nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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1515 | 117 | 27/10/2008 | Sebastiano Bonzio Sebastiano Bonzio Giuseppe Caccia |
30/10/2008 |
Venezia, 27 ottobre 2008
nr. ordine 1515
n p.g. 117
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: In merito al Liceo Artistico Statale di Venezia
Premesso
che il Liceo Artistico Statale di Venezia è dotato di un apposito Regolamento di disciplina, approvato dal Consiglio d’Istituto nel corso della seduta del 09/10/2008, alla quale non erano presenti i rappresentanti degli studenti, essendo in corso le operazioni per il rinnovo della carica.
Che detto regolamento è stato oggetto di aspre contestazioni da parte degli studenti del suddetto istituto a causa del portato dello stesso che è ritenuto eccessivamente restrittivo del fondamentale diritto di manifestare apertamente il proprio pensiero ed il proprio dissenso, anche attraverso l’estremo strumento di pressione dello sciopero o astensione di massa (in questo caso dalle lezioni), calando, a detta degli studenti, un’ombra cupa di carattere intimidatorio e repressivo.
Considerato che
tali preoccupazioni non possono essere smentite o rassicurate oltre ogni ragionevole dubbio da quanto scritto, nero su bianco, all’interno del Regolamento di disciplina del Liceo Artistico Statale di Venezia che, all’art. 1, “Infrazioni gravi e gravissime. Rispetto verso gli altri e rispetto delle strutture, attrezzature e arredamento”, punto g), recita testualmente: “Astensione in massa della classe dalle lezioni” infrazione per la quale il Consiglio d’Istituto decide se comminare: “ l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni, l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato o, nei casi meno gravi, la sanzione del solo allontanamento fino al termine dell’anno scolastico.”
Preso atto che
il Preside del Liceo Artistico Statale di Venezia, attraverso la stampa locale, ha smentito di voler ridurre gli spazi di libertà all’interno dell’istituto da lui diretto e di fatto di non volere violare la libertà di sciopero, ma le assenze di massa.
Il confine tra le due forme di astensione dalla frequenza delle lezioni è difficilmente definibile ed individuabile.
Le dichiarazioni del Preside non si conciliano con quanto sta avvenendo al L.S.A. di Venezia, in particolare con l’approvazione del nuovo regolamento d’istituto.
Ritenendo che
tale modifica regolamentare violi i principi consacrati dalla Carta costituzionale agli articoli 21 e 27, comma, nonché dall’articolo 4, comma 4, del DPR 249/1998, per il quale “in nessun caso può essere sanzionata né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità”.
Preso atto che
la Giustizia Amministrativa, in diverse sentenze, ha acclarato che è da considerarsi illegittima ogni sanzione comminata dall’amministrazione scolastica quando questa non faccia riferimento “al comportamento complessivamente osservato dallo studente durante l’anno scolastico, ma nel contegno tenuto in una specifica circostanza, anche se riprovevole”.
Considerato inoltre che
rappresenta un primario interesse per l’Amministrazione comunale il fatto che, nel totale rispetto dell’autonomia scolastica, l’attività all’interno dei plessi si svolga in modo da garantire l’esercizio effettivo di tutti i diritti, tra i quali anche quello inviolabile di sciopero da parte degli studenti.
Tutto ciò premesso e considerato,
Il Consiglio Comunale di Venezia:
Chiede che l’attuale regolamento di disciplina del Liceo Artistico Statale di Venezia sia rivisto affinché venga ricondotto, senza ambiguità, ad una formulazione che tuteli i diritti degli studenti, incluso quello inviolabile di sciopero;
Si impegna, anche tramite specifiche iniziative che coinvolgano studenti, genitori e insegnati, ad agevolare il raggiungimento del suddetto obiettivo.
Sebastiano Bonzio
Sebastiano Bonzio
Giuseppe Caccia
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