Logo della Città di Venezia
Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2010-2014 > Archivio 2005-2010 > Gruppi consiliari > Rifondazione Comunista - Sinistra Europea > Consiglieri comunali > Sebastiano Bonzio > Archivio atti > Mozione nr. d'ordine 1550
Contenuti della pagina

Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Mozione nr. d'ordine 1550

Logo Rifondazione Comunista - Sinistra Europea Sebastiano Bonzio
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
1550 132 09/12/2008 Sebastiano Bonzio
 
15/12/2008

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
ritiro12-11-2009Leggi

 

Venezia, 9 dicembre 2008
nr. ordine 1550
n p.g. 132
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale


 

Oggetto: ADESIONE ALLO SCIOPERO GENERALE DEL 12 DICEMBRE

 

Il Consiglio Comunale di Venezia


Esprime piena condivisione delle finalità dello sciopero generale indetto dalla CGIL per il 12 dicembre, considerando la piattaforma programmatica su cui è stato indetto importante per lo sviluppo economico e sociale, per la salvaguarda dell’occupazione e la tutela delle condizioni di vita dei lavoratori, dei precari, dei pensionati e di tutti coloro che “non arrivano alla terza settimana”, per evitare che siano i lavoratori a pagare gli effetti della drammatica crisi economica mondiale.

Sono questi obiettivi che anche i Comuni perseguono sia attraverso i servizi che erogano ai cittadini, a partire dai soggetti più deboli, sia con politiche locali che contribuiscono a creare le condizioni di un ambiente economico e sociale favorevole allo sviluppo compatibile.

In queste settimane, tale ruolo del comune è messo fortemente in discussione dal taglio dei trasferimenti e dal patto di stabilità decisi dai recenti provvedimenti del Governo: infatti, “l’insieme di queste disposizioni – recita una nota recente nota del direttivo nazionale ANCI – determina un sostanziale blocco dell’entrate comunali ed un necessario contenimento della spesa pubblica locale con effetti conseguenti sul livello delle prestazione dei servizi erogati”.

Insomma tali provvedimenti rendono difficile approvare positivamente il bilancio, non solo evitando tagli, ma, anzi, mettendo in campo, come è invece necessario, una politica di tutela dei beni pubblici e di salvaguardia dei redditi più bassi sia attraverso politiche attive sul versante dei prezzi al consumo, sia non approvando aumenti delle tariffe dei servizi, salvaguardando o ampliando la fascia di esenzione o di riduzione delle tariffe per le famiglie monoreddito di lavoratori, pensionati, precari e disoccupati.

Il Consiglio Comunale di Venezia, esprime solidarietà agli obiettivi della lotta delle lavoratrici e dei lavoratori contro la crisi e per costruire un futuro migliore, una proposta che evidenzia che anche i comuni e gli enti locali possono e devono essere sempre più enti di prossimità vicini ai bisogni dei cittadini, la cui autonomia finanziaria e di funzione è essenziale per realizzare gli obiettivi più generali al centro dell’iniziativa sindacale.

Peraltro in queste ore, per fronteggiare la crisi economica-finanziaria mondiale, grandi Paesi europei propongono alla UE di allentare transitoriamente i vincoli del patto di stabilità così da operare una scelta che salvaguardi il tessuto produttivo ed i posti di lavoro.

Il Consiglio Comunale di Venezia chiede che il Governo italiano operi una scelta simile - ad esempio innalzando per il 2009 di un punto il rapporto deficit/PIL – per investire le risorse sopravvenienti per la detassazione dei salari più bassi e la modifica delle scelte che penalizzano i comuni, contenute nella legge 133 di agosto scorso e nella finanziaria ancora in discussione, nella quale invece di garantire autonomia finanziaria ai comuni si subordina la finanza locale alla politica economica nazionale.

Per questi motivi il Consiglio Comunale di Venezia, nel ribadire piena adesione ai contenuti dello sciopero generale del 12 dicembre p.v., fa propria l’indicazione dell’ANCI di non approvare il bilancio di previsione per l’anno 2009 entro la data del 31 dicembre p.v., per evitare di dover approvare o tagli feroci o entrate “accertate solo convenzionalmente” relative al mancato gettito ICI, con il preciso impegno di lavorare assieme agli altri Comuni e all’ANCI per la modifica delle normative finanziarie su richiamate.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 09-12-2008 ore 14:35
Ultima modifica 09-12-2008 ore 14:35
Stampa