mestre e Venezia, nei cui Pronto Soccorso prestano servizio le operatrici del Centro antiviolenza del “Punto di Ascolto: SOS VIOLENZA” e dove ogni anno si presenta una media di 450 donne per cure mediche a seguito di maltrattamenti, violenze e aggressioni; e che di queste, circa il 20% si avvale della consulenza psicologica delle operatrici del Punto di Ascolto per avviare un percorso di consapevolezza e uscita dalla situazione di dolore;

data la collaborazione con la Fondazione Marzoli e la Cooperativa Iside, con le quali il Centro Antiviolenza gestisce due Case ad indirizzo segreto, destinate ad ospitare donne ed eventuali figli minori che si trovano in situazione di grave rischio di incolumità personale e che ad oggi vi hanno trovato ospitalità 70 donne insieme ai loro figli minori d’età (circa 60)

acquisito che Venezia è città pilota all’interno del Progetto Nazionale del Dipartimento Pari Opportunità denominato Progetto ARIANNA per l’implementazione delle Reti Territoriali di contrasto alla violenza di genere, che vede il Centro Antiviolenza come referente per il Numero Verde Nazionale 1522 contro la violenza di genere che consente alle donne di trovare una prima risposta telefonica gratuita di informazione e consulenza e un raccordo immediato e fattivo con i centri antiviolenza locali;

stimato che i dati ISTAT rilevano che in Italia, sette milioni di donne fra i 16 e 70 anni sono state vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita e solo una minima percentuale ne parla o denuncia i fatti più gravi;

ritenuto che il contrasto alla violenza sulle donne debba divenire prassi condivisa e diffusa capillarmente e su ogni territorio e che per il perseguimento di questo obiettivo Venezia, a partire da un bando nazionale del Dipartimento Pari Opportunità, sta lavorando da un anno al progetto DUG (Diritti Umani di Genere) che vede il coinvolgimento di altre 4 città venete (Rovigo, Adria, Bassano e Schio) per la creazione di un osservatorio sovra-provinciale di monitoraggio del fenomeno e di reti efficaci di contrasto alla violenza e al maltrattamento sulle donne e la sensibilizzazione di operatori e operatrici dei servizi coinvolti;




IMPEGNA il Sindaco, la Giunta e i Consiglieri tutti



- a perseverare negli interventi di contrasto alla violenza sulle donne sostenendo anche sul piano economico i progetti e le attività del Centro Antiviolenza (e in particolar modo quelle svolte a favore delle donne ospiti delle case ad indirizzo segreto) e quei servizi ad esso complementari o collegati fatti dalla rete delle associazioni ed enti territoriali;

- a diffondere fra i giovani, in particolar modo nelle scuole, una cultura basata sul rispetto tra i generi;

- a valorizzare il ruolo della città di Venezia quale interlocutore presso l’Amministrazione Provinciale e Regionale e in particolar modo presso il Dipartimento Pari Opportunità; per la implementazione e diffusione capillare dei dispositivi di sensibilizzazione, emersione e lotta al fenomeno della violenza sulle donne.

 

Silvia Spignesi

Maria Paola Miatello Petrovich
Anna Gandini
e altri

 
  1. Silvia Spignesi
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 24-09-2009 ore 14:56
Ultima modifica 24-09-2009 ore 14:56
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