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Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Mozione nr. d'ordine 1168

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
1168 214 13/11/2007 Sebastiano Bonzio
 
Renato Boraso
Giorgio Reato
Bruno Filippini
Ezio Oliboni
Antonio Cavaliere
Alberto Mazzonetto
Raffaele Speranzon
Diego Turchetto
13/11/2007

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
esito13-11-2007Leggi

 

Venezia, 13 novembre 2007
nr. ordine 1168
n p.g. 214
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale


 

Oggetto: Crisi SAV: subito un tavolo sul sistema aeroportuale veneziano per un nuovo modello di gestione e la tutela dei livelli occupazionali.

 

Premesso che,
è di questi giorni la notizia che la SAV, una delle tre società che forniscono i servizi a terra alle compagnie aeree che utilizzano l’aeroporto Marco Polo di Venezia, ha comunicato ai sindacati la messa in mobilità per 140 dei circa 306 dipendenti dal 1 gennaio 2008 inoltre il 31 ottobre ’07 sono venuti a cessare 26 lavoratori interinali e 4 lavoratori con contratto a tempo determinato; il 30 novembre ’07 cesserà 1 lavoratore con contratto a tempo determinato e il 31 dicembre ’07 altri 30 lavoratori interinali, con una riduzione occupazionale complessiva di 201 unità;

stante la situazione difficile di bilancio di SAV relativa al mancato pagamento delle tariffe aeroportuali che dal 31 dicembre potrebbe perdere i contratti con Alitalia, Lufthansa e Swissair, contratti che potrebbero essere affidati alle altre due società che operano al Marco Polo nel settore (GH e Aviapartner) senza alcuna garanzia di assunzione in capo a queste dei dipendenti SAV;

Considerato che
tale situazione è la logica conseguenza della liberalizzazione dei servizi aeroportuali di assistenza a terra, fondamentale per una offerta di qualità all’utenza dell’aeroporto, creando una competizione tra le diverse aziende che ha avuto come esito finale un progressivo deterioramento delle condizioni di lavoro – sul piano degli organici, del carico di ore di lavoro, dei salari e delle condizioni di salute e sicurezza - quando in passato i lavoratori SAV, per superare una precedente crisi, avevano dato prova di grande senso di responsabilità sottoscrivendo il “contratto di solidarietà”;

la SAV non si è presentata all’incontro in Provincia sulla procedura di mobilità promosso dall’assessore provinciale al Lavoro e questi ha pertanto deciso di convocare, in accordo con il ministero dei Trasporti, un «tavolo sul sistema aeroportuale veneziano», per il 13 novembre prossimo, a cui dovrebbero partecipare gli enti locali, le organizzazioni sindacali, la società Save ed l’Enac;

la riduzione del personale annunciata da Sav - che oltre al licenziamento di 140 dei 245 dipendenti diretti, prevede di non rinnovare i contratti a termine e interinali con una sessantina di precari - viene respinta anche dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, UGL e CUB Trasporti che concordano con l’assessore provinciale sulla «illegittimità della procedura» e hanno indetto delle assemblee per decidere le iniziative di lotta che si aggiungeranno allo sciopero effettuato lo scorso 6 novembre dal personale di Sav, Gh e Save.

Ritenuto che

si possano individuare nuove forme di gestione, che possono essere mutuate da altre esperienze europee, ad esempio quella del maggiore scalo europeo, dove la società che gestisce l’aeroporto di Francoforte è partecipata anche una parte dei servizi di handling allo scopo di calmierare i costi di servizio ed evitare la folle corsa al ribasso delle tariffe che caratterizza, invece, l’aeroporto Marco Polo, con ricadute negative sui tempi di consegna dei bagagli, sugli altri servizi e sulla sicurezza;

di fronte ai lavoratori, alle compagnie aeree e ai passeggeri è necessario che vi sia una chiara assunzione di responsabilità da parte della società di gestione Save e dell’ente di controllo degli aeroporti (Enac);

È importante mantenere una capacità di dialogo positivo tra le istituzioni in relazione allo sviluppo urbanistico delle aree di Tessera;

Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio Comunale di Venezia impegna il Sindaco e la Giunta affinché:

• si intervenga autorevolmente per la promozione di un tavolo di consultazione tra enti competenti, azienda, rappresentanze dei lavoratori, allo scopo di favorire soluzioni adeguate che tutelino i livelli professionali e occupazionali esistenti (compresa la garanzia in caso di cessione delle attività dell’obbligo del reintegro del personale da parte dell’azienda subentrante, come previsto dalla normativa e dal contratto vigenti) e si migliorino le condizioni di lavoro, sia sul piano salariale che della sicurezza;

• che sia avviato un confronto che, coinvolgendo anche gli altri soggetti pubblici con proprietà di quote SAVE, ridefinisca un diverso assetto nella gestione dei servizi a terra, superando la frammentazione, con l’obiettivo di offrire agli utenti un servizio di miglior qualità e ai lavoratori una certezza occupazionale;

• un chiaro impegno per far istituire dal ministero dei Trasporti un tavolo istituzionale sul sistema aeroportuale veneziano mirando a definire per SAVE un ruolo di handling sull’esempio del modello di gestione dell’aeroporto di Francoforte;

• in occasione della prossima assemblea dei soci che si terrà il 14 novembre 2007 vengano date garanzie in relazione agli investimenti nei servizi e la sicurezza aeroportuale, nonché garanzie sull’attuale funzionamento e presenza degli handler nell’ambito occupazionale;

• che l’Amministrazione comunale intervenga presso il Ministro affinché invii ispettori all’ ENAC di Venezia allo scopo di avviare le necessarie verifiche sulle modalità dei gestione aeroportuale;

• che si operi per istituire un osservatorio misto comune-provincia sulla gestione delle strutture e dei servizi aeroportuali.

 

Sebastiano Bonzio

Renato Boraso
Giorgio Reato
Bruno Filippini
Ezio Oliboni
Antonio Cavaliere
Alberto Mazzonetto
Raffaele Speranzon
Diego Turchetto

 
 
Pubblicata il 13-11-2007 ore 00:00
Ultima modifica 13-11-2007
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